Aeroporto Firenze: ok a variante piano di indirizzo territoriale per sviluppo scalo


Lettera delirante sulla nuova pista

Vorrei segnalare la DELIRANTE lettera sulla questione seconda pista pubblicata oggi da La Nazione a firma dei segretari del PD di Calenzano, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Signa.

Riporto solo questo passaggio dove si dice che lo sviluppo di Firenze e della sua area metropolitana "non può vedere come unico motore di sviluppo una macchina d'asfalto di duemila metri che faccia atterrare aerei più grandi di quelli attuali. Lo sviluppo del nostro territorio deve passare attraverso un diverso concetto della mobilità che privilegi il trasporto pubblico a scapito di quello privato, che sappia favorire il lavoro e l'impresa anziché la rendita fondiaria e finanziaria".

Dunque, si a treni, bus e tramvie che sono per il "popolo" e favoriscono il lavoro e no agli aeroporti che sono per i ricchi, i potenti e per le rendite fondiarie e finanziarie (!?!). Mi vengono i brividi a pensare che gente come questa ci amministra!! Ma dove vivono? Sull'isola sperduta insieme al giapponese che non sa che la guerra è finita? Oppure sono rimasti ai tempi del partito comunista sovietico?

Comunque il direttore del giornale gli risponde a tono (la lettera è in risposta all'editoriale di ieri favorevole alla pista).
 
Sono sempre più stupito anche io......E giuro che non riesco a capire perchè tanta ostinazione da parte di qualche piccolo comune che, vista la principale vocazione industriale potrebbe solo beneficiare da un aeroporto più funzionale che potrebbe aprire ai voli cargo notturni con beneficio di tutte le aziende.

L'ottusità di questi "primi cittadini" è sintomatica di un sistema che non va davvero ed è miope difronte ai problemi che affliggono la popolazione. Dal momento che sono davvero le uniche voci fuori dal coro, forse dovrebbero riflettere sul fatto che le loro posizioni sono da riconsiderare in toto!
 
è divertente notare l'ironia della sorte: a Foggia abbiamo chilometri quadrati di spazio pianeggiante, ma non ci sono i soldi per allungare la pista...a Firenze ci sono i soldi ma non avete lo spazio sufficiente
 
è divertente notare l'ironia della sorte: a Foggia abbiamo chilometri quadrati di spazio pianeggiante, ma non ci sono i soldi per allungare la pista...a Firenze ci sono i soldi ma non avete lo spazio sufficiente

Di spazio ce ne sarebbe quanto ne vuoi....Altro che 2Km......Se non ci fosse questo santo parco della piana potrebbe venire fuori, in termini di spazio un aeroporto con i controco.....Per me è semplicemente inammissibile che una città come Firenze non debba avere uno scalo serio. Mi pongo nella mentalità di un americano che atterra a Firenze....io, al momento di ritirare il bagaglio mi porrei la domanda se sono nella città giusta...quella Firenze famosa in tutto il mondo.

E se si pensa a tutto il lavoro che uno scalo serio darebbe alla città anche in termini di indotto è spaventoso pensare che sindaci appartenenti al centro sinistra non lo vogliano. C'è crisi di lavoro...bene....un aeroporto serio darebbe da mangiare a migliaia di famiglie.

A Francoforte stanno costruendo la quarta pista....noi combattiamo per 2km! Ridicolo.
 
infatti è ridicolo, sono d'accordo: Firenze è una delle città simbolo della nostra italianità, ha un numero di turisti impressionante provenienti da ogni parte del globo e DEVE necessariamente avere un aeroporto degno di questo nome
 
l'ho gia' scritto n volte, ma purtroppo non cambia nulla. Le aziende produttive spariscono e l'unico modo per attrarre nuove possibilita' di lavoro e' avere infrastrutture valide e
soprattutto efficienti. Ma i nostri cari sindaci questo non lo hanno capito, non lo capiscono e non lo capiranno............
Basta vedere per esempio l'invaso di Bilancino, Nessuno lo voleva, ma ora che funziona tutti lo adorano
ciao
meo3356
 
Il diktat di Rossi: "Nuova pista o si chiude l’aeroporto"
Prima del maxi vertice di oggi,l’avvertimento al Pd. Doveva uscire un comunicato, poi l’embargo

Firenze, conferenza stampa di Enrico Rossi in Regione

Firenze, 23 febbraio 2011 - "SE NON si vuol fare la nuova pista, dovremo pensare a chiudere l’aeroporto di Peretola, perché non è in regola".
E’ questa la frase forte, capace di tagliare la testa al toro, che Enrico Rossi pronuncerà oggi nel gran vertice del Pd. Aveva pensato di diffondere un comunicato ieri pomeriggio, il presidente della Regione. Voleva dare una sorta di aut aut per far capire che il tempo dei tentennamenti, delle indecisioni, delle meline è finito per sempre.

E’ CONSAPEVOLE, Rossi, che proprio sulla pista di Peretola il Pci prima e il Pds poi fecero battaglie memorabili, tenendo la barra su Pisa come unico scalo della Toscana e brandendo il parco della Piana come scudo insuperabile. Ma ormai lui è convinto che lo sviluppo di Firenze e della regione debba passare obbligatoriamente dalla possibilità di avere due aeroporti in stretta sinergia fra loro: il Galilei di Pisa e il Vespucci di Firenze. Due scali da sbandierare come "terzo polo aeroportuale italiano". Sui quali, non a caso, l’Alitalia si è già impegnata con investimenti importanti, capaci di creare 600 nuovi posti di lavoro.Con l’approvazione del Pit (piano integrato territoriale) da parte della giunta, Rossi ha preso posizione superando ogni dubbio. E questo pomeriggio pronuncerà parole capaci di lasciare il segno. Appunto: o si potenzia Peretola o lo chiudiamo. Chi è per la seconda scelta se ne dovrà assumere tutta la responsabilità.

Come abbiamo detto, il presidente della Regione avrebbe messo il suo pensiero nero su bianco già ieri. Ma a quanto pare l’avrebbero sconsigliato all’ultimo momento. Motivi diplomatici? Certamente. Forse per evitare defezioni o assenze al gran vertice. Sul 'comunicato mancato' pare abbia influito il segretario regionale, Andrea Manciulli, 'pompiere di turno' anche per via del ruolo delicato che ricopre. E’ scontato che Manciulli stia dalla parte di Rossi. Non può essere altrimenti. Se il partito non fosse dalla parte del presidente della Regione, il 'suo' presidente, sarebbe allo sfascio totale. Non a caso anche Vittorio Bugli, capogruppo in consiglio regionale e uomo di partito e di istituzioni (temprato dall’esperienza di sindaco di Empoli) da giorni legge le carte. Vuole affrontare il problema nel merito prima di 'far scoppiare le bombe'. Ha tentato una prima mediazione andando a prendere il caffè con i 'ribelli': i sindaci Adriano Chini di Campi Bisenzio e Gianni Gianassi di Sesto Fiorentino. Perché sa che, a questo punto, Rossi dev’essere sostenuto senza se e senza ma.

Del resto, anche senza il retroscena del comunicato 'mai nato', la scelta del governatore è incontrovertibile: sostiene che la nuova pista dell’aeroporto va fatta. E non nasconde che ai sindaci contestatori è stata data quella che la giunta regionale considera una forte contropartita: un parco di settemila ettari, insieme ad altri vincoli annessi e connessi.

DALLA PARTE di Rossi, questa volta con piena convinzione, è schierato Matteo Renzi, sindaco di Firenze. Anche lui sicuro della scelta irrinunciabile: la nuova pista è una priorità assoluta. Così come pare sostanzialmente favorevole Andrea Barducci, presidente della Provincia, anche se la sua posizione resta più sfumata, forse per ritagliarsi spazi da moderatore o da mediatore. Così come s’impegnerà al massimo Patrizio Mecacci, giovane segretario metropolitano del Pd, al battesimo di fuoco. Interno e interprovinciale. Perché oltre oltre ai sindaci della Piana, sono contrari allo sviluppo di Peretola anche gli esponenti del Pd di Prato. A cominciare da Lamberto Gestri, presidente della Provincia. Certo è che oggi pomeriggio (l’appuntamento è per le 15) nella sede metropolitana del Pd, al Ponte di Mezzo, la tensione sarà forte.

LA SEDE è intitolata a Manuele 'Meme'- Auzzi: e forse proprio di un Auzzi, capace di superare contrasti e divisioni forti anche dopo la fine del «centralismo democratico», avrebbe bisogno oggi il partitone. Che sull’aeroporto si è spaccato con un furore mai visto in passato. Un furore che ha portato perfino alla richiesta di rinviare una seduta istituzionale: la seduta della commissione regionale di controllo, presieduta da Paolo Marcheschi (Pdl), già fissate per giovedì mattina. Al buon Marcheschi è stata negata la disponibilità a partecipare. Da qui il rinvio.
Ma oggi al Ponte di Mezzo non ci saranno spazi di trattativa. Rossi andrà deciso: o la nuova pista o si chiude l’aeroporto. E il Pd non può permettersi un clamoroso affronto al governatore.
LaNazione
 
La variante al PIT

Mi sono letto i famosi documenti della variante al PIT adottato dalla Giunta regionale. E' una mole di materiale impressionante dal quale esce un quadro contraddittorio.
Se si leggono i dati oggettivi c'è la conferma che la pista parallela all'autostrada è la soluzione migliore. Se si leggono le interpretazioni e i commenti urbanistico-ambientalisti che gli uffici tecnici regionali danno a tutta la faccenda e l'assegnazione delle aree, appare chiara la volontà di affossare la pista parallela per spingere verso l'allungamento della pista esistente (che in realtà significherebbe non fare nulla).

Al di là di qualunque chiacchiera il dato essenziale è la lettura dell'area che la Regione ha assegnato all'aeroporto (area rossa nell'immagine allegata alla fine). In questa area i tecnici regionali prevedono le due note soluzioni.

Una è l'allungamento della pista attuale a 1.960 m, con l'interramento del tratto finale dell'A11, cioè una soluzione che non è una soluzione perchè come sappiamo non risolve praticamente nulla, mantiene le criticità del Vespucci, lascia i voli sugli abitati lato Peretola e Sesto e prevede l'interramento dell'A11 che secondo varie fonti non è possibile realizzare. Tale soluzione è stata resuscitata su suggerimento del fantomatico generale dell'aeronautica (gen Battisti) che l'assessore regionale Marson ha scelto come consulente per decidere le sorti dello scalo fiorentino (!!). Come detto, significherebbe non fare assolutamente nulla e creare l'alibi per porre nuovi limiti ai voli esistenti per salvare gli abitanti di Peretola e Quaracchi. Infatti è la soluzione gradita ai sindaci della piana e al PD di Prato (e alle istituzioni di Pisa).

L'altra soluzione è la pista parallela all'autostrada, ma nell'area che i tecnici regionali hanno delimitato, la pista giusta (orientamento 12/30) non ci sta perchè hanno escluso dall'area aeroportuale la porzione di territorio più vicina all'autostrada per salvaguardare la previsione di un boschetto di 20 ettari (che ovviamente potrebbe essere realizzato un po' più in là ma che per ora in Regione considerano intoccabile). Nell'area delimitata ci starebbe la pista strettamente parallela all'autostrada (13/31) ma spostata più a nord, a ridosso del polo universitario di Sesto e sovrapposta al laghetto presente accanto all'aeroporto (laghetto che però la Regione considera intoccabile). Quindi di fatto non sarebbe fattibile. Potrebbe starci la soluzione della pista 14/32, quella divergente rispetto all'autostrada, ma è la soluzione di pista parallela peggiore, che più si avvicina a Sesto, che più impatta sul parco e che porta le rotte di avvicinamento sul'abitato di Prato (invece che sull'area industriale del Macrolotto) aizzando l'opposizione delle istituzioni pratesi. Quindi sembra una soluzione lasciata apposta per creare problemi.

In questo scenario, se l'area per l'aeroporto delimitata dalla Regione nel PIT è tassativa non si va da nessuna parte e tutto si risolve di nuovo in un grande bluff.
Se da parte del Presidente toscano Rossi c'è davvero la volontà di rendere funzionale l'aeroporto per creare un sistema aeroportuale toscano efficiente (come dice) devono essere richiamati all'ordine l'assessore Marson e i tecnici regionali e rimodificate le carte del PIT (che per ora è stato solo adottato dalla Giunta) per poter fare la pista 12/30.

Per la cronaca, contrariamente a quanto in molti stanno strillando in questi giorni per dar contro in ogni modo all'aeroporto di Firenze, i dati ambientali contenuti nella variante al PIT relativi al rumore e alle emissioni atmosferiche con la pista parallela risultano assolutamente positivi: le aree abitate restano sempre ben lontane da livelli di rumore incompatibili con la residenza, anche nella simulazione che ipotizza una quota di voli dalla parte di Firenze (!!) e la situazione atmosferica dell'area della piana sostanzialmente risente dell'attività aerea in misura insignificante. Se qualcuno una volta tanto si leggesse i dati degli studi che commissiona sarebbe una bella cosa....

PITAreavicolataperpista.jpg
 
Dall'immagine che hai postato mi sembra si veda chiaramente che sono possibili tutte e tre le varianti di pista parallela.
Comunque avremo sicuramente maggiori dettagli.
Posto un articolo, l'unico, dove ADF fa sentire il suo pensiero, e cioè che l'allungamento non verrà mai fatto perchè inutile. (cosa che già sapevamo).

http://consiglio.regione.toscana.wa...SI83125.TIF&subcod=20110223&numPag=2&tipo=GIF

Dany, io ho provato a sovrapporre i progetti ADF sulla cartina data ora dalla Regione e in realtà, come ho scritto nel testo, la 12/30 non ci sta e la 13/31 ci sta se la spostiamo più a nord e passiamo sopra esattamente al laghetto (e la Regione non vuole).
Controlla anche tu, ma questa mi sembra la situazione.
 
Dany, io ho provato a sovrapporre i progetti ADF sulla cartina data ora dalla Regione e in realtà, come ho scritto nel testo, la 12/30 non ci sta e la 13/31 ci sta se la spostiamo più a nord e passiamo sopra esattamente al laghetto (e la Regione non vuole).
Controlla anche tu, ma questa mi sembra la situazione.

Se guardi il confine a nord con il comune di sesto la linea non è parallela all'autostrada ma è inclinata...
 
Dal raffronto delle immagini delle tre ipotesi di piste "parallele" ipotizzate da ADF (immagini sotto) mi pare proprio (purtroppo) che non ci sia lo spazio per inserirle nell'ambito territoriale disegnato dalla Regione che esclude l'uso della porzione di territorio sopra l'area di servizio dell'A11 (quella che dovrebbe servire per il boschetto e dove dovrebbe invece arrivare la testata della 12/30) e prescrive di non toccare il laghetto (anche se nelle carte lo ha inserito nel vincolo aeroportuale). Tutte e tre le ipotesi di ADF richiedono più terreno (verso Prato) di quello che la Regione ha segnato come disponibile sulla sua cartina.

Naturalmente non considero soluzioni di compromesso che magari fisicamente potrebbero starci, come traslare la pista verso Firenze e sopra l'attuale pista o fare versioni più corte. Verrebbero fuori pasticci e credo che avrebbe poco senso rispetto alla possibilità di fare una volta per tutte le cose per bene (per l'operatività dello scalo, per l'assetto urbanistico e per l'ambiente).

30.jpg


31.jpg


32.jpg
 
in tutte le citta' del mondo sono riuscite a costruire aeroporti più o meno funzionali. Perche'
visto che si siamo, non lo facciamo sulla "Calvana" almeno non c'e' problemi ne' di nebbia ne di parco (magari c'e' la neve.........)
Scusate, ma una battuta ci vuole
ciao
meo3356
 
Ho provato a sovrapporre le carte dei progetti ADF alla carta della Regione. Questi i risultati:

La pista 12/30 non ci sta (rimane fuori un pezzo di pista e un bel pezzo di sedime):

30-1.jpg


La pista 13/31 non ci sta (rimane fuori un pezzo di sedime):

PITAreavicolataperpista13-31.jpg


La pista 14/32 forse ci sta, nel senso che il sedime che non ci sta è veramente poco:

PITAreavicolataperpista14-32.jpg
 
Si potrebbe spostare la futura testata 30 verso l'attuale pista e forse centra precisa precisa.
 
ma non si sa niente della riunione di oggi tra la regione, il comune di firenze e i comuni della piana?