Comune di Foggia dice sì ad allungamento pista dell'aeroporto Gino Lisa


AZ209

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Voli inesistenti da aeroporto Foggia, la verità secondo Blue Wings Air

Zifaro: 'stanchi di essere foglia di fico delle vergogne altrui'

Dopo le precisazioni di Vendola, rilasciate anche tramite il servizio di “Striscia la Notizia”, a parlare ora è il rappresentante in Italia della Blue Wings Air che non ci sta a subire le dichiarazioni del Presidente della Puglia e i tentennamenti di Aeroporti di Puglia: “Siamo stanchi – avverte Zifaro – di essere la foglia di fico delle vergogne altrui”.

I finanziamenti regionali.

Sebbene la Blue Wings air si era fatta vanto di non aver mai chiesto contributi pubblici, Zifaro ora ricorda a Vendola che il governo regionale pugliese per attrarre le compagnie aeree a Bari e Brindisi, elargisce agli operatori 17 milioni di euro l’anno per azioni di marketing e sconti sull’handling (i servizi operativi di terra). Non solo, continua Zifaro:“A tal proposito, a Vendola chiediamo che fine ha fatto il milione di euro previsto nel bilancio regionale per incentivare i voli aerei su Foggia. Perché – è bene chiarirlo – noi, che pure abbiamo accettato di offrire un assist al Governatore della Puglia nel celebrare un’affrettata conferenza stampa di annuncio dei voli per cui molto c’era ancora da chiarire e definire con la Regione e Aeroporti di Puglia, noi da Vendola e da AdP non abbiamo avuto alcun beneficio: né economico, né logistico”.

La fattura di 6 mila euro.

Oggetto delle lamentele di Zifaro è anche la fattura di 6 mila euro che Aeroporti di Puglia ha fatto recapitare rapidamente alla Blue Wings Air per servizi aeroportuali del “Fokker 50”, l’aereo messo a disposizione da Air Vallée arrivato sulla pista del Gino Lisa il 20 ottobre e rimasto fermo 11 giorni, in attesa del primo decollo del 27 ottobre.

“Sì, anche questo va detto: mentre per alzarsi in volo da qualsiasi aeroporto d’Italia di categoria maggiore a quello di Foggia, gli aerei non pagano, noi per ogni aereo che facciamo decollare, vuoto o pieno, dobbiamo pagare un migliaio di euro. Questo perché, appunto, il Gino Lisa è un aeroporto declassato”.

Le cause che hanno impedito il decollo dei voli.

Nel mirino di Zifaro non poteva mancare proprio Aeroporti di Puglia che avrebbe dato la disponibilità della torre di controllo sì per l’intera giornata, come richiesto dalla Blue Wings Air, ma solo il lunedì e il venerdì, impedendo così, secondo il rappresentante della società, l’agibilità dell’aeroporto di Foggia per i voli Foggia – Torino e per tutte le altre tratte infrasettimanali: “Com’è pensabile – chiede Zifaro – che un vettore possa reggere la propria attività aerea con un solo volo, facendosi carico anche di quei costi che lo stesso Vendola ritiene insostenibili per lo scalo foggiano? O davvero Vendola e AdP pensano che la Bue Wings sia la loro “fatebenefratelli”? Con l’indisponibilità dell’aeroporto foggiano per tutti i giorni della settimana, disponibilità che invece ci era stata assicurata, diventa estremamente difficile sostenere i costi che ci vengono chiesti per il Foggia – Milano”.

I veri fantasmi secondo Zifaro.

I colpevoli delle mancate partenze dei voli Foggia – Milano secondo il rappresentante della Blue Wings Air sono molti e di diversi livelli istituzionali e politici. Ed è contro di loro che la società londinese punta il dito: “Chi sono, allora, i fantasmi in tutta questa vicenda? Siamo noi della Bue Wings che ci abbiamo messo faccia e portafogli, oppure a sparire sono stati tutti coloro che avrebbero dovuto supportarci in questa sfida? E non parlo solo di Vendola, ma anche di tutti gli altri livelli istituzionali e politici: dai consiglieri e assessori regionali, ai rappresentanti foggiani che abbiamo nel Parlamento italiano ed in quello europeo. Non uno di loro ha incalzato il governo regionale pugliese per capire come stessero realmente le cose sul “Gino Lisa”; nessuno ha presentato interrogazione parlamentare al Ministro Lupi per chiedere, ad esempio, come mai avesse deciso di escludere dagli aeroporti di interesse nazionale Foggia e inserire Salerno, dandogli in dote anche 40 milioni di euro”
.

http://www.ilikepuglia.it/notizie/c...-foggia-la-verita-secondo-blue-wings-air.html
 

AZ209

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Gino Lisa, niente è perduto: il punto della situazione sull’aeroporto di Foggia
[HR][/HR]Un anno di tempo per rientrare nel Piano Lupi, spiragli per il VIA e per gli aiuti di Stato

C’è ancora speranza per l’aeroporto dauno. All’incontro aperto che si è svolto ieri sera, presso la Camera di Commercio di Foggia, l’assessore regionale al Bilancio, Leo Di Gioia, ha fatto il punto della situazione. Al vertice hanno preso parte anche “Vola Gino Lisa”, “Mondo Gino Lisa”, “Adiconsum” e “Associazione Qualità della Vita”, ovvero le associazioni che da sempre si sono battute per promuovere il rilancio dello scalo dauno. Tre i nodi da sciogliere: Piano Lupi (e l’eventuale riammissione tra gli scali di interesse nazionale), parere sul VIA e parere UE sugli Aiuti di Stato.

Per quanto concerne lo status di “scalo nazionale”, ovvero l’eventuale riammissione nel Piano Lupi, Di Gioia ha spiegato che la discussione tra ministero e regione resterà in sospeso ancora per un anno. Entro questo arco di tempo l’aeroporto di Foggia, finora escluso dal Piano (come pure quello di Forlì), ha la possibilità di raggiungere i requisiti necessari per l’inserimento, tra cui soprattutto quello della continuità territoriale che il Gino Lisa garantisce alla Capitanata e al Gargano e la tipicità della vocazione dell’aeroporto.
“In questo anno di tempo – specifica Di Gioia – si dovrà strutturare una proposta di utilizzo dell’aeroporto e contemporaneamente la Regione, così come gli Enti locali e la Camera di Commercio dovranno provare a fare un ulteriore sacrificio, un passo avanti per verificare le condizioni affinché si possa già iniziare con dei voli iniziare dei voli, cosa che di recente non è riuscita nel migliore dei modi. Noi contiamo di poterlo fare soprattutto se riusciamo a fare questo sistema tra gli enti che possano finanziare o quantomeno concorrere ad elaborare una strategia di volo”.

Sulla Valutazione d’Impatto Ambientale
per i lavori di ampliamento della pista del Gino Lisa, si comunica invece che la Commissione ministeriale presieduta da Stefano Calzolari è propensa a ritenere sufficienti i documenti presentati, anche se per il parere definitivo occorrono ancora dei giorni.


Riguardo al parere della Commissione europea sugli aiuti
e soprattutto sulla possibilità di impiegare integralmente il finanziamento da 14milioni di euro, lo scenario sembra sia lo stesso.
“La documentazione è stata trasmessa il 7 gennaio, entro i termini quindi – fa sapere Di Gioia che aggiunge – In quell’incartamento a mio parere ci sono quelle risposte tecniche che possono consentire di attingere al finanziamento senza decurtazioni e quindi poter effettuare l’allungamento della pista”.

L’impegno della Regione Puglia
pertanto dovrà essere quello di presentare in tempi brevissimi la proposta che riguarda la continuità territoriale, ma entro un anno vanno raggiunti anche altri due requisiti essenziali, come ha sottolineato anche il Presidente della Camera di Commercio, Fabio Porreca:
“È opportuno elaborare un piano di sviluppo del territorio che soddisfi anche altri due requisiti – ha precisato Porreca – e cioè la specifica vocazione di servizio ai flussi turistici e l’equilibrio economico finanziario della gestione dell’aeroporto, ma quest’ultimo in particolare è un requisito che va dimostrato attraverso un piano credibile e condiviso con l’assessorato regionale ai Trasporti e Aeroporti di Puglia”.

La tempistica è estremamente ristretta
, come ha ricordato anche la Presidente del Comitato “Vola Gino Lisa”, Marialuisa D’Ippolito, che ha suggerito la necessità di “calendarizzare” le tempistiche da rispettare, anche perché in ballo ci sono procedure particolarmente lunghe (come il riconoscimento della continuità territoriale da parte del Ministero ai Trasporti), ma Leo Di Gioia vuole restare ottimista e fare il possibile per raggiungere l’obiettivo:
“Se tutto andrà come io spero e come immagino, faremo un regalo importante nel 2015 ad un territorio che per troppo tempo è stato marginalizzato dal punto di vista dei collegamenti e dei trasporti”.
 

Tirana

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fiscopiu.it
Da Foggia verso Medjugorje
Parte la stagione dei charter


FOGGIA – I primi 64 pellegrini diretti a Medjugorje partiranno il domani (venerdì 3 aprile) dall’aeroporto Gino Lisa alle 9.30. Non solo foggiani, ma anche due gruppi provenienti da Roma e Napoli. Quello di domani mattina sarà il primo di trenta voli charter da Foggia a Mostar in Bosnia organizzati da Filippo Guglielmi, rappresentante del tour operator «Gtours srl» che opera già con la stessa formula dall’aeroporto di Pescara. Collegamenti aerei presentati al Comune di Foggia che, come ha spiegato il sindaco Franco Landella, ha contribuito all’iniziativa commerciale con 20mila euro destinati alla promozione dei voli. Si volerà con un Atr 72 della compagnia aerea «BH air» che ha scalo a Monstar, due collegamenti settimanali il venerdì e il martedì. Si tratta di voli charter per i quali è possibile acquistare pacchetti di volo più soggiorno per cinque o quattro giorni; ma volendo è anche possibile acquistare solo il biglietto per il volo per raggiungere Monstar a 80 euro a tratta.
L’obiettivo
«Una operazione commerciale che abbiamo ritenuto giusto sostenere dal punto di vista promozionale, come del resto ha fatto in questi anni la Regione Puglia con Ryan air. Certo il nostro contributo è piccolo e commisurato alla nostra situazione finanziaria – ha spiegato Landella – Crediamo che sia importante il lavoro fatto da Guglielmi e che questo possa aprire la strada ad altre iniziative di voli charter. Aeroporti di Puglia ha accompagnato l’operatore in tutta la fase di preparazione dei voli e di rilascio delle certificazioni».
Il precedente
Lo scorso anno Guglielmi sperimentò tre voli charter per Medjugore, ora l’iniziativa parte in modo più robusto: “Ci abbiamo lavorato per un anno, dobbiamo ringraziare Alidaunia per il supporto logistico legato all’anticendio; e Aeroporti di Puglia. I biglietti e i pacchetti di viaggio si potranno acquistare in tutte le agenzie di viaggio, on line e anche attraverso il sito che apriremo in questi giorni Vola Foggia.it che speriamo porti fortuna”, ha sottolineato Guglielmi. In prospettiva si sta lavorando anche per fare in modo che dalla Bosnia, da Mostar possano partire pellegrini diretti a San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo.

fonte: corrieredelmezzogiorno
 

AZ209

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Sono arrivate le autorizzazioni....


Aeroporto di Foggia adesso subito i lavori per allungare la pista

FOGGIA - Valutazione ambientale favorevole, adesso si può programmare la ripresa reale e con dati di fatto del Gino Lisa. Soddisfazione unanime di tutti gli attori istituzionali che attendevano questo momento con ansia e tra spunti di rassegnazione. Non dimentichiamo che l’iter è stato lunghissimo (due anni e mezzo a fronte dei sei mesi previsti per legge) ed è passato attraverso due sospensioni e una boacciatura diretta. Ecco perchè adesso si può cantare vittoria, limitatamente alla Via, ovviamente, perchè la partita per un ritorno alla piena funzionalità del Gino Lisa non è affatto chiusa.

«Ma ora con questo parere della commissione Via del ministero dell’Ambiente, i lavori per l’allungamento della pista non sono più una chimera, ma un obiettivo realizzabile», dice il sindaco Franco Landella. Il primo cittadino è raggiante, sottolinea in una nota inviata ieri mattina da Palazzo di città di aver contattato il presidente della commissione ministeriale, Stefano Calzolari, «nella serata di ieri (venerdì: ndr) per avere conferma del deliberato sull’aeroporto di Foggia». Il via libera apre un ventaglio di prospettive per lo scalo foggiano, ma il primo cittadino non dimentica gli sforzi e l’impegno profuso da parte di quanti hanno responsabilità politiche e istituzionali in questa battaglia lunga e difficile. «Per questo primo risultato - informa Landella - intendo ringraziare tutti i livelli istituzionali che hanno contribuito al raggiungimento del traguardo, a cominciare dai parlamentari foggiani, dal presidente della Camera di Commercio, ai consiglieri regionali ed alle associazioni di cittadini che si sono sempre battuti per difendere le ragioni del nostro scalo».

«Quella sul “Gino Lisa” - annota - è la dimostrazione lampante che quando il nostro territorio riesce a fare squadra è in grado di raggiungere i traguardi prefissati. Da oggi in poi, però, occorre concentrarsi sugli altri tasselli mancanti, come il pronunciamento della Commissione europea sull’utilizzo dei fondi Fas (fondi aree sottosviluppate: ndr) stanziati per i lavori di allungamento della pista, così da consentirne l’aggiudicazione definitiva, e sugli adempimenti di competenza di Aeroporti di Puglia, affinché il ministero delle Infrastrutturale inserisca il “Gino Lisa” tra gli scali di interesse nazionale».

Il sindaco è adesso concentrato soprattutto sul parere della commissione europea che dovrà esprimersi sui 14 milioni di euro, chiarire se si tratti di aiuti di Stato così come richiesto dalla stessa Regione nel report inviato nel dicembre 2013 (e integrato più volte su richiesta della commissione di Bruxelles). L’ottenimento della Valutazione ambientale adesso velocizzerà i tempi anche di quel parere? «Sono sicuro - dice Landella - che l’europarlamentare foggiana Barbara Matera continuerà a perorare la causa del nostro aeroporto in sede comunitaria e che la società di gestione degli scali pugliesi sarà in grado di fornire quanto prima tutta la documentazione che dimostri la funzionalità del nostro scalo, anche a presidio della continuità territoriale, in quanto infrastruttura fondamentale per lo sviluppo di Foggia e della Capitanata che da oggi possono guardare al futuro con più ottimismo».

http://www.lagazzettadelmezzogiorno...ito-i-lavori-per-allungare-la-pista-no812495/
 

feelgood

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Fuggi da Foggia
Come da dove escono fuori? sono gli stessi fondi di cui ha abbondantemente usufruito (in misura superiore di 10 volte) lo scalo di Bari e anche parecchi altri aeroporti:

http://www.regione.calabria.it/index.php?option=com_content&task=view&id=14174&Itemid=136 (Lamezia Terme)

http://palermo.repubblica.it/cronac...mani_una_corsia_in_pi_alle_partenze-78877031/ (Palermo)

http://www.regione.abruzzo.it/porta...st&stileDiv=mono&msv=articolo111024&tom=11024 (Pescara)

Giusto per citare i primi tre che ho trovato. Gli altri aeroporti finanziati lascio a te il compito di cercarli

Questo riguarda invece Bari:

L’aeroporto Wojtyla naviga ad alta quota
Aeroporto Bari
Aeroporto Bari
Investimenti per 103 milioni (50 per l'ampliamento). Il ruolo delle tecnologie eco-compatibili.

I finger passeranno da 4 a 8. L’aerostazione potrà gestire fino a 10 milioni di passeggeri per anno.
Oltre ogni previsione e l’aeroporto internazionale di Bari ‘Karol Wojtyla’ raddoppia. I livelli di traffico originariamente stimati per il 2015-17 potrebbero essere raggiunti in anticipo nello scalo barese, che nel corso di questi anni ha registrato un costante incremento di passeggeri, grazie al potenziamento dei collegamenti nazionali ed all’avvio di collegamenti di linea con le principali destinazioni europee (Amsterdam, Atene, Barcellona, Basilea, Bruxelles, Colonia, Francoforte, Ginevra, Londra, Madrid, Monaco, Parigi, Stoccarda, Zurigo).
In questa logica rientra il protocollo d’intesa (tra Enac, Regione Puglia e Aeroporti di Puglia) relativo al finanziamento degli interventi di adeguamento e potenziamento funzionali dello scalo. Il documento, che riguarda anche le altre tre aerostazioni pugliesi (Brindisi, Foggia e Grottaglie-Taranto) prevede 135 milioni di euro rivenienti da risorse liberate dai Pon Trasporti 2000-2006 e 2007- 2013 oltre che dai Fas. Di questi 90 mln sono a carico della Regione Puglia e poco più di 45 a carico dell’Enac.
Al protocollo ha fatto poi seguito un contratto di programma che sviluppa una serie d’investimenti infrastrutturali di 103 mln per l’aeroporto di Bari. Tra gli interventi inseriti nel protocollo d’intesa il più consistente, 50 mln, è quello relativo all’ampliamento dell’aerostazione passeggeri di Bari, che prevede la realizzazione di due nuove ali d’imbarco realizzate con tecnologie d’avanguardia in materia di eco-compatibilità - produzione di energia fotovoltaica e riciclo delle acque.
I lavori, al via nei prossimi mesi, dureranno due anni. In una prima fase il progetto riguarderà l’ampliamento del lato est dell’attuale aerostazione ed in particolare dei corpi posti a prosecuzione del fronte air side, con l’incremento delle sale d’imbarco, dei relativi gates e del numero dei pontili. L’attuale aerostazione passeggeri si è sviluppata su un’area di circa 30.000 metri quadrati (distribuiti su cinque livelli), di cui circa 10.000 per le aree partenze ed arrivi.
L’allungamento a 3.000 metri della pista dello scalo barese e l’ampliamento del piazzale sosta aeromobili, con conseguente incremento della capacità operativa dello scalo, hanno imposto un’ulteriore accelerazione all’ampliamento dell’attuale aerostazione passeggeri. Le due nuove ali dell’edificio svilupperanno 24.000 mq circa, di cui 7.000 equamente distribuiti per le aree imbarco. Complessivamente le sale d’imbarco nazionali svilupperanno 6.800 mq, mentre lo spazio di quelle extra Schengen raggiungerà 4.100 mq. All’ultimo livello dell’edificio saranno collocati sul lato est una sala conferenze e sul lato ovest gli uffici di direzione che sostituiranno quelli attualmente in uso nell’attuale aerostazione, che verranno utilizzati per ricavare ulteriori spazi commerciali nel corpo centrale dell’edificio.
L’ampliamento ottenuto permetterà di usufruire di spazi più confortevoli e di disporre di una maggiore offerta commerciale. Il tutto a vantaggio degli standard qualitativi del servizio e non solo visto che Aeroporti di Puglia ha previsto, in sede di progettazione delle opere, l’adozione di soluzioni tecnologicamente avanzate sul piano della sostenibilità ambientale e di risparmio energetico.
Aspetti di salvaguardia ambientale che vanno oltre l’impianto fotovoltaico già esistente da 196,77 kW prevedono l’adozione di soluzione tecniche finalizzate all’utilizzo di fonti alternative ed a limitare le dispersioni energetiche e gli sprechi nell’uso di energia termica ed elettrica, sfruttando l’effetto serra e riducendo il ricorso all’illuminazione artificiale.
Con la nuova aerostazione passeggeri lo scalo barese sarà dotato di 8 finger (contro gli attuali 4) e potrà ospitare fino a 10 milioni di passeggeri l’anno. Uno dei finger sarà adatto all’attracco di aerei wide body (con due corridoi). Grazie ai nuovi pontili d’imbarco sarà possibile gestire un maggior numero di movimenti contemporanei. Gli interventi riguardano anche il collegamento dell’aeroporto alla metropolitana.
Entro il 2010 Bari avrà il passante ferroviario all’aeroporto e la Puglia il collegamento ferroviario dal ‘Karol Wojtyla’ con tutti i capoluoghi di provincia. Il passante ferroviario collegherà lo scalo con la linea Bari-Barletta in direzione del capoluogo e di Bitonto, grazie alla prevista interoperabilità fra Rfi e Ferrotramviaria.
Il nuovo tratto della linea si svilupperà per circa 7 Km e 700 metri. Due le fermate previste dal progetto: ‘Aerostazione’ ed ‘Europa’. Il tempo di percorrenza previsto per il centro di Bari è di 15 minuti. L’aeroporto di Bari è insomma ancora pronto ad andare oltre ogni previsione.
 

feelgood

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Fuggi da Foggia
ma quindi il motivo per cui le varie compagnie che volavano su foggia e poi sono fallite o hanno chiusi voli, era la pista corta? non pensavo
no, è dipeso dai finanziamenti che sono venuti improvvisamente venuti a mancare. A differenza di bari, dove per i prossimi 5 anni Ryanair è riuscita a ottenere 85 milioni di euro. E dove se non ci fosse FR, il traffico pax sarebbe pari ad Aosta o al massimo Bolzano :D
 

Bari Palese

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Bari, Puglia.
ah ma se devi parlare così dillo, evito anche di scriverci nel topic.
Hai dati per dimostrare quello che dici? Quanto detto nel mio messaggio si basa sulla storia, il tuo su un pensiero molto soggettivo
 

Dr Gio

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no, è dipeso dai finanziamenti che sono venuti improvvisamente venuti a mancare. A differenza di bari, dove per i prossimi 5 anni Ryanair è riuscita a ottenere 85 milioni di euro. E dove se non ci fosse FR, il traffico pax sarebbe pari ad Aosta o al massimo Bolzano :D
Ma la smettiamo di dire stronxxate senza senso?

Io sono assolutamente contrario ai finanziamenti pubblici a FR a Bari.

Detto questo, cosa c'entra il paragone fra gli aeroporti di Bari e Foggia? Se togli FR da Bari sai cosa resta? Tantissime cose!!!! Per favore, non facciamo confusione. BRI e' un aeroporto che fa 3-4 milioni di passeggeri l'anno e collega l'unica citta' forse degna di questo nome in Puglia (almeno dal punto di vista economico/politico. Dal punto di vista culturale/turistico, per esempio, Lecce e' importantissima ma non fa numeri economici significativi), nonche' BRI e' il centro importante del turismo pugliese, essendo anche ben collegata con autostrade, strade di surperficie e ferrovie, ed ha un signor porto che fa tantissimi imbarchi per crociere e ferry verso Grecia e Est Europa. Mettiamocelo in testa, non si puo' confrontare cone Foggia. Se togli FR, a Bari restano voli Alitalia che portano un mare di pax avanti e indietro da FCO, che aumenterebbero notevolmente se venisse meno l'offerta FR, vi sono voli Air Dolomiti per MUC da dove le connessioni LH per mezzo mondo, voli diretti per Zurigo e tanti charter dalla Russia in estate, vari altri charter per altre destinazioni, etc. BRI e' un aeroporto moderno e ben collegato, ed il principale aeroporto che serve tutta la Puglia e buona parte della Basilicata.

Tra l'altro, entrando nel merito dei fondi europei, a Bari, fatemelo dire con chiarezza, sono stati spesi stranamente (per il Sud Italia) abbastanza bene, creando una aerostazione nuova molto bella e funzionale, ed un collegamento con la ferrovia passante al centro citta' e che collega anche il Nord Barese, che funziona bene. Un esempio per molte regioni del Sud. I soldi per la pista di Foggia sono invece soldi pubblici sperperati, in altre parole gettati nel cesso.

Da pugliese lo dico chiaro, smettiamola di dire stupidaggini, e vediamo la realta' senza paraocchi: Bari e Brindisi sono aeroporti che funzionano ed hanno un senso economico. Spazio per altri (Foggia, Taranto/Grottaglie, Lecce/Galatina, etc.) non ce n'e', e cercare di finanziare questi aeroportucoli e' un'offesa all'intelligenza comune.
 

AZ209

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Londra.
Se togli FR, a Bari restano voli Alitalia che portano un mare di pax avanti e indietro da FCO, che aumenterebbero notevolmente se venisse meno l'offerta FR, vi sono voli Air Dolomiti per MUC da dove le connessioni LH per mezzo mondo, voli diretti per Zurigo e tanti charter dalla Russia in estate, vari altri charter per altre destinazioni, etc. BRI e' un aeroporto moderno e ben collegato, ed il principale aeroporto che serve tutta la Puglia e buona parte della Basilicata.
Collegato in maniera decente anche con LGW d'estate (6xw U2 e 4xw BA)
 
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massi18

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Puglia.
Ma è possibile che ancora oggi si parli di allungere la pista del Gino Lisa ?? Basta con gli spechi di soldi !!!
Ci hanno provato : il Gino Lisa non rende !!....... E' davvero stupido pensare una cosa del genere!Così come pensare a Grottaglie o Galatina!!!Inoltre, il comune e la Regione Puglia non possono sprecare ALTRI soldi su un TERZO aeroporto !!!

Detto cio, non sarebbe meglio garantire dei collegamenti veloci e ben radicati da e per l'aeroporto di BARI ?? Tipo prolungare la FERROTRAMVIARIA o creare un nuvo TRAM ?? Renderebbe un servizio migliore e darebbe maggiori opportunità di viaggiare non solo a tutti i Foggiani ma anche alle persone che vivono nella provincia, visto anche che Bari è il primo aeroporto della Puglia ed ha collegamenti con molte destinazioni Dirette Europee.

Possiamo prendere come esempo il TRAM/Metro di Alicante che collega tutta la costa ???
Quello si che è un Servizio !!!...ed è anche Economico !!!
 

Dr Gio

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Ma è possibile che ancora oggi si parli di allungere la pista del Gino Lisa ?? Basta con gli spechi di soldi !!!
Ci hanno provato : il Gino Lisa non rende !!....... E' davvero stupido pensare una cosa del genere!Così come pensare a Grottaglie o Galatina!!!Inoltre, il comune e la Regione Puglia non possono sprecare ALTRI soldi su un TERZO aeroporto !!!

Detto cio, non sarebbe meglio garantire dei collegamenti veloci e ben radicati da e per l'aeroporto di BARI ?? Tipo prolungare la FERROTRAMVIARIA o creare un nuvo TRAM ?? Renderebbe un servizio migliore e darebbe maggiori opportunità di viaggiare non solo a tutti i Foggiani ma anche alle persone che vivono nella provincia, visto anche che Bari è il primo aeroporto della Puglia ed ha collegamenti con molte destinazioni Dirette Europee.

Possiamo prendere come esempo il TRAM/Metro di Alicante che collega tutta la costa ???
Quello si che è un Servizio !!!...ed è anche Economico !!!
Sfondi una porta aperta, e sono d'accordissimo con te.

In quanto ai piani per la Ferrotramviaria (servizio ferroroviaria che ha migliorato tantissimo i suoi servizi negli ultimi anni, vedendo anche i suoi pax aumentare tantissimo), sembra che quello che suggerivi sia gia' nei piani. Infatti con il nuovo nodo di Barletta e l'interconnessione con la rete FS, so che e' in programma di iniziare a offrire corse dirette Foggia-Bari passanti dal percorso Barletta-Andria-Bari Aeroporto prima di arrivare a Bari citta' gestite da Ferrotromviaria/Ferrovie Bari-Nord.

Non so pero' quando dovrebbe iniziare il servizio. Questo permettera' a chiunque arrivi da Foggia di arrivare con corse dirette all'aeroporto di Bari senza il cambio a Bari Centrale. A proposito, non so ancora come sia la situazione delle linee metropolitane di Bari, ma l'ultima volta che ho usato il servizio i treni cadenzati dall'aeroporto (ogni mezz'ora) arrivavano ancora alla stazione FBN. Invece so che c'e' in programma di portarli a banchi appositi della stazione di Bari Centrale, cosa che risolverebbe vari problemi - non unici, i trasbordi dalle linee da Lecce e Taranto di FS, ma anche la rimozione della strozzatura a binario unico in entrata in sotterraneo alla stazione FBN, cosa che stona con la capacita' della linea aumentata (ora tutta raddoppiata a doppio binario fino a Barletta), ma che ha un collo di bottiglia che limita la capacita' in entrata in Bari.
 

AZ209

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Aeroporti, Foggia resta a terra, declassato il «Gino Lisa»

FOGGIA - Nessuna sorpresa per il Gino Lisa dal piano nazionale aeroporti, approvato giovedì scorso in commissione Lavori pubblici al Senato con il parere favorevole del governo. Foggia esce di scena, retrocesso a scalo d’interesse regionale, come ampiamente previsto. Sarà adesso la Regione a prendere in consegna lo scalo, a cominciare dalla torre di controllo dalla quale dovrebbero scendere i controllori di volo dell’Enav. Si potrebbe aprire un processo lungo e pieno d’incognite, innanzitutto perché il percorso è tutto da immaginare. L’evento è di portata storica: l’ente nazionale degli aeroporti cede gli aeroporti non più di suo interesse strategico. Per il Gino Lisa, costruito negli anni ’70 dalla Camera di commercio, è il primo vero declassamento della sua storia. Anche se il destino di un aeroporto senza voli da quattro anni non poteva essere diverso. Paga lo stesso pegno anche Forlì, unici due scali “retrocessi” perché senza attività.

Per sostenere le ragioni del Gino Lisa c’erano poche cartucce da sparare, ma quelle poche non sono state nemmeno utilizzate: si poteva valorizzare il collegamento con le isole Tremiti in regime di continuità territoriale, ad esempio. Oppure giocare la carta dei lavori di ampliamento già finanziati. Ma serviva una politica più forte e un ruolo più incisivo che la Regione (governo Vendola) non ha mai esercitato. L’unica possibilità di ripescaggio, come si ricorderà, era legata all’ipotesi ventilata durante il ministero Lupi e che prevedeva il rientro degli scali esclusi dalla “top list” qualora entro un anno fossero stati in grado di riprendere i voli. Idea accantonata dopo le dimissioni di Lupi.

Si apre una fase nuova per lo scalo, con il progetto di allungamento della pista sempre in piedi (ieri la Gazzetta ufficiale ha pubblicato il decreto di approvazione della Valutazione ambientale) e con un nuovo governo regionale che sul Gino Lisa potrebbe tenere una linea meno intransigente. La questione legata al finanziamento di 14 milioni non è stata però ancora sbloccata: l’Unione europea, come ha dichiarato l’assessore Giannini alla Gazzetta il 16 luglio scorso, ha annunciato che invierà una lettera in cui si chiariranno le modalità dell’erogazione del contributo pubblico e se questo rientra sotto la tagliola degli “aiuti di Stato”, meno 25% di fondi.

A tal proposito il comitato Vola Gino Lisa ha inviato una richiesta di accesso agli atti all’Unione europea, direzione generale Concorrenza, «ai sensi del Regolamento (CE) n. 1049/2001 e dell’art. 15 del “Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea”». Due, sostanzialmente, le domande poste dal comitato: 1) se nella valutazione dei finanziamenti destinati all’aeroporto Gino Lisa, valgono gli Orientamenti Comunitari per gli aiuti di stato agli aeroporti e alle compagnie aeree assunti nel 2014 (2014/C 99/03 ), o gli orientamenti in vigore nel periodo di assegnazione del finanziamento (2012); 2) quale incidenza abbiano sulla decisione da assumere i Pareri del Comitato delle Regioni, a proposito di “Piccoli e micro aeroporti che non rientrano nel campo di applicazione delle norme in materia di aiuti di stato».

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