Aeroporto di Trapani, Airgest: 20 milioni di euro per Ryanair ecco le rotte richieste


Aeroporto di Trapani, Ombra: "Non sono Aladino, ma centreremo l'obiettivo"

Il neo nominato presidente di Airgest, Salvatore Ombra, ha presentato il piano di rilancio dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi alla presenza del presidente uscente, l’avvocato Paolo Angius, del consigliere di amministrazione Saverio Caruso e del direttore Michele Bufo. "Spero di non tradire le aspettative favorevoli che si sono create dopo il mio ritorno in Airgest – ha affermato Ombra – e la fiducia del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. Non ho mai smesso, negli ultimi sette anni, di interessarmi dell’aeroporto, di scrivere, di pungolare. Non sono né Aladino, né la fata turchina, non ho lampade né bacchette magiche, l’unica cosa che posso fare è lavorare 20 ore al giorno per risalire la china. Per mia natura, - prosegue - sono un ottimista e mi riconoscono un po’ di fortuna oltre che capacità, e se le condizioni del traffico della stagione invernale 2019 2020 sono ormai definite, con soli cinque voli, contiamo di centrare l’obiettivo di portare nuove rotte per la Summer 2020 2021".

Tra le prossime azioni del nuovo vertice ci sono "trattative con Alitalia e altre compagnie importanti ma guardiamo anche ai più piccoli, alle start up che vogliono volare da noi. Per me – afferma Salvatore Ombra - Ryanair resta un interlocutore importante». Ci sono dei fattori che possono dare la spinta all’aeroporto Vincenzo Florio, e per il presidente Ombra sono «innanzitutto la recente legge regionale 14/2019 approvata nel collegato alla Legge di Stabilità che, realizzatesi una serie di condizioni a contorno, ci permetterà di utilizzare i fondi stanziati, 9,3 milioni per gli esercizi finanziari 2019 e 2020, erogati dall’assessorato al Turismo, per contrattare e definire direttamente con le compagnie aeree le nuove rotte. Appena si sarà concluso l’iter già avviato con l’avvocato Paolo Angius e che sta seguendo il direttore Michele Bufo, con la società che deve consentirci di accedere al Meo Test, si potrà procedere. Perché, oggi – sottolinea il neo presidente di Airgest - le compagnie si attraggono soltanto coi soldi".

Il presidente di Airgest, Salvatore Ombra ha parlato anche del futuro dell’aeroporto dopo i due anni che saranno garantiti dall’intervento della Regione, e vede nel territorio la forza per riportare il turismo nel territorio. "Non è una fusione con un altro aeroporto la strada da percorrere, - afferma Ombra - occorre un’unione massiva e granitica di tutti gli attori della Provincia, della politica, alle istituzioni, alla Camera di commercio, per capire come questa struttura deve andare avanti. Non può essere l’aeroporto a garantire lo sviluppo del territorio. È il territorio che si deve unire affinché per finanziare il futuro dello scalo, dando per scontato che riusciremo a portare le compagnie in questi due anni grazie ai finanziamenti della Regione. Ci vogliono soldi. Se Airgest dovesse finire non ci sarà una seconda Airgest, la struttura aeroportuale di questa provincia non potrà più essere sviluppata".

https://trapani.gds.it/articoli/economia/2019/08/20/aeroporto-di-trapani-ombra-non-sono-aladino-ma-centreremo-lobiettivo-ddd05f62-1cc9-4ae9-9ac8-1f976798b1f4/
 
Nuovi voli all'aeroporto Trapani Birgi, ma dal web chiedono altre rotte

All'aeroporto Trapani Birgi, dopo alcune anticipazioni, non si è fatta attendere la conferma sul ritorno dei voli Ryanair. Sono infatti tante le nuove rotte che lo collegheranno a scali nazionali e internazionali. Non si è fatta però nemmeno attendere la reazione di alcuni utenti che hanno affidato al web la loro delusione ma anche le loro richieste.
È soprattutto il collegamento Trapani-Parma a mancare nella lista e che probabilmente era tra i più quotati al ripristino. Anche le tratte Trapani-Bologna, Trapani-Torino e Trapani-Perugia non compaiono più tra quelle offerte dalla compagnia inglese.
Da reintrodurre, secondo le necessità degli utenti, anche le rotte Trapani-Genova e Trapani-Ancona. Nonostante infine sia in programma la definizione del volo Trapani-Praga, dal web chiedono anche le tratte verso l'aeroporto Charleroi di Bruxelles e gli aeroporti di Londra, Varsavia ed Eindhoven.

https://trapani.gds.it/articoli/eco...e-rotte-0b592287-8880-45bc-bad6-c23a84522a46/
 
67.600 abitanti che invocano 10 rotte diverse (oltre a quelle aperte). In un aeroporto con milioni di euro di perdite. Serve aggiungere altro?
 
Interessante l'articolo segnalato al link
Da notare che in realtà il TPS-BLQ sembra previsto, diversamente da quanto scritto nell'articolo precedente.

A Trapani Birgi i primi nuovi voli di Ryanair: ecco tutte le rotte


27 Settembre 2019


Dopo le anticipazioni date da alcuni gruppi sui social il presidente di Airgest, società di gestione dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi, Salvatore Ombra conferma: «Ormai da diversi giorni, con intensificazione nello scorso week end, abbiamo interagito fortemente con il gruppo Ryanair, in particolare – prosegue Salvatore Ombra - con una compagnia ad essa legata. La nostra disponibilità e la concretezza del nostro progetto hanno certamente stimolato nuovamente la loro fiducia verso lo scalo di Trapani, portando all’annuncio di questi nuovi collegamenti».
I collegamenti in questione, vendibili sul sito Ryanair da questa mattina sono, a far data dal 29 marzo 2020, il Trapani/Bergamo ogni mercoledì, giovedì, sabato e domenica; il Trapani/Bologna con frequenza giornaliera da lunedì a domenica; il Trapani/Praga con frequenze ancora da definire.
Rimangono confermati i voli già operativi dallo scalo di Trapani Birgi, con Alitalia il Trapani/Roma con frequenza giornaliera, sempre con Alitalia, il Trapani/Milano con frequenza giornaliera; con DAT, in seno alla Continuità territoriale, il Trapani/Pantelleria con due voli al giorno, e frequenza giornaliera. E, ancora con HelloFly il Trapani/Napoli il venerdì e il lunedì. Infine Blue Air opererà il Trapani/Torino a far data dal 17 giugno 2020.
«La notizia è da prendere con positività – afferma il presidente Salvatore Ombra - dato che sembrava ormai certo che la prossima Summer non fosse previsto alcun collegamento operato da Ryanair. L’incontro del 30 settembre, già annunciato, sarà l’occasione per inserire questi collegamenti in una proposta di piano per il futuro più ambizioso e soddisfacente per il territorio».



 
Sicilia, i voli sono troppo cari e i bagagli un "lusso": «Ora tariffe sociali»

Scendono in campo politica e sindacati per la “continuità territoriale”

Aeroporto di Catania, insediato advisory board per l'innovazione
Catania. Tra alti costi dei titoli di viaggio, costi aggiuntivi e rischi di pesanti riduzioni di tratte aeree soprattutto su Catania verso le maggiori città italiane come Roma e Milano, in Sicilia si parla già di rischio isolamento e di regime di quasi monopolio, con ulteriore aumento dei prezzi dei biglietti aerei. Ad aggravare la situazione della Sicilia, la carenza di infrastrutture e facili collegamenti tra le sue maggiori città e diverse provincie; la mancanza di lavoro; un sistema sanitario che ha ancora tanto da imparare in termini di efficienza dal nord Italia, che resta ancora oggi meta di viaggi della speranza per tanti siciliani.
Ecco perché «la continuità territoriale per la Sicilia è una priorità urgente a cui i siciliani non possono più rinunciare». Lo dice con estrema chiarezza Alfio Papale, deputato regionale di Forza Italia, che esprime preoccupazione per il futuro dei trasporti e della mobilità dalla Sicilia verso Roma e Milano, i cui costi incideranno in maniera negativa soprattutto sulle spalle delle famiglie siciliane.

«I passeggeri siciliani - dice Papale - non possono pagare uno scotto così pesante per raggiungere Roma. È opportuno che il governo regionale rilanci la questione sulla continuità territoriale, così come succede per la regione Sardegna. Molti siciliani quotidianamente effettuano spostamenti per raggiungere le regioni del centro e nord Italia per ragioni di lavoro, studio o anche salute. Il costo degli spostamenti non può gravare totalmente sulle tasche dei siciliani. Inoltre, a fronte della grave precarietà del lavoro in Sicilia e addirittura per molti cittadini della mancanza del lavoro, la continuità territoriale è un’esigenza primaria per evitare che quei lavoratori che trovano occasioni di lavoro fuori dalla nostra isola non siano costretti a rinunciarvi per gli enormi costi di trasporti da sostenere, superiori spesso ai possibili guadagni». Così Papale, dopo l’annuncio dell’interrogazione, è passato dalle parole ai fatti, affinché «la promessa della continuità territoriale diventi un diritto acquisito per i siciliani».

Al presidente della Regione Nello Musumeci e all’Assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità Marco Falcone, Papale ha chiesto di conoscere «lo stato delle trattative in corso con i Ministeri competenti e l’eventuale intenzione di predisporre azioni finalizzate ad assicurare altresì la continuità territoriale anche per gli scali di Palermo e Catania e garantire la movimentazioni di milioni di passeggeri con minor aggravio di spese da e per il Centro-Nord Italia, soprattutto per i giovani che periodicamente si muovono da e per la Sicilia, e conoscere quali azioni si intende mettere in atto attraverso gli organi competenti centrali e regionali considerando, altresì, i recenti avvenimenti quali la cancellazione dei voli Vueling, da Catania e Palermo per Roma dal primo ottobre, a fronte anche della crisi Alitalia che fra breve esploderà con l’arrivo di nuovi partner e che per molti mesi potrebbe creare ripercussioni su collegamenti con le destinazioni italiane più battute, anche a causa dell’ipotesi di conflittualità già verificatesi negli anni passati».

Papale infine chiede di sapere se si reputa necessario «attivare una task force per affrontare, dalle prossime settimane, un monitoraggio costante dei progetti di continuità territoriale e degli avvenimenti in atto prospettati, allo scopo di diminuire il disagio di milioni di siciliani che dovranno viaggiare, per motivi irrinunciabili, e non essere costretti in alternativa a portarsi al di là dello Stretto con altri mezzi terrestri». Sull’argomento interviene anche la portavoce del Movimento 5 Stelle Jose Marano, che a seguito della soppressione dei voli low teme rincari dovuti anche a tariffe supplementari applicate sui bagagli. «Da quando il governo Musumeci è in carica – dichiara Marano - abbiamo sentito parlare tanto di continuità territoriale, compagnie aeree tutte siciliane, di tavoli tecnici e di politiche per ridurre i costi per chi parte e per chi arriva in Sicilia. Alla prova dei fatti, però, nulla è cambiato e a subire le conseguenze di questo immobilismo saranno, ancora una volta, i siciliani».

Per tali motivi Jose Marano chiede ancora informalmente al Presidente della Regione e all’assessore regionale al ramo, come si intenda scongiurare la stangata sulle famiglie dei tanti lavoratori che viaggiano sulle rotte Catania –Roma e Palermo Roma.
«Della questione- conclude - ho già informato il portavoce alla Camera e componente della commissione Trasporti, Luciano Cantone perché si faccia interprete, insieme al viceministro dei Trasporti Giancarlo Cancelleri, - con cui parlerò a breve - del disagio dei passeggeri siciliani».

Oltre alla questione dei costi e di Vueling che abbandona Catania fino alla fine di marzo, c’è anche il rischio di 150 voli tagliati da parte di Ryanair, di cui molti sarebbero Catania. Questa è la grande preoccupazione di Maurizio Attanasio segretario generale della Cisl di Catania. «Cittadini, lavoratori e famiglie della Sicilia orientale saranno ulteriormente penalizzati. Oggi più che mai è urgente che la Regione Siciliana dia seguito al progetto di continuità territoriale».
Questo è il commento e l'appello di Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, e Mauro Torrisi, segretario generale della Fit Cisl etnea, per la diminuzione di collegamenti tra lo scalo di Fontanarossa e Roma, dovute all'annuncio di Vueling di chiudere le tratte e alle intenzioni di Ryanair di tagli al complesso di voli su Catania.

«La nostra preoccupazione – sottolineano – è che, a Catania, da un lato verranno a mancare collegamenti low cost con la Capitale con ripercussioni economiche su un’utenza, fatta di lavoratori, studenti, famiglie ma anche di piccole e medie imprese, sempre più costrette a servirsi dei voli per superare il gap dell’insularità, e dall’altro che verranno penalizzati anche i livelli occupazionali dello scalo etneo».

Dalla Cisl quindi esprimono condivisione per i timori palesati dal deputato di Forza Italia. «Condividiamo le preoccupazioni dell’onorevole Alfio Papale, che, d’altra parte, anche la Cisl aveva ribadito nel convengo sulla mobilità del 24 luglio scorso – concludono Attanasio e Torrisi – e auspichiamo che la sua iniziativa non si limiti a interessare l’Ars ma coinvolga anche tutti gli esponenti della deputazione regionale e nazionale, la politica locale e tutte le altre forze sociali e imprenditoriali del territorio. Ci appelliamo infine al presidente Musumeci perché riporti con maggiore incisività nell’agenda politica l’affermazione della continuità territoriale così che non sia soffocato il diritto alla mobilità, all’occupazione e allo sviluppo dei catanesi e dei siciliani».

Questione aperta resta ancora la diatriba sui costi aggiuntivi dei bagagli, sulla quale già l’anno scorso è intervenuta l’Autorità garante della concorrenza e del mercato invitando Ryanair a rivedere le sue politiche in tal senso. Da novembre 2018 infatti il passeggero può portare con sé in aereo solo piccole borse, ed è obbligato a imbarcare il bagaglio a mano che a mano non è più.

Per chi però non vuole separarsi dalla propria valigia il vettore irlandese propone l’acquisto dell’imbarco prioritario aggiungendo 6 euro al costo del biglietto; oppure l’imbarco della valigia con dimensione di bagaglio a mano e che non superi i 10 chili, al costo di 8 euro, se si sceglie tale opzione al momento della prenotazione, altrimenti il costo diventa di 10 euro. Resta invece invariato il costo di 25 euro per imbarcare valigie che superano con le dimensioni e il peso del bagaglio a mano.
Insomma bisogna riuscire ad orientarsi in questo ginepraio di “offerte” per non correre il rischio di dovere pagare penali enormi per portare un semplice trolley.

Contattato l’ufficio stampa del vettore irlandese in merito alla notizia dei tagli di 150 voli su Catania, Ryanair non conferma né smentisce ma risponde: «Stiamo finalizzando la programmazione completa dei nostri operativi per l’estate 2020, che verranno annunciati nelle prossime settimane». Sulle politiche che riguardano i costi aggiuntivi per i bagagli a mano il vettore irlandese fa sapere che «La nuova policy relativa al trasporto dei bagagli di Ryanair è stata introdotta a novembre 2018. La nostra policy bagagli è totalmente conforme e i prezzi sono indicati in maniera chiara e trasparente nel processo di prenotazione, nei Termini e nelle Condizioni generali di trasporto e nella sezione tariffe. I nostri recenti sondaggi dimostrano che i nostri clienti sono soddisfatti della nuova policy in quanto ha migliorato in modo significativo la puntualità e ha permesso di ridurre le code ai gate, offrendo al contempo una scelta più ampia in merito al tipo di bagaglio che si desidera trasportare».

Su quest’ultima questione dei bagagli intanto dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato fanno sapere che ritengono la questione ancora aperta con Ryanair e che si stanno raccogliendo ancora segnalazioni da parte dei passeggeri.

La Sicilia
 
Personalmente non apprezzo la politica dei prezzi di FR.
Se per spostare la "massa" del mio corpo (100KG, considerando anche gli indumenti ed uno zainetto) mi chiedono 22,61 BGY-CTA, com'è che il supplemento per spostare massimo 20KG sia di 35,16 € ?
Va bene che io cammino e la mia valigia no, però se potessi comprarle un posto a sedere vicino al mio sarebbe più economico farla viaggiare vicino a me ! E quel "passeggero" peserebbe solo il 20% dello scrivente.

In un mondo "ideale" sarebbe più "logico" dire ai 100KG autodeambulanti, tu paghi 100 e se vuoi una valigia in stiva, ne aggiungi (ad esempio) 20.
Giusto per non fare nomi, è la politica prezzi della Pobeda.
 
Personalmente non apprezzo la politica dei prezzi di FR.
Se per spostare la "massa" del mio corpo (100KG, considerando anche gli indumenti ed uno zainetto) mi chiedono 22,61 BGY-CTA, com'è che il supplemento per spostare massimo 20KG sia di 35,16 € ?
Va bene che io cammino e la mia valigia no, però se potessi comprarle un posto a sedere vicino al mio sarebbe più economico farla viaggiare vicino a me ! E quel "passeggero" peserebbe solo il 20% dello scrivente.

In un mondo "ideale" sarebbe più "logico" dire ai 100KG autodeambulanti, tu paghi 100 e se vuoi una valigia in stiva, ne aggiungi (ad esempio) 20.
Giusto per non fare nomi, è la politica prezzi della Pobeda.

Non capisco l'esempio: i prezzi di un servizio (ma vale anche per i prodotti) non sono mai derivanti da un semplice calcolo dei costi necessari per erogarli.

Mi spieghi la politica di Pobeda?
 
Personalmente non apprezzo la politica dei prezzi di FR.
Se per spostare la "massa" del mio corpo (100KG, considerando anche gli indumenti ed uno zainetto) mi chiedono 22,61 BGY-CTA, com'è che il supplemento per spostare massimo 20KG sia di 35,16 € ?
Va bene che io cammino e la mia valigia no, però se potessi comprarle un posto a sedere vicino al mio sarebbe più economico farla viaggiare vicino a me ! E quel "passeggero" peserebbe solo il 20% dello scrivente.

In un mondo "ideale" sarebbe più "logico" dire ai 100KG autodeambulanti, tu paghi 100 e se vuoi una valigia in stiva, ne aggiungi (ad esempio) 20.
Giusto per non fare nomi, è la politica prezzi della Pobeda.
FR è ovviamente libera di fare le politiche di prezzo che ritiene più confacenti al suo business. Non c'è nessuna correlazione fra costi / prezzi e mi pare del tutto normale. Per non parlare di un bagaglio, che comunque ha costi di Handling, sullo stesso aereo ci saranno pax con tariffe molto diverse fra loro.
 
Se interessa, ecco di cosa parlavo

nel primo post si cita "Sicilia, i voli sono troppo cari e i bagagli un "lusso" " e l'esempio BGY-CTA che ho inserito, mi sembra lo confermi..
BGY-CTA, 22,61 € a cui servono altri 35,16 € per una valigia di 20 KG
BGY-VKO. 50,00 € a cui servono altri 14,15 € per una valigia di 20 KG


Se un vettore vendesse un BGY-vattelapesca ad 1 centesimo e poi il bagalio a 200 €, liberissimo; solo che io mi sentirei un attimino preso in giro.*
Il bagaglio non si muove autonomante, non acquista in stiva gratta e vinti/perdi oppure bottigliette di acqua o lattine di birra etc etc, e di certo non visita i negozi dell'area landside.
FR per il gagaglio chiede un supplemento pari al 150 % del prezzo solo volo, Pobeda il 30 %. A me come utente (e magari come ai siciliani dell'articolo) risulta più comprensibile che ad una linea aerea costi di più spostare un passeggero che la sua valigia. Perdonatemi, sarò "old fashion".

Certo, ho preso una sola tariffa per vettore, non ho verificato sull'intero spettro tariffario ma non è che altre tariffe siano con percentuali tanto diverse.


* lo ammetto, ho il dente avvelenato perchè obbligato a volare per lavoro "the cheapest fare" e con questa suddivisione tariffaria certi vettori vincono facile (non solo FR).
 
Se interessa, ecco di cosa parlavo

nel primo post si cita "Sicilia, i voli sono troppo cari e i bagagli un "lusso" " e l'esempio BGY-CTA che ho inserito, mi sembra lo confermi..
BGY-CTA, 22,61 € a cui servono altri 35,16 € per una valigia di 20 KG
BGY-VKO. 50,00 € a cui servono altri 14,15 € per una valigia di 20 KG


Se un vettore vendesse un BGY-vattelapesca ad 1 centesimo e poi il bagalio a 200 €, liberissimo; solo che io mi sentirei un attimino preso in giro.*
Il bagaglio non si muove autonomante, non acquista in stiva gratta e vinti/perdi oppure bottigliette di acqua o lattine di birra etc etc, e di certo non visita i negozi dell'area landside.
FR per il gagaglio chiede un supplemento pari al 150 % del prezzo solo volo, Pobeda il 30 %. A me come utente (e magari come ai siciliani dell'articolo) risulta più comprensibile che ad una linea aerea costi di più spostare un passeggero che la sua valigia. Perdonatemi, sarò "old fashion".

Certo, ho preso una sola tariffa per vettore, non ho verificato sull'intero spettro tariffario ma non è che altre tariffe siano con percentuali tanto diverse.


* lo ammetto, ho il dente avvelenato perchè obbligato a volare per lavoro "the cheapest fare" e con questa suddivisione tariffaria certi vettori vincono facile (non solo FR).

Potrebbe essere conveniente comprare un posto per il bagaglio e portarselo in stiva. Se viene permesso a un musicista di comprarsi un posto per il suo violoncello, perchè io non potrei comprarmi un posto per la mia Samsonite? Sarebbe interessante provare...
 
Vi ricordate di questa storia?
Aeroporto Trapani, bando Airgest per scelta Dg: partecipa, è scelto, mai poi non va più bene

Protagonista Massimo Di Perna figura nota e apprezzata nel settore dell’aviazione civile con passato in SkyEurope, Olympic Air, Vueling Airlines e aeroporto Trieste

(Teleborsa) - Grottesco episodio, dai contorni non chiari, che ha avuto per protagonista Massimo Di Perna, forte di laurea in lingue e master in Marketing Management and International Tourism, scelto dopo la partecipazione al bando di selezione di Airgest per la nomina a Direttore generale della società di gestione dell'aeroporto di Trapani. E Massimo Di Perna figura nota e apprezzata nel settore dell’aviazione civile, ha un brillante passato in SkyEurope, Olympic Air e poi, dal 2010 al 2015 per Vueling Airlines, che ha aiutato a crescere e a creare le proprie basi sul territorio italiano, prima di approdare all’Aeroporto di Trieste. Incarico, nello scalo aereo della città giuliana, che ha lasciato appunto per approdare nello scalo aereo dell'ovest della Sicilia.
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Improvvisamente, adducendo la scoperta della mancanza dei requisiti e dei titoli accademici necessari, Airgest, società di gestione dell’Aeroporto di Trapani, ha pubblicato un secondo bando di selezione per la nomina del nuovo Direttore generale. Perché il Presidente di Airgest, Paolo Angius, ha revocato l'incarico a Massimo Di Perna. La decisione è stata adottata in quanto alla società incaricata della selezione, la Human Value, sarebbero stati indicati requisiti e titolo accademici diversi da quelli presentati da Di Perna. Eppure CdA e collegio sindacale di Airgest, al termine della selezione, avevano giudicato Di Perna in possesso delle competenze e della preparazione richieste per il ruolo di Direttore generale.

Ora Massimo Di Perna, oltre che sorpreso e amareggiato, si trova al momento per di più senza lavoro.

Si e' espresso il tribunale.

Aeroporto di Trapani, l'ex direttore con la laurea sbagliata perde la causa di lavoro

Non aveva il titolo di studio richiesto, ma l’offerta di lavoro, letta su Linkedln, era talmente allettante che Massimo Di Perna forzò la mano pur di trasferirsi a Trapani.E per diventare direttore generale dell’Airgest la società che gestisce l’aeroporto di Birgi, sorvolò sul fatto che non era in possesso della laurea in Ingegneria, in Economia e commercio e in Giurisprudenza.

In realtà lui era laureato in Lingue, come rivelò un articolo di Tp24. E così ben presto i nodi vennero al pettine: e due mesi dopo essere stato assunto con contratto a tempo determinato, per la durata di tre anni, venne “cacciato”.Qui il suo curriculum vitae.Il manager, però, non ci sta e dopo il licenziamento chiede alla società il pagamento degli stipendi che avrebbe incassato nei tre anni di lavoro. A porre fine alla vertenza, è stato il tribunale di Trapani: Massimo Di Perna non ha diritto a quanto richiesto.Ergo: risarcimento respinto. Il tribunale, infatti, ha stabilito che intanto il manager era sottoposto a un periodo di prova di sei mesi al termine dei quali il datore di lavoro avrebbe avuto il diritto di recedere dal contratto, ma soprattutto Di Perna sapeva bene che condizione per essere assunto era il possesso della laurea in Ingegneria, in Economia e Commercio, in Giurisprudenza, tuttavia secondo il giudice candidarsi all'assunzione con la sola laurea in Lingue "non è una condotta illegittima". Ma "rappresenta comunque una violazione del dovere di correttezza e buona fede durante le trattative".Se il manager, come da lui asserito, ha subìto un danno con il licenziamento, è anche vero che questo danno è effetto della sua condotta "colposa". Se il manager non avesse "scientemente" partecipato alla selezione "senza averne i requisiti", il danno, infatti, non si sarebbe prodotto.

https://www.tp24.it/2019/10/30/econ...re-laurea-sbagliata-perde-causa-lavoro/141145
 
Se interessa, ecco di cosa parlavo

nel primo post si cita "Sicilia, i voli sono troppo cari e i bagagli un "lusso" " e l'esempio BGY-CTA che ho inserito, mi sembra lo confermi..
BGY-CTA, 22,61 € a cui servono altri 35,16 € per una valigia di 20 KG
BGY-VKO. 50,00 € a cui servono altri 14,15 € per una valigia di 20 KG


Se un vettore vendesse un BGY-vattelapesca ad 1 centesimo e poi il bagalio a 200 €, liberissimo; solo che io mi sentirei un attimino preso in giro.*
Il bagaglio non si muove autonomante, non acquista in stiva gratta e vinti/perdi oppure bottigliette di acqua o lattine di birra etc etc, e di certo non visita i negozi dell'area landside.
FR per il gagaglio chiede un supplemento pari al 150 % del prezzo solo volo, Pobeda il 30 %. A me come utente (e magari come ai siciliani dell'articolo) risulta più comprensibile che ad una linea aerea costi di più spostare un passeggero che la sua valigia. Perdonatemi, sarò "old fashion".

Certo, ho preso una sola tariffa per vettore, non ho verificato sull'intero spettro tariffario ma non è che altre tariffe siano con percentuali tanto diverse.


* lo ammetto, ho il dente avvelenato perchè obbligato a volare per lavoro "the cheapest fare" e con questa suddivisione tariffaria certi vettori vincono facile (non solo FR).

Sara' ma a conti fatti e parita di "opzioni" FR e' nella stragrande maggioranza dei casi, piu conveniente, per costi e network. Se poi la scelta e' dettata da altri motivi questo e' il bello di poter scegliere.
 
Aeroporto di Trapani: «Il morto non è guarito». Appello di Ombra alla politica

«E’ ora di inserire nei bilanci dei 24 comuni trapanesi entro il 31 dicembre le somme per la promozione turistica attraverso l’aeroporto. Meglio qualche sagra in meno»

«Quando l’aeroporto funzionava lo si è dato per scontato, si pensava che fosse eterno ma lo stavamo perdendo. Dopo uno slancio di sensibilizzazione condiviso, è ora di dare la stoccata per rimettere in piedi la struttura e renderla complice della crescita del territorio. Mi appello quindi ai Comuni affinché, entro la scadenza dei bilanci del 31 dicembre, inseriscano le somme relative alla promozione turistica attraverso l’aeroporto al posto magari di qualche sagra. Perché il morto non è guarito» è il grido d’allarme che il presidente di Airgest, società di gestione dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi, Salvatore Ombra, ha affidato alla sua pagina Fb.

L’appello di Salvatore Ombra è rivolto a tutti e 24 i comuni del territorio

Il forte appello verso la politica del numero uno di Airgest, Salvatore Ombra è a non mollare la presa sul rilancio dello scalo e a non lasciarlo solo: «Il mio impegno continuo, insieme a tutta la struttura di Airgest, - ha spiegato Ombra - negli incontri con le compagnie aeree, con i comitati e con i rappresentanti degli interessi del territorio, da solo non può bastare. Deve essere responsabilità di tutti spendersi affinché il Vincenzo Florio torni a fare numeri che lo facciano uscire dalla crisi. Non è il momento di scrollarsi le spalle, il peggio non è passato. Sollecito quindi i consigli comunali a predisporre gli atti necessari per inserire le somme a disposizione entro il 31 dicembre. E mi rivolgo a tutti e 24 i comuni del territorio, dal più grande al più piccolo, dal più vicino a Birgi, alla più lontana Pantelleria».

Il presidente Salvatore Ombra durante l’ultima settimana è stato invitato a presenziare e relazionare ai consigli comunali di Trapani e Marsala e incontri sono già programmati a Mazara del Vallo e Castellammare del Golfo. «Attendo di essere invitato dai restanti 20 comuni per spiegare come la spinta decisiva per le compagnie aeree siano solo gli investimenti che siamo disponibili ad offrire, i servizi che possiamo dare. Individualismi e campanilismi devono lasciare spazio al gioco di squadra, unica formula vincente se vogliamo che il 2020 sia per noi l’anno della svolta».

Salvatore Ombra invoca la complicità di cittadini, comitati e stampa: «Chiunque con i propri mezzi è chiamato a sollecitare le amministrazioni affinché si comprenda che nel futuro dell’aeroporto risiede il futuro del nostro territorio, delle nuove generazioni, dei nostri figli, oggi, costretti ad andare via. L’aeroporto è “uscito dal coma” è vero, ma è sempre in pericolo di vita, e solo un continuo e determinato gioco di squadra potrà finalmente rianimarlo».

http://www.trapaniok.it/41371/Polit...o-appello-di-ombra-alla-politica#.XdU0U1f7TIU
 
Aeroporto di Trapani: «Il morto non è guarito». Appello di Ombra alla politica

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[FONT=&]«Quando l’aeroporto funzionava lo si è dato per scontato, si pensava che fosse eterno ma lo stavamo perdendo. Dopo uno slancio di sensibilizzazione condiviso, è ora di dare la stoccata per rimettere in piedi la struttura e renderla complice della crescita del territorio. Mi appello quindi ai Comuni affinché, entro la scadenza dei bilanci del 31 dicembre, inseriscano le somme relative alla promozione turistica attraverso l’aeroporto al posto magari di qualche sagra. Perché il morto non è guarito» è il grido d’allarme che il presidente di Airgest, società di gestione dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi, Salvatore Ombra, ha affidato alla sua pagina Fb.[/FONT]

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Certo se poi mancano i servizi essenziali che cosa ce ne frega....importante è poter volare con gli irlandesi che sono e saranno sempre gli unici a cui conviene il gioco.
 
Certo se poi mancano i servizi essenziali che cosa ce ne frega....importante è poter volare con gli irlandesi che sono e saranno sempre gli unici a cui conviene il gioco.

In un altro 3D, in passato, abbiamo visto i dati relativi a Trapani.
Direi che i soldi spesi per comarketing sono lautamente rientrati nelle casse dello stato. Regione in primis, che essendo a statuto speciale trattiene gran parte delle tasse (irpef ed iva).
Solo di Extra IVA (senza moltiplicatori) parliamo di 6-12 milioni all' anno in più incassati.
 
In un altro 3D, in passato, abbiamo visto i dati relativi a Trapani.
Direi che i soldi spesi per comarketing sono lautamente rientrati nelle casse dello stato. Regione in primis, che essendo a statuto speciale trattiene gran parte delle tasse (irpef ed iva).
Solo di Extra IVA (senza moltiplicatori) parliamo di 6-12 milioni all' anno in più incassati.

nei sogni la regione Sicilia trattiene IRPEF e IVA. Airgest ha solo prodotto debiti, più di 26.000.000 di Euro nel corso di questi ultimi 10 anni e nonostante tutto chi è tornato alla guida della società di gestione si sta muovendo solamente chiedendo l'elemosina ai comuni che hanno bilanci disastrati.