Birgi, il Sindaco di Trapani si chiama fuori dall'accordo per l'aeroporto


aless

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Osservatorio turistico regionale i dati su presenze e arrivi, ISTAT quelli demografici.

Dal 1998 al 2013 le presenze a Trapani sono triplicate, le presenze sono quasi 2 volte e mezzo.

Nessuna altra provincia siciliana ha visto una simile crescita nel turismo.

Che sarà successo?

Avranno mica per caso aperto una base Ryanair?
Il prossimo grafico che posti deve avere la fonte dei dati, altrimenti verrà cancellato. Sul tuo blog (che tra l'altro citi spesso come fonte in maniera auotereferenziale, e anche questo non va bene) puoi fare quel che vuoi, qui no. Sei britannico, queste cose te le dovrebbero aver insegnate al primo anno delle superiori.

Poi, che intendi quando distingui arrivi e presenze?

La crescita di per sè è un dato che può dire e non dire: quali sono i valori assoluti rispetto alle altre province?

Ma soprattutto: nessuno mai ha messo in dubbio la crescita esponenziale dei numeri del turismo trapanese, ma quali sono state le reali ricadute economiche? Perchè nessuno vuole cacciare i soldi di tasca propria per tenere FR se questa porta effettivamente tanta ricchezza?
 

Calò

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Osservatorio turistico regionale i dati su presenze e arrivi, ISTAT quelli demografici.

Dal 1998 al 2013 le presenze a Trapani sono triplicate, le presenze sono quasi 2 volte e mezzo.

Nessuna altra provincia siciliana ha visto una simile crescita nel turismo.

Che sarà successo?

Avranno mica per caso aperto una base Ryanair?
La base di Ryanair è stata aperta nel 2009 e fino al 2006 che io ricordi, gli irlandesi a Trapani non ci hanno messo piede.
 

pello

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La base di Ryanair è stata aperta nel 2009 e fino al 2006 che io ricordi, gli irlandesi a Trapani non ci hanno messo piede.
esatto fino al 2003 il traffico era abbastanza risicato e Ryanair ha iniziato ad operare dal 2006 (con un solo volo poi) :)
 

belumosi

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Credo vadano distinti due aspetti. Che FR porti turismo come nessun altra compagnia è vero. Anche se a tanti potrà fare schifo, ci sono milioni di persone che scelgono la propria località di vacanza dalla tendina del menu del sito della compagnia irlandese. Ed essere in quel menu crea un appeal a livello continentale ben difficile da ottenere con altri mezzi a parità d'investimento. Poi certo, ci sono anche i locali che usufruiscono dei collegamenti sovvenzionati, ed è anche su questo tipo di consenso che fa leva la politica.
Rimane comunque il dato di fatto che FR porta turismo, notorietà e soldi nelle località che serve. Non è una leggenda metropolitana, almeno nella maggior parte dei casi. E questo è un aspetto.
L'altro aspetto, è su chi debba sovvenzionare questo traffico e calcolare se ne valga la pena. Più di una persona mi ha detto che Trapani negli ultimi anni è cambiata tantissimo e che l'aumentato flusso turistico ha permesso la creazione di un indotto non indifferente.
E secondo me dovrebbero essere proprio i beneficiari, ad aprire i cordoni della borsa. Ma finchè lo farà il pubblico, non hanno motivo di esporsi. Poi anche le persone che sono dietro l'indotto turistico votano, per cui non è così semplice andar loro in tasca.

Qualche dato relativo al 2013 con variazione percentuale rispetto al 2008:

Arrivi:
Provincia di Trapani: 631.075 (+35.84)
Sicilia: 4.473.376 (+6.39)

Presenze:
Provincia di Trapani: 2.341.890 (+41.49)
Sicilia: 14.940.861 (+7.19%)

http://dati.istat.it/
Selezionare "servizi" poi "turismo"
 
F

flyboy

Guest
La maggior parte dei piccoli aeroporti italiani non ha senso. Tutti quelli in Pianura Padana e colline limitrofe potrebbero chiudersi domani, non se ne accorgerebbe nessuno. A Trapani o Marsala quando chiuderanno TPS se ne accorgeranno di brutto, così come avverrebbe ad esempio ad Alghero.
Nel post 116# non ho citato alcun aeroporto della pianura padana.
Ti ho posto una domanda alla quale continui a non rispondere divagando e sviando il tema.
Se lo Stato dovesse continuare a sovvenzionare tutti i piccoli aeroporti, continueremmo a buttare tantissimi soldi pubblici.

Ce lo possiamo permettere?
Se Trapani come Alghero o Crotone o Aosta sono in grado di reggersi da soli con uno o più privati che ci mettono i loro soldi e rischiano di persona bene, altrimenti vanno chiusi.
 

LIPY

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www.aeroportomarche.it

Aeroporto di Trapani senza governance e senza trasparenza. La Regione che fa?




Aeroporto di Trapani, senza governance e senza trasparenza. Il CdA è infatti scaduto, e la Regione Siciliana, che detiene le quote di maggioranza della società che gestisce lo scalo, l’Airgest, non fa nulla per convocare la nuova assemblea dei soci e procedere alla nomina della nuova governance. Inoltre, non è possibile avere contezza della reale situazione dell’aeroporto, dato che la stessa Airgest non pubblica nel sito i dati che invece dovrebbe pubblicare per legge, a cominciare dai bilanci.

E’ una crisi ben più profonda della nota questione Ryanair, quella che attraversa l’aeroporto di Trapani Birgi, il “Vincenzo Florio”. Una crisi che è politica, e anche strutturale, e che potrebbe portare presto il territorio della provincia di Trapani a costruire un piccolo tragicomico capolavoro: mandare all’aria un aeroporto che fa numeri, e che è volàno dell’economia di un territorio in forte depressione.

Il caso Ryanair è noto. E si riassume così: se i Sindaci non pagano il dovuto, Ryanair se ne va. I sindaci hanno soltanto qualche giorno per trovare una soluzione, dopo che il presidente della Camera di Commercio Pino Pace si è dimesso dal coordinamento del tavolo di tutti i primi cittadini in questo rapporto commerciale con Ryanair. Pace non ne voleva più. Siccome formalmente il contratto l’ha firmato la Camera di Commercio, Pace ha anche detto che se entro questa settimana non si trova un sostituto avverrà la rescissione del contratto e Ryanair sarà liberissima di andarsene. Tutti i guai nascono da quando la Regione ha abolito la Provincia, che deteneva la maggioranza delle quote dell’Airgest, la società che gestisce l’aeroporto. Si sta anche vedendo, in queste ore, di capire se si possono recuperare, per venire incontro ai sindaci, che non possono pagare perchè hanno le casse vuote, i cinque milioni di euro di ristoro concessi al territorio per riparare dei danni dovuti all’intervento militare in Libia (era il 2011).

Ma comuque, quei soldi sono stati utilizzati per scontare gli oneri dovuti da Airgest a Enac, così come i due milioni di euro concessi per lo stesso motivo dalla Regione Siciliana sono stati utilizzati per un bando per cercare vettori per collegamenti con l’Europa dell’est.I sindaci possono al massimo recuperare uno dei cinque milioni di euro. Loro puntano ad avere 2,5 milioni di euro, che è un po’ di più della quota annuale, di 2 milioni e 225 mila euro che i Comuni devono a Ryanair, o meglio all’ «Ams», la società che si occupa del marketing della Ryanair.

Il fatto è che però quella che sta mancando è la Regione, che detiene il 60% delle azioni dell’Airgest. Il consiglio di amministrazione, avendo presentato il terzo bilancio, è scaduto.Cosa aspetta la Regione a nominare un consiglio nuovo, che con la spending review dovrebbe passare a tre membri, dato che l’attuale, essendo scaduto, può fare solo l’ordinaria amministrazione. Come può il presidente Castiglione gestire ora questa crisi se non ha poteri?

Altro problema. I sindaci chiedono da tempo di vedere il bilancio dell’Airgest. E hanno ragione. Perchè questo bilancio non è pubblicato, come prevede la legge, sul sito dell’Airgest o sul sito della Regione? Dovrebbe essere pubblicato in realtà in entrambi. E’ una cosa illegale, perchè in questo modo non possiamo avere contezza di quello che succede davvero dentro l’Airgest. Come abbiamo più volte denunciato su Tp24.it, la trasparenza dell’Airgest è imbarazzante, eppure la Regione Siciliana non interviene. Perchè? La sezione “Amministrazione Trasparente” contiene, come prevede la legge, la sottosezione “Bilancio”, ma, come potete riscontrare cliccando qui, la pagina è sempre “in allestimento”..

Fonte: Il Mattino di Sicilia - 20 luglio 2015
 

aledeniz

Bannato
12 Marzo 2010
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ale.riolo.co.uk
Il prossimo grafico che posti deve avere la fonte dei dati, altrimenti verrà cancellato.
Quel grafico appartiene alla terza generazione di grafici che ho elaborato su quei dati. Alcuni di questi grafici, elaborati su quelle fonti citate, li ho pubblicati qui ed altrove un numero molto elevato di volte (tra l'altro anche in discussioni a cui tu hai partecipato). Chiunque conosca qualcosa dell'argomento "turismo in Sicilia" dovrebbe capire immediatamente da dove vengono quei dati. Chi non conosce l'argomento e si volesse fare un'idea in maniera obiettiva, può chiedere, e come ho fatto qui, sarò più che felice di fornire le necessarie indicazioni. Gli eventuali prossimi grafici che dovessi postare su quell'argomento avranno la stessa identica fonte di dati (OTR-RS), che è aggiornata purtroppo soltanto una volta all'anno.

Sul tuo blog (che tra l'altro citi spesso come fonte in maniera auotereferenziale, e anche questo non va bene) puoi fare quel che vuoi, qui no.
Vorrei capire cosa intendi per citare in maniera autoreferenziale. Se tu intendi che stessi provando a suggerire che quegli articoli li avesse scritto qualcun altro per rinforzare i miei argomenti, mi spiace ma sei proprio fuori strada. Stavo evidentemente citando me stesso, ma credo fosse chiaro non si trattasse di un ipse dixit di me stesso :D.

Se dopo aver discusso un argomento 100 volte qui ed altrove ho scritto un articolo (tra l'altro uno dei 2 citati sopra è pubblicato su TP24.it: http://www.tp24.it/2014/10/07/econo...-offrire-un-volo-da-londra-alla-sicilia/86518), tanto vale che invece di discutere la centounesima volta con qualcuno che probabilmente si fosse perso le 100 puntate precedenti semplicemente metto un link agli articoli dove descrivo in dettaglio le mie posizioni, invece di fare copia ed incolla qui di cose che molti frequentatori hanno già letto.

Poi, che intendi quando distingui arrivi e presenze?
La fonte primaria distingue tra arrivi e presenze, e l'elaborazione sia numerica che grafica si mantiene fedele alla distinzione.

La crescita di per sé è un dato che può dire e non dire: quali sono i valori assoluti rispetto alle altre province?
Ci sono un paio di grafici che ho pubblicato qui altre volte, in discussioni in cui tu partecipavi, che dovrebbero rispondere a queste domande.

Questa è una elaborazione della "prima generazione" (dati 1998-2008, fonte dati la stessa, OTR-RS):


Turismo Sicilia Presenze 1998-2008 by Aledeniz, on Flickr

Come si può notare in valori assoluti da quando hanno aperto l'aeroporto c'è stata una crescita costante in provincia di Trapani (il 2008 è un anno di crisi per tutto il comparto), e se continuassimo, come suggerito da Belumosi, continueremmo a notare come il turismo in provincia di Trapani continua a crescere in maniera piuttosto marcata rispetto alle prestazioni di tutte le altre province, tant'è che nel 2012 questa era la densità normalizzata di presenze e arrivi 2012 su popolazione per le province siciliane (dati 2012, fonte dati la stessa, OTR-RS):


Densitá normalizzate di presenze e arrivi 2012 su popolazione by Aledeniz, on Flickr

Ma soprattutto: nessuno mai ha messo in dubbio la crescita esponenziale dei numeri del turismo trapanese, ma quali sono state le reali ricadute economiche? Perché nessuno vuole cacciare i soldi di tasca propria per tenere FR se questa porta effettivamente tanta ricchezza?
Innanzitutto la crescita non è stata esponenziale, ma lineare.
Le ricadute economiche ci sono, ma al tempo stesso il turismo, anche con tutto l'indotto che genera, da solo non può salvare una economia da anni in depressione, almeno per territori vasti come la ex provincia di Trapani. La funziona della crescita del settore turistico è servita soltanto a mitigare gli effetti della crisi, tra l'altro limitatamente alla zona perlopiù a nord dell'aeroporto. I privati immagino non vogliano uscire i soldi direttamente per diverse buone ragioni: E.g. 1. già pagano fior di tributi e contributi, perché mai dovrebbero pagare anche quello che materialmente è uno sconto fiscale richiesto da FR? 2. Avranno da pagare i mutui alle banche.
 
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aledeniz

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ale.riolo.co.uk
Possiamo parlarne se ne avessi uno con cadenza annuale da paragonare al traffico del birgi.
Quindi come farebbe qualcuno ad avere una opinione molto marcata sull'impatto di Birgi sul turismo della Sicilia Occidentale senza conoscere quel dato?

Con quel grafico vedo solo che nel trapanese si vive di turismo ma non sia l'aeroporto ad incrementarlo.
No, quel grafico mostra che rispetto al 1998, nella ex Provincia di Trapani c'è il triplo di presenze (a parità di produttività, ci camperebbero il triplo di addetti, ma immagino la produttività dal 1998 al 2013 sia aumentata, quindi probabilmente quel triplo di addetti è un tetto massimo).
 

aledeniz

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12 Marzo 2010
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ale.riolo.co.uk
Da http://www.tp24.it/2015/07/21/econo...-di-organizzarsi-imprenditori-allarmati/93209

21/07/2015 06:54:00
Caso Birgi - Ryanair, i Sindaci cercano di organizzarsi. Imprenditori allarmati
Pino Pace non fa nessun passo indietro. A differenza di quanto si era ventilato il presidente della Camera di Commercio non è disposto a fare alcun passo indietro rispetto alle sue dimissioni dal coordinamento dei Sindaci nel rapporto commerciale con Ryanair. "Non c'è alcun ripensamento da parte mia" dice. E conferma: "Entro venerdì i Sindaci devono trovare almeno un nuovo coordinatore, altrimenti la Camera di Commercio rescinderà il contratto con Ryanair, con tutte le conseguenze del caso".
...
"Io invito tutti a mettersi una mano sulla coscienza - continua Pace - perché ormai la nostra economia vive soprattutto di turismo, e se io ho cercato fino all'ultimo di mediare l'ho fatto proprio pensando alle migliaia di piccole realtà nel nostro territorio che vivono grazie all'indotto garantito dall'aeroporto".
...
 

pello

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Quindi come farebbe qualcuno ad avere una opinione molto marcata sull'impatto di Birgi sul turismo della Sicilia Occidentale senza conoscere quel dato?



No, quel grafico mostra che rispetto al 1998, nella ex Provincia di Trapani c'è il triplo di presenze (a parità di produttività, ci camperebbero il triplo di addetti, ma immagino la produttività dal 1998 al 2013 sia aumentata, quindi probabilmente quel triplo di addetti è un tetto massimo).
appunto, c'è il triplo delle presenze ma nessuno può dire se ciò è dovuto all'aeroporto o no
 

AZ209

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Londra.
A questo punto che rescindessero veramente il contratto. Dimostrebbero coerenza ed un minimo di attributi.
Basta con i proclami del "mettersi una mano sulla coscienza"...che faccenda stucchevole.
 

aledeniz

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appunto, c'è il triplo delle presenze ma nessuno può dire se ciò è dovuto all'aeroporto o no
Che vuoi che ti dica, un mio familiare dopo aver preso un paio di volte dei voli per Milano da Trapani (credo addirittura con scalo a Roma), notò leggendo il Giornale di Sicilia che la Regione Siciliana aveva fatto una legge per permettere i bed & breakfast, fece 2+2 sulle potenzialità dell'aeroporto, convinse un altro familiare a comprarsi insieme un immobile da ristrutturare (all'epoca ai venditori non pareva vero di trovare qualcuno disposto a comprare, l'immobile in questione non aveva nemmeno l'abitabilità, essendo preesistente alla prima legge sulla questione), e si presentò in Comune con lo stampato della legge scaricato da Internet dal sito dell'assessorato (la legge manco era uscita sulla Gazzetta Ufficiale). Al Comune manco sapevano che significasse bed & breakfast (l'impiegato a cui si rivolsero rispose: "vorreste aprire un beché? e che è?"), persero più tempo a convincere gli impiegati del Comune che sti benedetti bed & breakfast si potessero veramente aprire (e poi per ottenere l'abitabilità) che per la ristrutturazione vera e propria. Rivendettero dopo 5 anni dopo aver fatto un +200% dopo aver pagato tutte le spese, i lavori ed i tributi, e quello a cui hanno venduto ha poi fatto un capolavoro di ristrutturazione urbana coinvolgendo altri 4 immobili tutti attorno (investendo probabilmente 10 volte quanto investito dai miei familiari). Un angolo di città dimenticato da Dio è diventato in pochi anni uno dei posti più fotografati della città.

Oggi solo su booking.com per Trapani ci sono 411 opzioni disponibili al turista. Quando iniziò il mio familiare oltre 15 anni fa non c'erano bed & breakfast in città, manco 1.

Ma magari sarà solo un caso la contemporanea apertura e lo sviluppo di un aeroporto che prima era chiuso al traffico civile.

La gente e soprattutto gli imprenditori del luogo che si davano come ragione principale dei loro investimenti lo sviluppo aeroportuale si saranno tutti certamente sbagliati.

Ci saranno molte altre spiegazioni.
 

aledeniz

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12 Marzo 2010
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ale.riolo.co.uk
L'ex sindaco di Trapani, il Sig. Fazio, attualmente deputato regionale, ha pubblicato nella sua pagina Facebook il resoconto sulle quote versate dai Comuni, e quelle che ad oggi mancherebbero all'appello, per onorare l'accordo di co-marketing:



Questo il comunicato stampa di accompagnamento:

UNA GRAVE SOTTOVALUTAZIONE DA PARTE DEI SINDACI RISCHIA DI FAR SALTARE L'ACCORDO DI CO-MARKETING CON RYANAIR. IN UNA NOTA ALLA STAMPA LE MIE CONSIDERAZIONI ED I MIEI COMMENTI.....
Comunicato Stampa n 34
Accordo di co-marketing con Ryanair. Fazio: «da irresponsabili mettere a rischio la permanenza di Ryanair nell'aeroporto trapanese».
Palermo, 21 luglio 2015 – «Mettere a rischio l'accordo di co-marketing e quindi la permanenza di Ryanair presso l'aeroporto di Trapani Birgi è da irresponsabili ed incoscienti. È improrogabile rispettare gli impegni assunti nel 2014 con la compagnia irlandese e clamorosamente non mantenuti nel versamento delle quote per il 2015».
È il commento del deputato regionale Girolamo Fazio che punta l'indice contro i sindaci dei ventiquattro comuni della provincia, colpevoli di non aver rispettato i tempi dei versamenti dovuti alla compagnia irlandese, secondo le intese sottoscritte lo scorso anno innanzi al prefetto di Trapani, Leopoldo Falco.
«Non posso che stigmatizzare la colpevole inazione dei sindaci, di tutti i sindaci, che tergiversano su una questione di estrema delicatezza ed importanza vitale per l'economia, non solo turistica, del territorio trapanese – afferma Fazio –. Sono allo stesso modo sorpreso e deluso dalle dimissioni del Presidente Pino Pace da rappresentante e capofila dell'accordo, benché ne comprenda le ragioni: deve essere stato davvero deprimente e sfiancante essere lasciato solo a reggere il confronto con la più grande compagnia low cost d'Europa».
«I sindaci, che chiedono di poter contare di più e determinare le scelte nella programmazione delle destinazioni – continua Fazio –, sembra non abbiano ancora compreso che rispettare l'accordo di co-marketing e farlo puntualmente è la base dalla quale partire perché AIRGEST e Comuni possano provare ad incidere nello definizione di nuove rotte da proporre o chiedere a Ryanair»
«È grave che il sindaco del capoluogo non sia stato al fianco del presidente della Camera di Commercio nel sostenere il rispetto dell'accordo, che non sia stato promotore di una leadership e non sia esso stesso capofila dell'intesa tra sindaci. Già lo scorso anno – ricorda Fazio – avevamo assistito al balletto del versamento delle quote e trovo assurdo che ciò si sia ripetuto considerato che il sindaco di Trapani, insieme agli altri sindaci, ha preso un impegno preciso. Il Comune di Trapani non ottemperando ha dato un pessimo esempio a tutti gli altri sindaci. Auspico che il neo sindaco di Marsala, Di Girolamo, voglia dare l'esempio ed essere il primo tra i grandi comuni a versare la quota e, visto il tiepido ruolo del suo collega Damiano, voglia assumere quelle funzioni di coordinamento che dovrebbero darsi i comuni maggiori. A maggior ragione in assenza di iniziative altrettanto decise da parte della Regione Siciliana, oggi socio di maggioranza di Airgest ed attore altrettanto impalpabile di questa vicenda».
«Damiano ancora una volta, invece di rendersi protagonista e rendere protagonista la città di Trapani – conclude Fazio – ha mostrato, ancora una volta, l'incapacità di prendere decisioni sia di ordine amministrativo sia di ordine politico. E del resto cosa aspettarsi da un Sindaco che i turisti, in partenza ed in arrivo con i pullman, li lascia ai margini del centro storico in piena stagione estiva».
«Infine, perché sia ben chiaro come e in che percentuali le responsabilità del mancato rispetto dell'accordo con Ryanair vanno ripartite tra i sindaci basta vedere lo schema di chi ha versato e di chi non ha versato le quote per l'accordo di co-marketing».
Impegno a versare versato da versare
Camera di commercio € 300.000,00 € 75.000,00 € 225.000,00
comune di Trapani € 300.000,00 € 300.000,00
comune di Marsala € 300.000,00 € 300.000,00
comune di Mazara € 120.000,00 € 120.000,00
comune di Alcamo € 60.000,00 € 20.000,00 € 40.000,00
comune di C/Vetrano € 160.000,00 € 160.000,00
comune di Erice € 120.000,00 € 30.000,00 € 90.000,00
comune di C/mare € 120.000,00 € 120.000,00
comune di Valderice € 90.000,00 € 90.000,00
comune di Paceco € 30.000,00 € 15.000,00 € 15.000,00
comune di Partanna € 20.000,00 € 5.000,00 € 15.000,00
comune di Salemi € 30.000,00 € 7.500,00 € 22.500,00
comune di Campobello € 30.000,00 € 30.000,00
comune di Pantelleria € 30.000,00 € 30.000,00
comune di Petrosino 45.000,00 € 45.000,00
comune di Calatafimi € 30.000,00 € 7.500,00 € 22.500,00
comune di Custonaci € 45.000,00 € 18.750,00 € 26.250,00
Comune di Santa Ninfa € 20.000,00 € 20.000,00
Comune di San Vito € 160.000,00 € 40.000,00 € 120.000,00
comune di Favignana € 160.000,00 € 40.000,00 € 120.000,00
comune di Gibellina € 20.000,00 € 20.000,00
comune di Buseto € 20.000,00 € 5.000,00 € 15.000,00
comune di Vita € 5.000,00 € 5.000,00
comune di Salaparuta € 5.000,00 € 5.000,00
comune di Poggioreale € 5.000,00 € 5.000,00
€ 2.225.000,00 € 263.750,00 € 1.961.250,00
Vi è inoltre un residuo di 219mila euro relativi alle quote 2014 ancora da versare per l'accordo così ripartito: Comune di Castelvetrano € 60.000; Comune di Valderice € 50.000; Comune di Campobello di Mazara € 30.000; Comune di Petrosino € 30.000; Comune di Santa Ninfa € 20.000; Comune di Gibellina € 20.000; Comune di Salaparuta € 5.000; Comune di Poggioreale € 4.000.
Da https://www.facebook.com/girolamo.fazio

Citato da:
http://ilmattinodisicilia.it/13691-...o-devono-i-comuni-della-provincia-di-trapani/

E da:
http://www.lasberla.com/Politica-tr...ordo-di-co-marketing-con-ryanair#.Va5zQvlVhBd

E da:
http://trapanipiu.com/21047-birgi-fazio-mettere-a-rischio-gli-accordi-e-da-irresponsabili/
 
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aledeniz

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L'aeroporto di Trapani nella bufera, i soci privati contro l'ex Provincia
Al centro della polemica i dieci milioni di euro destinati all'azienda per il risarcimento dei danni derivati dalla guerra in Libia, il Consorzio trattiene il 30 per cento e lo gira ai Comuni che continuano a non pagare Ryanair che minaccia di lasciare

di GIOACCHINO AMATO
21 luglio 2015

L'aeroporto di Trapani nella bufera, i soci privati contro l'ex Provincia
Prima l'ultimatum della compagnia low cost Ryanair che attende le somme stabilite dall'accordo di comarketing dai Comuni e minaccia di andarsene, poi le dimissioni del presidente della Camera di Commercio di Trapani, Pino Pace che fa da "garante" di questo accordo. L'aeroporto di Trapani e la società Airtgest che lo gestisce vivono momenti di fibrillazione sui quali come benzina sul fuoco arriva il caso dei rimborsi dovuti a Airgest per i danni causati dal conflitto in Libia. La decisione dell'ex Provincia di Trapani, ora commissariata dalla Regione, di trattenere nelle sue casse e distribuire proprio ai Comuni "morosi" con Ryanair il 30 per cento dei cinque milioni di euro dell'importo, fa infuriare i soci privati che fanno capo al colosso argentino Corporacion America del magnate armeno Eduardo Eunerkian. "I soci privati - si legge in una nota - chiedono che l'indennizzo da 5 milioni di euro sia destinato per intero ad Airgest, ritengono ingiustificato l'impegno economico alla luce di tale delibera, segnalano come l'inadempienza del consorzio degli enti pubblici indichi una sottovalutazione di un serio contingentamento dei voli e della continuità stessa dell'azienda".

I soci privati di Airgest, Infrastrutture Sicilia e Quercioli, esprimono "profondo stupore circa la decisione del Libero Consorzio Comunale di Trapani presieduto dal Commissario Straordinario Giuseppe Amato di destinare ad Airgest solamente il 70% della somma ricevuta a titolo di compensazione parziale dei danni economici subiti dalla società di gestione dell'aeroporto di Trapani-Birgi per le limitazioni imposte alle attività aeroportuali civili dalle operazioni militari conseguenti l'avvio della guerra in Libia. Il Libero Consorzio Comunale di Trapani ha infatti deliberato che tale somma, quantificata complessivamente da ENAC in 10 milioni di euro ed erogata in una prima tranche di 5 milioni di euro, debba spettare per il 70% (3,5 milioni di euro) ad Airgest e per il 30% (1,5 milioni di euro) ai Comuni del territorio provinciale".

I soci privati contestano la delibera spiegando che l'importo stabilito dall'Ente per l'aviazione civile "è esplicitamente relativo ai soli danni subiti dall'Aeroporto di Trapani Birgi in conseguenza alle limitazioni imposte dalle operazioni militari legate al conflitto libico e non può ricomprendere, anche perché certamente non di competenza di ENAC, la stima dei danni generici sofferti dal territorio e/o dall'indotto commerciale e sociale legato allo stesso aeroporto. Tali danni non peraltro sono mai stati oggetto di specifica sollecitazione, analisi, richiesta di ristoro o quesito ad opera dei Comuni, degli enti locali o della Regione stessa". Infrastrutture Sicilia e Quercioli chiedono quindi che l'indennizzo stanziato sia destinato per intero ad Airgest e sottolineano come "questo episodio sia l'ennesima riprova dell'attenzione e della preferenza del sovvenzionamento ai Comuni e alla Provincia; questi ultimi infatti, sono rimasti inerti nel tempo, rispetto alla Società Airgest che, unica, si è adoperata e non si vede risarcita per la somma che coprirebbe solo parzialmente i danni certificati dalle autorità concedenti. E' infatti solo grazie all'attivismo dei soci privati che si è arrivati alla certificazione da parte di ENAC dei danni subiti dall'aeroporto e all'iter di riconoscimento da parte del Governo del ristoro atteso in 2 tranche per compensare le ingenti perdite subite dall'intervento militare legato al conflitto libico".

I soci privati usano toni molti duri parlando di "promesse non onorate da parte dei soci pubblici e delle amministrazioni coinvolte". E aggiungono: "E' doloroso rilevare che l'incapacità ad adempiere al ruolo istituzionale di sostegno all'economia del territorio si sia riversata nel tempo solo, unicamente e interamente sull'impegno economico della Società e dei suoi azionisti in modo ingiustificato e non più sostenibile". Infine sottolineano il "rischio di un serio contingentamento dei voli e, forse, la continuità stessa dell'azienda". Il gruppo argentino è fra le imprese che erano interessate alla privatizzazione dello scalo di Palermo, bloccata dopo le polemiche legate all'arresto di Roberto Helg
Da Repubblica: http://palermo.repubblica.it/cronac...soci_privati_contro_l_ex_provincia-119536398/
 

Dancrane

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...Rivendettero dopo 5 anni dopo aver fatto un +200% dopo aver pagato tutte le spese, i lavori ed i tributi, ...
Voglio sperare che un 5% di quel 200% quinquennale (pari ad un misero 1% annuo di media) lo abbiano devoluto al fondo pro FR. Giusto per ringraziare.
 

aledeniz

Bannato
12 Marzo 2010
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ale.riolo.co.uk
Voglio sperare che un 5% di quel 200% quinquennale (pari ad un misero 1% annuo di media) lo abbiano devoluto al fondo pro FR. Giusto per ringraziare.
Hanno pagato di tasse più di quanto hanno guadagnato. Il maggior beneficiario dell'incremento del turismo nella ex provincia di Trapani è la Regione Siciliana, guarda caso lo stesso ente che dovrebbe occuparsi del turismo, per dettato costituzionale.
Si facciano una rivista di come spendono il budget dell'assessorato al turismo, e decidano se non sia meglio investire 3 milioni per Trapani Birgi e toglierli da qualche altra parte (io ho diverse ottime idee). Oppure no, però sarebbe meglio dirlo chiaramente.

Se diminuissero la pressione fiscale, avresti anche qualche ragione a chiedere che se li pagassero i privati i contributi di co-marketing. Con la pressione fiscale attuale, no.
 

Dancrane

Amministratore AC
Staff Forum
10 Febbraio 2008
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Milano
Hanno pagato di tasse più di quanto hanno guadagnato. Il maggior beneficiario dell'incremento del turismo nella ex provincia di Trapani è la Regione Siciliana, guarda caso lo stesso ente che dovrebbe occuparsi del turismo, per dettato costituzionale.
Si facciano una rivista di come spendono il budget dell'assessorato al turismo, e decidano se non sia meglio investire 3 milioni per Trapani Birgi e toglierli da qualche altra parte (io ho diverse ottime idee). Oppure no, però sarebbe meglio dirlo chiaramente.

Se diminuissero la pressione fiscale, avresti anche qualche ragione a chiedere che se li pagassero i privati i contributi di co-marketing. Con la pressione fiscale attuale, no.
Io non piango miseria. Se qualcosa mi porta un beneficio, me ne fotto di quanto mi chiedono di imposte: contribuisco senza aspettare che lo facciano altri, nel mio stesso interesse. Ho una visione che mi permette di dire che non ho solo diritti, ma anche doveri, e che mi consente di fare in modo di contribuire ad un qualcosa che possa essere utile anche ad altri, oltre che a me, nell'interesse di tutti. Anche se, con i miei soldi, ho contribuito a pagare gli stipendi dei prestigiosi consiglieri regionali ed altrettanto prestigiosi governatori lombardi. Se sono convinto che pagare FR mi abbia fatto guadagnare il 200% in cinque anni, non vedo perchè dire che i quattrini li debbano mettere gli altri "perchè io pago le tasse"!
 

aledeniz

Bannato
12 Marzo 2010
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contribuisco senza aspettare che lo facciano altri, nel mio stesso interesse.
Io invece non investo in Italia (Sicilia inclusa). Nemmeno un copeco. È governata male, le leggi fanno schifo, la classe dirigente è ottusa, la burocrazia è inefficiente, la struttura demografica insostenibile, il debito pubblico fuori controllo. Il paese non è per nulla competitivo. Perché ci dovrei buttare i miei soldi, duramente guadagnati? Quando inizieranno a fare cose intelligenti, ad esempio abbassare la pressione fiscale aeroportuale, potrei rivedere la mia decisione, al momento non ci vado manco in vacanza.

Gli imprenditori turistici del trapanese sapranno cosa decidere di fare, con i loro soldi. Come molti qua sapranno io personalmente gli consiglierei di pretendere dai loro rappresentanti che quei soldi li metta la Regione Siciliana (idealmente non in un accordo di co-marketing, ma in una diminuzione della pressione fiscale aeroportuale, soprattutto in bassa stagione, per tutti i vettori).