Alitalia: Air France pronta a salire al 50%


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Herzog

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20 Settembre 2013
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ma qui pare in molti

E spero anche DT perche' il suo piano e' tutto tranne che stupido e se funziona fa comodo a tutti
Ma le cifre di cui si parla questi giorni sono sufficienti per avviarlo, o servono a turare una falla nei conti? Inoltre, se fosse vero che Af aveva storto la bocca di fronte al piano, adesso, secondo te, cambierà idea per iscritto e lo sosterrà?
 

Veolia

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10 Settembre 2006
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Ma le cifre di cui si parla questi giorni sono sufficienti per avviarlo, o servono a turare una falla nei conti? Inoltre, se fosse vero che Af aveva storto la bocca di fronte al piano, adesso, secondo te, cambierà idea per iscritto e lo sosterrà?
secondo me non e' che puoi fare molto con i quattro soldi che entreranno, 300 o 400 milioni, che servono solo a tappare buchi,con 1 mld di debiti e 350 meur nopat annuo ci vorrebbero un paio di miliardi ed un hub,ma qualcosa comunque fai
sulla contraietà di afklm non mi ricordo posizioni ufficiali, quindi forse ho poca memoria molto probabilmente e' gossip da stampa
anche perche ormai il binario e' chiaro, solo che almeno rispetto a prima hai un Amministratore Delegato ed un paio di idee sane
prima non c'era nessuno!!!
 

atlantique

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4 Ottobre 2008
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ilgiornale.it

Letta ad Alitalia: "I soci mettano i soldi"
Colaninno si aspetta dal governo interventi rapidi. Si profila un prestito ponte. Cda fiducioso nel riequilibrio dei conti


Paolo Stefanato

L'unico che continua a dichiarare ottimismo è il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi. Risulta invece che il presidente del Consiglio, Enrico Letta, sia infuriato con gli azionisti di Alitalia: «La compagnia è vostra, mettete i soldi», avrebbe detto nel pieno della riunione dell'altra sera; o così almeno viene riferito.


Ieri è stata una gionata convulsa. I ministri ancora a cercare una soluzione per evitare che la compagnia fallisca; il tavolo è, in pratica, permanente. Il cda riunito nel pomeriggio senza alcun esito, al punto da autosospendersi per riprendere giovedì. Il clima è molto agitato. Sullo sfondo Air France la cui immagine sembra trasformarsi sempre di più in quella di un avvoltoio. Intanto, la messa a terra di una decina di aerei che coinvolge circa 400 persone dei soli equipaggi.

Tensioni forti tra i soci, e clima quasi da resa dei conti: molti di loro sanno che perderanno i soldi investiti in due fasi, cinque anni fa all'atto dell'avvio di Cai e quest'anno per il bond convertibile. E guardano con risentimento chi, con gesto sleale, i soldi del bond non li ha versati. Ha sintetizzato bene Paolo Scaroni, ad dell'Eni (fornitore di carburante all'Alitalia): «Se non ci credono gli azionisti, perché devo finanziarla io?». Sembra che tutto si stia sgretolando, in una confusione simile a quella del 2008, quando l'allora presidente della vecchia Alitalia Maurizio Prato pronunciò la celebre frase: «Altro che cordate italiane: per uscirne ci vorrebbe un esorcista».
Il cda di ieri è stato preceduto da una riunione a Palazzo Chigi alla quale i vertici dell'azienda non sono stati invitati; un segnale. L'intervento del governo è reso necessario dalla situazione di cassa dell'Alitalia. Ma si tratta di capire come intervenire. Tutte le ipotesi sono ancora aperte, ma perdono quota le azioni delle Fs di Moretti, piatte le ipotesi di Fintecna, esclusi Cdp, Fondo infrastrutture, F2i. Si rafforza invece la possibilità di erogare del denaro all'Alitalia sotto forma di prestito-ponte, per farle superare l'emergenza evitando che i serbatoi restino a secco, come avrebbe minacciato il creditore-Scaroni.

Si assiste, tuttavia, a un rimpallo delle decisioni. Il governo vuole prima vedere la volontà dei soci a un aumento di capitale sostanzioso, superiore a quei 100 milioni già deliberati; ma il cda ha discusso a lungo, poi si è aggiornato a giovedì. Sembra, al contrario, che i soci vogliano prima conoscere le decisioni governative. Tattiche. Ma il governo insiste: la responsabilità della crisi è solo della compagnia. Uno dei soci che non hanno sottoscritto il bond, Antonio Orsero, dopo la riunione ha dichiarato: «Pensiamo che buona parte degli azionisti faranno la ricapitalizzazione, in presenza di un segnale importante dal governo». Credibile? Si vedrà. Parole analoghe da Cosimo Carbonelli D'Angelo, altro socio inadempiente all'ultima chiamata. «Il cda è confidente, vista la disponibilità manifestata dai soci e dal sistema bancario, che la situazione finanziaria possa essere presto riequilibrata» dice il laconico comunicato emesso in serata, secondo il quale il presidente Roberto Colaninno ha riferito «che il governo sta completando l'analisi della situazione per definire gli idonei interventi, per la definizione dei quali è stato chiesto un ulteriore breve lasso di tempo».
Intanto l'Enac si appresta a convocare la compagnia per valutarne la continuità aziendale: a rischio potrebbe esserci la licenza di volo. E da Parigi il ministro dei Trasporti, Fredric Cuvillier, alza la posta: un intervento in Alitalia non deve compromettere gli sforzi per risanare Air France
 

bourne

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6 Gennaio 2008
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Leno (BS)
Per il prestito ponte servirebbero soldi immagino. Come si penserebbe di reperirli? Accise su benzina? Tagli alla scuola pubblica?
 

matteoc

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14 Febbraio 2012
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ma qui pare in molti
e sulla base di quali ci sarebbe invece conflittualita' fra i soci?
gli urli di mancuso? non ha mica detto via i francolandesi ci metto soldi miei.
come vedi tutti la vogliono nessuno vuole metterci un euro...
Qui di conflittualità tra soci ne parla Il Giornale, la più berlusconiana delle testate e questa Alitalia è figlia sua.
Ad essere maliziosi, ma neanche tanto, lo dice anche Scaroni.
ilgiornale.it
...
Tensioni forti tra i soci, e clima quasi da resa dei conti: molti di loro sanno che perderanno i soldi investiti in due fasi, cinque anni fa all'atto dell'avvio di Cai e quest'anno per il bond convertibile. E guardano con risentimento chi, con gesto sleale, i soldi del bond non li ha versati. Ha sintetizzato bene Paolo Scaroni, ad dell'Eni (fornitore di carburante all'Alitalia): «Se non ci credono gli azionisti, perché devo finanziarla io?».
Le parole di Letta, se vere, poi non sono incoraggianti; Pantalone stavolta o fa lui "terrorismo mediatico" o fa addirittura Ponzio Pilato.
 

chiara

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9 Febbraio 2013
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Messaggio completamente OT, rimosso dalla moderazione.
 
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atlantique

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4 Ottobre 2008
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INCONTRO TRA ALITALIA E SEGRETERIE
CONFEDERALI DEI TRASPORTI
Nel corso dell’odierno incontro con le Segreterie Generali Confederali dei Trasporti,
l'Amministratore Delegato di Alitalia, Gabriele del Torchio, ha ribadito quanto anticipato nei nostri
precedenti comunicati e ormai di dominio pubblico: la situazione finanziaria è talmente
compromessa che, senza l’immediato reperimento di capitali freschi la Compagnia non
potrebbe evitare il default.
In questo caso si applicherebbero le norme della Legge Marzano e Alitalia entrerebbe
in Amministrazione Straordinaria.
Sarebbe uno scenario drammatico perché si andrebbe incontro alla paralisi operativa, poiché
potrebbero essere disdettati dai lessors buona parte dei contratti di leasing degli
aeromobili ed i fornitori pretenderebbero pagamenti immediati.
La gravità dello stato patrimoniale aziendale non consentirebbe infatti di applicare il cosiddetto
“Concordato preventivo”, vale a dire la procedura concorsuale attraverso la quale un’impresa
ricerca un accordo con i suoi creditori per non essere dichiarata fallita, e continuare l’attività
produttiva.
Questa sarebbe certamente l’opzione più conveniente per AF/KLM, che potrebbe rilevare
dal fallimento solo i pezzi di azienda che le interessano, senza accollarsi il debito di oltre un
miliardo di euro che grava sui conti della Compagnia.
In questo caso l’impatto sul versante occupazionale sarebbe devastante per tutte le categorie dei
dipendenti Alitalia. Non sarebbero infatti solo gli addetti di terra a restare senza occupazione, ma ci
sarebbero centinaia di esuberi anche tra i Piloti, non gestibili con le vigenti regole
previdenziali e con gli ammortizzatori sociali al momento disponibili.
Subentrando dopo una discontinuità aziendale, AF/KLM potrebbe inoltre imporre al ribasso
nuovi contratti di lavoro a chi fosse riassunto nella nuova piccola realtà, da essa rilevata dopo
lo smembramento di Alitalia CAI.
L’unica possibilità di scongiurare un disastro di tali dimensioni, è attuare il piano di
salvataggio da 500 milioni di euro già deliberato dal CdA e attualmente oggetto di un
difficilissimo confronto ai massimi livelli istituzionali.
Si tratta in pratica di conferire ad Alitalia circa 300 milioni di euro di nuovi capitali, di cui
150 sottoscritti dagli azionisti e 150 da un soggetto pubblico. A fronte di questa iniezione
di risorse, le Banche potrebbero concedere una nuova linea di credito di circa 200 milioni di
euro, oltre a garantire l’acquisto delle quote di pertinenza dei singoli Soci che non dovessero
aderire all’aumento di capitale.
I prossimi giorni saranno decisivi per determinare l’esito di questa vertenza decisiva
per la vita stessa di Alitalia e per il futuro dei Piloti e di tutti gli altri lavoratori.
La nostra Organizzazione Sindacale, come confermato dalle dichiarazioni del Segretario
Generale della CISL Raffaele Bonanni e del Segretario Generale della FIT CISL Giovanni
Luciano, è da tempo impegnata in un quotidiano confronto con il Governo ed i vertici di Alitalia,
delle Banche e delle aziende pubbliche che potrebbero essere coinvolte nel rilancio della
Compagnia.
La nostra azione è finalizzata a scongiurare, con ogni mezzo, il default ed il
conseguente commissariamento di Alitalia, che aprirebbe scenari drammatici sul
versante occupazionale, oltre a privare il Paese di uno dei cardini fondamentali per il
suo sviluppo economico.
Una volta superata, come auspichiamo, la difficile congiuntura attuale, occorrerà fare un’indagine
seria sulle cause dell’attuale disastro, che non possono essere ricercate solo negli effetti della
crisi economica, ma che vanno attribuite ad inefficienze nella gestione e nella
pianificazione aziendale, che dovranno essere individuate e risolte.
Spiace purtroppo rilevare come, pur nella drammatica fase attuale, qualcuno continui a mettere a
repentaglio il prestigio ed il senso di responsabilità dei Piloti agli occhi della pubblica
opinione, dell’utenza, delle Istituzioni e di chi si sta impegnando per salvare Alitalia, ostinandosi a
mantenere in piedi azioni di sciopero su motivazioni, legittime ma adesso non prioritarie, e che la
stragrande maggioranza della Categoria considera inopportune, pericolose e controproducenti.
Nonostante il proccupante scenario descritto, invitiamo tutti i Colleghi a mantenere la
calma in questi momenti decisivi per il nostro futuro, continuando a lavorare con la
professionalità che ci contraddistingue, per non pregiudicare il buon esito della
difficilissima trattativa in corso.
I Rappresentanti FIT CISL Piloti, come peraltro sta avvenendo da diversi giorni,
saranno quotidianamente presenti al CBC di FCO per fornire tempestivi aggiornamenti
della situazione.
Qualora l’evolversi della vertenza lo richiedesse, sarebbero messe in campo, con il
massimo della determinazione e con motivazioni stavolta inattaccabili, le necessarie
iniziative sindacali per la tutela di tutti Piloti del Gruppo.
Roma, 9 ottobre 2013
FIT CISL Piloti
 

Tiger

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31 Luglio 2011
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In un Paese normale le Low cost pagherebbero le tasse...
No in un paese "civile" non sarebbe successo quello che è successo. Cassa integrazione settennale e piccoli soci derubati dei loro risparmi. Le low cost le tasse le pagano, è ora di smetterla con questa storia ,che rode a molti, sulla questione dei sovvenzionamenti regionali. Le regioni fanno bene a farlo, lo fanno con le aziende di trasporto urbano ed extra urbano , lo fanno con le ferrovie regionali ecc ecc. è ora di smetterla , basta con gli aiuti a chi non riesce a generare utili nonostante leggi mirate a proprio favore. Se c'è da licenziare facciano pure, come succede a molti lavoratori italianei nel più totale silenzio ed indifferenza da parte di governo e organi di informazione.
 

Rocco jet

Utente Registrato
12 Settembre 2013
130
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Caro Tiger purtroppo e vero che alcune low cost non pagano le tasse vedi caso Bergamo , e poi la storia dei trasporti locali e un altra cosa in quanto nella maggior parte dei casi nelle aziende c'è una parte che appartiene ai comuni o agli enti locali. Poi non faccio commenti sul resto del tuo scritto perché altrimenti andremmo fuori argomento.
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
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La nostra Organizzazione Sindacale, come confermato dalle dichiarazioni del Segretario
Generale della CISL Raffaele Bonanni e del Segretario Generale della FIT CISL Giovanni
Luciano, è da tempo impegnata in un quotidiano confronto con il Governo ed i vertici di Alitalia,
delle Banche e delle aziende pubbliche che potrebbero essere coinvolte nel rilancio della
Compagnia.
Ma smettetela. La situazione odierna è anche colpa vostra. Dopo le firme scandalose di cinque anni fa, anni di silenzio e di comunicati "tuttoaposto". Bonanni, ma non eri tu che quando firmasti per CAI, parlando degli autonomi (buoni, quelli) che non vollero firmare, dichiarasti: «È stato sconfitto il partito del fallimento»?
Ti va solo bene che gli italiani hanno la memoria corta, altrimenti saresti a lavorare come tutti loro e non a fare il sindacalista.
 
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aiabuma

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13 Luglio 2008
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Venezia
Ma smettetela. La situazione odierna è anche colpa vostra. Dopo le firme scandalose di cinque anni fa, anni di silenzio e di comunicati "tuttoaposto". Bonanni, ma non eri tu che quando firmasti per CAI, parlando degli autonomi (buoni, quelli) che non vollero firmare, dichiarasti: «È stato sconfitto il partito del fallimento»?
Ti va solo bene che gli italiani hanno la memoria corta, altrimenti saresti a lavorare come tutti loro e non a fare il sindacalista.
Approvo al 100% !!! I sindacati sono il cancro della nostra economia ed è soprattutto per colpa loro che AZ si trova in questa situazione.
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
2,919
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Scusate ora che pare che sia stata trovata una via d'uscita perlomeno "temporanea", fino a quando AZ dovrebbe essere tranquilla e volare? Dicembre?
Dipende da quanti soldi andranno a ripianare i debiti che hanno e dalle misure che prenderanno in termini di riduzioni del personale e flotta. Se rimane tutto com'è ora, perdono um milione al giorno.
 

totocrista

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4 Settembre 2012
3,987
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tps - Psa
Paragonare il trasporto pubblico regionale fondamentale (autobus e treni) con gli aerei che tiportano fuori dalla regione non è logico. Vedi il thread su Comiso, milioni di euro a Ryan per aerei vuoti per tutto l inverno. Scusate l ot

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