Alitalia, Ferrovie sceglie Atlantia come “quarto socio”


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I-SELV

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Paradossalmente i sindacati gli fanno piu' danno cosi' che confermandolo; vedi il caso di TW843, soldi ad altri e cliente incazzato nero, forse perso.
E con uno sciopero ancora da venire ad ottobre!
Ma infatti mi stavo giusto interrogando sulla irresponsabilità della forma di utilizzo del diritto di sciopero in questa fattispecie e sulla proporzionalità del danno rispetto alle rivendicazioni.
Anche perchè con un rimando a data imprecisata ad ottobre, potenziali clienti ci penseranno 2 volte prima di prenotare.

Tanto lo stipendio piove dal cielo e poi alla fine lo Stato da il dovere costituzionale di mantenere in vitalizio questa pletora, giusto?
 

atlantique

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Ma infatti mi stavo giusto interrogando sulla irresponsabilità della forma di utilizzo del diritto di sciopero in questa fattispecie e sulla proporzionalità del danno rispetto alle rivendicazioni.
Anche perchè con un rimando a data imprecisata ad ottobre, potenziali clienti ci penseranno 2 volte prima di prenotare.

Tanto lo stipendio piove dal cielo e poi alla fine lo Stato da il dovere costituzionale di mantenere in vitalizio questa pletora, giusto?
Il differimento ha portato a un ripristino di diversi voli, avresti preferito la cancellazione anche di quelli ora ripristinati?
Mi risulta che il differimento sia avvenuto su invito del Ministero dei Trasporti.

La data in Ottobre non e' imprecisata, e' il 9 Ottobre.

https://www.teleborsa.it/News/2019/09/03/alitalia-differito-al-9-ottobre-lo-sciopero-fnta-153.html
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Il differimento ha portato a un ripristino di diversi voli, avresti preferito la cancellazione anche di quelli ora ripristinati?
Mi risulta che il differimento sia avvenuto su invito del Ministero dei Trasporti.

La data in Ottobre non e' da destinarsi, e' il 9 Ottobre.

https://www.teleborsa.it/News/2019/09/03/alitalia-differito-al-9-ottobre-lo-sciopero-fnta-153.html
Resta che il danno e' raddoppiato Atlantique. Con un volo cancellato per venerdi' sono saltati appuntamenti, trasferte, vacanze e quant'altro. Chi paga?
Se poi indico uno sciopero e' per far valere le mie ragioni, no? Barricate e resistenza, ora e sempre!
Ma no, e' 'na cazzata per far leva, sti caxxi dell'utenza, basta che il ministero inviti e io lo sposto...
Che schifo.
 

TW 843

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6 Novembre 2005
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Ma scusate una cosa, se chi doveva scioperare venerdì ora non può piu' farlo, come cacchio è possibile che abbiano riattivato solo 27 voli sui 300 previsti?
E tutti gli equipaggi dei 273 voli che rimangono cancellati cosa fanno venerdì? Vengono a Fiumicino lo stesso e giocano a tressette?
Ma che modo è di gestire un'azienda?
 

atlantique

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Resta che il danno e' raddoppiato Atlantique. Con un volo cancellato per venerdi' sono saltati appuntamenti, trasferte, vacanze e quant'altro. Chi paga?
Se poi indico uno sciopero e' per far valere le mie ragioni, no? Barricate e resistenza, ora e sempre!
Ma no, e' 'na cazzata per far leva, sti caxxi dell'utenza, basta che il ministero inviti e io lo sposto...
Che schifo.
Concordo con te che ci sia un danno all'utenza ma rispondo come ho risposto a I-SELV, se qualche volo e' stato ripristinato ci sara' un danno minore.
 

I-SELV

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6 Febbraio 2012
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Concordo con te che ci sia un danno all'utenza ma rispondo come ho risposto a I-SELV, se qualche volo e' stato ripristinato ci sara' un danno minore.
Gran parte dei voli di corto e medio raggio che restano cancellati per impossibilità (vera o strumentale, questo non lo so) di riprogrammare i turni e le rotazioni sotto data servono principalmente ad alimentare i voli intercontinentali che gireranno un po' meno pieni ma a costi non molto inferiori.
Non ho i numeri in mano ma non credo che i ricavi dei pochi voli di corto raggio ripristinati compenseranno i costi per farli volare, quindi non sono d'accordo che il danno sarà minore.
Inoltre il personale non più scioperante va per legge pagato pur non volando come detto sopra.
In aggiunta, dovendo garantire il diritto di sciopero, é stata indetta una ulteriore giornata di sciopero il 9 ottobre (grazie della precisazione, mi era sfuggito l'articolo e mi scuso per la comunicazione errata).
Tra il 6 settembre ed il 9 ottobre le tariffe medie variano un po', tipicamente diminuiscono: si sarebbe potuto rinviare prima, no?
Il danno residuo lo paghi tu?

Ripeto, il contenuto delle ragioni dello sciopero sarà anche sacrosanto, ma la forma di lotta sindacale può essere meglio calibrata ammesso che il sindacato desideri un confronto costruttivo con l'azienda in ottica di continuità d'impresa e non giocare a chi ce l'ha più duro.
 

atlantique

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Gran parte dei voli di corto e medio raggio che restano cancellati per impossibilità (vera o strumentale, questo non lo so) di riprogrammare i turni e le rotazioni sotto data servono principalmente ad alimentare i voli intercontinentali che gireranno un po' meno pieni ma a costi non molto inferiori.

Non ho i numeri in mano ma non credo che i ricavi dei pochi voli di corto raggio ripristinati compenseranno i costi per farli volare, quindi non sono d'accordo che il danno sarà minore.
Quindi dici che se avessero mantenuto cancellati tutti i voli avrebbero perso meno? Allora

Inoltre il personale non più scioperante va per legge pagato pur non volando come detto sopra.
Credo che a questo punto mancando i voli, quel personale sara' di "troppo" e verra' messo di riserva, che e' gratis essendo non impiegata.

Ripeto, il contenuto delle ragioni dello sciopero sarà anche sacrosanto, ma la forma di lotta sindacale può essere meglio calibrata ammesso che il sindacato desideri un confronto costruttivo con l'azienda in ottica di continuità d'impresa e non giocare a chi ce l'ha più duro.
Lotta sindacale? Dici che lo hanno fatto apposta differendo quando ormai era troppo tardi?
Sai che un computer casalingo ci mette 10' minuti a ricostruire un operativo? Non fa altro che fare un copia e incolla di quello che era lo scenario precedente sia come macchine che come crew visto che tutti le rotazioni sono storate in database.
Credo che il problema maggiore per Az non sia stato nella ricostruzione dell'operativo ma il fatto di aver comunicato all'utenza la cancellazione del proprio volo,utenza che di conseguenza si e' rivolta altrove, rendendo inutile la ricostruzione dell'operativo che porterebbe molti aerei a volare pressoche' vuoti.
Non entro nel merito delle ragioni dello sciopero che non sono l'oggetto di tali ultimi post.
Ritengo un autogol da parte del ministero aver chiesto un differimento, visto che adesso si troveranno uno sciopero e mezzo, questo mezzo, non piu' sciopero ma con strascichi sull'operativo, e quello di ottobre.
Ritengo pero' che anche un solo volo in piu' che parta dopodomani rappresenti un danno minore, TW843 ha dovuto auto riproteggersi su altro vettore ma qualcun'altro sara' stato piu' fortunato e avra' il suo volo in piedi.
 

Farfallina

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Ripeto, il contenuto delle ragioni dello sciopero sarà anche sacrosanto, ma la forma di lotta sindacale può essere meglio calibrata ammesso che il sindacato desideri un confronto costruttivo con l'azienda in ottica di continuità d'impresa e non giocare a chi ce l'ha più duro.
Già scioperare con una azienda in Amministrazione Straordinaria...
 

I-SELV

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6 Febbraio 2012
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Già scioperare con una azienda in Amministrazione Straordinaria...
Lo sciopero é uno strumento di ultima istanza in mano ai sindacati per tutelare i diritti dei lavoratori: se l'azienda ha messo in atto comportamenti contro i lavoratori non "raddrizzabili" a mezzo di strumenti di prima istanza, non trovo sbagliato in principio scalare il livello di confronto tra l'azienda e le rappresentanze, financo nel caso in cui l'azienda versi in Amministrazione straordinaria.
Dico che il fatto di avere in mano degli strumenti tra i quali scegliere, non significa usarli a cuor leggero e comunque usarli con proporzione, coerenza ed equilibrio.

Nella fattispecie lo sciopero del 6 settembre (che è il posticipo dello sciopero indetto per il 26 luglio) era stato ampiamente pubblicizzato con buon anticipo almeno dalla vecchia data di fine luglio, pertanto mi aspetto un significativo calo delle prenotazioni per questa data (sarebbe interessante conoscere anche il calo di prenotazioni del 26 luglio) e magari, come dice ragionevolmente l'utente Atlantique, la compagnia aerea ha mantenuto cancellati voli che sarebbero volati praticamente vuoti.
A seguito di una tardiva richiesta del Ministero dei trasporti, i sindacati hanno prontamente rinviato la data dello sciopero al 9 ottobre.
Ci sarà conseguentemente un calo di prenotazioni per la giornata del 9 ottobre.

Sono d'accordo con Atlantique che l'intervento ministeriale abbia tardivamente sparigliato le carte in tavola tra azienda e sindacati, ma mi chiedo anche come sia possibile che, se si sono verificate istanze lesive dei diritti dei lavoratori tali da lasciare quale unica risposta proporzionata lo sciopero, sia sufficiente una richiesta ministeriale di tornare al lavoro per rigare dritti, differendo quindi la tutela dei diritti lesi ai lavoratori.
Non ho letto tra le motivazioni di annullamento dello sciopero del 6 settembre menzioni circa conquiste o ripristini di diritti lesi.

D'altra parte non sfugge che la data del 6 settembre era stata indetta quando esisteva ancora il vecchio Governo e la data perentoria della presentazione dell'offerta vincolante da parte della cordata in corsa era fissata il 15 settembre.
Se non ricordo male, la data del 26 luglio era stata indetta quando esisteva ancora il vecchio Governo e la data perentoria della presentazione dell'offerta vincolante da parte della cordata in corsa era fissata il 15 luglio, ma potrei sbagliare.
E' notorio alla data odierna che, non essendoci ancora in carica un Governo gaudente della fiducia del Parlamento, non esista un interlocutore politico per la cordata cui presentare un'offerta vincolante e relativo Piano industriale.

Il punto è che il sindacato vuole essere un attore nella stesura del Piano industriale (vedere in rete dichiarazioni di Landini et alia).
Peccato che invece il Piano industriale lo redige chi ci mette i soldi, e solo allora il sindacato diventa un interlocutore per la sola parte di riconoscimenti e tutele dei diritti dei lavoratori in forza ed in esubero (quando c'è da assumere sono tutti contenti): cioè il sindacato é un interlocutore nell'ampiezza ma anche entro il perimetro del suo ruolo; diverso é ciò che accade nei paesi esteri dove le rappresentanze sindacali sono anche azioniste.

Purtroppo l'immagine che ne trarrà il popolino medio sarà quella retorica di un settore di privilegiati che indice di 3 giorni di sciopero non 1 in una azienda dove si stanno facendo sforzi pubblici per tenerla attaccata al respiratore: qui secondo me sta un errore del sindacato nella gestione del consenso da parte della pubblica opinione nella vicenda di questa tornata di scioperi, il tutto a danno di quanti dipendenti credono e si impegnano nel loro lavoro.

Benchè la giornata effettiva di sciopero sarà 1 soltanto (forse), gli utenti/clienti vedranno 3 giorni di sciopero (ad oggi 2 giorni di sciopero de facto + 1 de iure) in meno di tre mesi, oltre che la buona o cattiva efficienza della compagnia a gestire le riprotezioni: anche in questo caso il sindacato ha sbagliato la propria parte di gestione del consenso, oltre alla compagnia aerea che ha manifestato lacune di un certo spessore come nel caso rappresentato da TW843.
 

leerit

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Secondo il Messaggero è questione di giorni:


Ancora un rinvio, ma di soli pochi giorni, per la chiusura dell’accordo su Alitalia. Così sembrerebbe, secondo quanto riporta Il Messaggero, a seguito dell’asse diretto fra Alitalia e Delta Air Lines sulla ripartizione dei voli fra l’Italia e gli Usa, all’interno di Blue Skies. I nuovi accordi potrebbero infatti avere un beneficio ulteriore di 100 milioni sui ricavi del Nord America. Ieri pomeriggio presso la sede di Atlantia l’ad Giovanni Castellucci e l’ad di Fs Gianfranco Battisti, incontrando i commissari di Alitalia Enrico Laghi, Stefano Paleari, Daniele Discepolo avrebbero dipinto, a sorpresa, un quadro più roseo del negoziato in corso: martedì 10 settembre il cda di Ferrovie dovrebbe deliberare la richiesta di una settimana di proroga per presentare l’offerta definitiva assieme ad Atlantia e Delta rispetto all’attuale scadenza di domenica 15. E questi sette giorni in più serviranno per limare i punti ancora aperti, per avere un confronto con il nuovo ministro del Mise Stefano Patuanelli e, probabilmente blindare l’accordo anche con Ed Bastian, ceo di Delta, volando in Georgia, dopo che il summit dello scorso week end era saltato.

Alitalia adesso rientra nel traffico aereo verso l’America settentrionale regolato da Blue Skies attraverso un canale diretto con Delta. Saranno previsti nuovi voli verso Washington e San Francisco con frequenza giornaliera per 6-7 giorni settimanali: i voli verso la capitale Usa dovrebbero estendersi per tutto l’anno, mentre quelli verso la quarta città della California concentrarsi nel periodo estivo (giugno-settembre). Con il nuovo accordo, ci sarà un aumento dei ricavi Alitalia di 100 milioni solo sul Nord America (da 500 a 600 milioni), pari a un più 20%.

Dal vertice di ieri in Atlantia sarebbe emerso che il nuovo piano potrebbe generare circa 2 mila esuberi. Di questi, circa 1.000 dovrebbero essere assorbiti da Fs che dovrebbe procedere a una riqualificazione, mentre un altro migliaio saranno da sistemare attraverso Quota 100, Cig, prepensionamenti e altri strumenti.

E’ attesa dunque entro fine mese l’offerta vincolante per Alitalia mentre resta ancora l’incognita sul nuovo ceo: Castellucci e Battisti non avrebbero ancora individuato la figura giusta per competenze ed esperienze. La palla torna al cacciatore di teste Egon Zehnder per un nuovo giro di tavolo.

TTG


(ripps).
 

leerit

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A completamento di quanto sopra il Messaggero riporta la notizia che lo sblocco della trattativa è avvenuto pochi gg fa a seguito di una conference call FS Delta Atlantia durata 3 ore circa.
 

Farfallina

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Secondo il Messaggero è questione di giorni:


Ancora un rinvio, ma di soli pochi giorni, per la chiusura dell’accordo su Alitalia. Così sembrerebbe, secondo quanto riporta Il Messaggero, a seguito dell’asse diretto fra Alitalia e Delta Air Lines sulla ripartizione dei voli fra l’Italia e gli Usa, all’interno di Blue Skies. I nuovi accordi potrebbero infatti avere un beneficio ulteriore di 100 milioni sui ricavi del Nord America. Ieri pomeriggio presso la sede di Atlantia l’ad Giovanni Castellucci e l’ad di Fs Gianfranco Battisti, incontrando i commissari di Alitalia Enrico Laghi, Stefano Paleari, Daniele Discepolo avrebbero dipinto, a sorpresa, un quadro più roseo del negoziato in corso: martedì 10 settembre il cda di Ferrovie dovrebbe deliberare la richiesta di una settimana di proroga per presentare l’offerta definitiva assieme ad Atlantia e Delta rispetto all’attuale scadenza di domenica 15. E questi sette giorni in più serviranno per limare i punti ancora aperti, per avere un confronto con il nuovo ministro del Mise Stefano Patuanelli e, probabilmente blindare l’accordo anche con Ed Bastian, ceo di Delta, volando in Georgia, dopo che il summit dello scorso week end era saltato.

Alitalia adesso rientra nel traffico aereo verso l’America settentrionale regolato da Blue Skies attraverso un canale diretto con Delta. Saranno previsti nuovi voli verso Washington e San Francisco con frequenza giornaliera per 6-7 giorni settimanali: i voli verso la capitale Usa dovrebbero estendersi per tutto l’anno, mentre quelli verso la quarta città della California concentrarsi nel periodo estivo (giugno-settembre). Con il nuovo accordo, ci sarà un aumento dei ricavi Alitalia di 100 milioni solo sul Nord America (da 500 a 600 milioni), pari a un più 20%.

Dal vertice di ieri in Atlantia sarebbe emerso che il nuovo piano potrebbe generare circa 2 mila esuberi. Di questi, circa 1.000 dovrebbero essere assorbiti da Fs che dovrebbe procedere a una riqualificazione, mentre un altro migliaio saranno da sistemare attraverso Quota 100, Cig, prepensionamenti e altri strumenti.

E’ attesa dunque entro fine mese l’offerta vincolante per Alitalia mentre resta ancora l’incognita sul nuovo ceo: Castellucci e Battisti non avrebbero ancora individuato la figura giusta per competenze ed esperienze. La palla torna al cacciatore di teste Egon Zehnder per un nuovo giro di tavolo.

TTG


(ripps).
Praticamente AZ non entra a far parte della nuova JV con AF-KL e VS dove sarebbe vincolata a quote sul complessivo ma entra a far parte una JV parallela AZ-DL (come era l'accordo DL-VS prima che AF-KL entrasse nell'azionariato di VS) dove in Blue Skies DL rappresenta il totale DL+AZ con il riparto fra AZ e DL regolato fra quest'ultimi in modo da ottenere una quota maggiore di quella che vorrebbero concedere i francesi. La cosa è stata fortemente voluta da Atlantia che ritiene AF-KL un elemento limitante e predilige una trattativa diretta con gli americani. Vista la piega che ha preso a livello di JV sull'atlantico non sarà automatico (ma oggetto di trattativa separata) un ritorno ad accordi di JV fra Italia e Francia-Olanda e ritorno di AF e KL a LIN.
 

belumosi

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Praticamente AZ non entra a far parte della nuova JV con AF-KL e VS dove sarebbe vincolata a quote sul complessivo ma entra a far parte una JV parallela AZ-DL (come era l'accordo DL-VS prima che AF-KL entrasse nell'azionariato di VS) dove in Blue Skies DL rappresenta il totale DL+AZ con il riparto fra AZ e DL regolato fra quest'ultimi in modo da ottenere una quota maggiore di quella che vorrebbero concedere i francesi.
Però in questo modo DL sarebbe l'unica all'interno della JV con AF e VS a dover cedere una quota di mercato ad AZ. Sono davvero disposti a tanto?
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
se davvero DL-AZ andra' a creare una JV parallela penso che i rapporti con AF-KL non tarderanno ad incrinarsi; che i baguettari mollino a pie' pari la presa sull'Italia, lasciando che DL vi ci scorrazzi non lo credo possibile. Per non dire dei code-share, delle push-actions, dei contratti di incentivazione, dei rapporti con il corporate. Mah...
 

Farfallina

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se davvero DL-AZ andra' a creare una JV parallela penso che i rapporti con AF-KL non tarderanno ad incrinarsi; che i baguettari mollino a pie' pari la presa sull'Italia, lasciando che DL vi ci scorrazzi non lo credo possibile. Per non dire dei code-share, delle push-actions, dei contratti di incentivazione, dei rapporti con il corporate. Mah...
I francesi hanno avuto la possibilità di metterci becco ma hanno rifiutato, gli americani sai benissimo anche tu che non sono tonti, nel momento che i soldini in AZ li mettono loro e non i francesi faranno i loro interessi e non certo quelli dei francesi.
 

I-DAVE

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6 Novembre 2005
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a Taiwan, nel cuore e nella mente
Delta rappresenterebbe la quota di mercato DL+AZ per poi dividersi rotte e utili all'interno della propria JV a parte.
Cioè quello che dice Belumosi: se la quota DL+AZ nella JV è x, per incrementare la quota AZ è necessario che DL diminuisca la propria, mentre rimarrebbe invariata quella di AF, KL e VS.

A parte il calcolo matematico, la JV consentirebbe in ogni caso un giochetto di questo tipo?

DaV
 
Stato
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