Bando Europe Affidamento concessione di gestione totale dell'aeroporto di Forlì


sdogato

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23 Dicembre 2010
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Solo a Forlì potevano far festa a costui invece di farsi due risate, regalargli un modellino di A380 e rispedirlo oltre oceano.
Se la cosa andrà in porto, non so perchè ma prevedo un'ulteriore tranvata per i conti pubblici locali...
Sarei curioso di sapere il contribuente medio, quanti eurini ci affosserà! Neanche a Los Angeles ci sono tutti questi Apt!
 

dreamjet

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9 Maggio 2013
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Solo a Forlì potevano far festa a costui invece di farsi due risate, regalargli un modellino di A380 e rispedirlo oltre oceano.
Se la cosa andrà in porto, non so perchè ma prevedo un'ulteriore tranvata per i conti pubblici locali...
Infatti i soliti invasati ora già parlano di voler una base Easyjet a Forli, come se fosse caput mundi. Ma questi vivono a Forli e non hanno mai superato Faenza o Forlinpopoli! Hahaha e il loro Mr.Halcombe e presto sembra che se ne leggeranno delle belle....aspettate le prime rassegne stampa!
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
Infatti i soliti invasati ora già parlano di voler una base Easyjet a Forli, come se fosse caput mundi. Ma questi vivono a Forli e non hanno mai superato Faenza o Forlinpopoli! Hahaha e il loro Mr.Halcombe e presto sembra che se ne leggeranno delle belle....aspettate le prime rassegne stampa!
Se sai qualcosa non tenertelo per te :D
 

kiurlo

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1 Luglio 2014
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Sarei curioso di sapere il contribuente medio, quanti eurini ci affosserà! Neanche a Los Angeles ci sono tutti questi Apt!
Moooolto curioso anch'io :doubt:
Io abito proprio in provincia di FC tra RMI e BLQ, ma questa operazione più che rallegrarmi, mi puzza di soldoni che andranno bruciati... per cosa poi, per un Forli-Timisoara? Màh...
 

pippen

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11 Giugno 2011
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ho visto che ci sono due siti
- aviacom.us
- aviacom.it
che hanno come registrant del dominio robert halcombe e la sua società
 

Teosky_90

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28 Febbraio 2008
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.
Mi meraviglio di te teo che stai ancora a replicare a post sul Ridolfi
Sporadicamente ripasso a leggere, mi faccio due risate e mi diverto a rispondere. Ma il tempo a disposizione è poco e cerco di dedicarlo a qualcosa di produttivo :D Ormai non commento neanche più le notizie dei giornali, mi limito alle imprecisioni linguistiche ;)
 

pippen

Bannato
11 Giugno 2011
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a mio avviso si tratta di:
- integrazione verticale a valle da parte di una società attiva nel settore carburanti
- settore cargo

con attrattività legata al costo dei carburanti
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
Ridolfi: decollo sì, ma con poco carico Oggi bastano ‘solo’ 300mila euro
Rinviata l’immissione di capitale dell’americano Halcombe

Forlì, 29 novembre 2014 - L’AEROPORTO di Forlì riparte da Pesaro. Dove alle 10,30 di oggi viene costituita la società Air Romagna, nell’ufficio di un notaio. Mancherà Robert Halcombe, l’industriale americano ancora negli Stati Uniti, che sarà rappresentato da Giacomo Maioli, imprenditore riccionese, già socio di Halcombe in Aviacom. E ci saranno gli altri partner nella società di gestione del Ridolfi: Armando Di Girolamo e Calisto Maurilli. Le quote saranno suddivise così: 92% Aviacom, 5% al patron della Lotras e infine 3% all’imprenditore marchigiano.

Il capitale versato versato non sarà però di 3 milioni e 98 mila euro: almeno per il momento. Pare che la somma iniziale sarà nettamente inferiore, depositata dai soci di minoranza. In attesa che mister Halcombe faccia entrare in Italia i capitali dall’estero, procedura non semplice. Ai suoi collaboratori, tuttavia, l’americano ha confermato che inietterà 5 milioni di dollari (oltre 4 milioni di euro) per il progetto Air Romagna.

Il problema finanziario non dovrebbe ostacolare la ripartenza dello scalo. Perché esiste già un recentissimo precedente: anche a Rimini la nuova società di gestione è stata costituita – col beneplacito di Enac – senza avere tutto l’importo versato. Sembra infatti che sia sufficiente raggiungere i fatidici 3 milioni e 98 mila euro prima dell’arrivo della concessione.

Quanto tempo può trascorrere per metterci i soldi ed evitare che tutto il lavoro fatto finora sia vanificato? Almeno un paio di mesi.

Ecco perché. Dopo la costituzione di Air Romagna, bisognerà attendere il nulla osta di Enac, che se sarà replicato il percorso di Rimini, giungerà in poche settimane. Ma già nei prossimi giorni il Ridolfi potrà rimettersi in moto, con tutte le operazioni preliminari: l’obiettivo è farsi trovare pronti alla visita degli ispettori di Enac, che dovranno rilasciare il certificato di aeroporto, in sostanza la licenza per tornare operativo. Quest’ultimo passaggio dovrebbe concretizzarsi entro il 31 dicembre, per non incorrere nelle nuove procedure europee.

Ma la concessione è un passo ancora successivo. Si dovrà infatti attendere il decreto ministeriale di affidamento per trent’anni dello scalo e procedere alla firma di un vero e proprio contratto (appunto, la concessione), fra Enac e Air Romagna, di fatto già esistente.

La corsa contro il tempo, per Robert Halcombe, è iniziata. Ma per versare l’assegno di 5 milioni di euro non è ancora suonata la campanella
 

Teosky_90

Utente Registrato
28 Febbraio 2008
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Arrivano i capitali americani, Air Romagna è operativa per il rilancio del "Ridolfi"

Air Romagna, la nuova società di gestione dell'aeroporto di Forlì, dopo la privatizzazione, è pronta e dotata del necessario capitale sociale. Nel corso dell'assemblea straordinaria dei soci di giovedì è stato sottoscritto il capitale sociale di 3,1 milioni di euro e versata la quota prevista per legge del 25%, vale a dire circa 775mila euro. Il socio di maggioranza è l'americano Robert Halcombe, con il 92% delle quote.

L'assemblea si è tenuta presso una studio notarile di Pesaro, alla presenza dello stesso Halcombe e degli altri soci. Si risolve quindi la “grana” che si era venuta a creare nelle scorse settimane, con il denaro del socio americano bloccato negli Usa. L'arrivo del denaro, d'altra parte, era già stato annunciato margine scorso a margine di un incontro tra il sindaco di Forlì Davide Drei, il deputato forlivese Marco Di Maio e i vertici nazionali di Enac. L'Ente nazionale dell'aviazione civile da parte sua riceverà il verbale dell'assemblea con il versamento del denaro, per procedere alla certificazione dell'aeroporto e alla concessione trentennale definitiva.

Fonte: Forlì Today
 

belumosi

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10 Dicembre 2007
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Grazie Marco. :) Postiamo pure il fantastico articolo. Se oggi è stata una giornata di merxa, è un ottimo toccasana per far tornare il buonumore. :D

AEROPORTO "RIDOLFI"

«Investirò 25 milioni di dollari»

L'imprenditore Halcombe a Forlì: «Collegamenti diretti con Washington»

ENRICO PASINI
18/02/2015 - 10:43

FORLÌ. «Per rilanciare l’aeroporto di Forlì e farne un grande scalo capace di attrarre turisti e uomini d’affari da tutto il mondo, dovrò investire 25 milioni di dollari e questi solo per partire con il progetto che ho in mente».
Parola di Robert Halcombe, l’imprenditore della Virginia e socio di maggioranza di Air Romagna che ieri ha vissuto un’intensa giornata forlivese iniziata alle 10.15 con una lunga riunione negli uffici Enav a lato dell’ingresso del “Ridolfi” assieme al suo consulente tecnicoSandro Gasparrini e ai soci di minoranza Calisto Maurilli e Armando De Girolamo (indispettito per essere venuto a conoscenza della riunione a suo dire solo dalle colonne del Corriere Romagna) e proseguita dalle 12.20 alle 14.30 con un vertice tenutosi in Municipio. Un faccia a faccia ristretto tra lui stesso, il sindacoDavide Drei, il presidente della Camera di commercio Alberto Zambianchi e quello della Fondazione Cassa dei Risparmi, Roberto Pinza.
Via in aprile. Problemi in vista per l’aeroporto? No, a giudicare dal volto e dalla voce di Halcombe, che uscito dall’ufficio del primo cittadino era il solito fiume in piena di progetti ed entusiasmo. «È stato bello vedere i miei partner che volevo incontrare di persona per discutere di strategie e di come muovere le nostre pedine il più velocemente possibile. Quanto velocemente? Beh, mi fido di Gasparrini che sta terminando il suo ottimo lavoro per ottenere la certificazione da parte di Enac che dovrebbe arrivare il 19 marzo. A quel punto spero di poter aprire lo scalo nell’ultima settimana del mese o a inizio aprile anche se in Italia tutto è complicato». Molto complicato. Troppo? «Lavoriamo a qualcosa di mai visto prima e le procedure non sono semplici - conferma -. Qui ti fan tagliare l’erba ma non ti danno le chiavi. Per questo da oggi abbiamo iniziato a coordinarci con le istituzioni locali e il Governo per riuscire in poche settimane ad avere le autorizzazioni necessarie e creare le fondamenta del piano».
Asse con gli Usa. Ecco, il progetto si fonda su un filo diretto con gli Stati Uniti e su tutte con la loro capitale. «Abbiamo un partner, l’aeroporto internazionale “John Foster Dulles” di Washington - annuncia Halcombe - e da lì faremo decollare e atterrare voli diretti con Forlì. Quando? Ne stiamo discutendo con la direzione aeroportuale. Grazie a questa collaborazione svilupperemo nuovi servizi per il nostro scalo e la prossima volta che arriverò in città porterò con me manager che lavorano a Washington e hanno sviluppato attività all’aeroporto. Alcuni di loro sono italiani. I servizi che penso di realizzare sono tanti, compresi nuovi hotel, connessioni wi-fi estremamente veloci, possibilità di sale per videoconferenze gratuite, locali di intrattenimento, strutture per aziende».
Ci sono, poi, trattative aperte con numerose compagnie aeree per altre rotte. Una Halcombe la cita esplicitamente ed è anch’essa a stelle e strisce. «Non abbiamo ancora firmato contratti, ma ci sono relazioni personali con la Delta Airlines. È presente anche a Bologna ma non collega Washington e poi non vogliamo contrasti né con il “Marconi” né con Rimini e non li avremo. Ognuno avrà il proprio business, uno diverso dall’altro”.
Nome e vocazione. Una vita tutta nuova per il “Ridolfi”. Sempre che continui a chiamarsi così... «Ci sono molte suggestioni ma è solo una questione di marketing. Non voglio nomi di politici, né di stelle del cinema, ma qualcosa che descriva l’intera regione e i suoi tanti aspetti positivi. Qualcosa che se la digito su Google la trovo nei primi posti dell’elenco». Per questo la vocazione non sarà solo manutentiva come suggeriva la Regione. «La manutenzione ci sarà, con il supporto dell’Enav Academy, ma non saremo certo solo quello. Saremo l’unico aeroporto direttamente connesso con l’alta velocità, in pochi minuti scendi a Forlì, prendi la valigia e sali sul treno per arrivare a Milano Centrale senza cambiare mezzi. È una grandissima opportunità per gli uomini d’affari internazionali, per il turismo, per il divertimento, per chi vuole venire in Romagna con moglie e figli e visitare Brisighella, la Riviera, fare le cure termali». E poi c’è un obiettivo più a breve termine. «Ci sono 23 milioni di potenziali passeggeri che andranno all’Expo e che hanno il problema dei biglietti per arrivarci. Li dobbiamo immediatamente portare a Forlì. Pensate che negli Usa i programmi televisivi più visti sono quelli di cucina e la buona cucina è anche la Romagna».

 

Dr Gio

Utente Registrato
Grazie Marco. :) Postiamo pure il fantastico articolo. Se oggi è stata una giornata di merxa, è un ottimo toccasana per far tornare il buonumore. :D

AEROPORTO "RIDOLFI"

«Investirò 25 milioni di dollari»

L'imprenditore Halcombe a Forlì: «Collegamenti diretti con Washington»

ENRICO PASINI
18/02/2015 - 10:43

FORLÌ. «Per rilanciare l’aeroporto di Forlì e farne un grande scalo capace di attrarre turisti e uomini d’affari da tutto il mondo, dovrò investire 25 milioni di dollari e questi solo per partire con il progetto che ho in mente».
Parola di Robert Halcombe, l’imprenditore della Virginia e socio di maggioranza di Air Romagna che ieri ha vissuto un’intensa giornata forlivese iniziata alle 10.15 con una lunga riunione negli uffici Enav a lato dell’ingresso del “Ridolfi” assieme al suo consulente tecnicoSandro Gasparrini e ai soci di minoranza Calisto Maurilli e Armando De Girolamo (indispettito per essere venuto a conoscenza della riunione a suo dire solo dalle colonne del Corriere Romagna) e proseguita dalle 12.20 alle 14.30 con un vertice tenutosi in Municipio. Un faccia a faccia ristretto tra lui stesso, il sindacoDavide Drei, il presidente della Camera di commercio Alberto Zambianchi e quello della Fondazione Cassa dei Risparmi, Roberto Pinza.
Via in aprile. Problemi in vista per l’aeroporto? No, a giudicare dal volto e dalla voce di Halcombe, che uscito dall’ufficio del primo cittadino era il solito fiume in piena di progetti ed entusiasmo. «È stato bello vedere i miei partner che volevo incontrare di persona per discutere di strategie e di come muovere le nostre pedine il più velocemente possibile. Quanto velocemente? Beh, mi fido di Gasparrini che sta terminando il suo ottimo lavoro per ottenere la certificazione da parte di Enac che dovrebbe arrivare il 19 marzo. A quel punto spero di poter aprire lo scalo nell’ultima settimana del mese o a inizio aprile anche se in Italia tutto è complicato». Molto complicato. Troppo? «Lavoriamo a qualcosa di mai visto prima e le procedure non sono semplici - conferma -. Qui ti fan tagliare l’erba ma non ti danno le chiavi. Per questo da oggi abbiamo iniziato a coordinarci con le istituzioni locali e il Governo per riuscire in poche settimane ad avere le autorizzazioni necessarie e creare le fondamenta del piano».
Asse con gli Usa. Ecco, il progetto si fonda su un filo diretto con gli Stati Uniti e su tutte con la loro capitale. «Abbiamo un partner, l’aeroporto internazionale “John Foster Dulles” di Washington - annuncia Halcombe - e da lì faremo decollare e atterrare voli diretti con Forlì. Quando? Ne stiamo discutendo con la direzione aeroportuale. Grazie a questa collaborazione svilupperemo nuovi servizi per il nostro scalo e la prossima volta che arriverò in città porterò con me manager che lavorano a Washington e hanno sviluppato attività all’aeroporto. Alcuni di loro sono italiani. I servizi che penso di realizzare sono tanti, compresi nuovi hotel, connessioni wi-fi estremamente veloci, possibilità di sale per videoconferenze gratuite, locali di intrattenimento, strutture per aziende».
Ci sono, poi, trattative aperte con numerose compagnie aeree per altre rotte. Una Halcombe la cita esplicitamente ed è anch’essa a stelle e strisce. «Non abbiamo ancora firmato contratti, ma ci sono relazioni personali con la Delta Airlines. È presente anche a Bologna ma non collega Washington e poi non vogliamo contrasti né con il “Marconi” né con Rimini e non li avremo. Ognuno avrà il proprio business, uno diverso dall’altro”.
Nome e vocazione. Una vita tutta nuova per il “Ridolfi”. Sempre che continui a chiamarsi così... «Ci sono molte suggestioni ma è solo una questione di marketing. Non voglio nomi di politici, né di stelle del cinema, ma qualcosa che descriva l’intera regione e i suoi tanti aspetti positivi. Qualcosa che se la digito su Google la trovo nei primi posti dell’elenco». Per questo la vocazione non sarà solo manutentiva come suggeriva la Regione. «La manutenzione ci sarà, con il supporto dell’Enav Academy, ma non saremo certo solo quello. Saremo l’unico aeroporto direttamente connesso con l’alta velocità, in pochi minuti scendi a Forlì, prendi la valigia e sali sul treno per arrivare a Milano Centrale senza cambiare mezzi. È una grandissima opportunità per gli uomini d’affari internazionali, per il turismo, per il divertimento, per chi vuole venire in Romagna con moglie e figli e visitare Brisighella, la Riviera, fare le cure termali». E poi c’è un obiettivo più a breve termine. «Ci sono 23 milioni di potenziali passeggeri che andranno all’Expo e che hanno il problema dei biglietti per arrivarci. Li dobbiamo immediatamente portare a Forlì. Pensate che negli Usa i programmi televisivi più visti sono quelli di cucina e la buona cucina è anche la Romagna».

Auguri. In effetti l'articolo mi ha fatto tornare il buon umore :D :D Ho messo alcune delle chicche in grassetto.

In pratica, il futuro di Forli passa per:
- Gli uomini di affari stranieri che vanno a Milano in treno via Forli
- Le casalinghe americane che guardano i programmi di cucina (molte di queste non hanno neanche il passaporto)
- Collegamenti della Delta per Washington Dulles (che ovviamente non e' un hub per Delta), dove la compagnia avviera' udite udite collegamenti per la gettonatissima Forli!
- E poi tutti a mangiare la piadina a Brisighella e fare le terme a Riolo Terme!!!

P.S. per essere chiari, la mia famiglia ha origine mezzo-romagnola, ed ho passato tantissimo tempo sull'appenino tosco-emiliano, tutte queste localita' sono molto carine e piacevoli, Brisighella uno splendido borgo, Riolo un covo di pensionati alle terme, altri posticini in giro molto belli, ma che c'entra con il fare un aeroporto a Forli? Boh.

EDIT: dimenticavo, ovviamente Delta mica vola a Bologna, come erroneamente riportato dall'articolo e dal nostro amico americano...
 

freeair

Utente Registrato
7 Novembre 2005
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1
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ma sta parlando di un rilancio di Mirabilandia o di un aeroporto? Sono previsti 23 milioni di pax che non sanno come arrivare (sono tutti imbesuiti non sanno come arrivare a Milano...) quale alternativa più ovvia che Forli?
Le cose di dicono prima del fiasco di sangiovese =)
 

belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
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Tornando per un attimo seri, mi domando come sia possibile dare credito a chi fa affermazioni del genere. A Forlì che ne pensano?