Ridolfi: decollo sì, ma con poco carico Oggi bastano ‘solo’ 300mila euro
Rinviata l’immissione di capitale dell’americano Halcombe
Forlì, 29 novembre 2014 - L’AEROPORTO di Forlì riparte da Pesaro. Dove alle 10,30 di oggi viene costituita la società Air Romagna, nell’ufficio di un notaio. Mancherà Robert Halcombe, l’industriale americano ancora negli Stati Uniti, che sarà rappresentato da Giacomo Maioli, imprenditore riccionese, già socio di Halcombe in Aviacom. E ci saranno gli altri partner nella società di gestione del Ridolfi: Armando Di Girolamo e Calisto Maurilli. Le quote saranno suddivise così: 92% Aviacom, 5% al patron della Lotras e infine 3% all’imprenditore marchigiano.
Il capitale versato versato non sarà però di 3 milioni e 98 mila euro: almeno per il momento. Pare che la somma iniziale sarà nettamente inferiore, depositata dai soci di minoranza. In attesa che mister Halcombe faccia entrare in Italia i capitali dall’estero, procedura non semplice. Ai suoi collaboratori, tuttavia, l’americano ha confermato che inietterà 5 milioni di dollari (oltre 4 milioni di euro) per il progetto Air Romagna.
Il problema finanziario non dovrebbe ostacolare la ripartenza dello scalo. Perché esiste già un recentissimo precedente: anche a Rimini la nuova società di gestione è stata costituita – col beneplacito di Enac – senza avere tutto l’importo versato. Sembra infatti che sia sufficiente raggiungere i fatidici 3 milioni e 98 mila euro prima dell’arrivo della concessione.
Quanto tempo può trascorrere per metterci i soldi ed evitare che tutto il lavoro fatto finora sia vanificato? Almeno un paio di mesi.
Ecco perché. Dopo la costituzione di Air Romagna, bisognerà attendere il nulla osta di Enac, che se sarà replicato il percorso di Rimini, giungerà in poche settimane. Ma già nei prossimi giorni il Ridolfi potrà rimettersi in moto, con tutte le operazioni preliminari: l’obiettivo è farsi trovare pronti alla visita degli ispettori di Enac, che dovranno rilasciare il certificato di aeroporto, in sostanza la licenza per tornare operativo. Quest’ultimo passaggio dovrebbe concretizzarsi entro il 31 dicembre, per non incorrere nelle nuove procedure europee.
Ma la concessione è un passo ancora successivo. Si dovrà infatti attendere il decreto ministeriale di affidamento per trent’anni dello scalo e procedere alla firma di un vero e proprio contratto (appunto, la concessione), fra Enac e Air Romagna, di fatto già esistente.
La corsa contro il tempo, per Robert Halcombe, è iniziata. Ma per versare l’assegno di 5 milioni di euro non è ancora suonata la campanella