Una commessa dell’edicola-libreria nel Terminal 1 confessa alla collega: “Aho, ora che arrivano tutti ‘sti super potenti sarà un vero casino. M’hanno detto che arriva qui pure il presidente del Vietnam, ma te renni conto? Io mi metto in ferie”. Tutta la macchina è in fermento. Tra venerdì sera e sabato mattina si attende l’arrivo delle 170 delegazioni internazionali che hanno comunicato la loro partecipazione ai funerali di Papa Francesco in piazza San Pietro. Venerdì sera dovrebbe arrivare all’aeroporto Leonardo da Vinci, insieme alla moglie Melania, anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. L’arrivo dell’Air Force One è previsto in serata nell’area Cargo di Fiumicino, insieme a quello di un secondo aereo che dovrebbe accompagnare la delegazione americana. Altri aeromobili americani, con a bordo tutto l’occorrente per garantire la sicurezza e la logistica della visita di Trump, dovrebbero atterrare poco prima all’aeroporto militare di Pratica di Mare. Il presidente americano dovrebbe alloggiare a Villa Taverna, la residenza dell’ambasciatore statunitense ai Parioli, dove già ieri si stendevano i nastri gialli per interdire il parcheggi, mentre da stanotte alcune vie saranno completamente chiuse al traffico. Sempre per quanto riguarda gli Usa, oltre a Trump – filtra da una riunione in Prefettura – dovrebbero arrivare anche diversi ex presidenti degli Usa: Joe Biden, Barack Obama e uno tra Bill Clinton e George W. Bush. C’è anche l’incognita di Elon Musk. Fino a quando questo giornale è andato in stampa, il miliardario statunitense non aveva ancora confermato la presenza. Il suo uomo in Italia, Andrea Stroppa, al Foglio dice: “Sarà una sua decisione personale”.
Più in generale, a ieri, di tutte le 170 delegazioni previste solo 15 si erano già accreditate per l’arrivo a Fiumicino – oltre a quella americana, diverse delegazioni europee – e 20 all’altro aeroporto, quello di Ciampino, tra cui quelle di Brasile, con il presidente Lula, Argentina, con Javier Milei e Regno Unito, per il quale insieme al premier Keir Starmer parteciperà al funerale anche il principe William. Massima segretezza invece sull’arrivo del presidente ucraino Volodomyr Zelensky. Per l’occasione a Ciampino è stata cancellata la limitazione che vige sul numero giornaliero di voli che possono atterrare. Una garanzia che serve normalmente a tutelare dall’inquinamento e dal rumore i residenti del piccolo comune a sud della capitale. D’altronde non è solo questione di delegazioni. Secondo Adr, la società che gestisce entrambi gli scali romani, per i funerali di Bergoglio ci potrebbero essere in questi giorni dai 15 ai 20 mila passeggeri in più rispetto al normale. E’ proprio monitorando aeroporti e ferrovie che il dipartimento nazionale di Protezione civile, che si occupa di gestire l’accoglienza, fa una stima dei flussi degli arrivi. “Lavoriamo su diverse ipotesi, per prepararci a qualsiasi aumento, anche improvviso. Per adesso, secondo quanto ci hanno riferito Enac e Ferrovie, la stima credibile di persone che saranno a San Pietro il giorno del funerale resta tra le 200 e le 250 mila”, spiegano da Via Ulpiano.