Caprotti (Esselunga) e il sogno dell'aeroporto bresciano


belumosi

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Fatico a capire questa volontà di incentrare il discorso sugli aeroporti. Solo e soltanto una grande compagnia aerea può far grande un aeroporto. Mai il contrario. E di aspiranti hub carrier di livello in Italia non ce ne sono.
 

Old Crow

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Fatico a capire questa volontà di incentrare il discorso sugli aeroporti. Solo e soltanto una grande compagnia aerea può far grande un aeroporto. Mai il contrario. E di aspiranti hub carrier di livello in Italia non ce ne sono.
Sei di vedute limitate , prima costruisce l'aeroporto intercontinentale di brescia , poi l' AirEsseLunga che potra' operare in tutta italia grazie alle miriadi di piste inutili , spacciate per strategiche e consegnare quindi la spesa sottocasa al popolo,contemporaneamente per quei disagiati che si travassero ad abitare a piu' di 20 km da uno scalo verranno organizzati dei voli charter per il supermercato piu' vicino .
 

Farfallina

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In ogni caso se per assurdo si dovesse progettare un nuovo aeroporto andrebbe costruito sulla linea AV Milano-Roma. Anche perché costruendo da zero non è certo il problema di costruire due-tre piste.
 

Vortigern

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Messaggi come i tuoi servono solo ad aumentare il malcontento perché non hai soluzioni in mano e le volte che ne proponi una é un volo pindarico senza arte ne parte. Il problema é che non hai nemmeno la cognizione del fatto che quello che propongo io non é mai stato proprio fatto e neppure tentato. Mettiti l'anima in pace, nessun aeroporto mediopadano, nessun Linate con sedime aeroportuale triplicato, nessuna Brescia "on top". La soluzione é solo una chiudere Linate, terminare la pedemontana e migliorare le corse dell'express. Che esempi come Monaco diventino modelli.
Serve anche, forse principalmente, una grande Aerolinea che creda in Malpensa come Hub.
 

indaco1

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Fatico a capire questa volontà di incentrare il discorso sugli aeroporti. Solo e soltanto una grande compagnia aerea può far grande un aeroporto. Mai il contrario. E di aspiranti hub carrier di livello in Italia non ce ne sono.
Quoto. Ma se Milano avesse un solo grande aeroporto le probabilita' di trovarla aumenterebbero, no?

In ogni caso se per assurdo si dovesse progettare un nuovo aeroporto andrebbe costruito sulla linea AV Milano-Roma. Anche perché costruendo da zero non è certo il problema di costruire due-tre piste.
Quoto anche te. Ci vuole un solo grande aeroporto entro i 50km di distanza e sulle grandi linee di comunicazione (anche a est va bene, ma molto prima di Brescia). Dati i costi, i tempi e gli scazzi per realizzare la cosa, se devi sostituire Malpensa deve essere con qualcosa di MOLTO meglio,non leggermente meglio, tantomeno molto peggio come Montichiari avesse anche 6 piste. Se non e' realistico un nuovo aeroporto "molto meglio", allora non e' realistica nessun'altra alternativa.
 

belumosi

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Quoto. Ma se Milano avesse un solo grande aeroporto le probabilità di trovarla aumenterebbero, no?
Indaco, gli hub carrier con aspirazioni globali in Europa sono 3: LH/LX, AF/KL e IAG. E tutti, sono basati nei loro paesi di nascita.
Milano la sua occasione storica l'ha sprecata 15 anni fa e non ne avrà altre. L'unico hub carrier plausibile sarebbe stato AZ, ma è evidente che agli yield sono stati preferiti la pace sociale e il mantenimento di interessi consolidati che in massima parte stanno a Roma.
Chiudere LIN avrebbe comunque senso per concentrare più voli a MXP e raggiungere la massa critica necessaria al sostenimento di qualche nuovo volo LR. Ma sarebbero comunque briciole rispetto a quello che si sarebbe potuto fare chiudendolo nel 99 in abbinamento alla fusione AZ-KL.
ll premio di tanta lungimiranza è che Milano è servita quasi totalmente da compagnie straniere e che a Roma per non intaccare i conti di AZ con tariffe più elevate, ADR è sta costretta per anni a rinviare le migliorie a FCO che a tutt'oggi sembra uno scalo del terzo modo.
Queste scelte insieme ad altre non meno scellerate, hanno segnato anche il futuro di AZ, visto che ormai quasi l'83% dei passeggeri afferenti gli scali italiani preferisce volare con altre compagnie.
Per i sogni di gloria ormai è troppo tardi. Per MXP, per FCO e per AZ.
 

londonfog

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Londra
Indaco, gli hub carrier con aspirazioni globali in Europa sono 3: LH/LX, AF/KL e IAG. E tutti, sono basati nei loro paesi di nascita.
Milano la sua occasione storica l'ha sprecata 15 anni fa e non ne avrà altre. L'unico hub carrier plausibile sarebbe stato AZ, ma è evidente che agli yield sono stati preferiti la pace sociale e il mantenimento di interessi consolidati che in massima parte stanno a Roma.
Chiudere LIN avrebbe comunque senso per concentrare più voli a MXP e raggiungere la massa critica necessaria al sostenimento di qualche nuovo volo LR. Ma sarebbero comunque briciole rispetto a quello che si sarebbe potuto fare chiudendolo nel 99 in abbinamento alla fusione AZ-KL.
ll premio di tanta lungimiranza è che Milano è servita quasi totalmente da compagnie straniere e che a Roma per non intaccare i conti di AZ con tariffe più elevate, ADR è sta costretta per anni a rinviare le migliorie a FCO che a tutt'oggi sembra uno scalo del terzo modo.
Queste scelte insieme ad altre non meno scellerate, hanno segnato anche il futuro di AZ, visto che ormai quasi l'83% dei passeggeri afferenti gli scali italiani preferisce volare con altre compagnie.
Per i sogni di gloria ormai è troppo tardi. Per MXP, per FCO e per AZ.
Come siamo ottimisti questa mattina...:)

Scherzi a parte, sono d'accordo con te.
 

pello

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BGY
Montichiari, la Catullo
apre a Sacbo
Radici: pronti a collaborare


Sono piaciute, e non poteva essere diversamente, al presidente della Sacbo, Miro Radici, le aperture a Orio al Serio del presidente della Save Enrico Marchi, a margine dell'assemblea della Catullo che di fatto ha sancito la nascita del polo aeroportuale del Nord Est: "Accolgo favorevolmente le parole di Marchi - ha dichiatato il presidente della società che gestisce lo scalo di Bergamo Orio -. Sono pronto a discutere e confrontarmi con lui e con Paolo Arena per addivenire a un accordo reciprocamente fruttuoso sull'aeroporto di Montichiari".

Sacbo, ha proseguito Miro Radici, "ha sempre dichiarato la propria apertura in tal senso. Sono convinto che le nostre sinergie possano determinare le condizioni da tempo auspicate per la definizione di un piano industriale di rilancio dello scalo bresciano".

Il presidente di Save (la società che gestisce gli scali di Venezia e Treviso e che da venerdì è entrata col 35% nel capitale della Catullo spa, gestore degli aeroporti di Verona e Brescia) aveva lasciato intendere una probabile collaborazione tra Sacbo e la Catullo in particolare su Montichiari: "Continuo a ritenere Sacbo un’interlocutrice seria ed affidabile: conto di sederci presto intorno ad un tavolo per affrontare e risolvere la questione. Come Save abbiamo risolto insieme a Catullo tutti i problemi di campanilismo: ora mi auguro che insieme a Bergamo si possa fare altrettanto sull’aeroporto di Brescia Montichiari".

http://www.bergamonews.it/economia/montichiari-la-catullo-apre-sacbo-radici-pronti-collaborare-195956
 

belumosi

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Come siamo ottimisti questa mattina...:)

Scherzi a parte, sono d'accordo con te.
Ti dirò Silvano, io sono sempre stato un ottimista, ma con il passare degli anni ho imparato che essere realisti è meglio. Intorno al 2010-11 ho sperato davvero che AZ si stesse rimettendo in carreggiata, pur senza ambizioni globali. Purtroppo è stato un fuoco di paglia. E anche oggi il voler essere ottimisti sul futuro di AZ by EY, si scontra con i fatti concreti: nessuna ristrutturazione riuscita delle controllate, cancellazione di ordini di aerei, nessuno sviluppo del network se non per federare AUH. E queste purtroppo non sono gufate, sono fatti.
 

indaco1

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.
Io non sono del tutto d'accordo, invece.

Primo perche' c'e' almeno un precedente, LHI... che forse con LIN chiuso ci sarebbe ancora. Dimostra che almeno ci hanno pensato e assaggiato la temperatura dell'acqua. Magari se fosse stata piu' tiepida....

Secondo , con un unico aeroporto su Milano, semplicemente se tu ottimizzi matematicamente gli introiti complessivi del sistema, vedi che fare qualche transito a Milano conviene economicamente. Soprattutto per le compagnie secondarie o non ben posizionate negli hub principali del continente dove avrebbero fortissima concorrenza trovare un mercato di nicchia non ben presidiato da altri e' fondamentale.

Voi date per scontato che ora e in futuro conta di piu' mantenere gli stabilimenti nella propria nazione che guadagnare piu' soldi? Le compagnie aeere sono entita' parastatali anche quando formalmente private, e' vero. Ma vi sembra che sia cosi' in economia, in generale, Marchionne docet? E poi ripeto, c'e' un precedente.

Semplicemente un p2p lo puoi vendere a una cifra ben superiore di un volo con transito. Dove c'e' un mercato per quel p2p la cosa ha un peso economico (non entriamo nella solita polemica di quanto pesa il mercato originante di Milano e dintorni, accettiamo solo il principio in astratto). Inoltre il kerosene, il tempo di utilizzo dei mezzi e del personale hanno un costo. Fare transiti dove impieghi meno tempo per la rotta complessiva significa offrire un miglior livello di servizio con costi di produzione inferiori.

Sull'economicita' complessiva di fare qualcosa da ora in poi il passato non conta, quindi non contano i treni persi.... o meglio, contano per chi e' morto spiaccicato sotto quel treno, ma non per chi e' o sara' vivo in futuro.

Ma non importa, visto che siamo d'accordo o quasi per le cose da fare. Semplicemente io osservo che non sappiamo bene cosa succederebbe se Milano, come per magia, avesse da domani un solo aeroporto. Pero' osservo che da quel momento gli assetti che ottimizzano economicamente il sistema, gli equilibri, potrebbero essere diversi. Tutti qui.
 

belumosi

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Io non sono del tutto d'accordo, invece.

Primo perche' c'e' almeno un precedente, LHI... che forse con LIN chiuso ci sarebbe ancora. Dimostra che almeno ci hanno pensato e assaggiato la temperatura dell'acqua. Magari se fosse stata piu' tiepida....

Secondo , con un unico aeroporto su Milano, semplicemente se tu ottimizzi matematicamente gli introiti complessivi del sistema, vedi che fare qualche transito a Milano conviene economicamente. Soprattutto per le compagnie secondarie o non ben posizionate negli hub principali del continente dove avrebbero fortissima concorrenza trovare un mercato di nicchia non ben presidiato da altri e' fondamentale.

Voi date per scontato che ora e in futuro conta di piu' mantenere gli stabilimenti nella propria nazione che guadagnare piu' soldi? Le compagnie aeere sono entita' parastatali anche quando formalmente private, e' vero. Ma vi sembra che sia cosi' in economia, in generale, Marchionne docet? E poi ripeto, c'e' un precedente.

Semplicemente un p2p lo puoi vendere a una cifra ben superiore di un volo con transito. Dove c'e' un mercato per quel p2p la cosa ha un peso economico (non entriamo nella solita polemica di quanto pesa il mercato originante di Milano e dintorni, accettiamo solo il principio in astratto). Inoltre il kerosene, il tempo di utilizzo dei mezzi e del personale hanno un costo. Fare transiti dove impieghi meno tempo per la rotta complessiva significa offrire un miglior livello di servizio con costi di produzione inferiori.

Sull'economicita' complessiva di fare qualcosa da ora in poi il passato non conta, quindi non contano i treni persi.... o meglio, contano per chi e' morto spiaccicato sotto quel treno, ma non per chi e' o sara' vivo in futuro.

Ma non importa, visto che siamo d'accordo o quasi per le cose da fare. Semplicemente io osservo che non sappiamo bene cosa succederebbe se Milano, come per magia, avesse da domani un solo aeroporto. Pero' osservo che da quel momento gli assetti che ottimizzano economicamente il sistema, gli equilibri, potrebbero essere diversi. Tutti qui.
Secondo me stai sovrastimando le possibilità di MXP. Chiudendo LIN, probabilmente otterresti il risultato di far sparire le italiane dai collegamenti nazionali (è impensabile che AZ o IG possano sopravvivere a fianco delle mega-basi di U2 a MXP e FR a BGY). Gli altri voli per l'Europa o sono feed, o hanno frequenze minime.
Quindi non ci sarebbe granchè da raccattare che già ora non sia disponibile a MXP. Certo, ci sarebbero più voli U2 ad esempio sulla CTA-MXP, ma rimarrebbero i limiti congeniti di una compagnia LC che opera (sciaguratamente) da un terminal diverso da quello utilizzato da tutti gli altri.
I feed di LH, AF e BA si suddividerebbero su MXP e BGY, cosa che insieme all'aumentata distanza dal centro rispetto a LIN e alla ridotta frequenza costretta dallo sdoppiamento degli scali, ne ridurrebbe un po' l'appeal, ma non più di tanto. Sparirebbe la navetta, sostituita da qualche "normale" feed AZ per FCO e dall'AV sul ptp e anche su Napoli in treno farebbe la parte del leone. Chiudendo LIN, si otterrebbe probabilmente questo scenario. Che qualcosa di positivo può portare a MXP. Ma appunto "qualcosa" e nulla più.
E' illuminante il fatto che finora le compagnie abbiano chiesto la 5a libertà esclusivamente su NY. Se ci fosse stata tutta questa offerta inespressa, credo non sarebbe stato difficile pensare di riempire un mezzo aereo verso altre destinazioni americane. Se nessuno lo ha fatto, un motivo ci sarà...
 

londonfog

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Londra
@belumosi e @indaco1 (senza quotare)

In realta' sono un po' d'accordo con entrambi.

Personalmente non vedo l'italianita' di una linea aerea che usi MXP come hub una condizione essenziale. In un aeroporto dove U2 offre la maggiore disponibilita' di posti e EK e' al secondo posto (mi sembra di averlo letto qui), trasferire U2 al T1 + Via Milano + un'accorddo di Interline U2+EK garantirebbe gia' piu' transiti e forse un hub alternato a FCO (dopo tutto ce ne sono gia' tanti....)

Diciamo piuttosto che THY, EK, etc. insegnano che per creare uno hub bisogna partire con strategie, capitali, una campagna pubblicitaria che crei l'aspettativa di un servizio migliore e una politica aziendale che faccia si che mediamente le aspettative trovino un riscontro con la realta'.

Io non vedo niente di tutto questo in un prossimo futuro.

EK ha dato uno scossone al MXP-JFK, soprattutto alle americane che volavano con un prodotto nettamente inferiore a AZ. Una strategia politica e SEA un po' meno alla 'ndo cojo cojo potrebbero sviluppare MXP cosi' com'e'.

Del resto se consideriamo FCO, MXP e LIN le porte principali dell'Italia, MXP vince per confronto.
 

ermide

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1 Ottobre 2007
444
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Veneto.
L'Eco di Bergamo di oggi riporta questo inciso pèer me significativo:

E proprio dal presidente di Save Gianluca Marchi sono arrivate (o meglio, ribadite) parola di grande apertura nei confronti di Sacbo, società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio ed è interessata a quella Montichiari da sempre in mano alla Catullo. «Continuo a ritenere Sacbo un’interlocutrice seria ed affidabile: conto di sederci presto intorno ad un tavolo per affrontare e risolvere la questione» ha spiegato. «Come Save abbiamo risolto insieme a Catullo tutti i problemi di campanilismo: ora mi auguro che insieme a Bergamo si possa fare altrettanto sull’aeroporto di Brescia Montichiari».
 

Banana Joe

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20 Gennaio 2008
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Con i soldi che hanno buttato per Montichiari avrebbero mantenuto per anni quasi tutti i dipendendi che hanno lasciato a casa di AvioHandling.....
Assurdo...... Che sprechi siamo un paese ridicolo......
 

geardown3green

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15 Luglio 2011
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Secondo anello di Saturno
Messaggi come i tuoi servono solo ad aumentare il malcontento perché non hai soluzioni in mano e le volte che ne proponi una é un volo pindarico senza arte ne parte. Il problema é che non hai nemmeno la cognizione del fatto che quello che propongo io non é mai stato proprio fatto e neppure tentato. Mettiti l'anima in pace, nessun aeroporto mediopadano, nessun Linate con sedime aeroportuale triplicato, nessuna Brescia "on top". La soluzione é solo una chiudere Linate, terminare la pedemontana e migliorare le corse dell'express. Che esempi come Monaco diventino modelli.
Coraggio, ancora manca qualche mese per la fine dell'anno e la gara per il " miglior post 2014" è ancora aperta.