Alitalia, Ferrovie sceglie Atlantia come “quarto socio”


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leerit

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Roma, 14 nov. (askanews) - Alitalia per la prima volta sigla un accordo globale nel settore crociere grazie alla partnership d'eccellenza con MSC Crociere, che vedrà lavorare insieme le due compagnie per il triennio 2019-2022.

L'accordo prevede che, grazie al network nazionale di Alitalia, i crocieristi italiani di MSC Crociere potranno raggiungere i porti d'imbarco in Nord Europa e in Nord America. Inoltre, grazie ai voli del network intercontinentale ed internazionale di Alitalia, gli ospiti di MSC Crociere provenienti da altre nazioni potranno raggiungere i porti di imbarco italiani nel Mediterraneo.

"Siamo molto orgogliosi di aver finalizzato questa importante partnership con MSC Crociere, che ci vedrà lavorare insieme in un progetto globale per i prossimi tre anni, ha dichiarato Fabio Maria Lazzerini, Chief Business Officer di Alitalia. "L'intesa raggiunta con MSC Crociere testimonia come, grazie ad un lavoro di squadra, due società come le nostre possano fare sistema ed avere obiettivi comuni per lo sviluppo del turismo per e dal nostro paese", ha aggiunto il manager.

"MSC Crociere è una compagnia globale che offre crociere con riconosciuti standard qualitativi di eccellenza in tutti i mari del pianeta" ha sottolineato Achille Staiano, Vice President Global Sales di MSC Cruises. "Siamo quindi alla ricerca continua di vettori aerei in grado di accompagnare nel pieno comfort i nostri crocieristi fino alla città di imbarco prima della crociera e riportarli poi a casa al termine della vacanza e la partnership a lungo termine con Alitalia risponde pienamente a questa nostra esigenza".
 

Rasmus

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8 Settembre 2017
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Roma, 14 nov. (askanews) - Alitalia per la prima volta sigla un accordo globale nel settore crociere grazie alla partnership d'eccellenza con MSC Crociere, che vedrà lavorare insieme le due compagnie per il triennio 2019-2022.
Traffico pregiato. Comunque apprezziamo l'ottimismo inguaribile della visione al 2022.
 

AZ209

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Londra.
Alla seguente pagina trovate un articolo che parla di quello su Repubblica: https://www.nextquotidiano.it/alitalia-piano-delta-2800-esuberi/

Non lo includo siccome vi sono grafici.
Il fatto che ci sono grafici non significa che non lo puoi postare. Anzi.


Il piano Delta per Alitalia prevede 2800 esuberi

Il piano Delta per Alitalia prevede 2800 esuberi mentre le offerte vincolanti potrebbero slittare ancora dal 21 novembre a fine mese. Repubblica in un articolo a firma di Lucio Cillis racconta i dettagli del piano industriale 2020-2023 messo a punto con Ferrovie dello Stato, in cui la compagnia USA mette sul piatto 100 milioni senza venire incontro alle richieste dei soci italiani:

Il primo tema riguarda la flotta: la quota attuale di 118 aerei (26 sul lungo raggio e 92 sul medio) non è più sostenibile. Il piano abbassa l’asticella a 102 velivoli dal prossimo anno (23 lungo e 79 medio), con una risalita a 109 nel 2023 (25 e 84). I ricavi dovrebbero passare da 3 miliardi e 106 milioni del 2020 ai 3 miliardi e 654 milioni di fine piano. Una previsione legata alla diminuzione del personale (di circa 2.800 unità) e dall’ennesima, e poco realistica, ottimizzazione di riposi e ferie estive di chi vola.

Ad esempio, nel 2021 sono previsti 72 milioni di maggiori ricavi: un risultato che arriverà grazie ai tagli al personale, alla previsione di un calo del costo del carburante e non solo per gli investimenti previsti. Questione voli sul medio raggio. Una parte del network sarà allargato verso l’Est Europa: Zagabria, Spalato, Dubrovnik, Bucarest. Inoltre, sedici delle venti città europee più importanti verranno connesse a Linate. In Italia saranno potenziati i voli da e per Sicilia, Sardegna e Calabria mentre Pisa, Firenze e Napoli dal 2022 perderanno i collegamenti aerei verso l’hub principale di Roma, sostituiti dalle “Frecce” di Ferrovie.

Alitalia, la cordata e l’offerta (Corriere della Sera, 11 novembre 2019)

Il capitolo lungo raggio è quello su cui si sta giocando la sopravvivenza di Alitalia: qui il braccio di ferro con Delta — che non cede voli supplementari sugli Stati Uniti per non irritare l’alleato Air France-Klm di cui possiede il 10% — rischia di far saltare l’accordo. In particolare, si punta a rafforzare «i mercati strategici» come Sud Corea, Cina, Brasile e Messico mentre verranno ridotti o cancellati i collegamenti «non profittevoli», come nel caso di Delhi, Havana, Malè da Malpensa, Santiago del Cile e Johannesburg. Inoltre sono previsti nuovi voli per Shangai, San Francisco (solo d’estate) e verso Washington per l’intero anno. E ancora, le “macchine” saranno utilizzate di più e meglio: si prevede un incremento del 20% delle ore di volo giornaliere per gli aerei di lungo raggio e del 3% per quelli sul medio.

E Lufthansa? La compagnia lunedì ha in programma un cda decisivo a proposito di Alitalia. Sarà l’ultima chiamata per i tedeschi: o soldi sul tavolo oppure semaforo verde per Delta.

 

I-SELV

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6 Febbraio 2012
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GOA-MXP
[/COLOR]Ad esempio, nel 2021 sono previsti 72 milioni di maggiori ricavi: un risultato che arriverà grazie ai tagli al personale, alla previsione di un calo del costo del carburante e non solo per gli investimenti previsti. Questione voli sul medio raggio. Una parte del network sarà allargato verso l’Est Europa: Zagabria, Spalato, Dubrovnik, Bucarest. Inoltre, sedici delle venti città europee più importanti verranno connesse a Linate. In Italia saranno potenziati i voli da e per Sicilia, Sardegna e Calabria mentre Pisa, Firenze e Napoli dal 2022 perderanno i collegamenti aerei verso l’hub principale di Roma, sostituiti dalle “Frecce” di Ferrovie.
Mica male questa perla: incremento dei ricavi ottenuto riducendo voci di costo.....
 

atlantique

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Il fatto che ci sono grafici non significa che non lo puoi postare. Anzi.


Il piano Delta per Alitalia prevede 2800 esuberi

Il piano Delta per Alitalia prevede 2800 esuberi mentre le offerte vincolanti potrebbero slittare ancora dal 21 novembre a fine mese. Repubblica in un articolo a firma di Lucio Cillis racconta i dettagli del piano industriale 2020-2023 messo a punto con Ferrovie dello Stato, in cui la compagnia USA mette sul piatto 100 milioni senza venire incontro alle richieste dei soci italiani:

Il primo tema riguarda la flotta: la quota attuale di 118 aerei (26 sul lungo raggio e 92 sul medio) non è più sostenibile. Il piano abbassa l’asticella a 102 velivoli dal prossimo anno (23 lungo e 79 medio), con una risalita a 109 nel 2023 (25 e 84). I ricavi dovrebbero passare da 3 miliardi e 106 milioni del 2020 ai 3 miliardi e 654 milioni di fine piano. Una previsione legata alla diminuzione del personale (di circa 2.800 unità) e dall’ennesima, e poco realistica, ottimizzazione di riposi e ferie estive di chi vola.

Ad esempio, nel 2021 sono previsti 72 milioni di maggiori ricavi: un risultato che arriverà grazie ai tagli al personale, alla previsione di un calo del costo del carburante e non solo per gli investimenti previsti. Questione voli sul medio raggio. Una parte del network sarà allargato verso l’Est Europa: Zagabria, Spalato, Dubrovnik, Bucarest. Inoltre, sedici delle venti città europee più importanti verranno connesse a Linate. In Italia saranno potenziati i voli da e per Sicilia, Sardegna e Calabria mentre Pisa, Firenze e Napoli dal 2022 perderanno i collegamenti aerei verso l’hub principale di Roma, sostituiti dalle “Frecce” di Ferrovie.

Alitalia, la cordata e l’offerta (Corriere della Sera, 11 novembre 2019)

Il capitolo lungo raggio è quello su cui si sta giocando la sopravvivenza di Alitalia: qui il braccio di ferro con Delta — che non cede voli supplementari sugli Stati Uniti per non irritare l’alleato Air France-Klm di cui possiede il 10% — rischia di far saltare l’accordo. In particolare, si punta a rafforzare «i mercati strategici» come Sud Corea, Cina, Brasile e Messico mentre verranno ridotti o cancellati i collegamenti «non profittevoli», come nel caso di Delhi, Havana, Malè da Malpensa, Santiago del Cile e Johannesburg. Inoltre sono previsti nuovi voli per Shangai, San Francisco (solo d’estate) e verso Washington per l’intero anno. E ancora, le “macchine” saranno utilizzate di più e meglio: si prevede un incremento del 20% delle ore di volo giornaliere per gli aerei di lungo raggio e del 3% per quelli sul medio.

E Lufthansa? La compagnia lunedì ha in programma un cda decisivo a proposito di Alitalia. Sarà l’ultima chiamata per i tedeschi: o soldi sul tavolo oppure semaforo verde per Delta.

In pratica Delta non solo non rilancia ma non si muove di un millimetro da quello che e' il piano che gira da mesi alla faccia delle proroghe.
Un piano di sopravvivenza che punta decisamente su Linate e l'est Europa alla faccia del bisogna puntare sul lungo raggio.
 

Mailand

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7 Maggio 2019
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In pratica Delta non solo non rilancia ma non si muove di un millimetro da quello che e' il piano che gira da mesi alla faccia delle proroghe.
Un piano di sopravvivenza che punta decisamente su Linate e l'est Europa alla faccia del bisogna puntare sul lungo raggio.
non capisco il piano Linate se qualcheduno mi illumina
Linate andrebbe ridotto per il bene di Alitalia, riduzione del numero di slot orari con conseguenza riduzione slot dei competitor (aspirapolvere)*
Da cattivo 4 slot LH, 4 IB, 4 BA, 4 KLM 4 SN, 4 EASYJET, 4 AF, IG continuità territoriale, il resto AZ. (4= 2 decollo e 2 atterraggio). Divieto di prestare gli slot.
no piace
bloccare Ryanair
no piace
fallire
(scusate)

Deve concentrarsi su Roma, dove deve limitare Ryanair e ridurre i costi, a Roma ci va il mondo ma in ferie e visto che Roma città costa bisogna risparmiare sul biglietto.
Deve poi gestire come Alitalia Group solo i voli su ROMA ed eventualmente su Linate, e fare una low cost per le altre rotte nazionali come ha fatto LH.

Poi mi chiedete chi degli attuali dipendenti accetta di lavorare a stipendio più basso per la low cost e un altro discorso.
 

aa/vv??

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Poi mi chiedete chi degli attuali dipendenti accetta di lavorare a stipendio più basso per la low cost e un altro discorso.
Esistono già oggi dipendenti che lavorano con uno stipendio minore. Sono quello della divisione Cityliner, con un contratto diverso e molto più penalizzante rispetto a quelli Alitalia mainline.
 

13900

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O trovano qualche giornalista che ci capisce di bilanci o lasciano perdere. Si parla di ricavi (+mezzo miliardo in 4 anni); e sui costi? Che succede? E sul risultato operativo? Negativo, positivo, cosa?

Poi parole a caso su flotta, apri chiudi più o meno block hours più o meno aerei più o meno personale... Date i numeri a Belumosi e di sicuro ce ne capiamo di più.
 

TapiroVolante

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O trovano qualche giornalista che ci capisce di bilanci o lasciano perdere. Si parla di ricavi (+mezzo miliardo in 4 anni); e sui costi? Che succede? E sul risultato operativo? Negativo, positivo, cosa?

Poi parole a caso su flotta, apri chiudi più o meno block hours più o meno aerei più o meno personale... Date i numeri a Belumosi e di sicuro ce ne capiamo di più.
Cosa poco chiara è cosa c'entrino diminuzione del personale e miglior gestione di riposi e ferie con l'aumento dei ricavi... magari qualcuno spieghi a questi... questi... questi... vabbè, il nome trovatelo voi, la differenza tra costi e ricavi, tra soldi che entrano e soldi che escono.
E, per favore, che non glielo spieghi Toninelli...
 
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sevs17

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Milano, Lombardia.
Il Messaggero sostiene che avrebbero trovato l'accordo su Blue Skies:


ALITALIA: RUSH FINALE PER LA SCELTA DEL PARTNE INDUSTRIALE

Venerdì 15 Novembre 2019 Ultimo aggiornamento 17:00

(Teleborsa) - A sei giorni dalla scadenza fissata per la presentazione dell'offerta vincolante da parte della cordata guidata da FS per la creazione della Newco Alitalia, la scelta del partner industriale continua a propendere per Delta Air Lines, ferma al 10% di partecipazione al capitale sociale, che ha aperto uno spiraglio significativo sul potenziamento delle rotte verso il nord America.

Partendo dalla possibilità che non sia più semplicemente partner affiliato del consorzio Blue Skies (a cui fanno riferimento Delta, Air France-Klm e Virgin Atlantic), Alitalia si sta preparando a operare nella prossima estate 7 collegamenti diretti, tra cui le novità di San Francisco, Austin e Atlanta, oltre all'incremento di frequenze per Miami e Boston.

Lufthansa sembra intenzionata a riproporsi con una nuova offerta che potrebbe arrivare dal CdA convocato per lunedì 18 novembre, a sole 72 ore dalla scadenza per l'offerta vincolante. Dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi, che subordinano l'eventuale ingresso nel capitale a una radicale ristrutturazione della compagnia aerea accompagnata da pesanti sacrifici in termini occupazionali, non è dato sapere quale nuova mossa potrebbe accompagnare un'offerta da parte del vettore tedesco.

Fonte: https://www.ilmessaggero.it/economi...a_scelta_del_partner_industriale-4864885.html
 

Marco Clemente

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In pratica togliendo 3 per operare tutte quelle rotte vuol dire che si chiude anche tutto cio che non va negli USA... la BOS con la rotta di DL potenziandola che vuole dire 3x? Stessa cosa per ATL? Mi sembra tutto come sempre molto campato in aria... si parla sempre di potenziamento ma la cosa vera è che le pochissime macchine di lungo diminuiscono ancora..
 

Marco Clemente

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8 Febbraio 2016
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Che poi con aggiunta di Atlanta San Francisco e Austin le destinazione dovrebbero essere 9 e non 7...senza contare Toronto e Messico city anche queste sotto JV...
 

leerit

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3 Settembre 2019
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L’Alitalia continua la sua vita di tutti i giorni e addirittura allarga le attività: solo nelle ultime 24 ore ha annunciato un nuovo accordo di «codeshare» (con la compagnia aerea brasiliana Azul) e ha ottenuto un importante riconoscimanto globale, essendole stata conferita la certificazione Iata Ceiv Pharma (Center of Excellence for Independent Validators in Pharmaceutical Logistics), cioè il principale attestato internazionale che testimonia la conformità ai più elevati standard per il trasporto di prodotti farmaceutici.


Eppure, mentre gli aerei di Alitalia decollano verso nuove mete e con nuovi business, la sorte della compagnia resta più che mai in bilico, la sua crisi minaccia di essere terminale, e la ricerca di una compagine azionaria solida, sorretta da un piano industriale altrettanto solido, si prolunga senza esito. Antonio Bordoni, docente di gestione delle compagnie aeree presso l’università Luiss di Roma (e fra i massimi analisti italiani del settore), segnala a questo riguardo un fatto che finora non sembra sia entrato nel dibattito nazionale su Alitalia: «I commissari straordinari - dice Bordoni - sono tenuti a presentare relazioni trimestrali sulla situazione della compagnia. E quelle del 2018 sono state pubblicate sul sito di Alitalia. Ma da quasi un anno questo non succede più. La relazione trimestrale pubblicata più di recente online risale al 31 dicembre del 2018. Con tutto quello di cui si discute, il pubblico avrebbe il diritto di dibattere su numeri ufficiali aggiornati, e non vecchi di quasi un anno».

Contattate da La Stampa, fonti dell’Alitalia ribattono che la compagnia continua a comunicare regolarmente i dati di mercato come se fosse quotata, e che le relazioni trimestrali vengono presentate al tribunale di Civitavecchia, anche se non sono pubblicate sul sito. Contro replica di Bordoni: «Ma perché, con o senza obbligo, hanno messo online le relazioni trimestrali al marzo 2018, al giugno 2018, al settembre 2018 e al dicembre 2018, ma da un anno non lo fanno più? Qual è il motivo?».

Lo stesso Bordoni solleva un’altra questione: «C’è in giro molta soddisfazione per il ritorno di interesse da parte di Lufthansa per Alitalia. Ma ci sono due problemi. Innanzitutto, la notizia, detta così , non è vera, perché il presidente e amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr, ha ripetuto fino alla noia, e ancora di recente, che se c’è dentro la partecipazione pubblica l’Alitalia non gli interessa. Quindi non si può avere contemporaneamente, in Alitalia, le Ferrovie dello Stato, la Cdp e la Lufthansa. L’ipotesi non esiste proprio». E l’analista propone anche un’obiezione più generale: «In Europa la deregolamentazione del settore aereo avrebbe dovuto portare più concorrenza e più libertà di scelta per i viaggiatori. E invece si sta formando un oligopolio, che verrebbe rafforzato dall’eventuale ingresso di Alitalia nella galassia Luftansa. Non stiamo parlando di alleanze (SkyTeam, Oneworld, Star Alliance) ormai superate e ridotte a mero strumento di solo marketing, parliamo invece di tre poli: Iag (costituito attorno a British Airways), con 113 milioni di passeggeri all’anno e 24 miliardi di fatturato; Air France/Klm (10 milioni e 26 miliardi); e Lufthansa con tutte le controllate (Swiss , Austrian eccetera) con 142 milioni di passeggeri e 28 miliardi di giro d’affari. Questo grazie al fatto che le regole comunitarie impediscono ai vettori extra-Ue di rilevare più del 49% di una compagnia aerea, ma quelli comunitari non incontrano impedimenti ad acquisire il 100 per cento di un altro vettore concorrente. Se anche Alitalia entrasse nella costellazione di Lufthansa la situazione peggiorerebbe».

https://www.ilsecoloxix.it/italia-m...giallo-delle-relazioni-trimestrali-1.37910734
 

leerit

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#Alitalia ha firmato un #accordo che gli permetterà di applicare in #Brasile i suoi codici di volo su molte rotte della compagnia aerea #Azul.

L’accordo sarà in vigore dal prossimo 2 dicembre e sarà un reciproco beneficio per i paseggeri di entrambe le aerolinee.

“Alitalia è sempre alla ricerca di nuovi partners – dice Fabio Maria Lazzerini CBO di Alitalia – e questa nuova partnership accresce la sua penetrazione in Brasile, un importante mercato con grandi possibilità di sviluppo per l’aerolinea italiana, maggiormente per la presenza di una grande e forte comunità italiana”.

Recentemente Azul ha annunciato una grande alleanza con TAP Air Portugal (dove ci sono azionariati comuni ndr) sul mercato transatlantico. il code share reciproco con Alitalia permette la continuazione di questa politica di sviluppi commerciali.

Su questa alleanza con Alitalia il Abhi Shah chief revenue officer di Azul ha detto ” I passeggeri di alitalia saranno capaci di connettersi con le oltre 100 destinazioni del network di Azul, molte più della metà esclusivamente servite”Alitalia va in code share anche con Azul in Brasile.

Diciassette sono le destinazioni interessate dall’accordo: São Paulo (Guarulhos), Rio de Janeiro (Galeão e Santos Dumont), Belo Horizonte (Confins), Brasília, Campinas (Viracopos), Ribeirão Preto, Cuiabá, Curitiba, Florianópolis, Navegantes, Goiânia, Salvador, Ilhéus, Porto Alegre, Porto Seguro, Recife e Vitória.

https://italiavola.com/2019/11/16/a...iassette-destinazioni-allinterno-del-brasile/
 

belumosi

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fonti dell’Alitalia ribattono che la compagnia continua a comunicare regolarmente i dati di mercato come se fosse quotata, e che le relazioni trimestrali vengono presentate al tribunale di Civitavecchia, anche se non sono pubblicate sul sito. Contro replica di Bordoni: «Ma perché, con o senza obbligo, hanno messo online le relazioni trimestrali al marzo 2018, al giugno 2018, al settembre 2018 e al dicembre 2018, ma da un anno non lo fanno più? Qual è il motivo?».
Era ora che qualcuno lo scrivesse a chiare lettere! Bravo! :eek:ky:
 

leerit

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Con la riapertura della rinnovata Casa Linate “Piazza della Scala” Alitalia si impone con forza sul segmento business. «Questa lounge è pensata in modo coerente al posizionamento di Linate – dichiara Fabio Maria Lazzerini, chief business officer di Alitalia – che è prevalentemente rivolto al mondo corporate, oltre che a quello leisure di alta fascia. Un traffico che non può fare a meno di collegamenti molto frequenti, in Italia e in Europa».

Sullo scalo cittadino per eccellenza, dove la compagnia muove annualmente «5,4 milioni di passeggeri» prosegue Lazzerini «abbiamo rivisto l’operativo che fa perno sulla Milano-Roma, mantenendo le frequenze a più elevato rendimento e spostando le altre a favore di ulteriori destinazioni internazionali a forte vocazione corporate, da Stoccarda a Colonia e prossimamente Amburgo».

Senza dimenticare «l’innovazione dello shuttle» che ha preso il via proprio da Linate, «prima su Londra e poi su Parigi (Charles de Gaulle e Orly): un servizio che stiamo studiando anche per nuove destinazioni, che potrebbero spaziare da Bruxelles a Madrid».

L’obiettivo di questa lounge, ribadito una volta di più da Lazzerini, «è quello di servire al meglio questo tipo di clientela (corporate, ndr), che è quella che ha fatto crescere i ricavi Alitalia negli ultimi due anni – invertendo il trend negativo che durava da un decennio -. Ottobre è stato il 24° mese consecutivo di crescita sul lungo raggio. Chiuderemo novembre con una crescita ben superiore al 5% rispetto all’anno scorso e dicembre con un +7%, pur operando con cinque aerei in meno in flotta. Questo grazie sia all’aumento del numero dei passeggeri ma anche e soprattutto al diverso mix di passeggeri.

Alitalia non è guarita, lo sappiamo bene, ma sta sicuramente meglio di due anni fa».

http://www.travelquotidiano.com/tra...a-riscossa-sul-traffico-corporate/tqid-367908
 

leerit

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Alitalia ha l'acqua alla gola e perderebbe un milione di euro al giorno. Intanto, è sempre più vicina la nuova deadline, fissata il 21 novembre, per la presentazione di un'offerta

Il nodo resta quello della scelta del partner industriale.

Delta ha confermato, lunedì scorso, l'impegno a mettere sul tavolo 100 milioni di euro, rimanendo l'unica compagnia a prevedere una partecipazione azionaria, dato che Lufthansa ha ribadito la possibilità di una partnership commerciale senza un intervento sull'equity. La partita, però, è ancora aperta.

Alitalia spera nella salvezza da parte della compagnia americana o di quella tedesca, per rallentare le enormi perdite, che costringono la compagnia italiana a mettere i lavoratori in cassa integrazione e a chiedere soldi in prestito allo Stato. Nel frattempo, però, sembra che i dirigenti vengano premiati, con bonus milionari. È quanto sostiene il Fatto quotidiano. Secondo il giornale, infatti, i commissari straordinari, a cui il 12 maggio 2017 era stata affidata la compagnia, avrebbero elargiro a fine 2018 un milione di euro, per i buoni risultati della gestione.

Inoltre, sempre secondo il Fatto quotidiano, in questi mesi sarebbero anche stati nominati 48 nuovi dirigenti, a cui sarebbero stati concessi stipendi che non tengono conto della reale situazione di Alitalia. Tra questi, uno avrebbe ricevuto una gratifica da 300mila euro, mentre un altro da 270mila euro, oltre all'auto di servizio e "un paracadute di 12 mensilità pagate nel caso in cui le circostanze gli avessero imposto di lasciare il lavoro". Stipendi che appaiono esagerati, anche se confrontati con compagnie che non hanno i problemi di Alitalia: la media mondiale, infatti, si attesta intorno ai 120mila euro. Ma anche i commissari avrebbero incassato delle somme di denaro non indifferenti: si tratterebbe di circa 10 milioni di euro, tra stipendi e percentuali sulle somme recuperate dal fallimento. Oltre all'incremento degli stipendi e dei dirigenti, la compagnia si troverebbe anche in una situazione di stallo: il costo del leasing e del carburante degli aerei, infatti, sarebbe rimasto fuori mercato.

Alitalia, però, ha smentito la notizia, sostenendo che nessun commissario abbia finora ricevuto alcun comprenso. Inoltre, il numero dei dirigenti sarebbe diminuito da 64 a 43, facendo risparmiare alla compagnia 9,8 milioni l'anno. Inoltre, Alitalia sostiene sia "totalmente falso" che i commissari abbiano incassato 10 milioni di eruo: "I commissari straordinari finora non hanno ricevuto alcun compenso".

Ritenuta falsa anche "l'affermazione secondo cui, relativamente ai leasing degli aerei, non sia successo nulla dopo la realizzazione del servizio commissionato e pagato all'International Bureau of Aviation. L'azione dei commissari sui costi della flotta ha portato a una diminuzione dei costi di leasing nel primo semestre 2019 di circa il 30% rispetto all'inizio dell'amministrazione straordinaria, anche grazie alla rinegoziazione di circa il 50% dei canoni".

http://www.ilgiornale.it/news/economia/alitalia-premia-i-dirigentia-compagnia-falso-1786479.html
 
Stato
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