Anche Lufthansa, Klm, British e Iberia pronte a lasciare Malpensa per Linate?


freeair

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7 Novembre 2005
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In teoria, ci sono due compagnie comunitare che avrebbero l'opportunità di trasferirsi subito e di diritto, in tutto rispetto del Decreto Bersani, da MXP a LIN e sono :

- Bulgaria Air (SOF)
- Cyprus Airways (LCA)

Entrambe operano < 7 voli/settimana e fra l'altro ambedue vantano un c/s con AZ. Penso che anche queste due compagnie stiano valutando un eventuale trasloco.

Alla fine torneremmo alla LIN anni 90 con B737 e DC9 ( Noman qualuno li ricorda) sul piazzale ATA e la turistica piazzale executive.
Back to the future
 

LM726

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28 Dicembre 2010
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Milano
beh, di af/kl lo spostamento inizierà molto presto.. come già detto sul forum tutti i voli da/per cdg e ory verrano spostati da MXP a LIN... avendo quindi 9 voli giornalieri in partenza e arrivo per la francia solo su LIN... assurdo!!
 

Farfallina

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Il sindaco di milano dopo molti anni ha cambiato schieramento politico, è cambiato qualcosa nella distrata situazione del sistema aeroportuale milanese? Nulla. Ricordo che il comune di Milano è l'azionista di maggioranza di SEA. E comunque chiunque vincesse le prossime elezioni politiche nazionali non credo proprio che cambierebbe nulla.
Cambierebbe il Presidente di SEA... almeno sentiremmo qualcun'altro magnificare i risultati ottenuti a MXP.
 

BAlorMXP

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Milano/Antwerpen
Alla fine torneremmo alla LIN anni 90 con B737 e DC9 ( Noman qualuno li ricorda) sul piazzale ATA e la turistica piazzale executive.
Back to the future
Tutto sommato questa città é rimasta ferma ai suoi ruggenti anni 80 e di nostalgici se ne trovano a bizzeffe. Sembra che l'obiettivo principale sia di tornare al bel Linatino pompato sino a 15 milioni di passeggeri perché tutti ci ricordiamo di cosa significasse quell'aeroporto con quel traffico o abbiamo bisogno di rinfrescarci la memoria? Stiamo veramente puntando su un'aerostazione con cinque finger una pista ridicola ed impossibilitá di espansione? Veramente? O per spirito d'emulazione vogliano urlare al mondo che anche noi, come l'ultima città che ha ospitato l'expo, abbiamo il nostro Hongquiao? Siano ridicoli, un paese di cXxi pesanti velleitari... Caleremo le braghe come al solito, all'expo l'aeroporto di riferimento quale sarà? Zurigo? Parigi? Francoforte? Roma? Ci meritiamo il peggio.
 

Cesare.Caldi

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Cambierebbe il Presidente di SEA... almeno sentiremmo qualcun'altro magnificare i risultati ottenuti a MXP.
Il presidente di sea é nominato dal comune di Milano azionista di maggioranza e pisapia per il momento ha deciso di confermare bonomi visto che come manager ha fatto bene mantenendo sea sempre in utile e portando quindi molti soldi nelle casse del comune. Al sindaco interessano solo i soldi non che il sistema aeroportuale milanese sia allo sbando.
 
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Michele-TRN

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Torino
Malpensa: dopo Lufthansa, via anche Air France
di Antonio Bordoni

La situazione degli scali di Milano è paradossale. Il sistema aeroportuale milanese si avvale di due aeroporti, di cui uno cannibalizza l’altro, ma la colpa della mancata trasformazione di Malpensa in un grande hub viene addossata alle compagnie aeree: ieri Alitalia, il giorno dopo Lufthansa, ora Air France.
Dopo la notizia che Air France intende spostare i suoi voli su Linate sui giornali tornano termini come "tradimenti" "colpi bassi" per commentare quello che viene indicato come il tramonto del sogno del grande hub. Sinceramente è difficile comprendere l’ostinazione nel voler imputare agli altri la responsabilità di un problema che risiede solo e soltanto nella scelta di mantenere attivo Linate.
A Roma nel 1960 è stato inaugurato il nuovo scalo di Fiumicino a 26 chilometri di distanza dalla città. Se in quella occasione si fosse deciso di lasciare aperto Ciampino, che da Roma dista invece solo 15 km, e lasciare su di esso i voli europei e domestici (come è accaduto per Linate nel momento del varo della nuova Malpensa), Fiumicino non sarebbe mai cresciuto alle cifre cui è giunto. È un concetto semplice a capirsi.
Un grande hub, volendo usare questo termine abusato, è un aeroporto caratterizzato da una ampia interconnettività fra collegamenti a medio-corto raggio da un lato e collegamenti a lungo raggio dall’altro. Quando queste due tipologie di traffico sono concentrate su un unico scalo è verosimile e fattibile che quest’ultimo possa salire in numeri e graduatorie. Ma se i due traffici vengono ripartiti su due scali è evidente che lamentarsi perché l’altro non cresce è un qualcosa di difficile comprensione mentre quello che appare chiaro è che siamo in presenza di lacrime da coccodrillo.
Quando si ricorda che i nuovi quattro voli Air France da Linate porteranno a undici i collegamenti AZ/AF fra Milano e il Charles de Gaulle, spostando il baricentro delle coincidenze su Parigi invece che Fiumicino, si dovrebbe pure aggiungere per chiarezza che entrambi i vettori fanno parte di Skyteam e sulla rotta in questione, come su molti altri collegamenti, operano in code-sharing. Aggiungendo magari il particolare che da quando la nuova Alitalia è decollata Air France la controlla per un quarto del suo capitale (cioè la maggioranza relativa nella compagine sociale)
Quando avvengono aggiustamenti operativi all’interno di un pool caratterizzato da interessi comuni appare superfluo parlare in termini di tradimento o di voltafaccia. È infatti chiaro che le manovre sono avvenute con l’accordo di entrambi i partecipanti e, quindi, con il consenso di Alitalia. Che tutto ciò dispiaccia ai fautori della terza pista di Malpensa e quindi a chi auspica la crescita di quest’ultima è perfettamente comprensibile. Molto meno è l’ostinazione a nascondere le reali cause del tramonto del sogno del grande hub.

http://www.dedalonews.it/it/index.php/09/2011/malpensa-dopo-lufthansa-via-anche-air-france/
 

Cesare.Caldi

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Malpensa: dopo Lufthansa, via anche Air France
di Antonio Bordoni
Non conosco questo Antonio Bordoni ma voglio fargli grandissimi complimenti è il primo articolo in assoluto in cui vengono descritti bene i reali motivi dell' insuccesso di MXP ovvero principalmente avere mantenuto aperto LIN e la colpa di questo è della politica. Finalmente un giornalista che riesce a indagare e capire i motivi di qualcosa nel settore dell' aviazione civile dopo che siamo abituati ad articoli pieni di castronerie ed errori grossolani. Il suo articolo sarebbe da mandare in copia a tutti i politici milanesi affinchè aprissereo gli occhi e si dessero una svegliata. Ancora una volta sinceri complimenti signor Bordoni.
 
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MC205

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30 Luglio 2009
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No, Linate. Con la metropolitana in 5 minuti si arriverà in centro città, senza mai uscire dal sottosuolo si arriverà a Rho-Pero, con tempi certi di percorrenza che l'autostrada non darà mai
è vero gli stranieri che attereranno a linate diranno " guarda questi italiani, che p..la, hanno fatto l'EXPO e ci fanno atterrare in un "cesso" di aeroporto che ricorda piu' un pollaio che un'aerostazione".
Complimenti e pensare che nel mondo molti grandi aeroporti sono costruiti con la partecipazione di aziende italiane!!!!!
 

TW 843

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6 Novembre 2005
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se mxp fa 20 milioni e LIN meno di 10 ... una ragione c'è
!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Certo che c'è una ragione, anzi due: 1) non tutti possono andare a Linate perché è (sarebbe) limitato da un decreto e 2) i widebody non possono atterrare a Linate per questioni di lunghezza pista.
Vediamo di non dire fesserie.
 
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Farfallina

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Il presidente di sea é nominato dal comune di Milano azionista di maggioranza e pisapia per il momento ha deciso di confermare bonomi visto che come manager ha fatto bene mantenendo sea sempre in utile e portando quindi molti soldi nelle casse del comune. Al sindaco interessano solo i soldi non che il sistema aeroportuale milanese sia allo sbando.
Aspetta con fiducia la scedenza del mandato di Bonomi... sarebbe più unico che raro se venisse confermato alla presidenza di un settore strategico una persona fortemente legata all'altra parte, fidati cambieranno guida di SEA.
 

Cesare.Caldi

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14 Novembre 2005
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Aspetta con fiducia la scedenza del mandato di Bonomi... sarebbe più unico che raro se venisse confermato alla presidenza di un settore strategico una persona fortemente legata all'altra parte, fidati cambieranno guida di SEA.
Ok la questione politica, ma se un manager ha fatto bene almeno dal punto di vista del sindaco visto che ha portato SEA sempre in attivo e quindi soldi alle casse del comune perchè dovresti cambiarlo? Se lo voleva fare Pisapia l'avrebbe fatto subito dopo il suo insediamento a sindaco. E comunque credo che anche con una persona legata al centro sinistra alla guida di SEA la musica non cambierebbe.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Ok la questione politica, ma se un manager ha fatto bene almeno dal punto di vista del sindaco visto che ha portato SEA sempre in attivo e quindi soldi alle casse del comune perchè dovresti cambiarlo? Se lo voleva fare Pisapia l'avrebbe fatto subito dopo il suo insediamento a sindaco. E comunque credo che anche con una persona legata al centro sinistra alla guida di SEA la musica non cambierebbe.
Bene o male, ognuno si fa la propria idea... nelle aziende pubbliche però funziona così, chi va viene riciclato altrove dal partito di riferimento, così come è stato negli anni scorsi...

Su una cosa non sono d'accordo, si può scegliere di servire i cittadini oppure seguire le direttive degli sponsor anche se magari contro gli interessi dei cittadini che pagano lo stipendio.
Ognuno poi ha la propria sensibilità, non è obbligatorio far parte del sistema, specialmente se si hanno capacità.
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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20
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!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Certo che c'è una ragione, anzi due: 1) non tutti possono andare a Linate perché è (sarebbe) limitato da un decreto e 2) i widebody non possono atterrare a Linate per questioni di lunghezza pista.
Vediamo di non dire fesserie.
Aggiungo anche che il charter è vietato da LIN, voli extra UE sono vietati da LIN, il network UE a sua volta è limitato nelle destinazioni possibili (capitali + qualche hub principale), le destinazioni italiane sono, salvo qualche recente deroga (ma comunque impercettibile sul totale), vietate da Roma in su.

Paragonare con un aeroporto che ha infrastrutture più grandi (piste più lunghe, più piazzole di sosta) e non ha vincoli imposti da decreti con uno che ha tutto ciò mi sembra una pensiero senza senso.