Aggiornamenti riapertura aeroporto di Trapani/Birgi


PMO - LICJ

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27 Settembre 2010
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Palermo
Articolo penoso oltreche nella forma, anche nella sostanza.

Probabilmente questa nuova "testata" che da tempo scaglia anatemi contro Airgest è ben foraggiata per dire queste sciocchezze.
Concordo che l'articolo sia scritto con i piedi, anche perché potrebbero informarsi del fatto che esiste un altro esempio di sviluppo duale (BRI-BDS). Il discorso dei prezzi dipende un po' dal riempimento dell'aereo e in parte dai contributi erogati alla compagnia. È vero però che di questo fantomatico contratto non se ne sa nulla, o meglio solo voci. Come del bilancio mai pubblicato online come di consueto per qualsiasi società di gestione aeroportuale. L'importante è magnificarsi in homepage del titolo di "Principale porta d'accesso della Sicilia Occidentale", quando "Porta di servizio" sarebbe più indicato.

D'Alì sta sputando sul piatto su cui ha mangiato per troppo tempo, prima o poi gli verrà presentato il conto, mi auguro.

È ovvio che resta d'augurarsi che si sospendano le operazioni per ben altri motivi che vanno decisamente al di là di quelli turistici.
 

vincenzo florio

Bannato
4 Febbraio 2008
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Birgi
Concordo che l'articolo sia scritto con i piedi, anche perché potrebbero informarsi del fatto che esiste un altro esempio di sviluppo duale (BRI-BDS). Il discorso dei prezzi dipende un po' dal riempimento dell'aereo e in parte dai contributi erogati alla compagnia. È vero però che di questo fantomatico contratto non se ne sa nulla, o meglio solo voci. Come del bilancio mai pubblicato online come di consueto per qualsiasi società di gestione aeroportuale. L'importante è magnificarsi in homepage del titolo di "Principale porta d'accesso della Sicilia Occidentale", quando "Porta di servizio" sarebbe più indicato.

D'Alì sta sputando sul piatto su cui ha mangiato per troppo tempo, prima o poi gli verrà presentato il conto, mi auguro.

È ovvio che resta d'augurarsi che si sospendano le operazioni per ben altri motivi che vanno decisamente al di là di quelli turistici.
l'articolo evidenzia alcuni aspetti, che sono oggettivamente da considerare. il problema e'capire se li evidenzia in un ottica "ristretta" "piccina" o se invece sono considerazioni genuinamente mirate ad andare iltre il problema che si metta in evidenza

che in Sicilia esista uno dei peggiori "modelli" di presenza FR non lo scopriamo d'incanto oggi.

io lo vado scrivendo da anni , anche su questo schermi:
- eccessiva offerta sul domestico.
il domestico a TPS non rende sull'investimento (spesa) che tale offerta richiede
serve solo a FR per potere erodere fette di mercato domestico
e come efeftto pratico: aumenta la spesa. aumenta il peso dell'investimento

- la mancanza di concertazione a livello regionale
da ancora piu' potere contrattuale a FR
e come efeftto pratico: aumenta la spesa. aumento il peso dell'investimento


ma d'altro canto: stiamo forse parlando di una realta'che negli ultimi 50 anni ha saputo forse creare qualche modello funzionante?

direi proprio di no. anzi possiamo dire che di tutte le trinatriche purcarie, che sempre metafora del belpaese sono, il modello implementato a TPS e' forse tra i piu'virtuosi. e certamente tra quelli a piu'alto ritorno sull'investimento. che non vuole dire che e' ha un ritorno ottimale, da non potere essere migliorato.
 

AZ1774

Bannato
5 Novembre 2005
17,784
0
.
l'articolo evidenzia alcuni aspetti, che sono oggettivamente da considerare. il problema e'capire se li evidenzia in un ottica "ristretta" "piccina" o se invece sono considerazioni genuinamente mirate ad andare iltre il problema che si metta in evidenza

che in Sicilia esista uno dei peggiori "modelli" di presenza FR non lo scopriamo d'incanto oggi.

io lo vado scrivendo da anni , anche su questo schermi:
- eccessiva offerta sul domestico.
il domestico a TPS non rende sull'investimento (spesa) che tale offerta richiede
serve solo a FR per potere erodere fette di mercato domestico
e come efeftto pratico: aumenta la spesa. aumenta il peso dell'investimento

- la mancanza di concertazione a livello regionale
da ancora piu' potere contrattuale a FR
e come efeftto pratico: aumenta la spesa. aumento il peso dell'investimento


ma d'altro canto: stiamo forse parlando di una realta'che negli ultimi 50 anni ha saputo forse creare qualche modello funzionante?

direi proprio di no. anzi possiamo dire che di tutte le trinatriche purcarie, che sempre metafora del belpaese sono, il modello implementato a TPS e' forse tra i piu'virtuosi. e certamente tra quelli a piu'alto ritorno sull'investimento. che non vuole dire che e' ha un ritorno ottimale, da non potere essere migliorato.
Ma dare un'occhiata a quanto si scrive? Perché maltratti così la nostra lingua?
 

PMO - LICJ

Utente Registrato
27 Settembre 2010
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Palermo
l'articolo evidenzia alcuni aspetti, che sono oggettivamente da considerare. il problema e'capire se li evidenzia in un ottica "ristretta" "piccina" o se invece sono considerazioni genuinamente mirate ad andare iltre il problema che si metta in evidenza

che in Sicilia esista uno dei peggiori "modelli" di presenza FR non lo scopriamo d'incanto oggi.

io lo vado scrivendo da anni , anche su questo schermi:
- eccessiva offerta sul domestico.
il domestico a TPS non rende sull'investimento (spesa) che tale offerta richiede
serve solo a FR per potere erodere fette di mercato domestico
e come efeftto pratico: aumenta la spesa. aumenta il peso dell'investimento

- la mancanza di concertazione a livello regionale
da ancora piu' potere contrattuale a FR
e come efeftto pratico: aumenta la spesa. aumento il peso dell'investimento


ma d'altro canto: stiamo forse parlando di una realta'che negli ultimi 50 anni ha saputo forse creare qualche modello funzionante?

direi proprio di no. anzi possiamo dire che di tutte le trinatriche purcarie, che sempre metafora del belpaese sono, il modello implementato a TPS e' forse tra i piu'virtuosi. e certamente tra quelli a piu'alto ritorno sull'investimento. che non vuole dire che e' ha un ritorno ottimale, da non potere essere migliorato.
Sono un po' in disaccordo circa il domestico. Fino a non molto tempo fa, se non fosse stato per Windjet (e la fu Air Sicilia), da PMO si sarebbe volato principalmente per FCO, LIN e MXP dopo (con qualche eccezione sporadica di qualche volo per NAP, FLR e BLQ della fu Air One e Meridiana). Quindi segno che il domestico serviva e a PMO si è implementata l'offerta, a TPS hanno cercato di aprire il mercato per poi arrivare su PMO dove possono marcare stretta concorrenza alle altre compagnie (e gli effetti si sono visti: inizialmente deprezzamento, poi taglio dei voli se non scomparsa di alcune compagnie, rialzo dei prezzi).
Era ovvio che FR si buttasse sul domestico, sono soldi facili, perché il mercato c'è, eccome. Non è giustificabile che Ombra accettasse questi voli, vista la presenza di un altro aeroporto tutto sommato ben collegato col trapanese (gli agrigentini non hanno la fortuna di avere nessuna a29, le autostrade ancora le sognano). Viene da pensare allora che sono convenienti per entrambi: per FR perché ci lucra, per Ombra perché fa numeri che solo con l'internazionale non farebbe mai e quindi vantare titoli di crescita e "modello funzionante". Ricordate che parliamo sempre di un aeroporto che, ad esclusione delle tratte sociali per Pantelleria, se non ci fossero i contributi degli enti, nessuno ci volerebbe mai. Oltre FR non vedo questa selva di compagnie aeree che si fanno largo a gomitate per ottenere uno slot.
 

vincenzo florio

Bannato
4 Febbraio 2008
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Birgi
Sono un po' in disaccordo circa il domestico. Fino a non molto tempo fa, se non fosse stato per Windjet (e la fu Air Sicilia), da PMO si sarebbe volato principalmente per FCO, LIN e MXP dopo (con qualche eccezione sporadica di qualche volo per NAP, FLR e BLQ della fu Air One e Meridiana). Quindi segno che il domestico serviva e a PMO si è implementata l'offerta, a TPS hanno cercato di aprire il mercato per poi arrivare su PMO dove possono marcare stretta concorrenza alle altre compagnie (e gli effetti si sono visti: inizialmente deprezzamento, poi taglio dei voli se non scomparsa di alcune compagnie, rialzo dei prezzi).
Era ovvio che FR si buttasse sul domestico, sono soldi facili, perché il mercato c'è, eccome. Non è giustificabile che Ombra accettasse questi voli, vista la presenza di un altro aeroporto tutto sommato ben collegato col trapanese (gli agrigentini non hanno la fortuna di avere nessuna a29, le autostrade ancora le sognano). Viene da pensare allora che sono convenienti per entrambi: per FR perché ci lucra, per Ombra perché fa numeri che solo con l'internazionale non farebbe mai e quindi vantare titoli di crescita e "modello funzionante". Ricordate che parliamo sempre di un aeroporto che, ad esclusione delle tratte sociali per Pantelleria, se non ci fossero i contributi degli enti, nessuno ci volerebbe mai. Oltre FR non vedo questa selva di compagnie aeree che si fanno largo a gomitate per ottenere uno slot.
esattamente. sono convenienti a FR che incassa e alla gestione aeroportuale che fa numeri, ma fa numeri con soldi pubblici e senza generare un ritorno allineato con la spesa

1 euro investito sul domestico restituisce 0,15 euro se va bene, si risponde all'esigenza di un utenza sociale ma economicamente non muove nulla.

1 euro investito sull'internazionale a TPS ha un ritorno invece elevatissimo. 200000 passeggeri intl "danno" quanto 1000000 i passeggeri domestici (anche se ultimamente la quota turistica interna e'aumentata, specialmente nell'ultimo anno)

il problema fondamentale dei modelli di sviluppo aeroportuali e'che mescolano interessi pubblici con quelli privati.

chi gestisce uno scalo, persegue innanzitutto, la crescita dello stesso. chi da le risorse dovrebbe avere in mente invece lo sviluppo di quaklcosa di piu'largo.

questo discrasia genera le anomalie che vediamo.

ad Airgest non pare vero di potere andare sul domestico, che non serve ad una beneamata minchiula, perche'questo consente di scrivere nei rapporti annuali: 2 milioni di passeggeri e di ricevere poi risorse basati su quei numeri

ma e'un sistema poco virtuoso. (non per colpa di Ombra)

che rischia di generare una spirale anti-produttiva

cambiano i parametri su cui si misurano le prestazioni di uno scalo e slegandole dalla semplice crescita numerica dello scalo, ma legandola ai risultati economici sul territorio, cambierebbe tutto.
 
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Giovenale

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6 Febbraio 2011
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La terra dell'Aquila
Al di la' delle discussioni filosofiche in merito alle potenziali torme di turisti pronti a scendere in visita in direzione della terra delle saline (argomento di perenni e mai risolti disaccordi), che prospettive concrete ci sono per la stabilita' degli operativi invernali e per l'estate 2012?

E cioè in che misura la prosecuzione delle operazioni militari mette a rischio gli operativi di Ryanair da Birgi?
 

PMO - LICJ

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27 Settembre 2010
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Palermo
esattamente. sono convenienti a FR che incassa e alla gestione aeroportuale che fa numeri, ma fa numeri con soldi pubblici e senza generare un ritorno allineato con la spesa

1 euro investito sul domestico restituisce 0,15 euro se va bene, si risponde all'esigenza di un utenza sociale ma economicamente non muove nulla.

1 euro investito sull'internazionale a TPS ha un ritorno invece elevatissimo. 200000 passeggeri intl "danno" quanto 1000000 i passeggeri domestici (anche se ultimamente la quota turistica interna e'aumentata, specialmente nell'ultimo anno)

il problema fondamentale dei modelli di sviluppo aeroportuali e'che mescolano interessi pubblici con quelli privati.

chi gestisce uno scalo, persegue innanzitutto, la crescita dello stesso. chi da le risorse dovrebbe avere in mente invece lo sviluppo di quaklcosa di piu'largo.

questo discrasia genera le anomalie che vediamo.

ad Airgest non pare vero di potere andare sul domestico, che non serve ad una beneamata minchiula, perche'questo consente di scrivere nei rapporti annuali: 2 milioni di passeggeri e di ricevere poi risorse basati su quei numeri

ma e'un sistema poco virtuoso. (non per colpa di Ombra)

che rischia di generare una spirale anti-produttiva

cambiano i parametri su cui si misurano le prestazioni di uno scalo e slegandole dalla semplice crescita numerica dello scalo, ma legandola ai risultati economici sul territorio, cambierebbe tutto.
Tutto il tuo ragionamento (con cui, devo dirlo, non è per partito preso come tu possa pensare, mi trovo in disaccordo) parte da due sillogismi:

1) Voli nazionali = Pax italiani
Pax italiani = outgoing/emigrati in visita dai parenti
outgoing/emigrati in visita dai parenti = non spendono

2) Voli internazionali = Pax esteri
Pax esteri = turisti
turisti = spendono

Il che è quantomeno viziato da una visione "turistocratica" (passami il neologismo) piuttosto semplicistica a cui si dovrebbe tenere conto:

- Che gli italiani non vanno solo all'estero, viaggiano anche in Italia. Possono essere meno redditizi semplicemente perché sono più difficili da fregare;
- Che i voli internazionali producono una grossa fetta di siciliani che vanno all'estero per turismo, visite mediche, progetti di studio e varie ed eventuali;
- Che i voli internazionali producono anche emigrati siciliani che vanno a trovare le famiglie nel suolo natío.

Una cosa che viene dimenticata nel ragionamento "turistocratico" è che un aeroporto fornisce un servizio di pubblica utilità che deve guardare anche in funzione dei fruitori del loco. Non per nulla, generalmente sono in gran parte pubblici e sono regolamentati da enti locali che cercano di acquisirne il controllo. Un volo che è di utilità a una comunità non è un volo sprecato. Il tutto sta a vedere se è economicamente sostenibile. Una provincia come quella di Trapani, che tutto sommato non può certo definirsi la peggio colllegata a livello viario con PMO, poteva puntare sul potenziamento dei mezzi pubblici da/per PMO. Fino a quando gli APT saranno ad appannaggio e controllo degli enti provinciali e non regionali, non si eviteranno sprechi di denaro pur di ottenere un minimo di indotto su cui lucrare con la cosa pubblica. Le scelte più economiche e vantaggiose per il territorio ci sono sempre state, ma dall'aprile 2006 si è preferito speculare su altro. Posto che se anche quando ci fossero solo voli internazionali, tenere un apt aperto per 200mila pax l'anno è una mostruosità.
 
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AZ1774

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5 Novembre 2005
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.
cioe'? vuoi essere piu'esplicito? dove sarebbe il maltrattamento?
Non credo sia possibile che una persona adulta, anche di media intelligenza/cultura possa fare così tanti errori. O sei un ragazzino alle prime armi oppure te ne fotti.

Visto che sei stato ripreso più e più volte, in pubblico e in privato, ti invito gentilmente a rileggere i tuoi interventi prima di postarli. Scrivere con meno errori possibili e' una forma di rispetto verso gli altri.

Grazie
 

vincenzo florio

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4 Febbraio 2008
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Birgi
Tutto il tuo ragionamento (con cui, devo dirlo, non è per partito preso come tu possa pensare, mi trovo in disaccordo) parte da due sillogismi:

1) Voli nazionali = Pax italiani
Pax italiani = outgoing/emigrati in visita dai parenti
outgoing/emigrati in visita dai parenti = non spendono

2) Voli internazionali = Pax esteri
Pax esteri = turisti
turisti = spendono

Il che è quantomeno viziato da una visione "turistocratica" (passami il neologismo) piuttosto semplicistica a cui si dovrebbe tenere conto:

- Che gli italiani non vanno solo all'estero, viaggiano anche in Italia. Possono essere meno redditizi semplicemente perché sono più difficili da fregare;
- Che i voli internazionali producono una grossa fetta di siciliani che vanno all'estero per turismo, visite mediche, progetti di studio e varie ed eventuali;
- Che i voli internazionali producono anche emigrati siciliani che vanno a trovare le famiglie nel suolo natío.

Una cosa che viene dimenticata nel ragionamento "turistocratico" è che un aeroporto fornisce un servizio di pubblica utilità che deve guardare anche in funzione dei fruitori del loco. Non per nulla, generalmente sono in gran parte pubblici e sono regolamentati da enti locali che cercano di acquisirne il controllo. Un volo che è di utilità a una comunità non è un volo sprecato. Il tutto sta a vedere se è economicamente sostenibile. Una provincia come quella di Trapani, che tutto sommato non può certo definirsi la peggio colllegata a livello viario con PMO, poteva puntare sul potenziamento dei mezzi pubblici da/per PMO. Fino a quando gli APT saranno ad appannaggio e controllo degli enti provinciali e non regionali, non si eviteranno sprechi di denaro pur di ottenere un minimo di indotto su cui lucrare con la cosa pubblica. Le scelte più economiche e vantaggiose per il territorio ci sono sempre state, ma dall'aprile 2006 si è preferito speculare su altro. Posto che se anche quando ci fossero solo voli internazionali, tenere un apt aperto per 200mila pax l'anno è una mostruosità.
intervento articolato, e meritevole di avere una risposta articolata. purtroppo stasera non ho il tempo necessario
 

vincenzo florio

Bannato
4 Febbraio 2008
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Birgi
Non credo sia possibile che una persona adulta, anche di media intelligenza/cultura possa fare così tanti errori. O sei un ragazzino alle prime armi oppure te ne fotti.

Visto che sei stato ripreso più e più volte, in pubblico e in privato, ti invito gentilmente a rileggere i tuoi interventi prima di postarli. Scrivere con meno errori possibili e' una forma di rispetto verso gli altri.

Grazie
prego.
come sopra, non avendo tempo, non posso mandarti laddove meriteresti, con l´eleganza che tu non meriteresti, visto che in privato ti ho gia´risposto.

ti ripeto la domanda. quali sono gli errori che offendono il tuo pudore linguistico?
 
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PMO - LICJ

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27 Settembre 2010
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Palermo
Sul resto del discorso ci possiamo ragionare. Ma questa parte proprio non la condivido.
Il passaggio degli aeroporti siciliani alla regione sicilia in cosa potrebbe migliorare la situazione ?

Sarebbe come finire dalla padella alla brace.
Se le provincie magnano soldi, la regione sicilia è un gigantesco e inutile pachiderma-sprechificio che serve per stipendiarie migliaia e migliaia di persone.

Suvvia siamo seri !

Gli aeroporti devono essere a maggioranza di soci privati: non perchè va di moda la parola privatizzazione, ma perchè in ambito di gestione aeroportuale può portare efficienza e non sprechi.
Sai qual è il risultato della competenza delle province sugli aeroporti? Che ognuna vuole il proprio per interventi speculativi, campagne elettorali da quattro soldi e promessa di posti di lavoro in cambio di voti. Oltre alla situazione assurda che si è venuta a creare a TPS (so che non condividi, ma è così, fino a quando non c'è una major disposta quantomeno al feederaggio senza contributi in cambio, non si può ritenere un apt di rilievo nazionale), adesso tutti quanti stanno cominciando a spararla più grossa dell'altro tra cui CIY (che al massimo può essere una soluzione palliativa, ma non definitiva e alternativa all'eventuale congestionamento di CTA), addirittura l'aeroporto della Valle del Mela tra Milazzo e Barcellona PDG. Tra le stronzate colossali, forse quello più sensato era quello di Agrigento prima che pensassero di spostare l'area idonea presso la piana di Licata, visto che è realmente la provincia peggio collegata con le altre. Stiamo arrivando al paradosso che tutti vogliono atterrare dietro casa, quando una gestione, non dico nazionale, ma quantomeno regionale, come sta avvenendo in Puglia, cercherebbe di ottimizzare le risorse già disponibili, visto che non lontano c'è sempre un apt che è decisamente sottoutilizzato rispetto alla capacità oraria.
AdP è una realtà esistente che dimostra che si può fare una discreta gestione regionale aeroportuale.
AENA, ad esempio, è riuscita ad essere un buon esempio di gestione nazionale aeroportuale (che ora stanno cercando indegnamente di svendere e privatizzare).
E non sono d'accordo: gli aeroporti non sono compagnie telefoniche, forniscono dei servizi di pubblica utilità e anche continuità territoriale specie per chi vive in isole come la nostra. Lo dimostra anche il fatto che, non per nulla, le tratte più frequentate a livello nazionale dopo l'asse FCO-LIN sono quelle da/per CTA/PMO per FCO/LIN.
 

Calò

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28 Giugno 2010
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Palermo-Novara
Sul resto del discorso ci possiamo ragionare. Ma questa parte proprio non la condivido.
Il passaggio degli aeroporti siciliani alla regione sicilia in cosa potrebbe migliorare la situazione ?

Sarebbe come finire dalla padella alla brace.
Se le provincie magnano soldi, la regione sicilia è un gigantesco e inutile pachiderma-sprechificio che serve per stipendiarie migliaia e migliaia di persone.

Suvvia siamo seri !

Gli aeroporti devono essere a maggioranza di soci privati: non perchè va di moda la parola privatizzazione, ma perchè in ambito di gestione aeroportuale può portare efficienza e non sprechi.
Il punto è proprio questo: la regione Siciliana deve smettere di sperperare denaro pubblico in spese clientelari e deve sostenere iniziative di vere sviluppo. Va bene le privatizzazioni, ma finché gli scali non saranno interamente in mano privata sarebbe meglio una società in cui l'azionista principale sia uno solo, in grado di far fare sistema agli scali siciliani.
 

PMO - LICJ

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27 Settembre 2010
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Palermo
Ryanair pronta ad andare via da Birgi?

TRAPANI – Il senatore D’Alì polemizza con il presidente dell’Airgest Salvatore Ombra. Il consigliere provinciale di SeL Peppe Ortisi se la prende con il parlamentare trapanese. Tra una dichiarazione e l’altra, la Ryanair “avrebbe ormai ri-volto buona parte dei suoi in-teressi verso gli aeroporti di Pa-lermo e Comiso”. E’ il presidente del consiglio provinciale Peppe Poma a lanciare l’ennesimo allarme sulle condizioni dell’aeroporto di Birgi, che sconta ancora la riapertura parziale (40 voli) per le operazioni militari in Libia. Poma è sempre più preoccupato: “Il recente annuncio che la Regione intende sostenere la realizzazione ed il funzionamento di un nuovo aeroporto nella Sicilia Oc-cidentale, quello di Agrigento, contribuisce a disegnare un quadro complessivoa tinte pesantemente fosche per il nostro scalo aeroportuale”. La stagione autunnale è ormai compromessa. Vale a poco se i voli saranno 12 come dice il senatore o 19 come ribatte Ortisi. Il limite da superare è dettato dalle Autorità Militari che finora non sono andate oltre i 40 voli, con 20 arrivi e 20 partenze al giorno. Si può ancora salvare la stagione estiva 2012. Al massimo entro il prossimo mese di ottobre dovrà essere definito il programma di assegnazione dei voli in collaborazione con le compagnie aeree e l’Enac. Il presidente Po-ma torna a chiedere, anche a nome di tutto il consiglio provinciale, la riapertura al 100% dell’aeroporto ed invita la politica a tutti i livelli a rimanere unita ed a parlare la stessa lingua. C’è da fare il punto sui 10 milioni dello Stato e sui 2 milioni della Regione a ristoro dei danni subiti dal territorio. La concessione totale trentennale dello scalo rimane ancora alla firma dei Ministeri Difesa, Economia e Trasporti, dopo il via libera dell’Enac. Con Rya-nair che copre il 94% dei voli i rischi per Birgi sono sempre più pesanti e con conseguenze che potrebbero essere disastrose. “L’Airgest – aggiunge Po-ma – ha già perso quasi 3 milioni di euro di ricavi ed il suo futuro si fa incerto”. La società di gestione si avvia ad un nuovo aumento di capitale in una fase che rimane senza punti di riferimento.

Fonte: http://www.trapaniok.it/2011/33580/ryanair-pronta-ad-andare-via-da-birgi/

Fa davvero ridere il primo commento dove si invoca la windjet come se fosse una compagnia di bandiera regionale.
 

peppo_8787

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31 Luglio 2010
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Palermo - Toronto
Per il discorso della stagione invernale non c'è nulla da dire.. I movimenti saranno 12 perché quasi tutti i voli sono stagionali o addirittura sono stati cancellati.. Quindi per l'inverno nessuno si lamenta.. Per l'estate bisogna vedere.. Ma Ryanair ha tutte le ragioni per traslocare nel caso in cui la situazione non dovesse migliorare..
 

PMO - LICJ

Utente Registrato
27 Settembre 2010
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Palermo
Per il discorso della stagione invernale non c'è nulla da dire.. I movimenti saranno 12 perché quasi tutti i voli sono stagionali o addirittura sono stati cancellati.. Quindi per l'inverno nessuno si lamenta.. Per l'estate bisogna vedere.. Ma Ryanair ha tutte le ragioni per traslocare nel caso in cui la situazione non dovesse migliorare..
Se fosse meno esosa e facesse esasperare meno gli operatori aeroportuali, PMO buona quota dei voli li accoglierebbe a braccia aperte.