Pista parallela è il finimondo La rabbia dei sindaci
Galgani: "Solo vecchia ideologia". Signori: "Teatrini improduttivi"
I sindaci della Piana dicono no al potenziamento dell'aeroporto.
Firenze, 17 febbraio 2011 - TUTTI con il governatore Rossi, per dire sì allo sviluppo di Peretola e no ai teatrini della politica, dei quali imprenditori e commercianti, come tutti i cittadini, sono ormai stufi. Reagisce così il tessuto economico fiorentino alle accuse mosse al presidente della Regione Toscana dai sindaci della Piana, e in particolare dal primo cittadino di Sesto, Gianni Gianassi. Secondo il quale Rossi, con la variante al Pit, ha fatto un favore alla destra e ai poteri occulti.
"QUELLA di Gianassi è una presa di posizione forte che non credo sia il caso di commentare", è la dichiarazione a caldo di Giovanni Gentile, presidente degli industriali fiorentini. "Rossi e i sindaci della Piana sono della stessa parrocchia. E’ una faccenda delicata sulla quale decisamente non intendo intervenire. Tengo però a ribadire il mio plauso alla decisione del presidente della Regione. Finalmente, come ho già dichiarato qualche giorno fa, possiamo davvero programmare lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola".
NON COMMENTA la provocazione di Gianassi nemmeno il presidente della Camera di commercio di Firenze, Vasco Galgani. "Preferisco glissare. Le dichiarazioni del sindaco di Sesto sono pregne di ideologia vecchia. Così, non si va da nessuna parte".
"È l’ora di finirla — commenta Alessandra Signori, presidente di Confcommercio Firenze — con questi discorsi che non hanno né capo né coda. Qui a breve parte il piano strutturale per una città che guarda al futuro. Il problema dell’aeroporto va risolto. Punto. Basta con queste posizioni personali, questo sparlare attraverso i giornali. E’ un teatrino poco costruttivo per la nostra città e la nostra provincia. C’è necessità, e velocemente, di un aeroporto che funzioni e che dia a Firenze quello di cui c’è bisogno".
Pollice verso alle dichiarazioni dei sindaci della Piana anche da parte di Mauro Fancelli, presidente provinciale di Cna. "Chi è contrario allo sviluppo dell’aeroporto per bassa politica o questioni ideologiche non ci trova d’accordo. Sono queste le ragioni che hanno bloccato fino ad oggi lo sviluppo e l’economia di questo territorio".
"Non ritengo corretto — aggiunge Gianna Scatizzi, presidente di Confartigianato Firenze — che i sindaci possano bloccare in modo così deciso lo sviluppo dell’aeroporto, senza neanche mettersi a un tavolo a ridiscutere perché questo loro no senza se e senza ma alla pista parallela. E’ una posizione che non ha logica. E’ una provocazione politica che non ci riguarda, perché noi pragmaticamente pensiamo al bene delle aziende".
"Dichiarazioni così forti, come quelle fatte dal sindaco Gianassi non sta alle categorie commentarle", dice Nico Gronchi, presidente provinciale di Confesercenti. "A nostro avviso, con la collaborazione tra istituzioni e un po’ di senso pratico, si può parlare sia di aeroporto che di Parco della Piana. In ogni caso, tutti gli atti, come la variante al Pit, che siano funzionali al potenziamento dell’aeroporto, ci trovano d’accordo, perché è una delle infrastrutture fondamentali per lo sviluppo economico e turistico del nostro territorio".
"LO SVILUPPO dell’aeroporto – è il commento di Stefano Meli, presidente di Confcooperative Firenze-Prato — non è né di destra né di sinistra, ma un’esigenza di tutti, dei turisti, dei cittadini e delle imprese. Non è un fatto di forze politiche più o meno interessate. Se si mette in sicurezza il Vespucci e se si alza la sua qualità, a guadagnarci è tutta la comunità".
Tra i beneficiari dell’operazione, secondo Gianassi, ci sarebbe la destra fiorentina. A tal proposito, replica Nicola Nascosti, coordinatore provinciale del Pdl: "Desta forte preoccupazione lo scontro istituzionale su interventi di natura strategica per l’area vasta Firenze-Prato-Pistoia, in atto, all’interno della sinistra, tra Regione e sindaci della Piana".
LaNazione