La misura amplia il fondo da 500 milioni previsto col decreto Cura Italia
Buco senza fine: nel Dl Rilancio i 3 miliardi per Alitalia
Sarà il Mef a sottoscrivere l’importo tramite aumento di capitale. E nell’operazione potrebbe rientrare il salvataggio di Air Italy
di Angela Zoppo10/05/2020 13:26
Buco senza fine: nel Dl Rilancio i 3 miliardi per Alitalia
Col Decreto Rilancio arrivano i 3 miliardi di euro per la newco Alitalia. La misura straordinaria è prevista all’articolo 206 della bozza che verrà esaminata oggi alle 17 nel pre-consiglio dei ministri. Con una modifica all’art. 79 del decreto Cura Italia, che prevedeva una newco con una dote di 500 milioni, si aggiunge ora che il futuro azionista di maggioranza, ovvero il Ministero dell’Economia, “è autorizzato a partecipare al capitale sociale e a rafforzare la dotazione patrimoniale della società di cui al presente comma con un apporto complessivo di 3.000 milioni di euro, da sottoscrivere nell’anno 2020 e versare anche in più fasi e per successivi aumenti di capitale o della dotazione patrimoniale, anche tramite società a prevalente partecipazione pubblica”.
Si sollecita però, da parte di Alitalia, “un piano industriale di sviluppo e ampliamento dell’offerta, che include strategie strutturali di prodotto”. La newco, a sua volta, “può costituire una o più società controllate o partecipate per la gestione dei singoli rami di attività e per lo sviluppo di sinergie e alleanze con altri soggetti pubblici e privati, nazionali ed esteri”.
C’è poi un passaggio che sembra aprire la strada a un contestuale salvataggio di Air Italy, l’ex Meridiana. “La società”, si legge infatti nel testo, “è altresì autorizzata ad acquistare e prendere in affitto, anche a trattativa diretta, rami d’azienda di imprese titolari di licenza di trasporto aereo rilasciata dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, anche in amministrazione straordinaria.
Nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, viene inserito così un fondo di 3 miliardi di euro per l’anno in corso. Il Mef si avvarrà di advisor industriali, finanziari e legali, per i quali è già previsto uno stanziamento fino a 300 mila euro.
Per sostenere il fondo, con decreto del Mef, può essere riassegnata, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, “una quota degli importi derivanti da operazioni di valorizzazione di attivi mobiliari e immobiliari o da distribuzione di dividendi o riserve patrimoniali.”
Nel dettaglio, come anticipato da MF-Milano Finanza dell'8 maggio scorso (qui l’articolo) alla copertura dei 3 miliardi (più i 300 mila euro per i consulenti) si provvede “quanto a 2.000 milioni di euro per l’anno 2020 in termini di saldo netto da finanziare a fabbisogno mediante corrispondente riduzione della dotazione del Fondo per esigenze indifferibili connesse ad interventi non aventi effetti sull’indebitamento netto delle PA di cui all’articolo 3, comma 3 del decreto-legge 5 febbraio 2020, n. 3 e quanto a 1.000.300.000 euro per l’anno 2020 in termini di saldo netto da finanziare e fabbisogno, ai quali si aggiungono 150.300.000 euro per l’anno 2020 in termini di indebitamento netto ai sensi dell’articolo XX (di copertura)”.
milanofinanza.it