Un incontro a tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il sindaco di Firenze Matteo Renzi.
Per quanto riguarda lo scalo fiorentino la Regione si impegna ad avviare la procedura per una variante al Piano integrato territoriale (PIT) che, ferme restando le destinazioni del termovalorizzatore e del parco, sulle aree restanti non ancora utilizzate preveda come prioritaria la sistemazione e l'adeguamento dell'aeroporto fiorentino. Sara' quindi avviato un percorso di partecipazione, aperto ai contributi di tutti i soggetti interessati.
ASCA
Il presidente della Regione e gli scali toscani: fare in fretta, Bologna è un pericolo
"Peretola e Galilei sono cresciuti ora è il momento della sinergia"
ALTRO che piangersi addosso. «La Toscana è la regione che ha avuto e sta avendo la crescita aeroportuale più forte di tutta l´Italia. Gli scali di Firenze e Pisa si sono sviluppati, il primo nella media nazionale, il secondo quatto volte di più della media e se riesce il collegamento Pisa-Shangai sarà una fiera continua per la regione, sarà il collegamento con una delle aree più popolose e dense di affari del mondo». E´ netto il presidente della Regione Rossi: in questa situazione sarebbe assurdo che l´aeroporto di riferimento, ora che la distanza si è accorciata a 34 minuti, diventasse Bologna. E´ un pericolo «perché non solo Bologna ha già la stazione dell´alta velocità quasi finita ma anche il people mover con l´aeroporto già progettato». E´ necessario muoversi. Per mettere in sinergia gli scali di Firenze e Pisa, realizzare il tanto declamato sistema aeroportuale toscano che potrebbe vincerla su molti. Ma Rossi vuole anche «risistemare» Peretola «che deve diventare un vero city airport».
Dunque ben venga anche una nuova pista, dice Rossi. Ma in un quadro certo e chiaro, ovvero che le priorità in quell´area restino tre: inceneritore, parco della Piana e, appunto, aeroporto. Sapendo che «ormai c´è anche la scuola marescialli dei carabinieri che non può esser distrutta». Dopodichè, conclude il presidente, «saranno i tecnici a definire il miglior orientamento della pista». Perchè il resto, dice, sono discorsi e la pista «non è un balletto da bar», Dunque non bastano neanche le proposte fatte finora da Adf. La questione va studiata accuratamente. La Regione sosterrà le priorità sopra elencate e si affiderà ai tecnici per decidere come orientare la pista perché funzioni meglio dell´esistente ma al tempo stesso non vada a discapito di parco e inceneritore
Repubblica