Alitalia e Ferrovie: accordo raggiunto


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Farfallina

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23 Marzo 2009
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Mi auguro di no. Per altro qualunque accordo raggiunto scontenterà almeno uno dei 2 big player del mercato europeo, difficile che la costa possa passare in cavalleria.
Sono sostanzialmente rimasti a guardare con AB.
Che non piaccia alla parte perdente ok, appigli per un intervento UE (immagino tu lo auspichi a favore di LH contro DL-AF-KL) la vedo dura. Cosa diversa se avvenisse una nazionalizzazione al 100% senza partner industriale e con CDP socia che acquista 150 nuovi aerei per AZ.
 

rr41

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6 Febbraio 2012
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La Repubblica scrive che la trattativa per Alitalia ha subito un rinvio di una mese, a dopo le elezioni europee. Nonostante le assicurazioni dei commissari e del governo, che rinviano il rimborso del prestito ponte da 500 milioni di euro e la vendita, i sindacati temono per il futuro degli undicimil ...

Leggi tutto: https://www.soldionline.it/notizie/...-le-europee-in-cassa-restano-500-milioni?cp=1
Vorrai dire 4 mesi, le elezioni europee sono il 28 maggio.
 

rr41

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6 Febbraio 2012
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Dai numeri riportati dai sindacati in cassa ci sono un po' più di 700 milioni.
Il prestito + interessi dovremmo essere a circa 1 miliardo abbondante, il governo punta a convertire in azioni circa 3-400 milioni, sostanzialmente la parte di prestito ponte utilizzato + interessi.
Da un messaggio precedente
“L’Ebitda a fine 2018 è stato di -154 milioni ed è stato annunciato il pareggio a livello di Mol nel 2019. La liquidità dell’azienda al 31 dicembre era di 703 milioni, di cui 503 in cassa e i rimanenti 197 milioni depositati in garanzia presso i fornitori”
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Oggi allo European Aviation Symposium a Monaco di Baviera il CCO di Eurowings (Oliver Wagner) ha ribadito nuovamente che Lufthansa e' interessata ad avere il controllo e la maggioranza di AZ, e stanno discutendo con FS. Non sono pero' interessati a quote di minoranza. Quotando la frase finale: "Anything less....you can't restructure"
 

Simme71

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19 Maggio 2009
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L'EBITDA in perdita a 154 milioni è un dato di per sè terribile, dopo quasi due anni di AS. L'azienda è lungi dal riuscire ad essere profittevole da un punto di vista operativo. Non c'è di che rallegrarsi sul fatto che il valore sia "meno terribile" di quello monstre del precedente anno.
In pratica, come suggerisce l'articolo del Sole, si può stimare un risultato netto negativo che si aggira sui 400 milioni di euro; questo aspetto le altre compagnie lo conoscono bene e il tempo gioca assolutamente contro AZ che giorno dopo giorno vede prosciugarsi la propria liquidità verso quelle soglie di criticità da evitare. Il negoziato che i commissari devono condurre ritengo che sia veramente improbo, da qui le mie precedenti previsioni sulla ulteriore proroga e aumento del prestito ponte come unica strada per continuare a tenere in piedi l'azienda. E naturalmente spero di sbagliarmi.
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
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2 Febbraio 2012
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L'EBITDA in perdita a 154 milioni è un dato di per sè terribile, dopo quasi due anni di AS. L'azienda è lungi dal riuscire ad essere profittevole da un punto di vista operativo. Non c'è di che rallegrarsi sul fatto che il valore sia "meno terribile" di quello monstre del precedente anno.
In pratica, come suggerisce l'articolo del Sole, si può stimare un risultato netto negativo che si aggira sui 400 milioni di euro; questo aspetto le altre compagnie lo conoscono bene e il tempo gioca assolutamente contro AZ che giorno dopo giorno vede prosciugarsi la propria liquidità verso quelle soglie di criticità da evitare. Il negoziato che i commissari devono condurre ritengo che sia veramente improbo, da qui le mie precedenti previsioni sulla ulteriore proroga e aumento del prestito ponte come unica strada per continuare a tenere in piedi l'azienda. E naturalmente spero di sbagliarmi.
Un operatore economico razionale cercherebbe di vendere AZ il più in fretta possibile, perché ben difficilmente il magro incasso per l'AS potrà compensare le perdite quotidiane della parte operativa. Ma purtroppo nelle mani pubbliche le aziende finiscono per essere gestite con altre logiche.
 

LH243

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2 Ottobre 2016
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2
EDDF, LIRF, LIVD
Frose, il manager dell´hub FRA Lufthansa, ha ribadito a sua volta diverse volte ció riportato da Hohmeister: o il controllo dell´azienda oppure non interessa. Per questo credo che il governo italiano non cederá a Lufthansa, dovrebbero virare di 180° rispetto quello che hanno detto fino adesso e fare esattamente ció che aveva instradato da Calenda e bloccato da CS che non voleva imbarcarsi in un´avventura con il cambio di governo alle sue porte nel 2018. Vedremo, diciamo che se effettivamente il governo deciderá di darla/venderla/svenderla/regalarla/cederla a Lufthansa, sarei curioso di vedere le argomentazioni per giustificare questo cambio di rotta.
 

ripps

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17 Giugno 2017
1,388
0
A partire da marzo Alitalia potrà tornare a volare su Teheran a patto che l’Italia metta al bando come ha fatto Berlino la compagnia iraniana Mahan Air.

È questo un accordo raggiunto con Washington scrive la Stampa.
 

BrunoFLR

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13 Giugno 2011
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1,443
Firenze
Questi Yankees con la liberalizzazione solo quando gli fa comodo avrebbero rotto i...

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13900

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26 Aprile 2012
10,691
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https://www.startmag.it/smartcity/che-cosa-sta-succedendo-in-alitalia-sul-catering-di-bordo/

[h=1]Che cosa sta succedendo in Alitalia sul catering di bordo?[/h]Non conosco l'affidabilità della notizia, mi è apparsa sul feed di google
Uno scenario vecchio come il mondo, l'avrò visto visto almeno una mezza dozzina di volte quando quelli che fanno i contratti non hanno la più pallida idea di come funzioni l'operazione e non ascoltano chi, invece, sa.

Ricordo ancora con affetto il caso della Line Station XYZ (nomi nascosti per proteggere i cretini) in cui la manutenzione era fatta dalla compagnia ABC: ex monopolista, compagnia "di bandiera", dalle finanze sgangherate e dal management vecchio stampo ma con esperienza da vendere e in grado di andare "the extra mile". Costo annuo 100mila sacchi.

Arrivano i fenomeni di IAG e ordinano il passaggio al provider DEF, con cui hanno concordato un contratto da 50mila sacchi.

Seguono veementi proteste da parte di tutti - il capo, il responsabile d'area, io - su come DEF sia affidabile quanto l'alternatore di una Innocenti Elba dopo un temporale, sul fatto che il contratto negoziato sia 'tutto escluso', sul come ABC conosca i nostri aerei, e in particolare i motori RB211 e abbia personale esperto. Niente, 60 days notice e via tutti con DEF.

Nella prima settimana prendiamo 5mila sacchi di extra per: 1) top-up di azoto; 2) un cambio di equipaggiamento di bordo (bombola di ossigeno portatile vuota e un paio di estintori) 3) due call-out per potenziali problemi. Più 4 ritardi di più di 20 minuti. Uguale nelle settimane due e tre. Il direttore d'area deve andare in loco a supervisionare, con costi non quantificati. Un mese dopo ecco un lightning strike. DEF non ha l'equipaggiamento per un controllo, non ha un hangar, non ha niente. L'aereo rimane fermo 3 giorni finchè la compagnia ABC non viene contattata per supportare DEF. Costo totale: 250mila sacchi tra fermo dell'aereo e via dicendo. Il giorno dopo il rientro dell'aereo, in una riunione col direttore di Engineering dove i kitammuort si lanciano come promesse elettorali, a DEF viene dato il 60 days notice e si ritorna da ABC, che nel frattempo chiede 120mila sacchi. Il fenomeno di IAG è ancora lí, purtroppo.
 
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