Evoluzione situazione Meridiana


Veolia

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10 Settembre 2006
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Gli americani ci hanno insegnato che in aviazione l'heritage conta poco, non solo per Pan Am eTWA ma anche per Delta e Continental.
Conta un buon piano industriale, buoni manager, ed un po' di fortuna.
Credo che Meridiana possa vivere e sopravvivere bene anche senza la continuita' territoriale, basta sapre bene cosa si vuole.
 

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17 Marzo 2007
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L'UNIONE SARDA

AEREI Contratto, apertura dei piloti

Crisi Meridiana, prime schiarite

Venerdì 09 gennaio 2009

Tempi sempre più stretti per salvare i dipendenti Meridiana dalla mobilità. In attesa che azienda e sindacati si siedano al tavolo delle trattative nella sede del ministero del Lavoro, ieri sono stati i piloti a fare una controproposta per le nuove condizioni contrattuali senza però ricevere alcuna risposta. Confermato quindi lo sciopero del prossimo 19 gennaio.
PROPOSTA Alla base della vertenza c'è la richiesta di mobilità per 145 dipendenti, solo un primo passo che Meridiana pensa di attuare per risanare i conti aziendali, trovare nuovi finanziamenti e quindi riuscire a rinnovare la flotta. Per evitare i tagli al personale, per la prima volta, i piloti ieri si sono detti disponibili a venire incontro alle richieste aziendali accettando anche una sforbiciata alle retribuzioni. «La proposta fatta da tutta la categoria comporta anche tagli al costo del lavoro intorno al 20%, con un'equiparazione della nostra retribuzione a quella dei dipendenti Eurofly nell'arco di tre anni», sottolinea Fabrizio Corradini , segretario di Apm (Associazione piloti Meridiana). I lavoratori sono quindi disposti a rinunciare anche a ferie e riposi per aumentare la produttività in vista dello sviluppo della compagnia. «Trovare un accordo in questo momento sarà molto difficile», aggiunge Corradini, «ma il nostro intento è aprire un varco e avvicinare le posizioni».
DIALOGO L'offerta non sembra essere stata però risolutiva. «Si è trattato solo di un incontro tecnico», commenta Stefano Porcedda , delegato per Meridiana ed Eurofly dell'Anpac (sindacato dei piloti). «Prima di esprimersi l'azienda dovrà ora valutare la proposta che comunque dimostra la volontà dei lavoratori di trovare l'intesa». Dialogo indispensabile anche per Pierfranco Meloni , segretario generale per la Sardegna della Uil Trasporti. «È necessario uno sforzo comune per raggiungere un accordo che consenta di salvaguardare il reddito e il lavoro creando le condizioni per il rilancio di Meridiana», auspica.
ASSISTENTI DI VOLO Coinvolti nella vertenza anche gli assistenti di volo. Nella richiesta di mobilità formalizzata dalla società del principe Aga Khan lo scorso novembre risultano infatti 145 dipendenti (48 comandanti, 36 piloti, 52 assistenti di volo responsabili e 9 assistenti di volo) anche se i numeri, secondo i sindacati, sono circa il triplo se si considerano i contratti a tempo che non saranno riconfermati e i tagli che potrebbero poi arrivare ai dipendenti di terra. Anche tra gli assistenti di volo e azienda continuano quindi gli incontri. «Al momento le nostre richieste rimangono le stesse, ovvero la revoca della mobilità», sottolinea Fabrizio Contino , coordinatore dell'Anpav (Associazione nazionale degli assistenti di volo). L'associazione ha anche in programma quattro assemblee, una per ogni base della Compagnia (Cagliari, Olbia, Firenze e Verona), per aggiornare i lavoratori sulla vertenza. La prima è per sabato prossimo all'aeroporto di Elmas.
SCIOPERO La prossima sarà quindi una settimana densa di appuntamenti anche in vista dello sciopero confermato per il 19 gennaio di tutto il personale di terra e di volo (indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Anpav, Apm e Up). L'unico cambiamento potrebbe riguardare l'orario. Le quattro ore di stop, infatti, non potranno coincidere con lo sciopero indetto per lo stesso giorno dai dipendenti Alitalia e Air One come richiesto dalla Commissione di garanzia che dovrà decidere quando far slittare l'astensione dei dipendenti Meridiana.
ANNALISA BERNARDINI
 

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Meridiana, rinviato lo sciopero unitario
la Nuova Sardegna
OLBIA. La trattativa con l’azienda è ferma, in attesa della convocazione del ministero del Welfare (i soli a incontrare i dirigenti di Meridiana sono i piloti). E ora i dipendenti della compagnia aerea rischiano di veder compromesso anche lo sciopero unitario del 19 gennaio: la commissione di garanzia ha chiesto ai sindacati e alle organizzazioni professionali di spostarlo ad altra data, perché c’è quello del gruppo Airone. I lavoratori di Airone l’hanno proclamato per primi, dunque la commissione non vuole che il 19 gennaio ci sia una paralisi dei cieli italiani. Tra oggi e domani, l’organismo di garanzia dirà l’ultima parola, ma è chiaro che per i dipendenti di Meridiana tutto si complica. Gennaio è il mese più delicato per la trattativa sui 145 licenziamenti decisi dal cda del vettore a metà novembre. Esauriti i primi 45 giorni senza un’intesa, toccherà adesso al ministero, in un mese, fare sintesi per scongiurare il ridimensionamento di Meridiana, pericoloso primo passo verso la cessazione dell’attività. Da Roma, ancora nessun segnale. Ma, informalmente, una parte dei dipendenti di Meridiana sta incontrando i dirigenti. I piloti, riuniti nelle tre sigle (Anpac, Up e Apm), stanno trattando sul nuovo contratto. L’azienda ha fatto la sua offerta: vuole un accordo sul modello di Eurofly, non su quello di Cai. Nel primo caso, i piloti avranno uno stipendio inferiore, mediamente, del 15 per cento. Per il management, che ieri ha scritto una lettera ai sindacati e al ministero, è una proposta ragionevole: il contratto Eurofly - è la posizione dei vertici aziendali - prevede compesi superiori del 20 per cento a quelli di Cai. Oggi, nella sede romana della compagnia, ci sarà un altro incontro, ma non si annuncia decisivo. Che cosa succederebbe se i piloti firmassero l’intesa? Secondo una scuola di pensiero (sindacale), la procedura dei licenziamenti verrebbe interrotta. Salvando così anche gli assistenti di volo, le cui organizzazioni non sono in sintonia con quelle dei piloti. Ma, per l’azienda, non cambiererebbe nulla: l’intenzione di ridurre i costi del lavoro dovrà essere approvata da tutto il personale - è la spiegazione del management - e non è accettabile un accordo parziale con i piloti. - Guido Piga
 

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Nuova Sardegna del 22 Gennaio 2009

Assenteismo, esposto di Meridiana

Troppi lavoratori malati, l’amministratore va dai carabinieri

OLBIA. Gianni Rossi, amministratore delegato di Meridiana, due giorni fa ha chiamato i carabinieri di Olbia, ha chiesto di essere ricevuto e - scortato da due legali - ha presentato un esposto contro una parte dei propri dipendenti. Rossi chiede che i magistrati, eventualmente, indaghino su una ventina di assistenti di volo che si sono ammalati poco prima di Natale e fino alla befana.

Tutti insieme, un’epidemia che ha costretto la compagnia aerea a richiamare in servizio hostess e steward a riposo per evitare la cancellazione di voli. E che ha portato l’azienda a sospendere, per il mese di gennaio, i permessi sindacali a due rappresentanti della Uil, colpevoli di essere rimasti a casa con tanto di certificato medico. Non lo scrive esplicitamente, ma il personale sospetto di Rossi è che dietro le assenze dal lavoro non ci sia l’influenza (o lo stress, o qualunque altro disturbo), ma una “strategia”.

È ancora vivo il ricordo dell’estate del 1999, quando decine di piloti si ammalarono contemporaneamente. L’effetto immediato fu la cancellazione di numerosi voli, con migliaia di passeggeri esasperati dai ritardi. Quello a lungo termine produsse una complicata inchiesta conclusasi con l’assoluzione dei comandanti.

Già nella scelta di presentarsi in prima persona dai carabinieri (solitamente gli amministratori delegano ai collaboratori simili questioni), c’è il messaggio: Rossi vuole inasprire ancora di più lo scontro con i dipendenti della compagnia aerea. L’ad ha fatto sapere di non voler commentare la sua iniziativa, confermata da autorevoli fonti aziendali. Ma un passo così forte è una sfida ai sindacati che, come la Cgil, da settimane denunciano il clima di “ intimidazione” instaurato dall’amministratore.

Rossi, che non ha chiesto il via libera al cda, vuole capire se le malattie in serie possono costituire un reato (nell’esposto è citato l’interruzione di pubblico servizio, in riferimento alla continuità territoriale) e se, sempre eventualmente, possano esserci delle coperture. Ma, soprattutto, mostra l’intenzione di non voler riaprire il dialogo con i rappresentanti dei lavoratori.

Per il capo di Meridiana, i licenziamenti - 145 tra piloti e assistenti di volo con contratto fisso, almeno 400 con gli stagionali - sono una misura necessaria per salvare il vettore e, salvo svolte in zona Cesarini, sempre più vicina. I tagli, decisi dal cda il 13 novembre dell’anno scorso, potevano essere scongiurati da una libera intesa tra azienda e sindacati, ma ciò non è stato possibile. Il management di Meridiana ha posto come condizione per l’accordo il rinnovo dei contratti sul modello di quelli di Eurofly, per tagliare il costo del lavoro del 30 per cento. Offerta inaccettabile per i lavoratori.

Di più: quello che viene chiamato il “fronte del no” ha recapitato ai sindacati una diffida a sottoscrivere il contratto Eurofly, pena essere chiamati in causa davanti a un giudice. Ora resta solo l’i ntervento del ministero del Lavoro, chiamato a fare da regista per soluzioni alternative ai licenziamenti. Che possono essere il ricorso ai contratti di solidarietà (lavorare tutti, guadagnare meno per almeno due anni) o l’applicazione della cassa integrazione, a rotazione. È l’offerta che lunedì scorso i sindacati, incassato il sì dell’assemblea, hanno proposto all’a zienda, dalla quale non hanno ottenuto alcuna risposta. Così come da Roma non arrivano segnali incoraggianti.

Il ministero ha sprecato 21 dei 30 giorni a disposizione per evitare i licenziamenti. Fonti ministeriali fanno sapere che, a causa della crisi economica, gli uffici sono sommersi da richieste di cassa integrazione. Dunque, Meridiana si metta in coda. Fonti più maliziose adombrano il sospetto che il governo sia troppo impegnato con Alitalia per occuparsi di Meridiana, l’unica vera concorrente dell’ex compagnia di bandiera.
(22 gennaio 2009)
 

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Alta tensione a Meridiana

la Nuova Sardegna — 20 gennaio 2009

OLBIA. Due chilometri a piedi, bandiere in mano, è la prima volta che i dipendenti di Meridiana manifestano per le vie di Olbia. Piccola fatica, nulla in confronto a ciò che propongono all’azienda come alternativa ai 145 licenziamenti, 400 in tutto compresi gli stagionali. «Più voli, stesso stipendio» dicono i sindacalisti e approva l’assemblea convocata ieri, giorno di quattro ore di sciopero, 14 voli cancellati. È una decisione che rovescia la prospettiva, che lascia all’Aga Khan, ai suoi dirigenti, l’onere di dire sì, “trattiamo per salvare Meridiana”, o di rifiutarla. I sindacati avanzano la proposta a dieci giorni dall’inizio della fine: se entro il 7 febbraio il ministero del Lavoro non convocherà le due parti, per ricercare una soluzione diversa, l’azienda farà partire le lettere di licenziamento, così come deciso dal cda a metà novembre, e ridurrà la propria flotta di nove aerei. Una compagnia in grado di garantire solo la continuità territoriale, non quella aziendale. «Chiediamo che il ministero del lavoro, che ha già perso 20 dei 30 giorni a sua disposizione, si muova per salvare i posti di lavoro» scandiscono Cgil, Cisl, Uil, Anpav, Anpac, Up, Apm, insomma tutti i rappresentanti dei lavoratori. Quello del Governo è un insolito, allarmante silenzio, tanto che Gian Piero Scanu e Giulio Calvisi, i due parlamentari del Pd presenti all’assemblea, annunciano la presentazione di un’interpellanza urgente all’esecutivo di Berlusconi. È un passaggio decisivo, perché Meridiana, nonostante le sollecitazioni dei sindacati, non vuole tornare indietro, così come è stato confermato dalla lettera dell’Aga Khan al sindaco. “Un ricatto”, per i dipendenti cui l’azienda impone il contratto di Eurofly come unica possibilità per bloccare i licenziamenti. «Non possiamo accettarlo, vogliamo trattare liberamente» sottolineano i sindacati, uniti come mai. È in questo contesto che è maturata l’offerta al management, un patto per il rilancio della compagnia. «Dichiariamo la nostra disponibilità a rinnovare i contratti di lavoro, peraltro già scaduti, in un’ottica di mantenimento degli attuali livelli salariali e con recupero di produttività» è scritto nel documento che i lavoratori, finita la marcia, hanno consegnato al sindaco di Olbia. Ma come nasce questa proposta? «Oggi piloti e assistenti di volo lavorano 40 ore, ma potrebbero arrivare a 80 - è la spiegazione dei sindacati -. Non lo fanno perché l’azienda non lo vuole, perché non fa rotte a sufficienza». «Facciamo di più - dice Marco Bardini, della Uil -: quando saremo convocati dal ministero del Lavoro, daremo la nostra disponibilità ad accettare dei contratti di solidarietà o, anche, la cassa integrazione, a rotazione». Una soluzione tampone, in attesa del piano industriale di rilancio. Meridiana vorrà prendere in considerazione questa prospettiva? O la snobberà come ha fatto con quella della Regione per l’ingresso nel capitale della compagnia? «È incredibile che né l’Aga Khan né i suoi dirigenti abbiano sentito il dovere di ragionare sulla proposta della Regione - dice Fabrizio Contino, dell’Anpav -. Se Meridiana è in crisi, come dicono i dirigenti che chiedono i licenziamenti, perché non accettano l’aiuto finanziario della Regione?». Il partner istituzionale è un’ipotesi che incassa il sì convinto dell’assemblea. Alcuni lavoratori rilanciano l’idea di vendere le azioni, pari al 16 per cento di Meridiana, alla Regione. Altri chiedono di sostituire il proprio rappresentante nel cda - Fabrizio Corradini, messo sotto accusa per essersi astenuto sui licenziamenti - con un esperto di diritto societario nominato dalla Regione. È una spinta forte non per avere la “nazionalizzazione” della compagnia, ma un azionista capace di difendere quella che Scanu chiama «la compagnia di bandiera della Sardegna. L’ingresso della Regione, se il caso Meridiana sarà portato oltre i confini di Olbia, non servirà solo a portare risorse finanziarie, ma a disegnare un’azienda capace di conquistare nuove fette di mercato». Quelle che ci sono, lasciate libere dalla nuova Alitalia ma ingessate dal Governo. «Dobbiamo batterci per eliminare il monopolio, imposto per legge, sulle rotte più redditizie» dice Calvisi. Una è la Milano-Linate, su cui, da ieri, Meridiana vola vendendo i biglietti a 41 euro. Ma soprattutto per impedire lo svuotamento di Meridiana a favore di Eurofly. «La seconda compagnia ha ottenuto gratis dalla prima le rotte migliori da Milano per il sud, è un flusso economico fortissimo che non abbiamo più, è tutto nero su bianco» ricorda ancora Roberto Casotto, pilota dell’Anpac. «Non dobbiamo aver paura di dirlo, neanche dopo la lettera dell’Aga Khan - rincara Fabrizio Serra, della Cgil-: l’azionista non ha mai voluto investire in Meridiana, lo sta facendo in Eurofly. Che cosa è questo, se non uno svuotamento della compagnia di Olbia?».
 

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Meridiana, l'Aga Khan snobba la Regione
La Nuova Sardegna — 18 gennaio 2009

OLBIA. «Dobbiamo tutti unirci, mano nella mano, per salvare Meridiana». Tutti tranne una, la Regione. L’unica ignorata dall’Aga Khan, nella lettera di quattro pagine scritta al sindaco di Olbia. Nessun cenno alla costituzione di una società con la Sfirs, la finanziaria regionale, per la manutenzione degli aerei. Nessun riferimento alla proposta, avanzata dall’ex governatore Soru, per l’ingresso della Sfirs nel capitale della compagnia. Sarà per via della campagna elettorale. Comunque è un caso. Karim ha chiesto agli stakeholder di Meridiana (i “portatori di interessi”, come gli azionisti, i dipedenti, le amministrazioni pubbliche) di aiutare l’azienda nel percorso, difficile, di salvezza e crescita. Ha citato il «completamento della nuova aerostazione per l’aviazione generale: sarà il primo benvenuto per gli illustri ospiti del G8». Si è poi soffermato, manifestando fiducia nel Comune e nella Geasar, sull’ambizioso «progetto di un campus universitario per la formazione di professionalità aeronautiche». Sulla società in fase di costituzione per le manutenzioni, nulla. Sulle trattative con la Sfirs per l’ingresso della finanziaria nel capitale di Meridiana, nulla. La Sfirs ha aperto un dossier sui rapporti con Meridiana mesi fa e Soru, parlando a Olbia la settimana scorsa davanti ai dipendenti della compagnia, non ha fatto altro che confermare l’indicazione a suo tempo data alla finanziaria regionale. Semmai, ha aggiunto che la Regione potrebbe arrivare fino al 49 per cento di Meridiana, a condizione che il vettore apra nuove destinazioni internazionali verso la Sardegna. E sempre che l’Aga Khan voglia prendere in considerazione, lui da sempre alla ricerca di un socio forte, di avere al suo fianco un’amministrazione pubblica. Uno scenario che andrebbe a favore dei dipendenti-azionisti, detentori di un 16 per cento che dà loro solo il diritto di esprimere un consigliere d’amministrazione, e zero potere. E’ possibile che l’Aga Khan abbia voluto evitare di citare la Regione per non prendere parte nella campagna per le regionali, così come è nel suo stile, direbbe il consigliere Claudio Miorelli. Ma, proprio sfruttando l’occasione elettorale, la Cgil prima attacca duramente il management, poi chiede chiarezza ai due principali candidati al palazzo di viale Trento a Cagliari. «Un’azienda cresce grazie alle lavoratrici e ai lavoratori, non contro di loro - scrive al presidente Franco Trivi il segretario nazionale della Cgil-trasporti Mauro Rossi -. Ci siamo resi disponibili a negoziare il rinnovo dei contratti, a fare accordi transitori, ma tutte richieste cadute nel vuoto perché nella dirigenza c’è la convinzione che le scelte si impongono con la violenza». Compresi i licenziamenti. Perché, in attesa di quelli annunciati, 145 tra piloti e assistenti di volo che andranno a casa se entro gennaio non ci sarà un’intesa al ministero, Meridiana ne ha già fatto alcuni. «Chiediamo l’immediato reintegro dei lavoratori ingiustamente licenziati - scrive Rossi - pronti a sostenere ogni mezzo conflittuale legittimo contro ogni ipotesi anche di un solo licenziamento». Dalla parole ai fatti: domani i lavoratori di Meridiana (piloti, assistenti di volo, tecnici, amministrativi) scioperanno per 24 ore. «Due cose - precisa Giancarlo Palanghi, segretario provinciale della Cgil-trasporti -: lo facciamo per chiedere all’azienda un piano industriale e per chiedere ai candidati alle regionali che cosa intendono proporre per Meridiana. Soru si è pronunciato e gli chiederemo un confronto. Cappellacci ancora no, vorremmo sapere come pensa di aiutare la compagnia aerea della Sardegna».
 

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Meridiana, in piazza gli assistenti di volo

La Nuova Sardegna — 17 gennaio 2009

OLBIA. La lettera inviata dall’Aga Khan al sindaco Gianni Giovannelli apre nuovi scenari sul fronte della crisi Meridiana, ma per l’Anpav si tratta di un passo indietro nel negoziato. Il sindacato degli assistenti di volo non ha dubbi: «Serve una trattativa seria, responsabile e concreta, perchè il tempo è tiranno: a fine mese in qualche modo si deve trovare un accordo o si prospetteranno scenari non rosei per i lavoratori». Infatti, secondo il coordinatore nazionale dell’Anpav, Fabrizio Contino, la lettera che Karim, principale azionista della compagnia aerea, ha inviato al sindaco di Olbia rischia di complicare le trattative. E che la situazione è sempre più grave l’Anpav intende dimostrarlo con uno sciopero e una manifestazione in programma lunedì a Olbia, quando i lavoratori marceranno in corteo dall’aeroporto verso il palazzo comunale. Nella lettera inviata a Gianni Giovannelli, che in precedenza aveva chiesto chiarimenti sulla procedura di mobilità per 145 tra piloti e assistenti, l’Aga Khan ha sottolineato che «per sopravvivere al periodo di congiuntura e alla concorrenza frontale della nuova Alitalia, Meridiana dovrà affrontare anche scelte difficili e poco gradite». Immediata la risposta allarmata dell’Anpav: «La situazione sta degenerando, ma per noi rimane fondamentale - spiega Contino - tenere aperto il dialogo con il managment. Siamo pronti a cercare, anche prima dell’incontro al ministero, un’intesa ma non siamo assolutamente disposti a trattare di nulla senza avere la certezza che Meridiana voglia continuare a farci lavorare e voglia continuare ad essere una compagnia aerea». In pratica, l’Anpav chiede al principale azionista e al management di dimostrare «seriamente e concretamente di voler sviluppare il futuro della compagnia aerea. Cioè qualcosa di più di un invito (rivolto al sindaco e a una ristretta delegazione) nella sua residenza a Parigi. «Non si devono soffermare alla sola ossessione del costo del lavoro - conclude Contino - altrimenti, in mancanza di un valido piano industriale, non si avrà vita lunga».
 

rommel

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31 Luglio 2008
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Chia
Meridiana

Check grazie anzitutto per tutte le notizie.
Come inquadrate l'iniziativa dell'AD ?
Non sembrerebbe quella di un Capo Azienda propenso a trovare alla fine della forte discussione ( ormai ci siamo...) una soluzione mediata , o sbaglio?
Va diritto per la strada dei licenziamenti e stop ?
 

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Bannato
17 Marzo 2007
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Si va allo scontro ! Da parte dei lavoratori c'è anche disponibilità a trattare , ma non sotto la spada di Damocle dei licenziamenti . Tutte le opzioni sono ancora aperte , ma non va a nessuno di calarsi le brache davanti a un testa di cxxxo pelato la cui unica competenza è quella di far quadrare i numeri ... La riduzione del costo del lavoro tanto auspicata e inseguita dal Rag. Trivi servirebbe a ridurre di 1/6 il "rosso" PILOTATO . IG ha bisogno di una cura strutturale e non di palliativi come questi . Ma finchè ci si dedica alla coltivazione del proprio orticello ( parlo a tutti i colleghi lavoratori ... ) non si arriva da nessuna parte ! Dalla dirigenza ci si aspetterebbero idee , piani di crescita , di sviluppo , di mantenimento del mercato , e non i piani industriali " dettati " da Roland Berger ... La crisi in parte c'è, ma il mercato di IG paradossalmente ne risente in modo molto marginale . Comunque c'è ancora tempo ( poco ) ma bisogna essere ottimisti ( non coglioxi !... )

Te lo dice uno che a 44 anni e dopo 19 anni in azienda, andrebbe a casa se si arrivasse ai licenziamenti !!!
 

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Bannato
17 Marzo 2007
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Leggere l'articolo del 22 fà venire da ridere ... definisce STRATEGIA le malattie dei colleghi ...

La realtà è che il'85 % dei contratti a T.D. degli AV scadevano a Dicembre , ed a causa della " grande pensata " della crisi avevano pianificato la NON assunzione di ulteriori AV per l'inverno ... Era una occasione troppo ghiotta per sprecarla , no ?

Ma poi , la richiesta di mobilità che cosa è , se non strategia ??? Un premio , un punto di partenza ? Una opportunità di rilancio ?

Ma per favore ... questo vuole finire in qualche pilastro del nuovo hangar ad Olbia ...?

Già in passato ci sono stati casi di autocombustione nei parcheggi del Costa Smeralda ...
 

Insider

Bannato
14 Gennaio 2008
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Sardegna.
Check grazie anzitutto per tutte le notizie.
Come inquadrate l'iniziativa dell'AD ?
Non sembrerebbe quella di un Capo Azienda propenso a trovare alla fine della forte discussione ( ormai ci siamo...) una soluzione mediata , o sbaglio?
Va diritto per la strada dei licenziamenti e stop ?

E' semplicemente il tentativo di "giustificare" delle assunzioni effettuate con la finta 223 aperta.
Siccome sa che le OOSS batteranno molto su quel tasto si sta preparando una giustificazione. Non a caso è andato lui di persona personalmente :) anzichè mandare qualche sgherro.....
 

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Bannato
17 Marzo 2007
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MERIDIANA: DI PIETRO,LAVORATORI TRATTATI COME CARNE DA MACELLO

"I lavoratori di Meridiana sono disperati, ho parlato con loro mentre
venivo qui in aereo. Sono stati trattati come l'ultima ruota del carro,
come carne da macello. La questione dei furbetti del Cai e' un esempio
emblematico di come si possano fare interessi privati utilizzando lo
strumento pubblico. Alitalia era stata venduta ad Air France con debiti
e capitale. Il governo Berlusconi ha dato i debiti agli italiani e il
capitale a una decina di amici suoi. I lavoratori di tutte le compagnie
coinvolti in questa storia, Alitalia, Meridiana e Air One, andranno a
casa sono circa 15.000. Questa, in un Paese normale, e' una ragione di
impeachment. In Italia, grazie al sistema dell'informazione malata e di
parte, diventa molto spesso una cosa di cui ci si vanta pure. E' come
se uno va a fare una rapina ed esce dicendo: 'visto come sono stato
bravo?'". Lo ha detto oggi all'aeroporto di Olbia il leader dell'Italia
dei valori, Antonio Di Pietro, parlando della crisi della compagnia
aerea sarda Meridiana che ha annunciato la messa in mobilita' di 145
dipendenti. (AGI)

In sala, nelle prime file, le divise dei lavoratori (a rischio) della Meridiana. Ovvio, quindi, il cenno alla vicenda Alitalia: «S'è tolto ai poveri per dare ai ricchi, si sono scaricati i debiti sui contribuenti e si è svenduta la compagnia agli amici».


(23 gennaio 2009 ore 12.49)
 
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Bannato
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LA VERTENZA
A giorni vertice col principe

Pioggia di ricorsi su Meridiana: «È antisindacale»

Martedì 27 gennaio 2009 - Unione Sarda
Sale la tensione sulla vertenza Meridiana. In attesa del primo vertice nella sede del ministero del Lavoro, e del summit parigino in casa del principe Aga Khan, le notizie arrivano dalle aule giudiziarie.

EUROFLY Il Tribunale del lavoro di Milano ha infatti accolto le motivazioni sostenute da Unione piloti (Up), che aveva denunciato i gravi comportamenti di Eurofly. La compagnia del gruppo Meridiana avrebbe tenuto comportamenti antisindacali, ovvero lesivi dell'articolo 28 dello Statuto dei lavoratori, come si legge in un comunicato dell'Up. Decisione che arriva dopo l'esposto presentato dall'amministratore delegato di Meridiana Gianni Rossi per le assenze per malattia dei lavoratori durante le feste natalizie.

MERIDIANA «Non è un caso isolato», aggiunge Marco Bardini, segretario della Uil Trasporti per la provincia di Olbia-Tempio. «Anche Meridiana ha tenuto comportamenti antisindacali e per questo ha tre o quattro procedimenti aperti», sottolinea. Per la compagnia olbiese, a suo dire, sarebbero in arrivo anche altri sette esposti sempre per lo stesso motivo. «Siamo arrivati all'assurdo con l'azienda che convoca i sindacati per portare avanti le trattative e poi nega ai dirigenti sindacali il permesso per andare alle riunioni», aggiunge Bardini che sottolinea come la sua sigla sia stata coinvolta direttamente: alla Uil sarebbe stata negata la possibilità di usare i locali per le assemblee per informare i dipendenti, «ledendo così un diritto dei lavoratori».

PARIGI Intanto i tempi per trovare un accordo prima del 7 febbraio (quando scatterà la mobilità per 145 dipendenti) sono sempre più stretti. Si aspetta la conferma ufficiale, ma sembra certo che entro la settimana l'azionista di riferimento di Meridiana, il principe Karim Aga Khan, riceverà il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, e una delegazione dei lavoratori per discutere della vertenza.

MINISTERO Sull'incontro parigino i sindacati puntano molto per aprire le trattative in vista del vertice nella sede del ministero del Lavoro convocato per il 3 febbraio. In una settimana le sigle dovranno quindi mettere a punto una proposta contrattuale da sottoporre all'azienda. Il nodo fondamentale rimane il costo del lavoro. Secondo una bozza sembra che i lavoratori siano disposti a un taglio in busta paga pur di non dover subire alcun licenziamento.

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