Alitalia/CAI: stallo nelle trattative


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indaco1

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30 Settembre 2007
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Si ma chi non sa il tedesco o il francese che fa? Andrà a lavorare con GJ o BV a contratti peggiori di CAI
CAI o AP (vedremo come andra' a finire anche da quelle parti) ha in ordine un bel po' di mezzi che qualcuno dovra' mandare e siamo sicuri che la domanda insoddisfatta ci sara'.

Quindi ci sara' anche la domanda di personale che parla in Italiano.

Poi siamo sicuri che per le straniere che assumeranno persone con base in Italia sara' d'obbilgo qualche altra lingua tranne l'Inglese? Non lo so, sto inventando, eh? Pero' lo scenario e' diverso rispetto alle assunzioni che potevano fare fino a ieri...
 

ottanta

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10 Gennaio 2006
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ALITALIA: ANPAC, ERRORE FARE PRESSIONI SU PILOTI = Roma, 13 set. - (Adnkronos) - Tutte le organizzazioni sindacali si sono espresse contro il piano industriale presentato da Cai e per questo «è un errore» attribuire la responsabilità ai piloti. A metterlo in chiaro è il presidente dell'Anpac Fabio Berti, nell'assicurare che la categoria «non intende subire pressioni». «Tutte le sigle sindacali -ha detto Berti- si sono espresse sul piano industriale e, o forse mi è sfuggito, nessuno ha accettato quel piano e nessuno ha firmato. Se si cerca di mettere i piloti al centro anche di pressioni mediatiche, si commette un grosso errore perchè non intendiamo subire queste pressioni». «Non capiamo -ha aggiunto Berti- perchè la Cai continua a rimanere così irremovibile. Non capiamo perchè il piano industriale che ci hanno presentato è così intoccabile. Da parte nostra c'è sempre la disponibilità a riaprire il dialogo con la controparte». (Mcc/Ct/Adnkronos) 13-SET-08 18:12

ALITALIA: BERTI (ANPAC), PERCHÈ PIANO CAI INTOCCABILE?
ECO S0A R64 QBXC ALITALIA: BERTI (ANPAC), PERCHÈ PIANO CAI INTOCCABILE? (ANSA) - ROMA, 13 SET - «Tutti i piani industriali hanno una flessibilità, perchè questo piano è intoccabile?». Se lo chiede il presidente dell'associazione dei Piloti Anpac, Fabio Berti, che chiede la riapertura del confronto sul piano di Cai al ministero del Lavoro con i tre tavoli per le categorie, aggiungendo di non avere una controproposta ma di lavorare per migliorare questo piano. «Vogliamo che si riapra il dialogo con la controparte che tenga più in considerazione le nostre valutazioni, in particolare sul piano. Tutte le sigle si sono espresse sul piano» giudicandola irricevibile «ma come mai - si chiede ancora Berti - si circoscrive ai piloti la responsabilità di dire 'nò? Nessuno ha detto sì a questa trattativa con posizioni differenti. Si cerca di incolpare i piloti per trovare un colpevole. Non ci facciamo fare pressione dal sistema mediatico. Chi fa pressione, anche sui giornali, crea disturbo alla trattativa. Io non sento pressione al tavolo». Di «pressione indebita, nociva e dannosa» parla invece il segretario nazionale della Filt Cgil, Mauro Rossi, secondo cui «da questa vertenza si esce con un confronto, nè con una guerriglia nè con pressioni indebite». (ANSA).
 

italex88

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6 Novembre 2005
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C'è pure quella, con Corea e Vietnam.
In fondo per me si tratterebbe solo di anticipare di qualche anno quello che diversi miei colleghi sessantenni già fanno da sempre dato che la legislazione nostrana impedisce loro di continuare a volare oltre quella età (alla faccia di chi dice che non abbiamo voglia di lavorare).
Qui però non è il problema mio, di AFD o di Ottanta, qui si parla della compagnia che sta rischiando di ridursi a molto meno di quanto si prospettava con Air France per l'impuntatura degli acquirenti i quali, forse mal consigliati, pensano che una compagnia aerea possa fare a meno dei piloti, unico risultato che si otterrebbe mantenendo inamovibile la proposta fatta.
Ma qual è il problema? La dimensione della compagnia ? E che ve frega della dimensione. Non è meglio una media compagnia privata sana che un elefante statale malato?
E in tutto non mi sembra particolarmente diverso il piano AF da quello CAI. E soprattutto non mi sembrano diversi gli esuberi. Tutti dicono 2500 dimenticando però di circa 5/7000 dipendenti che andavano riassorbiti in Fintecna ecc.
Inoltre il mirabolante piano AF richiedeva un sistema protezionistico riguardo le rotte che neanche in Francia negli anni passati avevano avuto.
Il pregio era quello di paralizzare il sistema aeroportuale milanese grazie al divieto di sblocco dei bilaterali e soprattutto sbarrava l'ingresso a nuovi potenziali concorrenti.

Comunque io auguro, e ci mancherebbe anche altro, tutto il meglio a chi in questo momento rischia di perdere il lavoro ma invoco anche un sano realismo. E' brutto dire o mangi la minestra o..... ma delle volte nella vita capita e bisogna fare delle scelte.

Io comunque tifo perchè tutto si risolva e perchè tutti i lavoratori collegati al settore aereonautico ritrovino l'orgoglio di farne parte. Oggi però la situazione è questa ed è inutile sbraitare contro questo o quell'amministratore e lamentarsi di quello che è capitato in passato. Oggi bisogna rimboccarsi le maniche.
Ciao e soprattutto in bocca al lupo
Alex
 

AJ

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31 Agosto 2007
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ROMA - Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e' a Palazzo Grazioli dal premier Silvio Berlusconi. Al centro dell'incontro, lo stato della trattativa su Alitalia. Letta, in mattinata, ha incontrato il commissario straordinario della Compagnia Augusto Fantozzi e l'amministratore unico di Cai Rocco Sabelli. (Agr)
 

italex88

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6 Novembre 2005
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ALITALIA: BERTI (ANPAC), PERCHÈ PIANO CAI INTOCCABILE?
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Perchè? Perchè i soldi li mettono loro, ecco perchè non mi sembra particolarmente difficile se si parla e si capisce correntemente l'italiano.
Ciao
Alex
 

AJ

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31 Agosto 2007
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19:30 Sacconi: "Siamo in una fase di contatti informali"
"Se ci si incontra tutti è per firmare". Lo ha detto il ministro del Welfare Maurizio Sacconi lasciando la sede del dicastero. "Non c'è nessuna convocazione ufficiale", ha aggiunto, "nessun incontro formale. Siamo in una fase in cui i contatti hanno tutti un carattere informale. E' un continuo"
 

bourne

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6 Gennaio 2008
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Leno (BS)
Ne sapete qualcosa del piano B?

C'è un «Piano B» per la privatizzazione dell'Alitalia sul quale qualche autorevole tessitore, addentro ai santuari della finanza italiana, sta dando fondo alle sue doti diplomatiche. È un progetto riservato che, secondo fonti autorevoli, ipotizza il coinvolgimento di un grande vettore europeo come Lufthansa o British Airways (Ba).
In queste ore c'è chi sta verificando la disponibilità di una di queste compagnie a presentare un'offerta alternativa alla cordata italiana allestita da Intesa Sanpaolo.

I contatti sono tenuti da autorevoli esponenti del mondo finanziario privato, ma ufficialmente vengono smentiti. Secondo indiscrezioni, l'atterraggio di Lufthansa o Ba sarebbe visto con favore dai principali aeroporti italiani, a cominciare da Aeroporti di Roma. La società è esposta per circa 70 milioni di euro con Alitalia ed Air One e teme di perdere sia i crediti per le difficoltà finanziarie delle due compagnie (che si unirebbero nella «nuova Alitalia») sia una riduzione di ricavi per il calo di attività previsto dalla nuova compagnia. Anche la milanese Sea, in contrasto con AdR sulla questione dell'hub, sembrerebbe però simpatizzare per una soluzione alternativa e più solida rispetto alla cordata di Roberto Colaninno.

Che ci sia interesse dei vettori stranieri alla polpa buona dell'Alitalia è evidente. C'è la possibilità di acquisire a condizioni economiche favorevoli il controllo del mercato italiano. Anche Air France-Klm, respinta nei mesi scorsi dopo aver fatto un'offerta che valeva un miliardo di euro di nuovo capitale più l'accollo di 1,4 miliardi di debiti finanziari, sarebbe disposta a rilevare la stessa attività a un prezzo oggi più che dimezzato.

Dall'estero nessuno si è fatto vivo con il commissario di Alitalia Augusto Fantozzi né con il Governo. La procedura speciale di cessione ha scoraggiato chiunque dall'avvicinarsi. Il venditore non ha pubblicato un invito a presentare offerte. Sembrava tutto organizzato per un rapido passaggio di consegne dallo Stato a Roberto Colaninno & C. La trattativa però si è arenata sull'ostacolo più insidioso, il negoziato sindacale.

Intanto, in una lettera sul Corriere della sera dell'11 settembre, sette giuristi guidati da Piero Schlesinger hanno sottolineato, come carenza nell'operato del commissario di Alitalia, che «gli aerei non potrebbero essere lasciati a terra ove la procedura non abbia prima rivolto un invito pubblico ed ufficiale ad ogni impresa disponibile a presentare proposte di acquisizione dell'azienda (...). Offerte che nei termini attuali (solo l'attivo, senza i debiti) non sono mai state fatte in precedenza».

Fantozzi ha risposto ieri che in base alla legge speciale «nessuna forma di pubblicità è richiesta per la cessione, dovendosi escludere l'obbligo di ogni forma di gara o sollecitazione al mercato». Fantozzi sostiene però che «in più occasioni è stato pubblicamente rivolto l'invito a chiunque fosse in grado di formulare serie offerte – che rispettino i requisiti di legge – a farsi avanti» e che «ogni offerta avente i requisiti di legge sarà presa nella massima considerazione».

Insomma, nelle more di un'intesa tra Cai e sindacati (e di un accordo pieno tra i 16-18 soci della Cai) sembra si sia aperto uno spiraglio per soluzioni alternative. Ieri Unicredit ha smentito l'indicazione, trapelata dall'Anpac (sindacato piloti), di contatti per organizzare una controfferta cui parteciperebbero anche i lavoratori con 3-400 milioni del Tfr.

Secondo indiscrezioni, non confermate da fonti ufficiali, le prove di dialogo con Lufthansa o Ba passerebbero attraverso Fabrizio Palenzona, il presidente di AdR che è anche consigliere di sorveglianza di Mediobanca e vicepresidente di Unicredit. Qualora il «Piano B» riuscisse a decollare, anche i Benetton, soci di controllo di AdR, potrebbero aderire, smarcandosi dalla Cai, nella quale sono, di malavoglia, attraverso Atlantia (Autostrade).

Tra i soci di AdR, controllata da Gemina, oltre ai Benetton ci sono altri azionisti della Cai, il gruppo Ligresti e il fondo Clessidra. Nell'azionariato di AdR anche Mediobanca, Generali, Unicredit, Regione Lazio e Comune di Roma.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/09/alitalia-manovre-tedesche-inglesi.shtml?uuid=2c551450-8164-11dd-99f8-cfdd5c67f0df&DocRulesView=Libero
 

I-DILA

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4 Giugno 2007
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bergamo.
qui si parla della compagnia che sta rischiando di ridursi a molto meno di quanto si prospettava con Air France
A mio modesto avviso è questo il punto cardine.

Chi ha fatto naufragare l'offerta di AF prospettando l'intervento di una cordata di imprenditori italiani in grado di proporre migliori condizioni, in questo momento deve, e dico deve, garantire una proposta migliorativa rispetto a quella precedente o per lo meno uguale. E senza soldi pubblici.

Altrimenti, dovrebbe assumersi pubblicamente la responsabilità di aver mentito, di aver sbagliato i calcoli, e dimettersi.

Ma questo accade in ogni paese europeo, non nel nostro bel paese dell'oblio televisivo.
 

EK412

Bannato
12 Gennaio 2008
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Piano B in cui LH parla con AdR e sembra promettere qualcosa di tanto bello da far uscire i Benetton da CAI...??
Secondo me pura fantasia.

LH che compra gli aerei "groundati" di AZ? Sì, all'istante.
 

PLAY BOY

Bannato
20 Aprile 2008
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poirino
carburante fino lunedi

oggi pomeriggio parlando con ottanta / CHE SALUTO/,abbiamo dicusso che alitalia a il jeta/1fino a lunedi,impossibile poi i voli da martedi non son piu garantiti.
allora pian piano che finiscono il pieno li mettono per terra?
 

ottanta

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oggi pomeriggio parlando con ottanta / CHE SALUTO/,abbiamo dicusso che alitalia a il jeta/1fino a lunedi,impossibile poi i voli da martedi non son piu garantiti.
allora pian piano che finiscono il pieno li mettono per terra?
non ho notizie in anteprima ma parto domani per un avvicendamento di due giorni e spero di non avere difficolta' per il carburante.

quanto a playboy, scordati confidenze telefoniche in futuro
 

Globox

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25 Maggio 2006
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Estero
Ho appena sentito su studio aperto un commento di un lavoratore AZ che fa assolutamente capire tutto.
" Prendo di più con la cassa integrazione che con il nuovo contratto percui preferisco non lavorare"
In un paese civile che si risponderebbe ? Sorry, la cassa integrazione non c'e' per chi ragiona cosi'

Ciao
Alex
In un paese civile non ci sarebbe stata la CAI
 

billypaul

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credo ci sarà l'incontro decisivo.
Ogni incontro è decisivo da diversi mesi...ma non sono mai riusciti a trovare un accordo. Perchè dovrebbero farlo in una giornata?
Forse perchè i piloti si renderanno conto che è meglio guadagnare 3000 € in meno che stare a spasso? E questo non lo sapevano from the beginning?
Oppure sarà la CAI a fare un passo indietro?
Mah...son sempre più basito
 
Stato
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