Alitalia: cambia tutto?


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,086
3,517
Praticamente il gioco delle 3 carte. Escludendo la liquidazione, l'unica mission dei commissari di un'azienda in AS è la ristrutturazione della stessa. Ora, dopo due anni e mezzo di inerzia quasi totale (sicuramente dovuta ad un input politico), abbiamo un nuovo commissario incaricato di fare... la ristrutturazione di AZ. Sempre con DL e LH in lotta per prendersi la compagnia italiana sborsando poco o nulla, quando per un rilancio vero servirebbero un mare di soldi.
Mi sembra tutto così surreale.
 

belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,086
3,517
Salva-Alitalia con 2.500 esuberi, il piano del commissario Leogrande

Domenica 8 Dicembre 2019 di Umberto Mancini

Avrà 5 mesi di tempo per salvare Alitalia. Tagliare i costi. Ridurre gli organici. Trovare un partner industriale e una nuova alleanza internazionale. Dovrà farlo entro giugno. Per evitare che lo Stato, come già accaduto tante volte, sia costretto a mettere altri soldi, dopo i 1.300 milioni già dirottati con gli ultimi due prestiti-ponte nelle casse delle compagnia di bandiera. Dovrà, sopratutto, convincere i sindacati della bontà del nuovo piano industriale e del fatto che soluzioni alternative, dopo questo ennesimo tentativo in extremis, non ce ne saranno. Per questo, visto che l’impresa farebbe tremare i polsi a chiunque, l’avvocato Giuseppe Leogrande, 56 anni, pugliese, nuovo commissario unico di Alitalia, si è già messo al lavoro.



Lo ha fatto partendo da uno schema semplice che conosce bene e che ha avuto successo. Quello che ha portato fuori dalle secche delle crisi la compagnia Blue Panorama. Nel triennio 2014-2017 Leogrande, grande esperto di procedura fallimentare, ex amministratore di diversi gruppi italiani in profondo rosso, si è distinto per avere centrato l’obiettivo con il piccolo vettore romano, risanato e rilanciato. Certo la missione adesso è molto più complessa e difficile. Ma, spiegano fonti sindacali che lo hanno contattato subito dopo la nomina del Mise, Leogrande tenterà di replicare quanto di buono già fatto. Consapevole che richiamare al tavolo Atlantia, disponibile a sedersi ma solo a certe condizioni, e Fs non sarà agevole. I due colossi sembrano al momento molto freddi. In attesa. Curiosi comunque di capire come verrà articolato il nuovo bando di gara. Bando su cui il super commissario è già al lavoro e che, d’intesa con l’esecutivo, dovrebbe essere presentato la prossima settimana, di certo prima di Natale. Sia Atlantia che Fs, pilastri del precedente consorzio poi svanito per il no della holding dei Benetton, non hanno pregiudiziali, sopratutto se, come probabile, Leogrande consegnerà un vettore più efficiente, snello, meno ingessato rispetto alla struttura attuale. Del resto se arrivasse una chiamata da Palazzo Chigi sarebbe praticamente impossibile tirarsi indietro.

GLI STEP
Il piano del super commissario parte, secondo quanto risulta al Messaggero, da un cifra chiave. L’obiettivo è contenere gli esuberi entro quota 2.500, circa 1.500 in più rispetto ai dipendenti già oggi in cassa integrazione. Molto meno rispetto ai desiderata di Delta e Lufthansa che puntavano, come noto, a quota 6 mila. La novità è che l’avvocato pugliese vuole gestire gli esuberi sfruttando al massimo tutti gli ammortizzatori sociali esistenti e, sopratutto, intende chiederne di nuovi proprio al Mise: prepensionamenti mirati e “scivoli” per favorire al massimo le uscite, evitando, come già sottolineato dal ministro dello Sviluppo Patuanelli, macelleria sociale e spacchettamenti. Di certo Palazzo Chigi farà di tutto per favorire questo processo, puntando anche misure “creative”, come la solidarietà espansiva o altri strumenti da studiare ad hoc.

LO SCHEMA
Leogrande, dopo una serie di verifiche, dovrebbe lasciare in una bad company, gestita con pieni poteri dall’amministrazione straordinaria (come fatto con Blue Panorama), tutto il personale in sovrappiù, i debiti, le criticità, ovvero la parte più complessa; nella newco “buona” finirà l’Alitalia “ripulita”, con gli organici razionalizzati, zero debiti e tutti i contratti (dal leasing al catering, dalla manutenzione agli slot) completamente rivisti. La Nuova Alitalia, sempre se prevarrà questo schema, dovrebbe poi trasferirsi da Sky Team a Star Alliance, visto che l’operazione disegnata da Patuanelli è proprio quella di preparare la nostra compagnia di bandiera ad un matrimonio con Lufthansa, ritenuta più affidabile di Delta Airlines, e sopratutto proiettata a condividere i profitti delle rotte verso il Nord America. I sindacati, sopratutto quello dei piloti, condividono la scelta tedesca che, almeno in teroria,dà maggiori garanzie in termini industriali. Anche perché il colosso di Francoforte punta a fare di Fiumicino il terzo maxi hub del gruppo, valorizzando così un assett importante di Atlantia. Di certo Leogrande, che vuole stabilire una rapporto forte e condiviso con i sindacati, dovrà anche mettere a punto una squadra d’attacco. I nomi che circolano per la direzione generale sono tanti: da Giancarlo Zeni, oggi ad di Blue Panorama, a Ivan Bassato, direttore Airport management di AdR, ex di Air Dolomiti (Lufthansa). Martedì Leogrande sarà a Roma per fare il punto e probabilmente vedrà subito i sindacati.



 

nicolap

Amministratore AC
Staff Forum
10 Novembre 2005
29,125
1,201
Roma
Prova a spiegarmelo te, a meno che tu non sia uno dei tre.
Sarebbe un problemino di quelli da terza elementare; “allora bambini, se tre persone stanno in un posto tre anni e non si risolve nulla e poi vengono sostituite da uno solo, cosa significa?”.
Penso prenderebbero tutti 10.
Te non so.
Effettivamente la sintassi è proprio quella di uno con la terza elementare.
 

leerit

Utente Registrato
3 Settembre 2019
1,686
483
Lucio Cillis su Repubblica stamane scrive che gli esuberi si punta a ridurli a 1200 e che tra i primi impegni del neo commissario, a cui saranno affiancati due dirigenti che dovrebbero essere Giancarlo Zeni e Roberto Vergari (questo ultimo proveniente da ENAC) ci sarà la revisione degli accordi esistenti in Skyteam propedeutici all’ingresso in Star Alliance.

Di più si riporta che già dai primi mesi del 2020 il network sarà definito con la supervisione di Lufthansa con la quale si condivideranno le varie iniziative commerciali e che “accompagnerà” Alitalia nei primi due anni di inserimento nella nuova alleanza commerciale con una dote di 50 milioni di euro.

Per la manutenzione scrive Cillis Alitalia volo sarà la capogruppo di Alitalia servizi di terra e del “Polo nazionale della Manutenzione” che includerà la società partenopea Atitech.
 

Betha23

Utente Registrato
22 Settembre 2015
2,053
132
Non riesco a capire perché lo chiamano terzo hub visto che LH ha già Zurigo, Vienna e Bruxelles....
 

I-DAVE

Moderatore
6 Novembre 2005
10,840
959
a Taiwan, nel cuore e nella mente
In termini di turismo inbound, i flussi intercettati da Alitalia e non coperti dal altre compagnie sono minimi. La maggior parte dei mercati turistici in Italia è coperto con voli diretti per le destinazioni che, quel mercato, lo hanno (dall'EU, che è il mercato di gran lunga più rilevante); la scomparsa di Alitalia non tocca che in minima parte quei mercati, e mai con relazioni dirette.

Per i mercati extra-UE, bisogna considerare che si tratta in larga parte di tour organizzati (Cina, Giappone, Corea) o di persone che fanno fly-and-drive/spostamenti interni autonomi, e che quindi sono independenti dallo spoke interno offerto da Alitalia, anche perché volano per lo più con la loro compagnia nazionale.

Ho dato un occhio alle rotte che rimarrebbero scoperte - i dati completi sono di seguito; vediamo, come già fatto in passato, che cosa rimane scoperto e cosa rimarrebbe comunque scoperto nel medio-lungo termine, potenzialmente penalizzando il turismo.

In totale abbiamo un potenziale buco su 13 rotte nazionali, la maggior parte delle quali è coperta egregiamente dal treno; delle tre rimanenti, una è inutile (Trapani), una in continuità (Alghero) e una ha problemi legati all'aeroporto (Reggio C).

Delle rotte internazionali, se guardiamo al turismo, perdite rilevanti sono San Paolo, Tokyo, Miami e (forse) Città del Messico, traffico che potrebbe essere probabilmente intercettato abbastanza agevolmente da altre compagnie con uno scalo (soprattutto MIA e MEX) e potenzialmente sostituito nel breve/medio termine da altri vettori (TYO e GRU).

Per prendere un esempio molto banale, sono bastati due anni per vedere il mercato Napoli-USA e Palermo-USA venire sostituito dopo la chiusura di Meridiana - e parliamo di due bacini relativamente poco importanti nel panorama internazionale.

Alcuni dati (pax annui, 2018, sulle relazioni dirette) per le rotte internazionali che non hanno concorrenza:

FCO-AGP: 294.000
FCO-JNB: 57.000
FCO-MEX: 96.000
FCO-MIA: 166.000
FCO-SCL: 122.000
FCO-GIG: 172.000
FCO-GRU: 403.000
FCO-NRT: 199.000

Rotte Alitalia
Concorrenti
Treno
Alghero
AlgiersAir Algerie
AmsterdamKLM, easyJet, Level
AthensAegean, Ryanair
BarcelonaRyanair, Vueling
BariRyanair
BeirutMEA
BelgradeAir Serbia
Bergamo4h 40'
BerlineasyJet, Ryanair
Bologna2h 05'
BostonDelta (seas), Norwegian (seas)
BrindisiRyanair
BrusselsBrussels Airlines, Ryanair
BudapestWizzair, Ryanair
Buenos Aires–EzeizaAerolineas Argentinas
CagliariRyanair
CairoEgyptair
CasablancaRAM
CataniaRyanair
DelhiAir India
DüsseldorfEurowings
Florence1h 30'
FrankfurtLufthansa
GenevaeasyJet
Genoa3h 52'
Johannesburg–O. R. Tambo
KyivErnst, Ukraine International
Lamezia Terme3h 39'
LondonBritish Airways, easyJet, Vueling, Ryanair
Los AngelesNorwegian
MadridAir Europa, Iberia, Vueling, Ryanair
MálagaRyanair, Vueling
MaltaAir Malta, Ryanair
MarseilleRyanair, Vueling
Mexico City
Miami
MilanAir Italy3h 10'
MoscowAeroflot, Pobeda, S7, Ural
MunichLufthansa, Vueling
Naples1h 10'
New York–JFKAmerican, Delta, Norwegian
NiceeasyJet
PalermoRyanair
ParisAir France, easyJet, Vueling
Pisa2h 12'
PodgoricaMontenegro Airlines
PragueCzech Airlines, Smartwings, Ryanair
Reggio Calabria4h 51'
Rio de Janeiro–Galeão
Santiago de Chile
São Paulo–Guarulhos
Seoul–IncheonAsiana, Korean Air
SofiaBulgaria Air, Ryanair
Tel AvivEl Al, Israir, Neos, Ryanair, Vueling
TiranaAir Albania, Blue Panorama, Ernest
Tokyo
ToulouseeasyJet
Trapani
Trieste5h 15'
TunisTunisair
TurinBlue Panorama (seas)
ValenciaVueling, Ryanair
Venice3h 26'
Verona3h 18'
WarsawWizzair, Ryanair
Washington–DullesUnited (seas)
ZurichSwiss
Rotte Alitalia stagionali
Concorrenti
Treno
Amman–Queen AliaRoyal Jordanian
Chicago–O'HareAmerican, Norwegian, United (all seas)
CorfuBlue Panorama, Ryanair, Vueling (all seas)
DubrovnikVueling, Croatia Airlines (seas)
HavanaBlue Panorama
HeraklionBlue Panorama, Neos, Vueling (all seas)
IbizaBlue Panorama, Neos, Ryanair, Vueling (all seas)
KefaloniaBlue Panorama, Vueling (all seas)
LampedusaBlue Panorama, Vueling (all seas)
LarnacaCyprus Airways
MaléNeos
Mauritius
MenorcaNeos, Vueling (all seas)
MykonosBlue Panorama, Neos, Vueling (all seas)
OlbiaAir Italy
Palma de MallorcaNeos, Vueling, Ryanair (all seas)
PantelleriaBlue Panorama (seas)
RhodesBlue Panorama, Neos, Ryanair, Vueling (all seas)
Saint PetersburgAeroflot
San Francisco
SplitCroatia Airlines, Vueling (seas)
TenerifeNeos, Vueling
Toronto–PearsonAir Canada, Air Transat

DaV
 
Ultima modifica:

Dancrane

Amministratore AC
Staff Forum
10 Febbraio 2008
19,752
4,960
Milano
Due anni e mezzo dopo (e 900 milioni dopo), abbiamo nuovamente l’ipotesi LH come la più papabile. Cosa ha vietato di mettersi al tavolo allora senza fare i fighi a urlare che c’era la coda di acquirenti fuori dal Ministero?
 

A381

Utente Registrato
31 Luglio 2007
659
1
Lombardia
900 milioni + 400 milioni fanno quasi un miliardo e mezzo di euro, una somma immensa per qualsiasi paese. Senza contare la cassa integrazione che va avanti a rotazione da decenni.
Se penso che questi soldi potevano essere usati per abbassare il deficit, creare infrastrutture o anche solo creare una nuova compagnia aerea che avrebbe potuto assorbire la parte buona delle attività di alitalia mi viene il magone. Intanto la cosa assurda è che se da un lato hanno lasciato a casa personale negli anni, dall'altro c'è gente che è diventata country manager dal nulla, hanno assunto gente come quadri o dirigenti strapagati senza legarli ai risultati...
L'unica cosa che si potrebbe fare è una petizione del popolo per smettere di buttare via soldi, non possiamo più permettercelo.
 

nicolap

Amministratore AC
Staff Forum
10 Novembre 2005
29,125
1,201
Roma
Due anni e mezzo dopo (e 900 milioni dopo), abbiamo nuovamente l’ipotesi LH come la più papabile. Cosa ha vietato di mettersi al tavolo allora senza fare i fighi a urlare che c’era la coda di acquirenti fuori dal Ministero?
Cosa?
Prima di tutto un rocambolesco quanto goffo tentativo politico animato dal M5S, in cui un drappello di scappati di casa ha pensato bene di far cassa di voti con il più classico degli italici "ghe pensi mi". Un po' come la sconfitta della povertà, il 340-500 di Stato, e un po' tutto ciò che han toccato con mano, anche nel caso Alitalia la spinta primaria è stata quella del ritorno politico, senza alcun interesse per una sensata e ponderata analisi industriale.
In secondo luogo l'esplicito sostegno di buona parte dei dipendenti, che, ammaliati dalla possibilità di una pantagruelica nazionalizzazione e una rendita perpetua di posizione, ha eletto i suddetti scappati di casa ad eroi nazionali, consacrandoli come propri beniamini.
 

norberto

Utente Registrato
2 Luglio 2014
450
35
Due anni e mezzo dopo (e 900 milioni dopo), abbiamo nuovamente l’ipotesi LH come la più papabile. Cosa ha vietato di mettersi al tavolo allora senza fare i fighi a urlare che c’era la coda di acquirenti fuori dal Ministero?
Il fatto che il Governo credeva di poter dettare le proprie condizioni, soprattutto su governance e controllo, a chi avrebbe dovuto mettere il denaro.
 

Cesare.Caldi

Utente Registrato
14 Novembre 2005
37,239
1,440
N/D
In termini di turismo inbound, i flussi intercettati da Alitalia e non coperti dal altre compagnie sono minimi. La maggior parte dei mercati turistici in Italia è coperto con voli diretti per le destinazioni che, quel mercato, lo hanno (dall'EU, che è il mercato di gran lunga più rilevante); la scomparsa di Alitalia non tocca che in minima parte quei mercati, e mai con relazioni dirette.
Ottima analisi, per le rotte LR piu' importanti che hai citato penso che GRU, MIA, TYO sarebbero in poco tempo sostituite dalle varie Latam, AA o Norwegian e ANA.
Anzi mi stupisco moltissimo che Alitalia voli in monopolio da Roma su una destinazione come MIA, che è seconda destinazione degli italiani diretti in USA dopo NYC, già adesso un volo di AA credo reggerebbe bene specie considerando tutti i proseguimenti che AA può offire dal suo hub di MIA.
 

Planner

Utente Registrato
28 Settembre 2008
395
150
Il fatto che il Governo credeva di poter dettare le proprie condizioni, soprattutto su governance e controllo, a chi avrebbe dovuto mettere il denaro.
Non mi farei troppe illusioni sul fatto che non possa succedere ancora, visto che, di nuovo, si parla di bando di gara (vedi articolo postato da Belumosi).
Ma solo io trovo sia una enorme assurdità pretendere di fare un bando per la vendita di un'azienda in simili condizioni? (A meno che non lo imponga una qualche normativa, legge fallimentare o altro).
 

Rasmus

Utente Registrato
8 Settembre 2017
83
0
Vedamo se dopo francesi, olandesi ed emir-arabo-australiani, i tedeschi riusciranno nell'impresa.
 

East End Ave

Utente Registrato
13 Agosto 2013
8,873
3,765
su e giu' sull'atlantico...
Effettivamente la sintassi è proprio quella di uno con la terza elementare.
E malgrado te l’abbia fatta così semplice, non sei in grado di rispondere.
Per il semplice motivo che riuscire a spiegare la palese ovvietà è per te impresa ardua, perché significherebbe rinunciare alla polemica, tuo cavallo di battaglia.
Quando scendi, prova a dirci cosa non potevano fare i magnifici tre che l’ultimo arrivato invece possa fare; perché delle due l’una, o erano dei pupazzi, e un demente chi l’ha nominati, o allora Leogrande (da Norcia?) è davvero un cavaliere nero al quale...
 

East End Ave

Utente Registrato
13 Agosto 2013
8,873
3,765
su e giu' sull'atlantico...
E avanti così , 1300 milioni nel cesso dopo.



MILANO - Disagi in vista per chi prenderà l'aereo venerdì a causa dello sciopero del trasporto aereo indetto dalle principali sigle sindacali. Uno sciopero che minaccia di tenere a terra oltre 300 voli dell'Alitalia, proprio nel periodo che vede il commissario unico Giuseppe Leogrande prendere le redini della compagnia, chiamata all'ennesimo tentativo di rilancio .


In avvio di settimana i sindacati hanno confermato le preoccupazioni per il futuro dei lavoratori Alitalia e con esse lo sciopero di 24 ore di tutto il trasporto aereo di venerdì, per denunciare, tra le altre cose, il perdurare della crisi dell'ex compagnia di bandiera. Per evitare i possibili disagi, la compagnia ha già cancellato alcuni voli: sommando le referenze che si trovano sul sito, a cominciare dalla serata del 12 per terminare con la mattinata del 14 dicembre, si arriva a quota 357 tratte annullate.

La compagnia assicura che opereranno regolarmente i voli del 13 dicembre nelle fasce garantite dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 21:00. E per limitare i disagi dei passeggeri, garantisce di avere "attivato un piano straordinario che prevede l'impiego di aerei più capienti sulle rotte domestiche e internazionali, con l'obiettivo di riprenotare i viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni sui primi voli disponibili in giornata". In questo modo prevede che la metà dei passeggeri riesca a viaggiare nella stessa giornata del 13 dicembre. In ogni caso, resta valido l'invito a verificare lo stato del proprio volo sul sito alitalia.com, chiamando il numero verde 800.65.00.55 (dall'Italia) o il numero +39.06.65649 (dall'estero), oppure contattando l'agenzia di viaggio dove hanno acquistato il biglietto.

I passeggeri che hanno acquistato un biglietto Alitalia per viaggiare fra la serata del 12 e la mattina del 14 dicembre, in caso di cancellazione o di modifica dell'orario del proprio volo, potranno cambiare la prenotazione senza alcuna penale o chiedere il rimborso del biglietto (solo nel caso in cui il volo sia stato cancellato o abbia subìto un ritardo superiore alle 5 ore) fino al 18 dicembre.

Quanto alle ragioni dello sciopero "per Alitalia rigettiamo ogni ipotesi di spezzatino delle attività, occorre un piano industriale di vero rilancio che garantisca investimenti e crescita, senza impatti sul fronte lavoro", hanno messo in chiaro Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta, che hanno proclamato unitariamente l'agitazione anche per chiedere "una riforma del comparto che intervenga nella concorrenza tra imprese, per norme specifiche contro il dumping contrattuale e per il finanziamento strutturale del Fondo di solidarietà di settore".

Proprio sul Fondo, che garantisce l'integrazione degli ammortizzatori sociali e che scadrà il 31 dicembre, cresce il pressing dei sindacati, che hanno scritto anche una lettera ai ministri del lavoro Catalfo, dell'economia Gualtieri, dello sviluppo Patuanelli e dei trasporti De Micheli per chiedere di renderne strutturale il finanziamento: il quadro già di crisi del settore, infatti, spiegano, "è aggravato dalle circostanze che stanno interessando Alitalia". La compagnia ha già 1.075 lavoratori in cigs, cassa che scadrà il 31 gennaio e che i commissari uscenti hanno chiesto di prorogare fino al 23 marzo 2020 per complessivi 1.180 dipendenti.

Al rifinanziamento del fondo sono legate anche le misure di efficientamento che dovrà avviare il super commissario, il cui intervento, in attesa di capire se ci saranno esuberi (le indiscrezioni indicano almeno 2.500 persone), dovrebbe prevedere almeno dei prepensionamenti. Sul tavolo di Leogrande c'è anche la stesura del nuovo bando per la vendita della compagnia, da completare entro il 31 maggio 2020 (ma che potrebbe richiedere tempo anche fino a settembre). Processo che verrà gestito grazie all'ultimo prestito ponte (la tranche da 400 milioni) su cui il Governo è in stretto contatto con Bruxelles, assicura Patuanelli, che ha ribadito al Financial Times il suo ottimismo sul destino della compagnia: "Se pensassi che Alitalia non avesse speranze e che sarà sempre un malato terminale, sarei il primo a staccare la spina".
Repubblica
 

leerit

Utente Registrato
3 Settembre 2019
1,686
483
Fidati, Patuanelli, stacca: è un attimo, ed il contribuente italiano te ne sarà eternamente grato.
Ti sei dimenticato di aggiungere “quello che paga”.

Con la mole di evasione accertata nel ns paese che ha spinto ad un intervento mai registrato prima addirittura il Presidente della Repubblica, a poter dire di “staccare la spina” è una parte dell’Italia. Non tutta.

Il bello però è che a fare la morale sono tutti. Ma proprio tutti. Pure quelli che dovrebbero tacere per pudore o per vergogna.
 

East End Ave

Utente Registrato
13 Agosto 2013
8,873
3,765
su e giu' sull'atlantico...
Che poi, messa così “tutto il trasporto aereo si ferma per il problema Alitalia” è una stupidaggine colossale, giacché non ho risultanza alcuna che personale non-AZ scioperi.
Quindi signori, oltre 300 voli cancellati perché sciopera Alitalia, punto!
E sciopera un istante dopo che il contribuente (non c’è bisogno di dire -che paga-, altrimenti non è un contribuente) ha dato al personale AZ altri anni di CIG nonché altri 400 milioni.
Eccoli i pomata all’attacco, un sogno se AZ si liberasse di questi parassiti che tanto danno continuano a creare al sistema, ben supportati dal sistema politico stesso!
Scioperi? Ok, allora niente 400 milioni e cig e chiudiamo la baracca; ecco cosa dovrebbe dire Patuanelli!!!
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.