Alitalia e Ferrovie: accordo raggiunto


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bebix

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3 Giugno 2015
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Pisa
@ 13900
Nella sanità, specie in regioni “virtuose” come la mia, queste stronz ... stupidaggini sono all’ordine del giorno, solo che i presunti risparmi si fanno sulla pelle dei pazienti e non in senso letterale.
 

13900

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26 Aprile 2012
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@ 13900
Nella sanità, soecie in regioni “virtuose” come la mia, queste stronz ... stupidaggini sono all’ordine del giorno, solo che i presunti risparmi si fanno sulla pelle dei pazienti e non in senso letterale.
Ah, non oso pensare a cosa succeda nel pubblico. Probabilmente tra cent'anni, su Spaziocivile.org, i nostri discendenti parleranno del contratto di catering di Alitalia (si spera non più in A.S.) per i servizi Terra-Venere e dei problemi causati...
 

Volvic

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6 Ottobre 2015
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... su come DEF sia affidabile quanto l'alternatore di una Innocenti Elba...
L'importante è non menzionare la Fiat Duna.

In una multinazionale, il fenomeno ha seguito le procedures quindi è in "'nà botte de ferro"
In una ditta padronale dove c'è qualcuno che ne capisce ed "i danè sono miei e li spendo come voglio" si fanno le congratulazioni al fenomeno per il suo nuovo lavoro altrove e gli sì dà l'ammontare per rescissione unilaterale del contratto dirigenti col proprietario che sorride e pensa "non ho mai speso meglio i mei soldi"
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Leonardo esclude un interesse per Alitalia

Ma l'ad Profumo non chiude la porta a future acquisizioni a patto che non servano solo ad aumentare la mole del gruppo, quanto le capacità specifiche che si hanno su single tecnologie. Nasce la Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine | Leonardo, la Germania verso l'Eurofighter

Leonardo esclude un interesse per Alitalia, ma non chiude la porta a future acquisizioni a patto che non servano solo ad aumentare la mole del gruppo quanto le capacità specifiche che si hanno su single tecnologie. L'amministratore delegato, Alessandro Profumo, a margine della presentazione della Fondazione Leonardo -Civiltà delle Macchine al Maxxi di Roma, ha affermato di "non vedere tanta matematica" in ipotesi di fusioni e aggregazioni che puntino ad aumentare solo le "dimensioni assolute" del gruppo, ma semmai in strategie volte a rafforzare "singole aree o capacità".

"La forza nel nostro mondo, nel mondo di difesa, aerospazio e sicurezza non è data dalle dimensioni assolute, ma dalle capacità specifiche che si hanno su single tecnologie, i singoli domini", ha spiegato Profumo. "Noi, ad esempio, negli elicotteri siamo una delle aziende più grandi al mondo, piuttosto che negli aerei da addestramento, piuttosto che nei sistemi radar e nell'elettronica per la difesa".

"Quindi non vedo tanto matematica di dimensioni assolute della società", ha rimarcato, "quanto di dimensioni su singole aree di professionalità e di capacità". D'altra parte Leonardo in Italia genera solo il 14% del suo fatturato, l'86% lo fa al di fuori, in pratica è un'azienda con quattro mercati domestici: l'Italia, gli Stati Uniti, l'Inghilterra e la Polonia, "poi esportiamo in tutto il resto del mondo. Se prendiamo il più grande mercato singolo per noi sono gli Usa, siamo già una azienda globale", ha osservato ancora Profumo.

Nelle scorse settimane più volte si è parlato di un'aggregazione tra Leonardo e Fincantieri , ipotesi poi smentita dal governo, ma anche di un coinvolgimento del gruppo della Difesa nel dossier Alitalia. Su quest'ultima ipotesi profumo ha tagliato corto: "Non ne capirei il senso". Lo scorso 30 gennaio il premier, Giuseppe Conte, ha bollato come "destituita di ogni fondamento" l'ipotesi che il governo starebbe pensando alla creazione di un maxi polo della difesa e della cantieristica con una fusione tra Fincantieri e Leonardo . "Non stiamo pensando a nulla di tutto ciò. Non c'è nulla sul tavolo", aveva puntualizzato Conte.

Intanto il lancio della Fondazione Leonardo -Civiltà delle Macchine segna un momento importante sia nella storia del gruppo, che lo scorso anno ha celebrato il suo settantesimo anniversario, "sia nel percorso di dialogo e reciproco confronto sviluppatosi nel nostro Paese tra industria e cultura, tra scienza e arte", ha sottolineato Profumo.

"L'impegno della Fondazione è di contribuire a un rinnovato umanesimo per la diffusione della conoscenza al servizio del nostro Paese e a beneficio di tutti", ha aggiunto il presidente della Fondazione, Luciano Violante. In particolare, la Fondazione punta a favorire il dialogo con la società civile, promuovere nei territori di riferimento la cultura industriale e di impresa, valorizzare il patrimonio culturale e museale e diffondere conoscenza.

A Piazza Affari al momento il titolo Leonardo segna un +1,22% a 8,652 euro.

https://www.milanofinanza.it/news/leonardo-esclude-un-interesse-per-alitalia-201902041251228384
 

puntogg

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25 Agosto 2017
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Fonte?

Comunque ovvio che incida, ma è nello stesso ordine di grandezza di molte concorrenti, ad esempio di Iberia che risulta prima.
Certo, nulla di paragonabile a AA che conta 189k voli conteggiati.

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mcsl

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4 Luglio 2017
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Carpi
Alitalia from late-July 2019 is resuming Milan Malpensa – St. Petersburg service, previously served until September 2014. The Skyteam member plans to operate this route once a week on Saturdays, from 27JUL19.

This route is operated by a mix of Airbus A319 and A320 aircraft.

AZ544 MXP1135 – 1610LED 32S 6
AZ545 LED1710 – 1940MXP 32S 6
 

Paolo_61

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2 Febbraio 2012
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Alitalia la seconda compagnia per puntualità secondo questa classifica.
Certo che rotte e numerica dei voli però incidono, o no?
Tenendo conto delle dimensioni delle compangie aeree di cui si parla, no, non è la dimensione a contare. Conta molto di più l'intasamento dell'hub o degli hub di riferimento e quanto è sfruttata la flotta (sia in termini di tempi di turnaround sia in termini di riserve disponibili).
 

Beppe74

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4 Dicembre 2014
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Difficile Stabillirlo!
Tenendo conto delle dimensioni delle compangie aeree di cui si parla, no, non è la dimensione a contare. Conta molto di più l'intasamento dell'hub o degli hub di riferimento e quanto è sfruttata la flotta (sia in termini di tempi di turnaround sia in termini di riserve disponibili).
Ok grazie
Io pensavo invece, che il basso turnover della flotta, e lo scarso peso del lungo raggio determinassero più libertà di azione e maggiore focus sulla pianificazione stessa. Nel caso specifico di Az.
 

TapiroVolante

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13 Dicembre 2016
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Mmm e AA avrebbe operato 189.000 voli in 30 giorni? Cioé 6.300 voli al giorno??

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According with Wikipedia, AA ha 959 aeromobili in sevizio: questo vorrebbe dire meno di 7 tratte al giorno per aeromobile, per la precisone 189.927/31 (era gennaio...) = 6127 (arrotondato per eccesso), ripartito per i 959 uccellacci fa 6,388 tratte/aeroplano al giorno; non sono certo un esperto, ma mi sembra fattibile.
 

Max737

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7 Febbraio 2017
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Intervista a Stefano Paleari sul sole 24 ore

«La nuova Alitalia pronta per l’estate, il lungo raggio vale metà dei ricavi»
di Mara Monti 07 febbraio 2019
Questa volta l’accordo si farà: entro marzo per Alitalia è attesa la scelta del partner industriale tra i tedeschi di Lufthansa e gli americani di Delta Air Lines. Poi per l’amministrazione straordinaria gestita attualmente dai commissari Stefano Paleari, Enrico Laghi e Daniele Discepolo calerà il sipario. Ventidue mesi vissuti sul filo del rasoio tra l’avvicendarsi dei governi, un mercato del trasporto aereo in fibrillazione, con le compagnie aeree che cadevano come birilli alle prese con la spietata concorrenza delle low cost e il prezzo del petrolio impazzito. «Tra questi cieli turbolenti siamo riusciti nell’obiettivo di mettere in sicurezza la compagnia, garantendo la valorizzazione degli asset e la continuità aziendale», spiega a Il Sole 24 Ore il commissario Stefano Paleari.
Professor Paleari, siamo alla fase conclusiva dell’amministrazione straordinaria. Dopo 22 mesi ritiene concluso il mandato stabilito dal decreto di creare le condizioni per la cessione della compagnia?
Penso che se due anni fa l’idea di rilanciare Alitalia poteva sembrare un atto temerario, oggi quell’idea si è concretizzata: a gennaio per il 14esimo mese consecutivo è stata registrata una crescita del fatturato (+4%), Alitalia è stata la seconda compagnia al mondo per puntualità e soprattutto il lungo raggio sta dando i frutti sperati. In un anno il fatturato dei voli intercontinentali è salito del 7%, e oggi rappresenta il 48% del giro d’affari, un risultato ottenuto a flotta costante. E questo in un contesto economico in rallentamento che rende il dato ancora più importante.
Dunque c’è spazio sul mercato per una nuova Alitalia?
Nonostante la competitività del mercato e pur agendo con i soli strumenti dell’amministrazione straordinaria, abbiamo recuperato efficienza e qualità del servizio, ridando fiducia ai dipendenti, ai fornitori e al mercato: a fine dicembre 2018 Alitalia ha registrato un fatturato di oltre 3 miliardi di euro, con un tasso di crescita del 7% quando si consideri soltanto la voce passeggeri. Sia chiaro, la compagnia non è ancora profittevole, ma il Mol è migliorato da -397 milioni di euro del 2016 a -153 milioni dell’anno scorso e prevediamo per il 2019 di arrivare al pareggio. Questo significa che quest’anno la liquidità andrà a finanziare solo gli investimenti che stimiamo in 220-240 milioni di euro. Ovviamente ci sono ancora ampi spazi di miglioramento, che però non possono essere conseguiti in regime di amministrazione straordinaria.
In questi mesi che idea si è fatto sul modello più adatto alla compagnia?
In primo luogo ritengo che sia interessante avere nell’azionariato un partner forte che si occupi di trasporti, come nel caso di Ferrovie. In secondo luogo, non si può negare la vocazione strategica di Alitalia: il lungo raggio per l’Italia ha dimostrato di essere sottoservito, per il corto e medio raggio ci sono spazi di efficientamento e di ridisegno del prodotto. Il modello shuttle che abbiamo introdotto sui collegamenti da Linate per Londra ne è un esempio. È opportuno valutare questa esperienza anche per altre destinazioni nazionali e internazionali. In sintesi, gli aeroporti di Roma e Milano hanno grandi potenzialità. Sono strategici anche alcuni asset, come la loyalty del programma MilleMiglia, recentemente riacquistata da Etihad, che conta oltre 5 milioni di iscritti.
Sarà sufficiente la liquidità in cassa per ripagare il prestito ponte?
Controlliamo la liquidità quotidianamente. A fine gennaio eravamo a 474 milioni di euro di cassa a cui però si devono aggiungere tutti i depositi in garanzia. È chiaro che più il tempo passa più la cassa si consuma, benché a un ritmo inferiore rispetto al passato. Il tempo consuma, ma non esaurisce. Non c’è alcun problema di continuità. Il prestito ponte (prorogato al 30 giugno, ndr) è un’operazione di mercato nel rispetto delle regole europee.
Quando potrebbe essere chiusa l’operazione?
Se tutto va bene, il signing con la scelta del o dei partner e il piano industriale, sarà siglato entro marzo e il closing prima dell’estate. Si tratta di un passaggio importante su cui c’è fiducia perché la tutela dell’accessibilità di un paese, nel rispetto delle regole europee, non è un atto di sovranismo, ma di buon senso.

https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2019-02-06/la-nuova-alitalia-pronta-l-estate-lungo-raggio-vale-meta-ricavi-192610.shtml?uuid=AFtigUJ&refresh_ce=1
 
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