A Forlì decolla solo il passivo Aeroporto a rischio chiusura


deepout83

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8 Gennaio 2008
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Aeroporti in rosso, Pdl insorge: 'Rimini non paghi i debiti di Forlì'

Il consigliere regionale berlusconiano Marco Lombardi si scaglia contro i piani per accorpare il 'Ridolfi' e il 'Fellini': "Perderebbero il lavoro i dipendenti dello scalo di Rimini e Forlì"

Forlì, 10 settembre 2010 - “L’aeroporto di Forlì è una anomalia creata e poi abbandonata dalla politica bolognese e per questo continua a produrre ingenti perdite. Fonderlo con Rimini significherebbe provare a far pagare a Rimini i debiti di Forlì con l’unico risultato di provocare la chiusura di entrambi gli scali”.
Marco Lombardi, consigliere regionale del Pdl riminese, torna a scagliarsi contro i piani per accorpare il “Ridolfi” e il “Fellini”. Il berlusconiano parla a proposito di “fusioni imposte dal ‘partito’ senza nessun riferimento al mercato”, citando un precedente: “L’operazione Firmatour si rivelò un tale fallimento che la sinistra, per curarsi le ferite, ha invocato per l’ennesima volta il soccorso rosso delle cooperative di Reggio Emilia mentre gli operatori privati di Pa sono dovuti andare in tasca per ripianare i debiti”.
Tornando alle piste di decollo, Lombardi immagina che in caso di fusione “non solo vi sarebbero disagi per i passeggeri che non si troverebbero piu’ un aeroporto sotto casa, ma perderebbero il lavoro sia i dipendenti di Rimini che di Forli’”. Quale la ricetta allora? Il pidiellino riminese invoca “una strategia indirizzata dal mercato e non dalla politica”, che “consentirebbe di proseguire nel rilancio dell’aeroporto di Rimini, con indubbi vantaggi per gli utenti dell’intera Romagna, e con la possibilità di occupare il personale eventualmente in esubero da Forli’”. In tutto questo, rimarca Lombardi, le preoccupazioni dei forlivesi a una “collocazione d’eccellenza” sono “legittime e condivisibili, noi possiamo sostenerle attraverso il Piano Territoriale Regionale”.

http://www.ilrestodelcarlino.it/forli/politica/2010/09/10/382609-aeroporti_rosso_insorge.shtml
Aeroporti. Masini (Aeradria): collaborazione Rimini e Forlì sarebbe vantaggiosa

Un'area vasta non sanitaria ma degli aeroporti. L'idea, avanzata dal presidente delle provincia della provincia di Forlì Cesena, fa discutere anche se non si tratta di una novità assoluta. Intanto l'aeroporto di Rimini continua il suo 2010 di crescita con un mese di agosto che conferma il buon andamento estivo.

RIMINI | 11 settembre 2010 | L'aeroporto Fellini di Rimini conferma anche ad agosto il trend di crescita del 2010, sfiorando i 90mila passeggeri, più 31% sull'agosto scorso che, nonostante la crisi, aveva segnato buoni risultati. A fine anno lo scalo, dove anche oggi c'era parecchio movimento, dovrebbe raggiungere i 550mila passeggeri. Nel 2009 erano stati 380mila. Accantonando però i numeri, a tenere banco in questi giorni è l'idea avanzata dal presidente della provincia di Forlì Cesena, Massimo Bulbi, che in un intervista al Corriere Romagna ha ipotizzato la realizzazione di una sorta di Area Vasta degli aeroporti per unire Rimini e Forlì creando un solo scalo con due piste. Un'idea che fa discutere anche se non si tratta di una novità assoluta. "Due anni fa - racconta Massimo Masini, presidente Aeradria, ai microfoni di IcaroTv - avevamo sottoscritto un accordo con la società di gestione dello scalo di Forlì che poi il comune forlivese, secondo me sbagliando, bloccò. Io sono ancora convinto che la collaborazione tra i due aeroporti si utile per coordinare meglio l'attività commerciale, per condividere una serie di attività e di spese come quelle di manutenzione, gestione del personale e acquisto dei mezzi. Per non parlare del fatto che verrebbe meno la concorrenza sfrenata degli ultimi anni che finisce per favorire solo tour operator e compagnie aeree."

Secondo Masini per rendere la discussione concreta bisognerebbe ripartire dal protocollo d'intesa già sottoscritto due anni fa. A preoccupare molti è però l'idea di una fusione tra le società di gestione, visto il grave buco di bilancio del Ridolfi. Sul tema ieri ha espresso le sue perplessità il consigliere regionale del PdL Lombardi secondo cui un'eventuale fusione significherebbe far pagare a Rimini i debiti di Forlì col risultato di far chiudere entrambi gli scali.
Forse però parlare di fusione è ancora prematuro. "Gli sviluppi futuri degli assetti societari - spiega ancora Masini - non competono agli organi gestionali e inoltre presuppongono un ragionamento da posticipare un po' più in là nel tempo".

Newsrimini.it

http://www.newsrimini.it//news/2010...ione_rimini_e_forla__sarebbe_vantaggiosa.html
 

belumosi

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Infatti anche i sassi sanno che per far volare 1.5-2 milioni di pax, servono MINIMO due piste, che per poter gestire al meglio lo smisurato numero di movimenti, vanno opportunamente posizionate ad almeno 47 km di distanza una dall' altra. Magari usando la via Emilia come via di rullaggio.
 

Dorico

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forlì vs rimini

notizia tratta da www.romagnaoggi.it di rimini del 12 settembre:

Aeroporto, il PdL di Forlì prende le distanze dal PdL di Rimini: "Ci temono"

FORLI' - Non piacciono all'interno del PdL forlivese le prese di posizione di Marco Lombardi, consigliere regionale del PdL riminese, sull'aeroporto di Forlì. Così Stefano Gagliardi, capogruppo in provincia del PdL: "Leggo con preoccupazione l'inquietante comunicato del consigliere Lombardi in relazione ad un progetto che si starebbe proponendo sotto la regia della Regione, relativamente alla fusione delle società di gestione degli aeroporti di Forlì e di Rimini: qualcuno da Bologna a Rimini guardi con terrore quanto sta accadendo a Forlì".
"Chiarito che l'aeroporto di Forlì non è un'anomalia creata e poi abbandonata dalla Regione, ma che viceversa è stato unicamente sfruttato anche grazie alle carenze "politiche" di chi lo ha gestito negli anni, e precisato che non ha potuto usufruire dei vantaggi economici derivanti dall'essere un aeroporto civil-militare, cosa che comunque è giunta al capolinea, SEAF Forlì dispone di notevoli aree intra ed extra sedime su cui investire (in attività aviation ed extra aviation), sta per conseguire la concessione trentennale ed è in fase di avvio la privatizzazione", precisa Gagliardi.
E ancora: "Forse qualcuno pensa che il privato una volta investiti milioni di euro per acquisire la SEAF possa poi sottomettersi a collaborazioni regionali che gli pregiudichino passeggeri e movimenti aerei? Il privato vorrà portare a Forlì passeggeri ed aerei per valorizzare al massimo i propri investimenti, proseguendo e consolidando i rapporti con le compagnie esistenti ed attirando nuovi vettori. Per quanto riguarda il mercato, è bene leggere i dati Assaeroporti di Luglio: Forlì
è confermato come secondo aeroporto regionale, i passeggeri al 31 luglio sono stati per Forlì 343.840, per Rimini 281.007".
E ancora Gagliardi: "In tutti questi anni abbiamo ferocemente criticato le strategie e le gestioni della SEAF che hanno messo in grave difficoltà i bilanci degli enti locali distraendo soldi ad altre emergenze, e purtroppo i nostri allarmi sono risultati reali: holding degli aeroporti regionale che non è mai nata ed è ancora presente nel PTCP provinciale, mancata adesione dei comuni turistici e del comune e della provincia di Ravenna più volte annunciati, errori compiuti dal passato cda nei confronti della SAB e di Ryanair, tanto che si sta procedendo per le vie legali, fallimento di Promozione e Turismo".
E conclude: "Ma un conto è criticare la pessima gestione della sinistra, altro ragionare sull'aeroporto in quanto tale, ovvero su una struttura di enorme valore per tutto il territorio.
Ebbene, proprio ora che l'arrivo del dott. Rusticali come Presidente ha iniziato a chiarire molti aspetti del passato porgendosi con maggiore trasparenza e correttezza nei confronti dei soci, proprio ora che sta per giungere al traguardo la privatizzazione, prima le dichiarazioni del Segretario provinciale del PD della provincia di Rimini, che mesi or sono dichiarò che "gli unici due aeroporti devono essere Bologna e Rimini",poi quelle del Presidente della provincia di Rimini che dichiarava senza tanti giri di parole che l'unico aeroporto della Romagna deve essere quello di Rimini e quindi quello di Forlì è inutile e destinato alla chiusura. Ora quelle di Lombardi. Mi sembra che qualcuno da Bologna a Rimini guardi con terrore quanto sta accadendo a Forlì. Aspettiamo che giunga la concessione trentennale e si avvii la privatizzazione, poi vedremo chi saprà resistere sul mercato".


...un mio commento personale è che la storia che l'aeroporto di forlì è il secondo della regione come numero di passeggeri è un po' un pretesto.
per carità, matematicamente è così senza ombra di dubbio, ma se si vogliono analizzare criticamente i dati numerici bisognerebbe dire che in emilia romagna esistono 4 aeroporti (per me troppi). uno di questi è su un pianeta a parte: bologna, con i suoi milioni di pax annuali. poi ci sono 3 aeroporti piccolo-medi. forlì, rimini e parma, che si distinguono per poche decine di migliaia di passeggeri.
la frase " Forlì è confermato come secondo aeroporto regionale, i passeggeri al 31 luglio sono stati per Forlì 343.840, per Rimini 281.007" mi sa veramente di ridicolo. mi sembrano i giochi al rialzo dei bambini...
tra l'altro per la fine dell'anno il divario sarà anche maggiore, visto che nel periodo invernale i voli e i pax di rimini sono ridotti al lumicino, però bisogna chiedersi: per qualche decina di migliaio di passeggeri in più quante decine di migliaia di euro di debito sono maturate nel bilancio di forli'?
e poi la frase "Aspettiamo che giunga la concessione trentennale e si avvii la privatizzazione, poi vedremo chi saprà resistere sul mercato"...intanto la concessione dell'enac, e l'eventuale privatizzazione, per ora sono solo ipotesi (e voglio vedere se le decisioni dell'enac sono così clientelari da approvare tutte le concessioni...anche con milioni di euro di debito). inoltre la sbandierata resistenza sul mercato per me non è ad appannaggio di forli'....senza il mercato di voli drogato che ha consentito a forli' di racimolare sia pax extraprovinciali che debiti stratosferici non credo che l'indotto di forlì è paragonabile a quello di rimini...
 

belumosi

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Anche a Parma hanno privatizzato tra squilli di trombe, poi si è visto come è andata a finire: dopo qualche tempo è tornato tutto in mani pubbliche per evitare il crack.
Comunque a me importa solo che i soldi non vengano sprecati. Se c'è qualche privato che si prende a mano la rogna, ben venga: l' importante è che qualunque cosa succeda, non esca più un euro pubblico per allungare l' agonia di questo aeroporto.
 

deepout83

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8 Gennaio 2008
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Forlì - Ultime 48 ore per l'aeroporto

La speranza di sopravvivere al definitivo fallimento dipende dall'Enac. Dalla decisione dell'ente sulla concessione totale dipendono i 722mila euro che il Comune deve alla Seaf

FORLI' - Un'attesa di 48 ore per sapere quale sarà il destino dell'aeroporto "Ridolfi". Tanto si dovra aspettare per avere notizie dall'Enac sulla cocessione totale dell'aeroporto alla Seaf, la società che finora lo ha gestito e che attualmente è a rischio fallimento. Il sì dell' "ente nazionale aviazione civile" alla possibilità per la Seaf di sfruttare per 30 anni il pieno diritto di proprietà sullo scalo, sbloccherebbe infatti i 722mila euro che il comune di Forlì deve alla società per la ricapitalizzazione dello scorso anno e che fino ad ora ha congelato ricalcando quanto disposto dalla Finanziaria che impedisce agli enti locali di finanziare società in perdita da tre anni.

L'autorizzazione dell'Enac - come spiega il quotidiano La Voce di Romagna - sbloccherebbe dunque i fondi comunali, che andrebberi quindi a ricoprire parte dei conti in rosso della Seaf, e soprattutto i 500mila euro che la società deve entro la fine di settembre a compagnie e dipendenti.

http://www.romagnanoi.it/News/Economia/Forli/articoli/220725/Ultime-48-ore-per-laeroporto.asp

http://www.ilrestodelcarlino.it/forli/politica/2010/09/14/384256-aeroporto_ridolfi_libera.shtml
 

Dorico

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14 Febbraio 2010
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aggiornamenti da Il resto del carlino edizione forlì...

Aeroporto Ridolfi:
i nodi
da sciogliere
in settantadue ore
Tre giorni per delineare il futuro dell'aeroporto. Previsto per oggi il consiglio comunale convocato in municipio alle ore 15.30

Forli, 13 settembre 2010 - Vada come vada questi tre giorni saranno ricordati come il periodo che ha segnato il futuro dell’aeroporto ‘Ridolfi’. Nel bene o nel male. Primo passo, dall’esito abbastanza scontato, è il consiglio comunale di oggi, convocato in municipio alle 15.30. Al voto andrà la delibera con la quale il Comune si impegna a coprire la sua parte di disavanzo di Seaf relativa al 2009. Parliamo di 770mila euro. Soldi indispensabili, ha detto il sindaco Roberto Balzani, per permettere la sopravvivenza dello scalo non nel breve, ma nel brevissimo periodo. Parliamo del bimestre settembre-ottobre, massimo inizio novembre.
Di fronte alle pressioni dell’opposizione, che comunque finora ha votato in maniera pressoché compatta i provvedimenti salva-aeroporto, il primo cittadino ha però giocato il jolly. Come? Ricordando ai consiglieri comunali che, nel caso la Corte dei Conti ritenesse illegittima la delibera, allora ognuno potrebbe essere chiamato a risponderne pro-quota. Partendo da una base di 770mila euro, e dividendola per 41 persone (40 consiglieri più il sindaco), otteniamo 18.780 euro. Questa la cifra che ciascuno potrebbe doversi levare dalle tasche.
Per inquadrare correttamente la vicenda è necessario fare un passo indietro. L’amministrazione è in attesa di avere un’interpretazione autentica (ministeriale) della legge 122 del 2010. Quella che, all’articolo 6 comma 19, spiega come «le amministrazioni pubbliche non possono effettuare aumenti di capitale, trasferimenti straordinari, aperture di credito, né rilasciare garanzie a favore delle società partecipate non quotate che abbiano registrato, per tre esercizi consecutivi, perdite di esercizio». La Seaf, società che gestisce il ‘Ridolfi’, rientra in questa casistica, essendo in perdita praticamente da sempre. Nel 2007 il rosso era di 3,7 milioni di euro, nel 2008 di 5,7, lo scorso anno di 6,8, mentre quest’anno la previsione è quella di chiudere con un meno 7,2 milioni di euro. Dal 2004 la società è costata alle casse pubbliche 23 milioni di euro. Bene.
Se il Ministero dirà che la legge ha valore retroattivo, allora il Comune (che ha il 48,1% di quote in Seaf) non potrà più sborsare un euro per rimettere in piedi i bilanci del gestore. Nel consiglio comunale della scorsa settimana Balzani ha detto che «le interpretazioni di questo genere (cioè di applicazione retroattiva, ndr) sono finora quelle prevalenti». Altra giornata cruciale sarà quella di mercoledì, quando è convocato il consiglio di amministrazione di Enac. Tra i punti all’ordine del giorno l’Ente nazionale dell’ aviazione civile c’è la concessione della gestione trentennale totale a Seaf, che avrebbe di fatto in mano il ‘Ridolfi’. Un passo imprescindibile per l’entrata nella società di gestione dei privati, che finora, in attesa che il quadro si definisca, sono rimasti nell’ombra.
Sembra comunque che esistano 3-4 potenziali soggetti interessati al ‘piatto’ ‘Ridolfi’. Che, deficit a parte, quest’anno chiuderà con 700mila passeggeri (a fine agosto la rilevazione parlava di 430mila persone transitate per Forlì): il secondo in Emilia-Romagna. A tutela dell’aeroporto è sorto anche un Comitato per la difesa, sviluppo e privatizzazione del ‘Ridolfi’, formato dai dipendenti della Seaf, che mercoledì scorso hanno difeso lo scalo e i loro posti di lavoro. Un ultimo nodo da sciogliere: privati o non privati l’aeroporto forlivese dovrà avviare rapporti di collaborazione con gli scali vicini, a cominciare da Rimini, il cui presidente della Provincia sabato ha teso la mano a Forlì. Oggi, comunque, cominciano le 72 ore più lunghe del ‘Ridolfi’.
 

Dorico

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14 Febbraio 2010
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E qualche notizia un po' più vecchia, dalla stessa testata giornalistica.

Ridolfi, i soci Seaf riaprono il portafoglio
I soci Seaf, che si sono riuniti ieri, hanno dato il via libera al ripiano delle perdite e nel frattempo spingono per una riduzione del deficit e per l'avvio della privatizzazione

Forli, 4 settembre 2010. Porre un freno al deficit, spingere sulla privatizzazione, chiarire con l’Enac quale sarà il futuro dei piccoli scali e incalzare la Regione perché crei finalmente un sistema aeroportuale. Sta in queste quattro mosse la strategia di sopravvivenza della Seaf, i cui soci si sono riuniti ieri. Alla base resta il nodo finanziario: tutti si sono impegnati a sostenere la propria parte, nonostante il passivo 2010 che si avvicinerà ai 7 milioni. Il Comune dà il via libera alla ricapitalizzazione della propria quota 2009, passaggio fondamentale per evitare il fallimento della società. Ma pende come una spada di Damocle la legge Tremonti (la 122 del 2010) che impedisce agli enti locali di sborsare altri soldi nelle società partecipate che abbiano bilanci in perdita per più di 3 esercizi consecutivi. In attesa che si chiarisca l’applicazione della norma, gli amministratori sono propensi a scucire altro denaro, ma si daranno da fare per arginare l’esplosione dei costi.
I soci però sono preoccupati anche perché lo scenario 2010 è peggiorato rispetto alle previsioni. La mancata apertura del bando di apertura ai privati ha comportato che i contratti con Wind Jet (la compagnia più importante che opera su Forlì) non sono stati rinegoziati. I timori si addensano poi sul piano degli aeroporti commissionato da Enac, che prevede un sostanziale ridimensionamento, quando non la chiusura degli scali minori, cui sarebbe assegnato un mero ruolo di ‘complemento’. Nelle prossime settimane il sindaco Balzani e il presidente della Provincia Bulbi dovrebbero incontrare Vito Riggio, il numero uno di Enac, per approfondire la questione.
Ma è chiaro che se gli aeroporti continuano a farsi concorrenza, le sole beneficiarie saranno le compagnie aeree. Finora i tentativi di attribuire delle vocazioni che permettano la sopravvivenza degli scali di Bologna, Parma, Forlì e Rimini, non è mai andata in porto, spesso boicottata da interessi localistici. Ecco perché i soci Seaf ora vogliono mettere alle strette la Regione perché riprenda il ruolo di regista di questa operazione.
A tal proposito, Alessandro Rondoni, coordinatore Pdl e Udc in consiglio comunale, ha presentato un’interrogazione al sindaco per sapere quali incontri sono stati programmati con gli altri enti locali romagnoli «per difendere e far crescere il Ridolfi». Ieri l’assemblea Seaf ha anche sostituito i due componenti dimissionari del consiglio di amministrazione. A Marco Miserocchi e Fabio Castellari, nominati da Comune e Provincia, subentrano Stefano Foschi e Giampaolo Dacci.
Intanto l’altro ieri si è svolta l’assemblea costitutiva del ‘Comitato per la difesa, sviluppo e privatizzazione dell’aeroporto di Forlì’, animato dai dipendenti Seaf e da coloro che operano nell’indotto dello scalo. Presidente e portavoce è stato designato Massimiliano Malavolti, vice presidente Paride Aspidelli, Paolo Giglioli è l’addetto stampa, i consiglieri sono Guido Bagnoli, Alessandro Ghetti, Giovanna De Bellis, Maurizio Poggiali, Domenico Marchi e Gilberto Brunetti.
 

Dorico

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...per chi ha voglia di leggere...

L'appello dei dipendenti:
"Non abbandonate il 'Ridolfi'"
Il neonato comitato a tutela dell'aeroporto: "Dopo tanti investimenti a questo punto non possiamo arrenderci proprio ora. Contiamo sulla privatizzazione"

Forlì, 09 settembre 2010- RISCHIANO il posto di lavoro e per questo, legittimamente, chiedono attenzione. Ieri si è presentato ufficialmente agli organi di informazione il Comitato per la difesa, sviluppo e privatizzazione dell’aeroporto ‘Ridolfi’. A farne parte circa 70 dipendenti Seaf (società che gestisce l’aeroporto) oltre ad altri 800 lavoratori dell’indotto. Tutti sul piede di guerra perché, spiega il presidente del Comitato, Massimiliano Malavolti, "la città cresce se cresce il ‘Ridolfi’ e viceversa. Forlì ci deve credere".
I SUOI COMPONENTI se la predono contro i giornali, ‘colpevoli’ "di aver rappresentato unilateralmente una situazione drammatica per il ‘Ridolfi’" e la giunta comunale, "perché da un lato dice di voler chiudere l’aeroporto e dall’altro dice che vuole continuare ad investire". Tra il Comitato e il sindaco Roberto Balzani non c’è stato finora alcun contatto. L’incontro però è nell’aria e dovrebbe tenersi nei prossimi giorni. I componenti del Comitato vogliono evidenziare che al ‘Ridolfi’ non va tutto male. Ci sono professionalità, numeri positivi (con 700mila passeggeri previsti a fine anno lo scalo dovrebbe confermare di essere il secondo in Emilia-Romagna) e posti di lavoro da difendere.
Però ci sono anche i punti oscuri di uno aeroporto che è impossibile tacere. In primo luogo i conti in rosso: la previsione è di chiudere il 2010 con un passivo di 7,2 milioni di euro. Numero figlio anche di strategie sbagliate. Giovanna De Bellis di ‘Flyonline’, l’agenzia viaggi di Seaf, lo conferma. "Fino all’anno scorso non c’era un ufficio commerciale e questo è grave. Ora funziona e ci sono i risultati. Rispetto al 2009 abbiamo avuto un aumento considerevole delle vendite e un +60% dei ricavi. Il costo medio del biglietto venduto è di 40 euro, contro i 18 dello scorso anno".
A PRECISA DOMANDA di un giudizio sulle gestioni, passate e presenti, Paolo Giglioli, addetto stampa del Comitato, risponde che "non tocca a noi dirlo. Lo chiederemo al sindaco Balzani, dopo tutto il Comune è socio di maggioranza di Seaf". Il vero nemico, per gli esponenti del Comitato, non è Rimini, quanto Bologna. "D’altra parte il ‘Marconi’ — dice Malavolti — ha un traffico annuale come il ‘Ridolfi’. L’aeroporto di Rimini ha invece un traffico di passeggeri concentrato nei mesi estivi". Non è piaciuto nemmeno il fatto che "sia stato disatteso il piano della Regione, che aveva assegnato un ruolo ad ogni scalo (quello forlivese avrebbe dovuto essere dedicato ai voli low coast). Stiamo dando fastidio a qualcuno, è evidente". Tante le manifestazioni di solidarietà espresse ieri al Mega di corso della Repubblica al Comitato. Dagli albergatori ed operatori turistici di Cervia ai docenti dell’Itaer. Enrico Illotta, presidente del Club di prodotto, lamenta comunque "l’assenza, allo sbarco, di uno sportello informativo del Comune o dell’Apt. Così il turista non sa dove alloggiare e non sfruttiamo l’indotto".
GIÀ, L’INDOTTO. Il Comitato cita tre studi secondo cui "chi sbarca in un aeroporto lascia mediamente 71 euro sul territorio. Cioè, moltiplicando per i 700 passeggeri, si tratta di oltre 50 milioni di euro". "Non sparate sul ‘Ridolfi’ — è la chiusura del ragionamento —. Si è investito tanto su questa struttura, che è in attesa della concessione da Enac (il cui cda è previsto mercoledì prossimo) della gestione trentennale totale, della privatizzazione e che aprirà nuove tratte". Le ultime ipotesi sono Napoli e Roma, quest’ultima cancellata dopo due mesi di attività ad inizio anno causando una perdita di quasi 170mila euro.
 

Eliogabalo

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Ecco perché i soci Seaf ora vogliono mettere alle strette la Regione perché riprenda il ruolo di regista di questa operazione.
A tal proposito, Alessandro Rondoni, coordinatore Pdl e Udc in consiglio comunale, ha presentato un’interrogazione al sindaco per sapere quali incontri sono stati programmati con gli altri enti locali romagnoli «per difendere e far crescere il Ridolfi».
la regione non ha speso forse abbastanza ? ne deve mettere altri ?
per quale motivo ?
anche la vicina Cesena si è sfilata

il sindaco dimostra di avere coraggio dicendo cose forse impopolari , dote rara
 

LIPY

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Forlì, per l'aeroporto il giorno più lungo
Seaf: "Sulla concessione Enac nessuna certezza"


FORLI' - "Di fronte a questi infiniti problemi, quella di oggi (mercoledì 15/9, ndr) e' la prima tappa. Sulla concessione di Enac non abbiamo certezze ma solo speranze: certo, un minuto dopo averla ottenuta faccio la gara. Con qualche privato ci sono solo dei contatti. Se si privatizza tanto meglio, perche' cosi' non si avanti. In ansia? L'ansia e' anche di chi spera ci vada male": Franco Rusticali, presidente di Seaf, attende impaziente il verdetto del Consiglio di amministrazione di Enac, che oggi mercoledì deve decidere se rilasciare o meno la concessione trentennale.

Il bilancio di Seaf di quest'anno rischia di chiudersi con un disavanzo di oltre sette milioni di euro: "Le linee di affidamento da parte delle banche sono gia' chiuse, i 722 mila euro e rotti coprono i 500 mila euro di pagamenti da effettuare entro settembre", ricorda Rusticali (che non vuole entrare, dice,
nella "diatriba politica" di queste ore). Insomma, senza la concessione niente fondi comunali, e dunque niente salvagente per Seaf. "Ma non so con che tipo di 'ansia' in giro per la regione si attenda l'esito dell'Enac: c'e' chi teme non ce la diano ma anche chi teme ce la diano", sbotta il numero uno del "Ridolfi".

Ma la situazione al "Ridolfi" e' ancora sanabile? "La situazione e' sanabile anche in uno o due anni, a patto che le cose cambino", rimarca il vertice Seaf. Intanto, "se si privatizza tanto meglio, nel 2010 arriveremo a circa 700 mila passeggeri", insiste Rusticali corteggiando a distanza eventuali
nuovi investitori. E i soci? "E' giusto che si lamentino dopo i tanti investimenti. A loro dico: se si considera l'aeroporto un'opportunita' facciamo ogni sforzo per andare avanti, altrimenti si proceda diversamente", nota il presidente.

Intanto, dopo le recenti prese di posizione del presidente della Provincia di Forli'-Cesena Massimo Bulbi, che ha evidenziato il suo "si'" a una "unione sinergica" con il "Fellini" di Rimini, il tormentone della fusione con i 'cugini' rivieraschi rimane d'attualita': "Non e' una cosa che si decide
domani, ma sarei favorevole ad aprire un tavolo di discussione. Vediamo- e' l'invito di Rusticali al collega riminese di Aeradria Massimo Masini- se possiamo trovare accordi sul piano commerciale, gli scambi di personale e di apparecchiature ci sono gia'".

Dunque tre scali tra Bologna e la costa adriatica non sono troppi, come qualcuno continua a dire? "Non rappresentano affatto un lusso, ma un'opportunita' per tutto il territorio, considerando anche il polo tecnologico aeronautico", chiarisce il presidente di Seaf.


Fonte: Romagna Oggi
 

Andrea81

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beh in regione c'è chi farebbe salti di gioia in una eventuale non concessione da parte di enac, ritengo che la gestione dello scalo forlivese in questi anni sia stata pessima, come si fa ad avere 700.000 pax l'anno ed avere un rosso del genere? ovviamente la mia è una domanda retorica.....vorrei sapere la situazione finanziaria del fellini che funziona 4 mesi l'anno, inoltre le sue strutture, prima militari, andranno sotto la gestione civile con aumenti dei costi, quindi non saprei su una futura collaborazione tra i 2 scali
 

Eliogabalo

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beh in regione c'è chi farebbe salti di gioia in una eventuale non concessione da parte di enac, .........

ma quali salti di gioia in regione ? sei fuori strada e a nessuno importa un fico secco di Forlì
questo è un pozzo di debiti tutto forlivese al quale il sindaco giustamente vuole mettere fine
guardare in casa d'altri come ti ostini a fare è fuorviante , così come pensare che la società di gestione sia scandalosa
si può sempre fare meglio , ma ci hanno provato e non funziona
è che l'aeroporto oggi non sta in piedi a meno di regalare i voli ,così come sta succedendo adesso
il grosso dei 700.000 pax sospetto faccia parte di questa categoria
a che pro ?
dimmi tu
 

belumosi

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Falso! In realtà persino Emirates vorrebbe volare da FRL, ma non è permesso dai bilaterali...:D
Purtroppo per i forlivesi, è fin troppo facile ricordare che da sempre, chiunque in Europa e recentemente anche in Nord America, può volare a FRL, come in qualsiasi altro aeroporto senza limitazioni di sorta. Non deve chiedere autorizzazioni né a Bologna, né a Roma.
Per quanto riguarda la concessione ENAC, se gli amministratori non fanno caxxate come l' ultima volta, credo non ci dovrebbero essere problemi.
 

Farfallina

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Secondo me con tutti i problemi finanziari che hanno le amministrazioni locali dopo gli ulteriori tagli del governo a Forlì il Sindaco speri in qualsiasi soluzione che faccia chiudere il Ridolfi con risparmio ingente per le casse comunali. Fra l'altro il Comune è sempre più solo visto che tutti si stanno accorgendo dello scarso apporto che fa il Ridolfi all'economia Romagnola e che i turisti possono tranquillamente transitare da BLQ o RMI.

Fra l'altro con la superbia dopo essere stati scippati di FR da BLQ sono andati a strapagare IV che aveva comunque alcuni voli che funzionavano bene e sarebbe rimasta anche senza sussidi.
 

Andrea81

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ma quali salti di gioia in regione ? sei fuori strada e a nessuno importa un fico secco di Forlì
questo è un pozzo di debiti tutto forlivese al quale il sindaco giustamente vuole mettere fine
guardare in casa d'altri come ti ostini a fare è fuorviante , così come pensare che la società di gestione sia scandalosa
si può sempre fare meglio , ma ci hanno provato e non funziona
è che l'aeroporto oggi non sta in piedi a meno di regalare i voli ,così come sta succedendo adesso
il grosso dei 700.000 pax sospetto faccia parte di questa categoria
a che pro ?
dimmi tu
ma hai letto bene, ciò che ho scritto????
ti faccio l'esempio, se tu hai una piccola bottega di frutta e verdura è inutile che spendi soldi per fare concorrenza al supermercato che hai a poca distanza ma dovresti concentrarti sulla tua clientela, i 700.000 pax li faceva anche con FR.
I voli per catania e palermo vanno abb. bene, come quelli con tirana e quelli operati da wizz air che non prende un soldo dal ridolfi, queste ultime cose non le scrivo con sospetti ma con certezze oggettive! poi tu che passi ogni giorno da queste parti puoi sempre smentirmi.
Quando operava FR non si parlava di tutti questi debiti, come mai?
Quando SAB aveva la maggioranza delle azioni SEAF non si parlava di aeroporto inutile, come mai?
Ora vorrei sapere la situazione finanziaria degli altri aeroporti in regione escluso bologna
 

deepout83

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8 Gennaio 2008
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Ridolfi, fumata bianca

A Seaf per i prossimi 30 anni

E' ufficiale, il Consiglio di amministrazione di oggi ha deliberato a favore della società Seaf Spa l'affidamento per trenta anni la gestione totale dell'Aeroporto 'Ridolfi' di Forlì

Forli, 15 settembre 2010 - 'L'Enac rende noto che il Consiglio di amministrazione odierno ha deliberato a favore della societa' Seaf Spa l'affidamento di durata trentennale della concessione per la gestione totale dell'aeroporto di Forlì'.

Queste le parole con cui Enac esordisce nella nota che certifica la concessione per la gestione totale del 'Ridolfi' di Forli'. Il capoluogo romagnolo e i suoi amministratori, al termine di quello che e' stato ribattezzato 'il giorno piu' lungo' per il suo scalo, sempre alle prese con una difficile condizione finanziaria, tirano dunque un sospiro di sollievo.

Le concessioni di lunga durata, ricorda l'ente nazionale dell'aviazione civile, 'rientrano nel programma dell'Enac, oramai quasi completato, di ammodernamento del trasporto aereo italiano'. Un progetto 'finalizzato a garantire oltre all'innalzamento della sicurezza e alla tutela della qualita' dei servizi ai passeggeri- precisa l'ente romano- anche uno sviluppo trasparente e competitivo del settore', aeroporto 'Ridolfi' incluso.

http://www.ilrestodelcarlino.it/for...eaf_gestione_trentennale_dell_aeroporto.shtml

http://www.romagnaoggi.it/forli/2010/9/15/171674/
 

Dorico

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London/Ancona
concessione

parlo da profano, non sapendo su quali parametri l'enac basa l'approvazione della concessione o meno.

ma mi chiedo: è mai successo che l'enac non concedesse la concessione (gioco di parole) a qualche aeroporto?
 

Cesare.Caldi

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ma mi chiedo: è mai successo che l'enac non concedesse la concessione (gioco di parole) a qualche aeroporto?
Credo di no, la concessione dovrebbe essere data a fronte di un preciso piano industriale dell' aeroporto con tanto di investimenti e proiezione futura del traffico, ma credo che di fatto sia diventata una semplice procedura burocratica