A Forlì decolla solo il passivo Aeroporto a rischio chiusura


belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,090
3,524
Forlì, il Comune pomperà altri soldi nell'aeroporto

11 Novembre 2010 - 20.27 (Ultima Modifica: 11 Novembre 2010)

FORLI' - Ancora ossigeno per Seaf, la societa' di gestione dell'aeroporto "Ridolfi" di Forli'. In vista
dell'assemblea dei soci (Comune, Regione, Provincia e Camera di Commercio i principali) del 19 novembre prossimo, infatti, bisogna coprire le perdite e assicurare allo scalo la 'benzina' necessaria per proseguire nel processo di privatizzazione (il bando e' stato pubblicato due giorni fa, si punta a concludere la procedura entro giugno del 2011).

In attesa di capire se il decreto Tremonti sul divieto di ricapitalizzazione delle societa' pubbliche in perdita per tre o piu' esercizi stralcera' il settore aeroportuale, hanno spiegato oggi pomeriggio in commissione consiliare i dirigenti comunali (assente la Giunta), bisogna arrivare a quota piu' 120 mila euro: con le eccedenze da coprire si arriva a 1.038.000 euro complessivamente.

Nel caso il decreto dia via libera, i soci si impegnano a sottoscrivere 3.098.000 euro (dopo la gara i privati ne verseranno altrettanti). In ogni caso, se questa stessa somma non verra' garantita Enac potrebbe revocare la concessione rilasciata in settembre, il che significherebbe dover portare i libri in Tribunale. Insomma, ci si prepara a predisporre nuove liquidita': la soluzione potrebbe essere quella di un 'atto di forza', un contributo cospicuo contando sulla tre-quattro manifestazioni di interesse emerse finora dai gruppi privati intenzionati alla gestione futura dell'aeroporto.

Intanto, l'unico modo per tenere in vita il "Ridolfi" oggi e' quello di riconoscere l'ulteriore 'rosso' al
31 ottobre scorso: in particolare, dal 30 giugno la perdita maturata arriva a 1.722.769 euro (quasi 431 mila euro al mese), che assorbe interamente il capitale sottoscritto, pari a 804 mila euro. La perdita e' da imputare principalmente alla rivendita dei biglietti preparati di voli di Wind Jet, la compagnia con sui tra le polemiche e' stato riformulato di recente il contratto: la gestione degli "allotment" si e' attestata al 39% (per l'equilibrio serviva almeno il 50%), il deficit si aggira sui 3
milioni di euro.

Altre cause riguardano l'indebitamento finanziario, con oneri passivi per circa 200 mila euro all'anno e costi di ammortamento per 1,4 milioni di euro a esercizio. Sul fronte ricavi quelli "non aviation" rimangono ancorati al 10% del totale, dato che il "Ridolfi" e' uno scalo poco dotato di infrastrutture commerciali (e' uno degli aspetti su cui si conta di svoltare con la privatizzazione).
Con la rinegoziazione nei confronti di Wind Jet, il beneficio atteso a partire dal 2011 e' di circa un milione di euro per il co-marketing e di due milioni sull'acquisto dei posti volo.

Intanto, il comitato "Ridolfi" oggi ha incontrato i vertici della Legacoop territoriale. L'auspicio del presidente Mauro Pasolini, riporta il comitato, e' che "la gara iniziata faccia emergere soggetti in grado di portare avanti il sistema aeroportuale regionale senza entrarci in collisione", ma realizzando in proprio un'organizzazione strutturale differenziata tra gli scali regionali. (Dire)

http://www.romagnaoggi.it/forli/2010/11/11/177471/
 

belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,090
3,524
Forlì, aeroporto: 10 milioni bruciati. Non ci sono i soldi per le nuove compagnie

31 Gennaio 2011 - 19.23 (Ultima Modifica: 31 Gennaio 2011)

FORLI' - I contratti con le nuove compagnie sono 'congelati', il passivo schizza oltre le previsioni. Altra puntata di passione per l'aeroporto di Forli'. Lunedì la giornata di Seaf, la societa' di gestione dello scalo "Ridolfi", si e' consumata prima in un Consiglio di amministrazione poi, nel pomeriggio, nell'assemblea dei soci. Le attese meno ottimistiche non sono smentite: al 31 dicembre del 2010, infatti, l'aeroporto di Forli' deve fronteggiare il passivo piu' gravoso della sua storia: 10 milioni.
Le previsioni che fino a un mese fa indicavano un deficit attorno ai 7,3 milioni di euro vengono superate: l'attuale passivo si aggira sui 10 milioni di euro, qualcosa meno. In un quadro del genere, i contratti con le nuove compagnie (Eagles Airways e altre due) che al "Ridolfi" avrebbero dovuto sostituire Wind Jet, l'ex 'compagnia di bandiera' che e' traslocata tra le polemiche a Rimini, sono bloccati: insomma, al momento a Forli' resta Wizzair.
"Allo stato attuale abbiamo solo le risorse per coprire le spese vive, a partire dal personale: non possiamo avanzare trattative da svariate centinaia di migliaia di euro in questo stato", riconosce sconsolato il sindaco Roberto Balzani a margine del Consiglio comunale emettendo una sentenza: "Cosi' non si puo' piu' andare avanti". Alla domanda se del 'buco' sia in un qualche modo responsabile l'ex presidente di Seaf Franco Rusticali, il sindaco preferisce non
rispondere: "Di certo e' stata una brutta sorpresa", sorride amaro il primo cittadino.
Balzani ora si da' "un mese e mezzo" per sbloccare la situazione, ma non e' affatto escluso che per i futuri vettori si debba attendere ulteriormente. Per il sindaco, comunque, la strada della privatizzazione a Forli' e dell'integrazione con Rimini chiesta dalla Regione "sono parallele: al termine per le manifestazioni d'interesse, il 4 marzo, l'idea e' presentarsi uniti", osserva Balzani. Con la scadenza del bando che piano piano si avvicina, oggi l'imperativo e' garantire "nuova benzina almeno per arrivare alla privatizzazione", come ha ripetuto nei mesi scorsi lo stesso Balzani.
La strada e' sempre quella della ricapitalizzazione al minimo: ovvero, quota 3.098.000 euro, come
stabilito nell'assemblea straordinaria di Seaf lo scorso 19 novembre. Al momento Comune e Provincia hanno gia' fatto la propria parte: all'appello mancano la Camera di Commercio di Forli'-Cesena, che deve sborsare circa 300 mila euro, e soprattutto la Regione, chiamata a mettere sul tavolo piu' o meno 800 mila euro. In tutto questo, la Regione impone di andare avanti con il processo di integrazione-fusione con Rimini, come evidenziato dopo il recente incontro in Provincia voluto dall'assessore regionale Alfredo Peri.
La palla ora come ora e' in mano ai tecnici: ne hanno nominato uno a testa, rispettivamente, il Comune di Forli', la Provincia di Rimini e la Regione. In questi giorni le valutazioni proseguono, a breve si fara' il punto. "Ogni scenario e' aperto davvero", si e' fatto presente a piu' riprese nei corridoi di Seaf oggi. (Dire)

http://www.romagnaoggi.it/forli/2011/1/31/184254/