Bando Europe Affidamento concessione di gestione totale dell'aeroporto di Forlì


londonfog

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belumosi

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Non dimentichiamo che la cordata deve ancora dichiarare quanti soldi intendono investire su FRL. Non è un dettaglio da poco.
Difficile essere ottimisti leggendo l'intervista.
 

Andrea81

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Ne ho sentite talmente tante in questi anni.... Vedete tra un po' diventerà un aeroporto per la NASA!!!!!! Forlì - Chicago !!!! Immagino i tour operator che si litigheranno la rotta
 

flapane

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Ne ho sentite talmente tante in questi anni.... Vedete tra un po' diventerà un aeroporto per la NASA!!!!!! Forlì - Chicago !!!! Immagino i tour operator che si litigheranno la rotta
A naso, era una battuta, come il 99% del resto dell'articolo.
Mancava solo la proposta di costruire un quarto aeroporto, per essere ancora più "avvantaggiati", qualunque cosa significhi, ed indipendentemente dal quale sia il terzo scalo romagnolo, visto che Bologna è in Emilia.
Dai, è un fine umorista. :)
 

rommel

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Chia
Chiudete Forli definitivamente e totalmente ; togliete il personale Enav(se ci sono)VVFF,PS etc e spostateli dove sono più utili; sperando che questa chiusura possa essere d'aiuto a Rimini.
 

dreamjet

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Chiudete Forli definitivamente e totalmente ; togliete il personale Enav(se ci sono)VVFF,PS etc e spostateli dove sono più utili; sperando che questa chiusura possa essere d'aiuto a Rimini.
Il personale di PS, VVF e del deposito carburanti non ci sono più da oltre un anno.
 

rommel

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Chia
Essendo l'aeroporto aperto come da NOTAM dalle 10 alle 18,per velivoli di MTOW non superiore a 5700kg, quindi ancora c'è personale in turno per garantire l'assistenza al volo. Non tutto, altro e' temporaneamente in servizio presso altri scali.
E quindi se dovessero atterrare lo fanno senza VVFF?
 

AZ209

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Aeroporto, per il Ridolfi una dozzina di rotte. Ma si attende il via libera dell'Enac

E' questione di giorni. E quindi l'Enac, l'ente nazionale avazione civile, darà il via libera al progetto Aviacom per privatizzare la gestione dell'aeroporto "Ridolfi" di Forlì. Giovedì pomeriggio il capo della cordata intenzionata a rilevare lo scalo, Robert Halcombe, era a Forlì per il convegno "Aeroporti e contratti di rete", che si è svolto all'Enav Academy. L'imprenditore a stelle e strisce ha spiegato che per la città sono pronte una dozzina di nuove rotte.

Tra i punti di forza del target della cordata americana Aviacom il trasporto passeggeri e cargo. Nel suo intervento ha anche chiarito che una politica conflittuale con Rimini sarebbe controproducente. L'obiettivo è quello di creare una sinergia tra i due aeroporti romagnoli al fine di crescere la qualità di offerte e servizi. Ma si punta anche ad una sorta di alleanza con gli scali emiliani di Bologna e Parma e a quello di Ancona, per aumentare la produttività e contenere i costi.

Per il deputato Marco Di Maio, che ha partecipato al convegno, occorre "ragionare sul futuro" in ottica di "sistema regionale degli aeroporti. Un sistema che non è mai nato, facendo così competere tra loro anziché collaborare i tre principali scali regionali (Bologna, Forlì e Rimini). I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Un terreno importante su cui dovrà misurarsi il prossimo nuovo presidente della Regione, speriamo con maggior successo del precedente".


http://www.forlitoday.it/economia/a...ombe-cordata-aviacom-rotte-scalo-ridolfi.html
 

AZ209

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Aeroporti emiliani verso il contratto di rete.
Gli americani puntano a fare di Forlì l'area cargo del Nord


Fare rete. È il mantra che ha riecheggiato ieri sera nel polo aeronautico di Forlì dove gli americani che guidano la cordata Aviacom hanno presentato la loro offerta per il rilancio del Ridolfi e dove si sono confrontati con politici e manager degli scali limitrofi sulle effettive possibilità di "fare sistema, senza concorrenza bensì valorizzando le vocazioni di ogni aeroporto", sono le parole del ministro Maurizio Lupi che dopo oltre dieci anni di chiacchiere anche la via Emilia pare voler finalmente fare sue.

Così, almeno, sembra pensarla il pragmatico Robert Halcombe di Sovereign group, colosso statunitense dei carburanti che ieri, pur senza parlare di cifre, è entrato nel dettaglio del progetto per la concessione trentennale di Forlì (unica offerta arrivata all'Enac che dovrebbe togliere il velo entro la prima decina di settembre). Progetto italo-americano (dentro ci sono anche la società di logistica foggiana Lotras e un impiantista aeroportuale anconetano) che va di pari passo con la proposta lanciata anche per Rimini. In questo caso quella di Halcombe è una delle quattro buste in lizza, su cui l'ente di aviazione romano "confidiamo decida entro settembre, anche perché a fine ottobre scade il mio mandato", sottolinea il curatore fallimentare di Aeradria, Renato Santini.


"Lo scalo di Forlì verrà specializzato nell'attività cargo, anche per merci di grandi dimensioni – spiega Halcombe – e poi bisogna riportare qui le compagnie di bandiera, sfruttando costi molto diversi dell'infrastruttura rispetto a Roma e a Milano", lasciando la partita del low cost a Bologna (pronta alla quotazione in Borsa a primavera) e a Rimini. E allungando lo sguardo fino a Falconara, dove l'aeroporto potrebbe trarre benefici da una gestione congiunta lungo la dorsale adriatica.

Non è una novità che a spingere per una stretta di mano tra Bologna, Forlì e Rimini sia stato ieri l'assessore regionale ai Trasporti Alfredo Peri, parlando alla tavola rotonda dell'Enav Academy. Lo è che a scendere in campo per un contratto di rete o altra forma collaborativa tra gli scali siano intervenuti formalmente gli imprenditori di Unindustria Rimini e che tutta la comunità romagnola stia facendo squadra e quadrato, anche in vista degli investimenti su scali e collegamenti stanziati dallo sblocca-Italia che torna oggi in Consiglio dei ministri.


"Al di là di tutti i buoni propositi di collaborare con il gigante bolognese e di ragionare in logica di sistema credo manchi la consapevolezza che gli scali sotto al milione di passeggeri non hanno la stazza per stare sul mercato e vanno sostenuti economicamente in quanto a servizio del territorio, senza sperare in un privato benefattore", rimarca Franco Rastelli, dg di Sogeap, la società di gestione del Verdi di Parma, unico aeroporto della via Emilia privatizzato già dal 2008 (è in mano all'austriaca Meinl Bank). "Con 200mila passeggeri noi siamo ancora in attivo, ma il 2014 sarà l'ultimo anno con i conti in ordine se non troviamo un investitore: dal 2008 perdiamo più di 4 milioni di euro ogni anno", spiega Rastelli. Scettico sulle reali chance che Halcombe voglia rispondere anche all'appello degli austriaci di liberarli dall'idrovora aeroportuale romagnola ("avremo sul tema un nuovo incontro a breve", precisa il dg del Verdi), ma realista quando dice: "Ben venga se si vogliono dare tutti gli aeroporti regionali in gestione a Bologna, ma vanno garantiti i servizi ai territori".

Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/EmOaR9
 

flapane

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In realtà, è peggio ancora: a parte farne "l'area cargo del Nord", l'obiettivo non è sottrarre compagnie di bandiera a BLQ, lasciando lì le sole LC, ma sottrarle direttamente a MIL e FCO, grazie a politiche tariffarie aggressive!
:rollsmile:
"Lo scalo di Forlì verrà specializzato nell'attività cargo, anche per merci di grandi dimensioni – spiega Halcombe – e poi bisogna riportare qui le compagnie di bandiera, sfruttando costi molto diversi dell'infrastruttura rispetto a Roma e a Milano"
 

Farfallina

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Fino al passaggio sul voler portare a Forlì le compagnie di bandiera e specializzare BLQ e RMI per le low cost ci si poneva giusto qualche dubbio...poi meglio passar oltre.
 

belumosi

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Grazie per il video. :)

Quindi secondo Halcombe i tre punti di forza di FRL sarebbero:

1) La possibilità di trasportare più agevolmente che altrove merci radioattive, infiammabili ed esplosive grazie alle ampie strade periferiche che collegano lo scalo.

2)Attrarre la clientela corporate di alto profilo. Quella che che si muove in executive.

3)La forte volontà collaborativa dell'area forlivese nei confronti dello scalo.

A me costui sembra tanto un patacca made in USA...:D