A Forlì decolla solo il passivo Aeroporto a rischio chiusura


Farfallina

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Secondo me i politici forlivesi si sono infilati in un vicolo cieco. L' aeroporto è diventata una priorità per la città da sostenere a tutti i costi e a qualunque prezzo. Ultimamente, con la dipartita degli altri soci romagnoli di SAEF (Ravenna e Cesena), la situazione si è ancor più radicalizzata: basti pensare che recentemente il sedicente "comitato" per la tutela dell' aeroporto, si è rifiutato di incontrare il sindaco perchè a suo dire non convocato secondo tempistiche opportune...
Sindaco che peraltro è additato da molti come traditore della patria per aver fatto notare i costi folli rispetto ai benefici dell' operazione aeroporto.
Tuttavia gran parte dei politici locali si stanno comportando come schegge impazzite: si va dal leghista Pini, che si è comportato come un guerriero che per ottenere la concessione ENAC, si è armato di spada e ha sconfitto le orde di bolognesi che a Roma lo aspettavano al varco, fino ad arrivare al presidente della provincia, che ha dichiarato che se anche il bando per la privatizzazione dovesse andare deserto, bisognerebbe andare avanti comunque, magari alleandosi con RMI. E si che dopo l' arrivo della concessione di ENAC si parlava di 3 o 4 cordate in lizza...
Quanto all' alleanza con RMI, i forlivesi con un minimo di memoria, conoscono bene il grado di rivalità esistente tra le due città: Rimini infatti ha lottato per decenni per ottenere lo status di provincia e staccarsi da Forlì e in quest' ultima città hanno fatto tutto il possibile per impedirlo.
Quindi vedo davvero difficile che Aeradria, si associ con una SAEF piena di debiti. Vuoi per ragioni economiche, vuoi per ragioni di campanile. Al massimo vedo possibile qualche gestione congiunta negli acquisti o poco più.
Dirò di più: se alla fine FRL dovesse saltare, la festa non la farebbero a Bologna, dove francamente FRL non interessa a nessuno, ma a Rimini, dove sarebbe vissuta come una rivincita verso la città rivale.
Tutti bravi a parlare... ma poi i milioni di € di buco lo deve tappare tutti gli anni il sindaco... e sarà sempre peggio perchè piano piano si stanno sfilando tutti gli altri da SEAF.
 

belumosi

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Per chi ha tempo e voglia di vederla puntata del 1 Ottobre dedicata agli aeroporti in Romagna sul canale TELE1

Presenti In studio:

Franco Rusticali (Pres. Seaf Forlì), Maurizio Castagnoli (Ass. Urbanistica e Pianificazione Territoriale Prov. Forlì-Cesena), Massimo Masini (Pres. Aeradria Rimini), Stefano Vitali (Pres. Prov. Rimini).

http://www.tele1.tv/zoom/1ottobre.htm
Umiliante, non ci sono parole.
Si può assistere ad un campionario di "pataccate" davvero degno di nota.
Ho scoperto che nella costa adriatica c' è carenza di aeroporti, che sono tanto più necessari in quanto si è deciso di costruire l' AV ferroviaria sul lato tirrenico e non adriatico. A parte il fatto che notoriamente Bologna e Firenze sono amene località marine bagnate dalle tiepide acque del mar Tirreno, forse il politico in questione (non ricordo chi fosse), avrebbe trovato più sensato costruire un' AV MI-RM via Forlì o Rimini....
La melassa scorreva a fiumi quando si parlava della collaborazione tre FRL e RMI, ovviamente senza mai toccare temi come la ripartizione dei voli tra le supposte 2 piste dello scalo romagnolo (FRL+RMI), se non con vaghi discorsi legati all' opportunità che un volo parta da uno o dall' altro scalo, non si è capito bene in base a cosa.
Da notare anche palesi slanci di generosità, come quello di uno dei 2 riminesi che ha detto che loro non compreranno il simulatore di volo perchè c'è già a FRL.
Si è parlato di un raddoppio dell' attuale 1.2 M di pax complessivi dei due aeroporti, con la possibilità di andare tranquillamente oltre se esistesse una valida integrazione tra gli scali.
Non sono mancati confronti con scali come BGY, PSA e VRN, come se i bacini di utenza fossero gli stessi.
Comunque l' impressione complessiva è che la trasmissione sia stata organizzata dai forlivesi per cercare di coinvolgere i cugini riminesi. I quali sono si intervenuti rilasciando le solite dichiarazioni buoniste, ma guardandosi bene dal prendere qualsiasi impegno, fosse anche il più informale.
Da rilevare che dopo che tutti gli astanti hanno riconosciuto a BLQ il ruolo di aeroporto principale della regione anche perchè serve la "capitale" Bologna (detto e ripetuto...), il direttore riminese ha rimarcato più volte che bisognerà seguire il mercato nel decidere dove fare i voli.
Ma se BLQ si papperà il grosso della torta sia business sia leisure, tranne una quota di voli turistici da indirizzare su RMI, a FRL quali voli resterebbero?
Non ci crederete, ma in un' ora di trasmissione, questo trascurabile dettaglio non è stato approfondito.
 
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Eliogabalo

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15 Aprile 2008
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Umiliante, non ci sono parole.
Non ci crederete, ma in un' ora di trasmissione, questo trascurabile dettaglio non è stato approfondito.
scusa ma hai visto un'ora di quel dibattito ?
che voglia
sul fatto che non abbiano detto niente di sostanziale , cosa vuoi che dicessero , non c'era niente da dire
e a chiacchere sono bravi tutti
per ora chi si salva è il sindaco con i suoi libri che vuole portare in tribunale
almeno minaccia fatti
 

belumosi

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scusa ma hai visto un'ora di quel dibattito ?
che voglia
Mi sono limitato sostanzialmente ad ascoltarlo, facendo nel frattempo altro. Anche perchè in TV in quel momento non c' erano né Mr. Bean né Benny Hill ed io avevo voglia di farmi quattro risate...:D
 

Massimiliano

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24 Agosto 2010
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Anche io ho seguito tutto il dibattito e devo dire che la principale differenza che ho rilevato, ma neanche tanto fra le righe, è che Rimini non è interessata al capitale privato e può permettersi di mantenere un aeroporto in perdita (da brivido ...) mentre Forlì non ha alternative se non quella di cercare privati.

Con questi presupposti così distinti e distanti, al di là delle mielose dichiarazioni d'intenti, non credo proprio che troveranno un accordo. Anche perchè Bologna (leggasi Regione) non ha alcun interesse a potenziare: divide et impera.
 

deepout83

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8 Gennaio 2008
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Regia unica degli aeroporti regionali? Spunta il colosso 'F2i'

Regia unica degli aeroporti regionali? Spunta il colosso 'F2i'

FORLI' - Il colosso della finanza 'F2i' come possibile acquirente della maggioranza dell'aeroporto Ridolfi di Forlì? Non ci sarebbe solo lo scalo forlivese nel mirino della grande società di gestione risparmio che appena poche settimane fa ha acquistato la maggioranza dell'aeroporto di Napoli, ma anche gli scali di Bologna e di Rimini. In altre parole si formerebbe sotto la regia di un grande soggetto privato quell'integrazione tra aeroporti tanto ricercata per anni dalla Regione Emilia-Romagna.

Sul tema l'assessore regionale ai Trasporti Alfredo Peri, sentito da RomagnaOggi.it, si limita a ribadire un granitico "non commento", pur ammettendo di sapere qualcosa di questa possibilità e di non averla solo appresa dalla lettura dei giornali. Il Resto del Carlino di Forlì, infatti, nell'edizione di giovedì mattina, ha indicato nel più grande fondo italiano dedicato alle infrastrutture l'intenzione generica di farsi avanti non appena sarà pubblicato il bando per la privatizzazione del Ridolfi.

Da parte sua Franco Rusticali, presidente della Seaf, conferma di sapere già da qualche tempo dell'interessamento della società
guidata da Vito Gamberale. Rusticali si limita a dire, in attesa di un bando che verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale la prima settimana di novembre, dopo il cda Seaf del 28 ottobre, che "F2i è un soggetto molto solido". E sugli altri due scali? "So che c'è interesse per altri aeroporti vicini, ma io mi preoccupo di Forlì", si limita a dire Rusticali.

F2i Sgr S.p.A., costituita nel gennaio 2007, recita la presentazione sul suo sito internet, "è la società di gestione del risparmio che ha lanciato il più grande fondo chiuso italiano: Fondo Italiano per le Infrastrutture - F2i, dedicato a investimenti nel settore delle infrastrutture". Nel fondo è azionista anche la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, che nel consiglio di amministrazione della società guidata da Vito Gamberale ha anche una sua pedina preziosa: il segretario della Fondazione Antonio Branca, per altro vice-sindaco quando sindaco era Franco Rusticali, l'attuale presidente della Seaf.

Al Carlino un portavoce di F2i ha confermato "il nostro interesse per l'aeroporto di Forlì così come per gli altri scali nazionali che mettano in vendita le loro quote". Insomma, per ora dichiarazioni generiche, ma non chiusure. C'è da dire, comunque, che tra i tre maggiori scali regionali solo Forlì al momento è in una fase avanzata di privatizzazione certa.

http://www.romagnaoggi.it/forli/2010/10/14/174650/
 

belumosi

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Aeroporti, Rimini silura la privatizzazione di Forlì: "Se va con F2i nessun accordo"

16 Ottobre 2010 - 14.52 (Ultima Modifica: 16 Ottobre 2010)

RIMINI - I soci dell'Aeroporto di Rimini non Sono interessati a operazioni di privatizzazione dello scalo. Per questo, l'ingresso di un socio privato con la maggioranza Assoluta nella societa' di gestione dell'Aeroporto di Forli' potrebbe far saltare progetti di intesa tra i due scali di cui si discute da settimane. "Con quel tipo di privato che vuole entrare in maggioranza assoluta", spiega Stefano Vitali, presidente della Provincia di Rimini- socio di maggioranza relativa del 'Fellini' diventerebbe difficile portare avanti quel tipo di percorso.

La Provincia di Rimini è il socio maggiore del ‘Fellini' con una quota poco superiore al 30% (il Comune di Rimini ha il 16% e la Regione il 7%)- "E' legittimo che Forli' pensi alla privatizzazione, ma noi ci muoveremo di conseguenza", dice chiaro e tondo Vitali, certo che "per l'interesse del territorio" riminese Aeradria "non puo' avere una gestione privatistica concentrata sul profitto". Insomma, fa capire con schiettezza il presidente della Provincia di Rimini, poco importa se il Fellini chiude in perdita, se questo e' il prezzo da pagare perche' gli alberghi della Riviera lavorino a pieno regime.

"Questo per noi e' il core business", conferma il numero uno della giunta provinciale, che tiene comunque aperta la porta a Seaf, oggetto, in vista del bando di privatizzazione, dell'interesse del fondo F2i amministrato da Vito Gamberale, ex ad di Autostrade (che avrebbe mire su altri scali emiliano-romagnoli, si parla oltre a Rimini anche di Bologna). "Vedere se ci sono i presupposti per un lavoro comune, questo sono disposto a fare ora- conclude Vitali- poi ognuno e' libero di fare cio' che vuole" (Dire)

http://www.romagnaoggi.it/forli/2010/10/16/174825/

Dopo aver sconfitto le orde di bolognesi, ora FRL deve combattere contro gli odiati "cugini" riminesi, i quali, non si sa bene in base a quale legge, avrebbero acquisito il potere di "silurare" la privatizzazione dell' aeroporto forlivese.
Evidentemente a Forlì pensano che il resto del mondo si debba genoflettere ai loro interessi. Ovviamente il resto del mondo non è molto d' accordo...
 
Q

Quirino

Guest
tra Forlì, Rimini e Ancona ha senso che stia in piedi solo Rimini.
a scopi commerciali intendo, se parliamo di scuole di volo e aeroclub va bene tutto.
tutto il resto non serve a niente, solo per giustificare i costi dell'assistenza al volo e dei vigile del fuoco, servizi funzionali a Ryanair e basta.
transitare Rimini dalla'AMI all'ENAV e concentrare tutto lì.
ASAP.
 

Massimiliano

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Le dichiarazioni rilasciate dai riminesi sono assolutamente in linea con quanto hanno già dichiarato più volte, compreso l'ultimo dibattito.
 

Dorico

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commento riciclato

tra Forlì, Rimini e Ancona ha senso che stia in piedi solo Rimini.
a scopi commerciali intendo, se parliamo di scuole di volo e aeroclub va bene tutto.
tutto il resto non serve a niente, solo per giustificare i costi dell'assistenza al volo e dei vigile del fuoco, servizi funzionali a Ryanair e basta.
transitare Rimini dalla'AMI all'ENAV e concentrare tutto lì.
ASAP.
posso chiederti un'analisi più critica?
anzi, mi piacerebbe girarti un mio commento che feci a giovi21 in un thread in cui si parlava di 106 aeroporti italiani...evidentemente troppi.
in quel caso si immaginava una chiusura di forlì (surreale direi) e tra rimini e ancona giovi21 sosteneva la chiusura di ancona a favore di rimini. si fa per parlare sapendo che nessun aeroporto chiuderà...
il mio commento è qui di seguito. Questo è quello che penso che ho provato a motivare...spero di avere un tuo commento in merito, magari supportato dai dati, grazie.

"comunque tra ancona e rimini io penserei più ad ancona come "aeroporto da salvare". sia perchè sono di parte, ovviamente, e guardo al mio cortile (hahahha...).
ma poi, a parte questo, quando dicevo che ancona e pescara rappresentano un miglior compromesso tra economia, turismo, bacino, popolazione e distanze relative intendevo dire che tirando le somme e analizzando tutti i parametri secondo me ancona risulta vincente su rimini. compromesso non vuol dire eccellere in tutti i parametri. ad esempio, dal punto di vista turistico ovvio che, come flussi, la riviera romagnola e quindi l'aeroporto di rimini macinano grandi numeri. ed è fuor di dubbio che la zona romagnola è economicamente sviluppata.
però:
1. il turismo marchigiano è comunque di tutto rispetto. non avrà i numeri della riviera romagnola certo ma comunque ha la sua importanza ed è molto più variegato e culturale.
2. il diffuso sistema industriale marchigiano delle piccole imprese rendono la regione una delle più industrializzate d'italia, con quel che ne deriva come clientela business.
3. la posizione baricentrica dell'aeroporto lo rende fruibile da tutta la regione, e la vicinanza con la costa lo rende particolarmente collegato e collegabile ad altre infrastrutture strategiche tutte vicinissime (superstrada ancona-roma, autostrada A14, ferrovia (passa a 100 metri dalla pista e vi è una stazione dedicata), porto di ancona, interporto di jesi).
4. la struttura è modernissima e funzionale, e il bilancio della gestione aeroportuale non è in passivo.

ma a parte questi aspetti positivi o negativi sui due aeroporti e sui rispettivi territori, su cui ognuno può dire la sua e potremmo star qui fino a domattina, ci son due cose che mi fanno propendere per la maggiore utilità di ancona:
1. entrambi gli aeroporti fanno lo stesso numero di pax annuali circa. solo nel 2008 per la prima volta rimini ha leggermente superato ancona. ma più o meno siamo sempre sui 400-500.000 pax. con una differenza però. ancona è un aeroporto che funziona tutto l'anno, proprio perchè ha valenza turistica, economica, e strategica per un'intera regione. rimini in pratica lavora tantissimo solo d'estate, con imponenti flussi turistici soprattutto in-coming. per il resto dell'anno è davvero desolante vedere il time-table con 3 voli giornalieri. e nemmeno i tentativi di collegamenti feeder alitalia o airdolomiti da rimini sembrano riuscire. collegamenti che da ancona sono oramai assodati da anni. ovvio per il territorio che vi gravita è un vantaggio non di poco conto poter usufruire di un aeroporto funzionale tutto l'anno, non solo 5 mesi estivi.
2. se guardi le distanze, approssimativamente, bologna rimini sono 100 Km, rimini ancona altrettanti, ancona pescara 150. se fai un po' di conti lasciando rimini e pescara copri 100 km con due aeroporti (bologna e rimini) e lasci 250 km senza aeroporti fino a pescara.
l'aeroporto di ancona sta lì in mezzo...180 km da bologna e 180 da pescara, circa, considerato che è a nord di ancona. non è un mero discorso di numeri di km. per esempio difficilmente rimini intercetterà molti pax da imola o forlì, ad esempio, visto la vicinanza di bologna e soprattutto il ventaglio di offerte dell'aeroporto bolognese.

comunque il discorso sta diventando un po' stucchevole, tanto più perchè parliamo di "aria fritta", sapendo che nessun aeroporto chiuderà. ho solo cercato di motivare la mia opinione secondo cui, dovendo scegliere, l'aeroporto di ancona è meno dispensabile di quello di rimini, specie in un'ottica annuale. puoi motivare invece la tua opinione?
io rimini lo terrei aperto 4 mesi l'anno...non si può fare?"

questo era il mio commento....da giovi21 non ho avuto risposta...spero di avere una tua opinione in merito...:)
 
Q

Quirino

Guest
gli agriporti (tutti) sono un costo sociale per tutta la comunità nazionale.
se paga la Regione Marche, con i soldi dei marchigiani, per mantenere i servizi fondamentali necessari a mandare avanti un aeroporto ( assistenza al volo, antiincendio, dogana)... per ma puoi fare Fano/JFK.
questa è un'estrema sintesi del concetto.
Comiso è il case study per tutte queste situazioni.
di contro la mia preferenza su Rimini è dettata da un puro ragionamento geografico sulla posizione degli aeroporti da Bologna a Pescara.
mi sembra quello più "centrico" e inoltre il turismo romagnolo e ben più sviluppato di quello marchigiano, fermo restando che io, per qualità, prediligo il secondo.
 

Dorico

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gli agriporti (tutti) sono un costo sociale per tutta la comunità nazionale.
se paga la Regione Marche, con i soldi dei marchigiani, per mantenere i servizi fondamentali necessari a mandare avanti un aeroporto ( assistenza al volo, antiincendio, dogana)... per ma puoi fare Fano/JFK.
questa è un'estrema sintesi del concetto.
Comiso è il case study per tutte queste situazioni.
di contro la mia preferenza su Rimini è dettata da un puro ragionamento geografico sulla posizione degli aeroporti da Bologna a Pescara.
mi sembra quello più "centrico" e inoltre il turismo romagnolo e ben più sviluppato di quello marchigiano, fermo restando che io, per qualità, prediligo il secondo.
sul discorso economico e di sostenimento dei costi siamo d'accordo, ma questo è un discorso che vale tutti gli aeroporti, tanto rimini quanto ancona...

non siamo d'accordo sul discorso geografico...come avevo indicato nel mio commento precedente secondo me da bologna a pescara c'è ancona in mezzo, e non rimini. bisognerebbe verificare i km con esattezza, ma secondo me falconara è approssimativamente equidistante da bologna e da pescara. rimini è molto più vicino a bologna e meno a pescara di quanto non lo sia ancona...
da google maps infatti viene fuori che, da aeroporto a aeroporto le distanze sono:

Bologna-Ancona: 209 km
Ancona-Pescara: 178 Km

Bologna-Rimini: 126 km
Rimini-Pescara: 258 km

dunque se il tuo discorso era solo di tipo geografico andrebbe rivisto credo. per quanto riguarda il turismo siamo d'accordo, ma credo che in ballo ci siano anche altri fattori (traffico business, etnico ecc...).

comunque grazie per la risposta :)
 

belumosi

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Ridolfi: la Corte dei Conti mette in guardia la Regione su Seaf

In un rapporto della magistratura contabile sulla "Gestione finanziaria e l'attuazione della programmazione del bilancio in Emilia-Romagna" si legge un invito alla Regione a ridimensionare la quota di partecipazione alla società di gestione dell'Aeroporto

Forli, 19 ottobre 2010 - La Corte dei Conti mette in guardia l'Emilia-Romagna sui rischi finanziari della partecipazione finanziaria in Seaf, la società di gestione dell'aeroporto Ridolfi di Forli'. Al punto che, di fatto, la magistratura contabile 'suggerisce' a viale Aldo Moro l'opportunita' di valutare una 'exit strategy" dalla partecipata.
E' tutto nero su bianco nella relazione della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti sulla "Gestione finanziaria e l'attuazione della programmazione del bilancio in Emilia-Romagna", datata al 13 ottobre scorso. Nel corposo rapporto di ben 108 pagine, presentato nel pomeriggio in commissione consiliare Bilancio, un'intera sezione e' dedicata alle partecipazioni della Regione in societa' di capitali. Il giudizio della Corte e' chiaro: "Con specifico riferimento alla partecipazione nella societa' Seaf- si legge nel documento- va nuovamente sottolineata l'esigenza di iniziative idonee ad evitare pregiudizi per la finanza regionale".
E, si le legge piu' avanti, su Seaf "continua a permanere una specifica criticità, in considerazione delle rilevanti perdite gestionali dalla stessa registrate, perdite che hanno indotto sia nel 2009 che nel 2010 gli enti proprietari a deliberare una riduzione del capitale sociale e una successiva ricapitalizzazione della societaà". Per questo, conclude la Corte dei Conti, "e' evidente l'esigenza di adeguate misure per ridefinire le prospettive della partecipazione". Se non e' l'indicazione ad uscire del tutto dal capitale di Seaf, quanto meno quella della magistratura contabile va letta come un'esortazione a ridimensionare la quota di partecipazione.
Che Seaf non navighi in acque tranquille non e' comunque una novita': solo il deficit 2010 si aggira intorno ai 7,3 milioni. Di suo, la Regione possiede una quota del 25,03%, per un importo di 1,5 milioni di euro.

http://www.ilrestodelcarlino.it/forli/politica/2010/10/19/402012-ridolfi_corte_conti_mette.shtml

Speriamo che la regione accetti il consiglio e ceda la sua quota ai locali.
Così vedremo con in mano la proprietà totale e la concessione ENAC cosa sapranno fare.
 

Massimiliano

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comunque il discorso sta diventando un po' stucchevole, tanto più perchè parliamo di "aria fritta", sapendo che nessun aeroporto chiuderà. ho solo cercato di motivare la mia opinione secondo cui, dovendo scegliere, l'aeroporto di ancona è meno dispensabile di quello di rimini, specie in un'ottica annuale. puoi motivare invece la tua opinione?
io rimini lo terrei aperto 4 mesi l'anno...non si può fare?"

questo era il mio commento....da giovi21 non ho avuto risposta...spero di avere una tua opinione in merito...:)
Ovviamente nessuno degli aeroporti indicati chiuderà, tuttavia sarebbe opportuno precisare che se è vero che il flusso di passeggeri su Ancona e Rimini e pressochè identico, e se è vero (come è vero) che sono tutti massimamente concentrati nei 4 mesi estivi, forse è proprio l'aeroporto di Rimini quello che ha maggiori possibilità di crescita dato che può contare su 8 mesi di potenziale sviluppo.

Peraltro, ad onor del vero, aggiungerei che da Bologna a Rimini si viaggia sulla A-14 in 3 corsie mentre da Rimini Sud in poi (ora stanno lavorando in zona Riccione) si viaggia su una vecchia e tortuosa 2 corsie.
 

Dorico

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Ovviamente nessuno degli aeroporti indicati chiuderà, tuttavia sarebbe opportuno precisare che se è vero che il flusso di passeggeri su Ancona e Rimini e pressochè identico, e se è vero (come è vero) che sono tutti massimamente concentrati nei 4 mesi estivi, forse è proprio l'aeroporto di Rimini quello che ha maggiori possibilità di crescita dato che può contare su 8 mesi di potenziale sviluppo.

Peraltro, ad onor del vero, aggiungerei che da Bologna a Rimini si viaggia sulla A-14 in 3 corsie mentre da Rimini Sud in poi (ora stanno lavorando in zona Riccione) si viaggia su una vecchia e tortuosa 2 corsie.
Non lo so, io non la vedo proprio così...
non è che l'aeroporto di rimini si riempe di passeggeri nei mesi estivi perchè d'estate ci sono i voli, mentre d'inverno i pax diminuiscono perchè ci sono meno voli...secondo me confondi la causa con l'effetto.
è vero il contrario: per ovvie ragioni turistiche d'estate il ventaglio di voli aumenta enormemente per via della richiesta massiccia da parte del turismo di massa, come è palese. crederei che almeno l'80% dei voli estivi sull'aeroporto riminese sia da inquadrare in un'ottica turistica. forse anche di più.
ma in inverno chi li riempie quegli aerei? quando parli di 8 mesi di potenziale sviluppo a cosa ti riferisci? non certo al potenziale turistico balneare dei mesi di novembre o febbraio ovviamente. e nemmeno al turismo congressuale, che non potrebbe giustificare voli di linea.
della difficoltà dell'aeroporto riminese nei mesi invernali ne è prova il fatto che non sempre i voli feeder alitalia o airdolomiti hanno funzionato.
ma credo che mi sia sfuggito qualcosa di quello che dici perchè è troppo banale la mia obiezione al tuo commento.

il discorso dell'autostrada poi è un'arma a doppio taglio.
come rilevavo a quirino, bologna-rimini da aeroporto a aeroporto sono 126 km, che in un'autostrada a tre corsie come dici, tra l'altro dritte come delle rette parallele, ci vuole meno di un'ora a percorrerle. da cesena, forlì o imola molto ma molto meno, anche 20 minuti. considerato il ventaglio di collegamenti offerti da bologna, neanche lontanamente paragonabile a quello di rimini, la concorrenza è forte (sia per il numero di voli che per la facilità con sui si raggiunge bologna dalla romagna). ed è molto ma molto più facile che uno di forlimpopoli vada a bologna per decollare che non uno di castel san pietro vada a rimini. non so se mi spiego.
figuriamoci che tra questi pochi kilometri collegati in meno di un'ora c'è pure un altro aeroporto di mezzo....che fino a pochi anni fa era in un'unica provincia con quello di rimini...cose inspiegabili per me.
tra 3-4 anni anche ancona sarà collegata a rimini e a bologna con un'autostrada a 3 corsie. a sud di ancona è già una realtà. forse però la distanza maggiore riduce in parte la forza concorrenziale dell'aeroporto bolognese.

piccolo OT: un elogio all'aeroporto di rimini, e un rimprovero all'aeroporto di ancona, mi sento di sollevare se penso che l'ultima volta che sono stato all'aeroporto di rimini ho visto delle brochure informative rivolte ai russi che pubblicizzavano e consentivano di organizzare trasferte agli outlet di moda diffusi nel maceratese. non poteva essere l'aeroporto di ancona a intercettare parte di questo traffico? anche e soprattutto se si considera che il collegamento rimini-mosca è una delle rotte più frequentate tra tutte le rotte internazionali attive dall'italia.
 

a320

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8 Giugno 2007
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.
aggiungo una considerazione per quanto riguarda il discorso autostrada:concordo sul fatto che dalla romagna si possa raggiungere rapidamente l'aeroporto di bologna,ma solo se c'e' poco traffico. Infatti a certi orari,a seconda del periodo,c'e' la possibilita' di molti rallentamenti sia in tangenziale per l'uscita 4 sia nel tratto di autostrada.
E vi assicuro che per una vacanza di un weekend la scomodita' si fa sentire.
Poi e' ovvio che se i bilanci dei piccoli aeroporti sono sempre in passivo allora sono il primo a dire che non si puo' andare avanti cosi',su questo sono totalmente d'accordo.
 

belumosi

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Forlì, il ministro Tremonti non firma e l'aeroporto è di nuovo in panne

26 Ottobre 2010 - 18.42 (Ultima Modifica: 26 Ottobre 2010)

FORLI' - E' un calvario di intoppi burocratici quello che segna il cammino dell'aeroporto di Forlì verso la privatizzazione. Intoppi non formali, ma sostanziali se è vero che una mancata firma del ministro dell'Economia Giulio Tremonti rischia ancora una volta di far precipitare nel baratro lo scalo forlivese. A spiegarlo è il sindaco Roberto Balzani: "E' un punto nevralgico, senza quel documento non è possibile ricapitalizzare e i soldi per la Seaf bastano fino a metà novembre".

Dopo di ché mancherebbe la liquidità. Il sindaco attacca "il balbettio del governo, che prima annuncia una cosa all'Ansa, ma poi non la trasforma in una circolare operativa". Sempre Balzani: "Invito anche i consiglieri del centro-destra, che a Roma sono maggioranza di attivarsi per risolvere questa situazione, noi da parte nostra stiamo già studiando una soluzione ponte per responsabilità, lavorando nella peggiore delle ipotesi, vale a dire che quella circolare non venga fatta. Non possiamo impiccarci ad una firma di Tremonti".

Balzani ha parlato nel corso dell'udienza conoscitiva che si è tenuta martedì pomeriggio in municipio sulla situazione della Seaf, la società di gestione dell'aeroporto. A relazionare è stato il presidente Franco Rusticali che ha toccato vari passaggi della storia travagliata dello scalo. Il 2010 si chiuderà per il Ridolfi con 650mila passeggeri (+23% rispetto all'anno scorso), mentre il 2011 si aprirà con un nuovo e meno oneroso contratto con "la nostra compagnia di bandiera Wind Jet", come l'ha definita Rusticali, mentre da marzo arriveranno nuovi voli.

Ma il dato di sopravvivenza più urgente, come ha detto Balzani, è l'impossibilità da parte di tutti i soci di erogare i milioni di euro di ripiano del capitale sociale per effetto di una circolare mancante del ministro Tremonti, che, spiega il sindaco, ha annunciato che non si applica agli aeroporti il divieto di rifinanziamento dei debiti alle società pubbliche con più di tre anni di bilanci in passivo, "ma poi non ha agito di conseguenza".

Di soluzioni alternative ce ne sono poche, dal momento che "il sistema bancario già da mesi ha smesso di prestare soldi alla Seaf, stiamo facendo tutto noi soci pubblici" sempre Balzani.

Insomma, enti soli di fronte alla sfida dell'aeroporto. A dirlo tondo è il presidente della Seaf Franco Rusticali: "Mi rendo conto che le istituzioni non possono sopportare il peso dei debiti della Seaf, ma è anche vero che tutti gli aeroporti sono in passivo. La differenza è nel territorio che ci sta intorno e noi dal nostro territorio non abbiamo avuto alcun riscontro, mi rendo conto che ciò è insostenibile". Insomma, a molti fa comodo l'occasione di sviluppo di un aeroporto, ma nessuno, neanche in riviera, vuole tirare fuori un soldo. E' anche vero, spiega Balzani, "che è inimmaginabile l'allargamento della compagine sociale della Seaf se non viene rivisitato il modello della società: nessun amministratore pubblico sano di mente metterebbe soldi con questa situazione".

Una bordata Rusticali la riserva all'Apt, la società regionale per il sostegno al turismo: "Dà risorse per il marketing direttamente alle compagnie aeree che fanno scalo a Bologna e Rimini e non a quelle di Forlì. E' una situazione scandalosa che abbiamo denunciato con lettere all'Apt, spedite per conoscenza anche al sindaco e al presidente della Provincia, ma l'Apt non ci ha neanche dato una risposta".

Davanti alle commissioni riunite del Consiglio Comunale sono arrivate anche notizie più precise sulla futura privatizzazione. A dettagliare è stato Rusticali, spiegando che la prima fase esplorativa durerà fino al 5 gennaio e solo dopo ci sarà la cosiddetta procedura di "dialogo competitivo" con i privati ritenuti adeguati, Quando arriverà il nuovo socio? "Contiamo di finire la gara entro giugno", è stata la risposta di Rusticali. Agli enti pubblici quanto resterà? "Dal 20 al 40%", sempre il presidente Seaf, che ha anche informato i consiglieri sul fatto che è approdata in tribunale la vertenza civile con la compagnia Ryanair che abbandonò Forlì per andare a Bologna. Rusticali spiega che "una prima udienza è andata deserta in quanto Ryanair ha lamentato un difetto di notifica, mentre la prossima è fissata per febbraio prossimo".

http://www.romagnaoggi.it/forli/2010/10/26/175804/

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Forlì-Cesena, i finiani contestano l'auto blu della Seaf

26 Ottobre 2010 - 20.12 (Ultima Modifica: 26 Ottobre 2010)

FORLI' - "Uno scandalo , non ci sono altri commenti, alla notizia che la Seaf , società di gestione dell'aeroporto Ridolfi dovrà pagare , in leasing, 18mila euro per quattro anni, per un totale di 72mila euro, un'Audi station wagon utilizzata da alcune settimane da uno dei dirigenti vicini alla direzione generale di un ente , che pur in attesa della privatizzazione, è ancora di proprietà a maggioranza pubblica e chiuderà l'anno con un disavanzo di bilancio di circa 7,2 milioni di euro. Che si deve sommare agli altri conti in rosso dei decenni precedenti".

Senza giri di parole Elisa Petroni , coordinatrice provinciale di Forlì-Cesena di "Generazione Italia", il movimento politico culturale dei "finiani", commenta la notizia pubblicata oggi da un giornale locale ricordando che in tempi di "vacche magre" è assolutamente essenziale per gli amministratori pubblici ridurre al minimo, se non azzerare del tutto, le spese non strettamente utili allo svolgimento delle mansioni inerenti alla gestione del bene collettivo" .

Ma quella del risparmio e della trasparenza degli atti della pubblica amministrazione vuole essere il cavallo di battaglia di Elisa Petroni: "Secondo i dati dell'ultimo monitoraggio sul parco mezzi (auto blu, 'grigie', di servizio) degli enti locali italiani pubblicati dal ministero della Pubblica amministrazione sul sito www.innovazionepa.gov.it risulterebbe una sola auto blu in forza al Comune di Forlì (al costo di 26.565 euro), assieme a 32 macchine di servizio, costate nel 2009 ben 77.361 euro. Mentre al Comune di Cesena risulterebbero attive soltanto un auto blu (per sindaco e assessori, al costo di 10.185 euro nel 2009), 15 di servizio (per 29.277 euro) e 17 a disposizione degli uffici (per 32.706 euro).

Ma sulla base delle schede analitiche fornite dal ministero della Pubblica amministrazione, la Provincia di Forlì-Cesena non avrebbe risposto al questionario entro la scadenza estiva del 16 luglio. Perché questo silenzio?". "A questo punto, chiediamo che anche il presidente della giunta provinciale Massimo Bulbi comunichi alla pubblica opinione le cifre relative ai costi di gestione delle auto di servizio. Non c'è coerenza ad invitare i cittadini - come fanno Bulbi e Castagnoli - a muoversi sul territorio con i mezzi pubblici e poi concedersi il lusso del trasporto da una città all'altra con chauffeur ed auto blu": conclude Elisa Petroni.

http://www.romagnaoggi.it/cesena/2010/10/26/175810/
 

belumosi

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Pubblicato il bando per la privatizzazione:

AVVISO PUBBLICO PER LA PROCEDURA DI RICERCA DI SOCIO

L'oggetto della procedura è quello di individuare soggetti che partecipino alla realizzazione del piano industriale di S.E.A.F. S.p.A. come descritto nell'all. V del disciplinare.
A tal fine, la prima fase, di dialogo, porterà a definire la struttura della futura Società di gestione dell'aeroporto ed a individuare i soggetti che saranno invitati alla seconda fase, durante la quale, con apposita lettera di invito, detti soggetti saranno chiamati a presentare le offerte per aggiudicarsi l'ingresso nella compagine sociale. Il Capitale massimo della società al termine della procedura sarà da definire al momento della conclusione della procedura stessa. Il capitale sociale minimo detenuto dai soggetti pubblici sarà definito in seguito alla prima fase di dialogo, comunque nei limiti di legge.
Il Disciplinare d'appalto completo di tutti gli allegati e delle informazioni per partecipare alla procedura è disponibile qui di seguito.
Nella seconda fase di procedura, una volta aperto il dialogo con i soggetti interessati alla gara, saranno pubblicate ulteriori documenti riservati all'indirizzo web https://vdr.multipartner.com/forliairport/
Sin da ora collegandosi al suddetto link è possibile, previa registrazione, porre quesiti e consultare ulteriore materiale documentale.

AVVISO_SEAF_ricerca_socio_ITA.pdf (170,1 KB)
NOTICE_FOR_THE_SEARCH_OF_A_SHAREHOLDER.pdf (175,0 KB)
Allegato_I_estratto_Statuto_societa.pdf (39,3 KB)
Allegato_II_convenzione_ENAC_1980.pdf (2.179,9 KB)
Allegato_III_accordo_di_programma.pdf (2.380,1 KB)
Allegato_IV_accordo_territoriale.pdf (2.700,0 KB)
Allegato_V_information_memorandum.pdf (624,6 KB)
Allegato_VI_modello_di_richiesta_di_dialogo.pdf (71,2 KB)
Allegato_VII_modello_dichiarazione_possesso_requisiti.pdf (64,1 KB)
Allegato_VIII_impegno_di_riservatezza.pdf (64,6 KB)

http://www.forliairport.com/main/index.php?id_pag=306