Già scioperare con una azienda in Amministrazione Straordinaria...
Lo sciopero é uno strumento di ultima istanza in mano ai sindacati per tutelare i diritti dei lavoratori: se l'azienda ha messo in atto comportamenti contro i lavoratori non "raddrizzabili" a mezzo di strumenti di prima istanza, non trovo sbagliato in principio scalare il livello di confronto tra l'azienda e le rappresentanze, financo nel caso in cui l'azienda versi in Amministrazione straordinaria.
Dico che il fatto di avere in mano degli strumenti tra i quali scegliere, non significa usarli a cuor leggero e comunque usarli con proporzione, coerenza ed equilibrio.
Nella fattispecie lo sciopero del 6 settembre (che è il posticipo dello sciopero indetto per il 26 luglio) era stato ampiamente pubblicizzato con buon anticipo almeno dalla vecchia data di fine luglio, pertanto mi aspetto un significativo calo delle prenotazioni per questa data (sarebbe interessante conoscere anche il calo di prenotazioni del 26 luglio) e magari, come dice ragionevolmente l'utente Atlantique, la compagnia aerea ha mantenuto cancellati voli che sarebbero volati praticamente vuoti.
A seguito di una tardiva richiesta del Ministero dei trasporti, i sindacati hanno prontamente rinviato la data dello sciopero al 9 ottobre.
Ci sarà conseguentemente un calo di prenotazioni per la giornata del 9 ottobre.
Sono d'accordo con Atlantique che l'intervento ministeriale abbia tardivamente sparigliato le carte in tavola tra azienda e sindacati, ma mi chiedo anche come sia possibile che, se si sono verificate istanze lesive dei diritti dei lavoratori tali da lasciare quale unica risposta proporzionata lo sciopero, sia sufficiente una richiesta ministeriale di tornare al lavoro per rigare dritti, differendo quindi la tutela dei diritti lesi ai lavoratori.
Non ho letto tra le motivazioni di annullamento dello sciopero del 6 settembre menzioni circa conquiste o ripristini di diritti lesi.
D'altra parte non sfugge che la data del 6 settembre era stata indetta quando esisteva ancora il vecchio Governo e la data perentoria della presentazione dell'offerta vincolante da parte della cordata in corsa era fissata il 15 settembre.
Se non ricordo male, la data del 26 luglio era stata indetta quando esisteva ancora il vecchio Governo e la data perentoria della presentazione dell'offerta vincolante da parte della cordata in corsa era fissata il 15 luglio, ma potrei sbagliare.
E' notorio alla data odierna che, non essendoci ancora in carica un Governo gaudente della fiducia del Parlamento, non esista un interlocutore politico per la cordata cui presentare un'offerta vincolante e relativo Piano industriale.
Il punto è che il sindacato vuole essere un attore nella stesura del Piano industriale (vedere in rete dichiarazioni di Landini et alia).
Peccato che invece il Piano industriale lo redige chi ci mette i soldi, e solo allora il sindacato diventa un interlocutore per la sola parte di riconoscimenti e tutele dei diritti dei lavoratori in forza ed in esubero (quando c'è da assumere sono tutti contenti): cioè il sindacato é un interlocutore nell'ampiezza ma anche entro il perimetro del suo ruolo; diverso é ciò che accade nei paesi esteri dove le rappresentanze sindacali sono anche azioniste.
Purtroppo l'immagine che ne trarrà il popolino medio sarà quella retorica di un settore di privilegiati che indice di 3 giorni di sciopero non 1 in una azienda dove si stanno facendo sforzi pubblici per tenerla attaccata al respiratore: qui secondo me sta un errore del sindacato nella gestione del consenso da parte della pubblica opinione nella vicenda di questa tornata di scioperi, il tutto a danno di quanti dipendenti credono e si impegnano nel loro lavoro.
Benchè la giornata effettiva di sciopero sarà 1 soltanto (forse), gli utenti/clienti vedranno 3 giorni di sciopero (ad oggi 2 giorni di sciopero de facto + 1 de iure) in meno di tre mesi, oltre che la buona o cattiva efficienza della compagnia a gestire le riprotezioni: anche in questo caso il sindacato ha sbagliato la propria parte di gestione del consenso, oltre alla compagnia aerea che ha manifestato lacune di un certo spessore come nel caso rappresentato da TW843.