Thread Alitalia Gennaio 2021


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Farfallina

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A leggervi sembra che si stia parlando di Leonardo, FCA, Autostrade, ENI e della ricetta della Nutella combinate... quando invece è una compagnia con a malapena il 25% del mercato italiano, pochi asset e una marea di debiti.
La questione non è AZ, è di prestigio per Draghi. Per arrivare tranquillo al Quirinale (e magari lanciare in politica al centro uno dei suoi delfini in modo da continuare ad essere l'ago della bilancia anche dopo) ha bisogno di poche rotture di scatole. Figurati se vuole trovarsi qualche deputato o senatrice a FCO con cartelli a far casino.
 

13900

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Farfallina mi ricordi un po’ quelli (incluso me stesso eh) che pensano che l’Inghilterra finisca un decimetro oltre la M25. Al di fuori di Fiumicino, al di fuori di Roma, di Alitalia importa molto poco a molta, tanta gente. A nord della linea Gotica la compagnia di bandiera è Lufthansa da decenni oramai.
 

belumosi

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A leggervi sembra che si stia parlando di Leonardo, FCA, Autostrade, ENI e della ricetta della Nutella combinate... quando invece è una compagnia con a malapena il 25% del mercato italiano, pochi asset e una marea di debiti.
Non è in discussione il peso di AZ (palesemente modesto), quanto chi comanda.
La UE non ha detto beo quando i francesi ci hanno stracciato in faccia il contratto con STX, o quando i tedeschi hanno passato quasi tutti gli slot di Air Berlin a LH, per tener fuori dal mercato interno la concorrenza. Non ha detto nulla nemmeno sulla discrezionalità dei vari stati nel sovvenzionare quasi esclusivamente le compagnie di bandiera a danno dei concorrenti.
AZ starebbe bene chiusa e dimenticata. Ma per scelta italiana. Se ce lo faremo imporre da altri, significa che saranno altri quelli comanderanno e puoi star certo che lo faranno per amore delle loro compagnie e non dei conti pubblici italiani.
E va da se che una debacle nel caso AZ, sul quale l'intera classe politica italiana è compatta, sarebbe un precedente pericoloso nelle trattative di qualsiasi dossier futuro.
A partire dal (sempre più incerto) recovery plan.
 

13900

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Non è in discussione il peso di AZ (palesemente modesto), quanto chi comanda.
La UE non ha detto beo quando i francesi ci hanno stracciato in faccia il contratto con STX, o quando i tedeschi hanno passato quasi tutti gli slot di Air Berlin a LH, per tener fuori dal mercato interno la concorrenza. Non ha detto nulla nemmeno sulla discrezionalità dei vari stati nel sovvenzionare quasi esclusivamente le compagnie di bandiera a danno dei concorrenti.
Su STX stai comparando mele con pere, dove c'è difesa c'è sempre interesse statale. Così come i francesi guardano al loro orticello, così potrebbero/dovrebbero fare gli italiani in queste faccende.

Quanto ad Air Berlin... anche lì, "qualche slot". EZY prima dell'acquisto degli asset di Air Berlin aveva 12 aerei a SXF e ne hanno presi 25. Non pochi. Che poi LH faccia quadrato a MUC e FRA è un altro discorso...

La DG Concorrenza anche parlato, com'è ovvio, degli aiuti pubblici verso le compagnie locate nei vari paesi...E, scusami, che altre compagnie dovevano aiutare, se non quelle basate nel proprio paese? Senza contare che gli aiuti di stato da parte di Germania/Olanda/Francia/Spagna/Irlanda sono giunti a seguito della pandemia; ad Alitalia sono arrivati soldi a ondate dal 2007 in poi, con l'UE che s'è turata naso bocca orecchie di fronte a cose tipo le "sinergie" con le Poste.

AZ starebbe bene chiusa e dimenticata. Ma per scelta italiana. Se ce lo faremo imporre da altri, significa che saranno altri quelli comanderanno e puoi star certo che lo faranno per amore delle loro compagnie e non dei conti pubblici italiani.
E va da se che una debacle nel caso AZ, sul quale l'intera classe politica italiana è compatta, sarebbe un precedente pericoloso nelle trattative di qualsiasi dossier futuro.
A partire dal (sempre più incerto) recovery plan.
La Vestager è danese. Che je telefona SAS?

Il governo italiano - questo, quello prima, quello ancora prima, quello prima prima - non ha collettivamente le gonadi di staccare la spina, è abbondantemente chiaro. Viste queste due premesse, a me sembra che tutti si aspettino che sia l'UE a fare l'adulto nella stanza, tanto per cambiare, e premere il bottone dell'autodistruzione. Così che tutti, a Roma, possano autoassolversi e dire "Ce lo chiede l'Europa". Un po' come patrimoniali, lacrime & sangue, riforme e tante altre cose che come paese non abbiamo le balle e la serietà di dover fare. Colpa ai cattivoni di Bruxelles, promesse a latere da parte della Lupo per ricostruire il campione nazionale, magari la "discesa in campo" di qualche 'imprenditore' di quelli che il settore sembra sempre di far spuntare e via.

L'altra alternativa, quella che secondo me sarà quella finale, è con una Linate liberalizzata, Alitalia col 30-40% di slot, cani porci pecore e vacche lì dentro, il sistema aeroportuale milanese demolito e Alitalia foraggiata dal pubblico fino all'ennesimo, inevitabile, default nel giro di un tre anni al massimo.

Poi c'è l'eventualità più remota, quella che non succede ma se succede, in cui AZ si limita a LIN, rimanendo con i feed da FCO e poco più (magari la Continuità, magari la LIN-LCY) e crea un hub decente a Roma, con cui fare massa critica e anche qualche soldo. Ora del 2025 ha raggiunto dei risultati positivi (niente di eclatante, magari un sub-10% di margine operativo netto) e vive la sua vita, probabilmente come add-on per il gruppo LH, una Brussels ma meglio. Alla fine chi perde è Milano, perchè i passeggeri che voleranno via hub europei saranno quelli che avrebbero volato diretti da Malpensa, ma tutti siamo contenti perchè vuoi mettere quanto è comoda Linate feeeega?
 
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Renato

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21 Marzo 2009
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Riguardo tematiche quali i rapporti di forza nella UE, la UE stessa o l’appartenenza del nord Italia alla catena del valore tedesco, consiglio la visione dei video YouTube di Dario Fabbri - Rivista Limes. Li ho trovati molto interessanti e mi hanno permesso di meglio comprendere i vari messaggi precedenti.
 

romaneeconti

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Ma a chi frega di Alitalia? Ovviamente alla politica e ai dipendenti. Poco ai contribuenti che manco si accorgono del costo di codesta azienda per il Paese e men che meno alla UE. Non ci sara' alcun baratto e alcun negoziato con la Ue, quello che viene riportato e' solo "melina" per far capire che e' in atto una trattativa e che il Governo italiano vuol far vedere di "vender cara la pelle di AZ" esattamente come quei fantomatici commissari che fingevano di voler valorizzare il "bene Alitalia" per poi non cederlo... ma che alla fine Alitalia mettera' gli aerei al prato definitivamente tra non molto. naturalmente per il popolino la colpa sara' additata a Bruxelles. Semplice.
 
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romaneeconti

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Intanto – giusto per ribadire che Alitalia trascende l'imprenditoria e annega nella politica – il Popolo della Famiglia di Adinolfi (!) prova la mandrakata candidando a sindaco di Roma una pilota Alitalia.

https://www.romatoday.it/politica/elezioni/roma-2021-comunali/fabiola-cenciotti.html

Miserere nobis, Domine.
Cercasi alternative di lavoro per i dipendenti...a parte le battute (fuori luogo e cheido venia...) domando: ma nulla e nessuno puo' mandare in c**o la politica e mandarla fuori dalle balle da Alitalia?
 

Mandrake

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Intanto – giusto per ribadire che Alitalia trascende l'imprenditoria e annega nella politica – il Popolo della Famiglia di Adinolfi (!) prova la mandrakata candidando a sindaco di Roma una pilota Alitalia.
Mi avete chiamato? "È un'idea per la quale servirebbe un'abilità ispionica che non so se mi posso fidare di voi due ma 'sta vorta fidamose" Cit.

 
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Farfallina

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Non è in discussione il peso di AZ (palesemente modesto), quanto chi comanda.
La UE non ha detto beo quando i francesi ci hanno stracciato in faccia il contratto con STX, o quando i tedeschi hanno passato quasi tutti gli slot di Air Berlin a LH, per tener fuori dal mercato interno la concorrenza. Non ha detto nulla nemmeno sulla discrezionalità dei vari stati nel sovvenzionare quasi esclusivamente le compagnie di bandiera a danno dei concorrenti.
AZ starebbe bene chiusa e dimenticata. Ma per scelta italiana. Se ce lo faremo imporre da altri, significa che saranno altri quelli comanderanno e puoi star certo che lo faranno per amore delle loro compagnie e non dei conti pubblici italiani.
E va da se che una debacle nel caso AZ, sul quale l'intera classe politica italiana è compatta, sarebbe un precedente pericoloso nelle trattative di qualsiasi dossier futuro.
A partire dal (sempre più incerto) recovery plan.
La questione come detto è questa, ed è un test sui 200 e rotti miliardi del recovery plan che altri vorrebbero papparsi, è un test su cosa succederà fra massimo un paio di anni quando verrà ripristinato il patto di stabilità per esempio. Inoltre Draghi già si sta barcamenando con una squadra di politici al limite dell'indecenza tanto che il governo dei migliori che doveva portarlo dritto al Quirinale fra poco più di 12 mesi rischia di affossarlo definitivamente con un consenso che cala settimana dopo settimana.
Insomma, sono tutte partite di una partita più ampia, tipo quella riguardo al blocco delle esportazioni dei vaccini che lo ha opposto a Germania e Francia e agli interessi delle loro multinazionali.
 

romaneeconti

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La questione come detto è questa, ed è un test sui 200 e rotti miliardi del recovery plan che altri vorrebbero papparsi, è un test su cosa succederà fra massimo un paio di anni quando verrà ripristinato il patto di stabilità per esempio. Inoltre Draghi già si sta barcamenando con una squadra di politici al limite dell'indecenza tanto che il governo dei migliori che doveva portarlo dritto al Quirinale fra poco più di 12 mesi rischia di affossarlo definitivamente con un consenso che cala settimana dopo settimana.
Insomma, sono tutte partite di una partita più ampia, tipo quella riguardo al blocco delle esportazioni dei vaccini che lo ha opposto a Germania e Francia e agli interessi delle loro multinazionali.
Certo che l'immaginazione non ti manca...pensa quanti bei significati si possono dare alla parola "partita"...
 

dario abbece

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ROMA - Arrivano i dettagli dell'accordo tra la Francia e la Commissione Ue sul salvataggio di Air France-Klm (dopo l'annuncio del ministro dell'Economia Bruno Le Maire, ieri).

La Commissione Ue autorizza lo Stato a ricapitalizzare la compagnia aerea con 4 miliardi di euro a patto che ceda a un vettore rivale ben 18 slot al giorno all'aeroporto di Parigi Orly. In questo scalo, Air France-Klm ha ancora un "significativo potere di mercato".

Un precedente prestito da 3 miliardi di euro già concesso dalla Francia dovrà essere trasformato "in uno strumento di capitale ibrido". L'apporto di capitale da parte dello Stato avverrà attraverso un aumento di capitale "aperto agli azionisti esistenti e al mercato", fino a un massimo di 1 miliardo di euro.

Il governo francese sarà autorizzato ad aumentare la sua partecipazione in Air France a "poco meno del 30 per cento" dall'attuale 14,9 per cento


Air France-Klm non potrà pagare dividendi, pagamenti di cedole non obbligatorie, acquisti di azioni e pagamenti di bonus al management fino a ricapitalizzazione ultimata.

L'iniezione di capitale da parte dello Stato francese "non supererà il minimo necessario per garantire la redditività di Air France e della sua holding e per ripristinare la sua posizione patrimoniale prima della pandemia di Covid-19".

Inoltre, lo Stato francese "riceverà una remunerazione adeguata per l'investimento, e sono stati messi in atto meccanismi supplementari per incoraggiare Air France e la sua holding a riacquistare la partecipazione dello Stato risultante dalla ricapitalizzazione".

Klm, il partner olandese del gruppo Air France-Klm, non beneficerà dell'aiuto, ha detto la Commissione.

Air France-Klm ha annunciato martedì che si aspetta una perdita operativa di 1,3 miliardi di euro nel primo trimestre del 2021. Il suo amministratore delegato Benjamin Smith ha spiegato che l'aiuto statale garantirà "una maggiore stabilità per andare avanti quando inizierà la ripresa".

L'azienda ha anche detto di avere "una forte liquidità e linee di credito di 8,8 miliardi di euro al 28 febbraio 2021", e si aspetta ancora "una significativa ripresa della domanda" quest'anno.
 

Matteoexfrequentflyer

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La questione come detto è questa, ed è un test sui 200 e rotti miliardi del recovery plan che altri vorrebbero papparsi, è un test su cosa succederà fra massimo un paio di anni quando verrà ripristinato il patto di stabilità per esempio. Inoltre Draghi già si sta barcamenando con una squadra di politici al limite dell'indecenza tanto che il governo dei migliori che doveva portarlo dritto al Quirinale fra poco più di 12 mesi rischia di affossarlo definitivamente con un consenso che cala settimana dopo settimana.
Insomma, sono tutte partite di una partita più ampia, tipo quella riguardo al blocco delle esportazioni dei vaccini che lo ha opposto a Germania e Francia e agli interessi delle loro multinazionali.
In sostanza le sorti del mondo e dell'umanità ruotano attorno al destino di Alitalia. Alitalia caput mundi. Se Alitalia va avanti, gioia e prosperità per tutti, se Alitalia fallisce fine del mondo civilizzato e ritorno all'età della pietra.
 

13900

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In sostanza le sorti del mondo e dell'umanità ruotano attorno al destino di Alitalia. Alitalia caput mundi. Se Alitalia va avanti, gioia e prosperità per tutti, se Alitalia fallisce fine del mondo civilizzato e ritorno all'età della pietra.
Non voglio fare uno spoiler, ma il futuro di Marte, Terra e della Fascia di asteroidi in “The Expanse” (la serie di Amazon) ruota ugualmente attorno al destino di Alitalia.
 
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belumosi

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In sostanza le sorti del mondo e dell'umanità ruotano attorno al destino di Alitalia. Alitalia caput mundi. Se Alitalia va avanti, gioia e prosperità per tutti, se Alitalia fallisce fine del mondo civilizzato e ritorno all'età della pietra.
In sostanza AZ è uno dei tasselli di un disegno più grande chiamato geopolitica.
Invito a riflettere su quanto sia relativo il valore degli slot per AZ, visto che non riesce ad usarli tutti e a quanto sarebbe relativo il vantaggio per i competitor visto che gli slot ceduti sarebbero suddivisi tra molte compagnie.
 

TapiroVolante

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In sostanza AZ è uno dei tasselli di un disegno più grande chiamato geopolitica.
Invito a riflettere su quanto sia relativo il valore degli slot per AZ, visto che non riesce ad usarli tutti e a quanto sarebbe relativo il vantaggio per i competitor visto che gli slot ceduti sarebbero suddivisi tra molte compagnie.
Molte?
Io pensavo due (o quattro, se ci mettiamo pure KLM e Air Dolomiti...)
Credi invece che riescano ad essere della partita anche vettori non "ipersupportati" in sede UE, insomma gente che non abbia come codice AF o LH?
 

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Molte?
Io pensavo due (o quattro, se ci mettiamo pure KLM e Air Dolomiti...)
Credi invece che riescano ad essere della partita anche vettori non "ipersupportati" in sede UE, insomma gente che non abbia come codice AF o LH?
Ma infatti.

Linate è limitato a 18 movimenti/ora se la memoria non m'inganna. Se ipotizziamo 18 movimenti/ora dalle 05:00 alle 22:00 fanno 306 movimenti, ossia 153 partenze (se intendiamo, come penso si debba fare, un decollo e un atterraggio = 2 movimenti). Ora, se Alitalia deve scendere al 70% al 50% il che vuol dire che ci sono 31 partenze in più a disposizione di tutti, divise sull'arco di una giornata. Dividiamole salomonicamente tra Ryanair, Wizz, Easyjet, Lufthansa, AF, KL, BA, IB, EI, OS, LX: 2.8 partenze a testa.

Non stiamo parlando dei diritti di decollo dalla quarta pista di Haneda.
 
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