Crac Myair, arrestati
Soddu e il figlio pilota
IL CASO. Il fallimento della compagnia aerea low cost che faceva capo alla famiglia di Zanè. Una bancarotta fraudolenta con falsi in bilancio per 700 milioni. 35 gli indagati: tra cui revisori, commercialisti e professionisti
16/12/2010
Vicenza. Finisce di nuovo fuori pista il comandante Vincenzo Soddu. Come cinque anni fa l'epilogo è analogo. Dopo il disastroso crac della compagnia aerea Volare, per la quale venne arrestato il 28 aprile 2005 ed è attualmente a processo a Busto Arsizio, la sua temeraria rotta imprenditoriale sui cieli d'Europa con il fallimento della holding aerea "low cost" Myair, seppellita da debiti per 215 milioni di euro, dal marzo 2009 era nel mirino dei radar della procura di Vicenza. L'altra estate 160 mila passeggeri erano rimasti a terra con i biglietti in mano delle vacanze. Ma alle sei di ieri, l'ex pilota militare di jet di 63 anni, è stato buttato giù dal letto nella sua casa di Zanè in via Asiago e i finanzieri del colonnello Morelli e del tenente colonnello Borrelli gli hanno consegnato l'ordine di custodia in carcere firmato dal gip Agatella Giuffrida. È accusato di essere stato l'ispiratore e il regista della maxibancarotta che ha cumulato falsi in bilancio per 700 milioni di euro. Sotto inchiesta c'è anche la moglie Maura Miserocchi, come ha potuto leggere dall'ordinanza a carico del marito. Agli arresti domiciliari a Thiene, in vicolo Monte Cimone, si trova invece il figlio Luca, 34 anni, anch'egli pilota e difeso come il padre dall'avv. Mario Calgaro. Il pm Peraro ipotizza che Soddu jr sia il complice nel complicato sistema di scatole cinesi societarie disegnato dal genitore con la complicità di esperti consulenti, e sul quale è stato costruito il castello dei fallimenti a catena: Myway Airlines 27 ottobre 2009; il vettore aereo Myair il 28 gennaio scorso; MyGo l'11 febbraio; la capogruppo Flyholding il 25 febbraio e il 18 giugno è stato il turno di Myholding.
LE MISURE. L'indagine condotta dalla polizia tributaria di Vicenza è stata coordinata dall'ex procuratore Salvarani, che prima di andare in pensione ha depositato la richiesta di arresto per i due Soddu e ha messo in fila le accuse per altre 33 persone. I finanzieri ieri hanno notificato anche otto misure interdittive. Due che impediscono all'ex arbitro Luigi Agnolin di Bassano e alla professionista Flaminia Campi di esercitare in via temporanea gli uffici direttivi in società di persone e di capitali; altre sei misure fanno divieto temporanea della professione di revisore contabile e sindaco in società a Elvira D'Alessandro, Guglielmo Fanti, Fabio Gallassi, Alberto Rossolini, Luigi Braga e al commercialista Luigi Pompanin Dimai, che avrebbe gonfiato il valore dei conferimenti iniziali. Tra gli indagati eccellenti l'ex ministro Carlo Bernini, che ha avuto un ruolo importante nel decollo periglioso di Myair, ma è molto ammalato; l'ex sindaco di Thiene Camillo Cimenti e professionisti stimati come Tiziano Brazzale e Marcello Crestani.
ACCUSE. Oltre alla bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale si parla di falso in bilancio, abusivo ricorso al credito e una truffa aggravata da 18 milioni di euro. Il capo d'imputazione è composto da 18 pagine fitte di numeri nei quali la procura sintetizza una sequela di operazioni ritenute da codice. I difensori degli indagati, come Massimo Malvestio e Calgaro, contestano la necessità di ricorrere a misure cautelari considerando che i fatti sono ormai del 2009, anche se il fallimento della compagnia di Torri di Quartesolo è datato gennaio. Ma il gip parla espressamente del pericolo di reiterazione dei reati. «Dopo il dissesto delle compagnie Volare e Myair, Soddu - scrive il giudice -, unitamente al figlio Luca, in seguito all'interruzione nel luglio 2009 dell'attività di trasporto, è subentrato nella gestione di un'ulteriore compagnia aerea, stavolta di diritto albanese, con sede a Tirana e denominata Star Airways, in cui sono confluiti, come accertato dalla guardia di finanza, sia i manuali operativi della Myair sia ex piloti della stessa».
SPAGNA. I magistrati riconoscono che la Finanza, con i marescialli Daniele Leonetti e Gabriele Graziesi, ha svolto un puntiglioso lavoro di analisi investigativa finanziaria e contabile, confermato dai consulenti e periti di procura e tribunale come Cacciari e De Stefano. C'è stata una confusione gestionale che non consentiva di comprendere la giustificazione dei flussi finanziari. Così nel 2006 venne conferito il ramo d'azienda Mywai Airilens nella neonata Myair, valutandolo 60 milioni. In relatà, dicono gli inquirenti, il valore era quasi zero. Questa sopravvalutazione fu identica a quella nel 2005 della società spagnola LTE, valutata da Braga in 22 milioni. Grazie a queste due patacche contabili, sostiene il pm, dal 2006 al 2009 è stata nascosta l'insolvenza di Myair che otteneva finanziamenti senza avere un effettivo valore patrimoniale. Gli aerei erano in leasing, l'holding dei due Soddu di suo aveva poca roba e l'attivo sarebbe di un solo milione. Per il gip è inevitabile che il profondo rosso di 215 milioni apra le porte del carcere al comandante spericolato.
dal ilgiornaledivicenza.it