Alitalia e Ferrovie: accordo raggiunto


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Dancrane

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10 Febbraio 2008
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Cassa sotto i 500 milioni (al netto dei depositi) ma tutto va bene...
Non ce l’ho coi commissari, che non possono certo fare miracoli, ma con quanti si ostinano a non vedere la situazione comatosa del vettore che, piaccia o non piaccia, continua inesorabilmente a perdere soldi. Troppi.
 

JmLa

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16 Ottobre 2018
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Cassa sotto i 500 milioni (al netto dei depositi) ma tutto va bene...
Non ce l’ho coi commissari, che non possono certo fare miracoli, ma con quanti si ostinano a non vedere la situazione comatosa del vettore che, piaccia o non piaccia, continua inesorabilmente a perdere soldi. Troppi.
Fai anche un po’ fatica a ridurre i costi se vai a spenderli in leasing per aerei che non riesci a cambiare. La storia dei 3 neo è l’esempio.
 

BGW

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30 Marzo 2008
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Cassa sotto i 500 milioni (al netto dei depositi) ma tutto va bene...
Non ce l’ho coi commissari, che non possono certo fare miracoli, ma con quanti si ostinano a non vedere la situazione comatosa del vettore che, piaccia o non piaccia, continua inesorabilmente a perdere soldi. Troppi.
Che spoiler... hanno detto che sarà un anno meraviglioso! Credici!
 

ripps

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17 Giugno 2017
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Gianni Dragoni sul Sole 24 Ore oggi scrive che Air France-Klm si è sfilata dal salvataggio di Alitalia per motivi politico-istituzionali, ovvero per il “grande gelo” nei rapporti tra i due paesi dopo gli attacchi di Lega e M5S al presidente della Republique Emmanuel Macron:

La mossa di Parigi ha gelato chi sta negoziando l’alleanza tra Ferrovie dello Stato e un partner industriale per dare un futuro alla sofferente compagnia italiana. La decisione, riferita al Sole 24 Ore da fonti autorevoli, è dovuta a motivi politico-istituzionali in seguito al richiamo a Parigi dell’ambasciatore a Roma. Le Fs, in contatto con il ministero dello Sviluppo, erano orientate a scegliere l’americana Delta, che aveva annunciato la disponibilità ad acquisire il 40% della nuova Alitalia insieme al vettore franco-olandese. La quota sarebbe divisa in parti uguali, il 20% a Delta e il 20% a Air France-Klm, entrambe già partner di Alitalia nella joint venture transatlantica.

Il 51% della «newco» dovrebbe far capo a Fs e altri soggetti pubblici. La proposta targata Delta è stata considerata dalle Fs e dal Mise più interessante di quella di Lufthansa. I tedeschi vogliono la maggioranza e rileverebbero poco più di metà di Alitalia. Prima di scegliere il partner, le Fs erano in attesa dell’impegno ufficiale del cda di Air France-Klm. Ma ieri è arrivato il no di Parigi. A questo punto i giochi si riaprono.

A più di tre mesi dalla presentazione dell’offerta vincolante condizionata delle Fs ancora non c’è un partner industriale né un piano industriale approvato

Delta vuole andare avanti nel progetto, anche per difendere la posizione di supremazia nei voli del Nord Atlantico, che sarebbe messa in discussione se Alitalia finisse a Lufthansa. Delta però non vuole più del 20% di Alitalia. Gli americani sarebbero disposti a una partnership con il terzo pretendente, la britannica easyJet. È da vedere se questa combinazione sia realizzabile e se easyJet accetti di rilevare una fetta del 15%, spiega una fonte. Altrimenti dovrebbe aumentare la quota dei soci pubblici italiani.
Intanto Alitalia continua a bruciare la cassa, ottenuta con il prestito statale di 900 milioni (è sotto i 500 milioni). Ogni giorno che passa il suo futuro si fa più incerto

https://www.nextquotidiano.it/air-france-alitalia-di-maio-macron/
 

Amsicora

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Gianni Dragoni sul Sole 24 Ore oggi scrive che Air France-Klm si è sfilata dal salvataggio di Alitalia per motivi politico-istituzionali, ovvero per il “grande gelo” nei rapporti tra i due paesi dopo gli attacchi di Lega e M5S al presidente della Republique Emmanuel Macron:

La mossa di Parigi ha gelato chi sta negoziando l’alleanza tra Ferrovie dello Stato e un partner industriale per dare un futuro alla sofferente compagnia italiana. La decisione, riferita al Sole 24 Ore da fonti autorevoli, è dovuta a motivi politico-istituzionali in seguito al richiamo a Parigi dell’ambasciatore a Roma. Le Fs, in contatto con il ministero dello Sviluppo, erano orientate a scegliere l’americana Delta, che aveva annunciato la disponibilità ad acquisire il 40% della nuova Alitalia insieme al vettore franco-olandese. La quota sarebbe divisa in parti uguali, il 20% a Delta e il 20% a Air France-Klm, entrambe già partner di Alitalia nella joint venture transatlantica.

Il 51% della «newco» dovrebbe far capo a Fs e altri soggetti pubblici. La proposta targata Delta è stata considerata dalle Fs e dal Mise più interessante di quella di Lufthansa. I tedeschi vogliono la maggioranza e rileverebbero poco più di metà di Alitalia. Prima di scegliere il partner, le Fs erano in attesa dell’impegno ufficiale del cda di Air France-Klm. Ma ieri è arrivato il no di Parigi. A questo punto i giochi si riaprono.

A più di tre mesi dalla presentazione dell’offerta vincolante condizionata delle Fs ancora non c’è un partner industriale né un piano industriale approvato

Delta vuole andare avanti nel progetto, anche per difendere la posizione di supremazia nei voli del Nord Atlantico, che sarebbe messa in discussione se Alitalia finisse a Lufthansa. Delta però non vuole più del 20% di Alitalia. Gli americani sarebbero disposti a una partnership con il terzo pretendente, la britannica easyJet. È da vedere se questa combinazione sia realizzabile e se easyJet accetti di rilevare una fetta del 15%, spiega una fonte. Altrimenti dovrebbe aumentare la quota dei soci pubblici italiani.
Intanto Alitalia continua a bruciare la cassa, ottenuta con il prestito statale di 900 milioni (è sotto i 500 milioni). Ogni giorno che passa il suo futuro si fa più incerto

https://www.nextquotidiano.it/air-france-alitalia-di-maio-macron/
Va tutto benissimo, non preoccupiamoci. Ancora pochi mesi e finisce anche il prestito ponte
 

belumosi

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Posso capire l'interesse di DL, ma qualcuno dovrebbe spiegarmi perchè U2 dovrebbe entrare nel calderone con un 20% che non è né carne né pesce.
Cosa diversa sarebbe se al vettore britannico fosse consentito di acquistare gli slot di LIN insieme a 25-30 A320, ma anche questa soluzione sembra difficile per motivi politici.
Non mi stupirei che alla fine si tentasse la strada del "tutto pubblico" andando allo scontro frontale con la UE, rea di affossare l'Italia attraverso la sottrazione di una delle sue aziende strategicamente più importanti. :morto:
 

bluewaves

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Va tutto benissimo, non preoccupiamoci. Ancora pochi mesi e finisce anche il prestito ponte
Ma cosa dici! Non si sa come, ma non finirà. Diminuirà senza mai finire. E' un paradosso filosofico.

Intervista a Stefano Paleari sul sole 24 ore
Sarà sufficiente la liquidità in cassa per ripagare il prestito ponte?
Controlliamo la liquidità quotidianamente. A fine gennaio eravamo a 474 milioni di euro di cassa a cui però si devono aggiungere tutti i depositi in garanzia. È chiaro che più il tempo passa più la cassa si consuma, benché a un ritmo inferiore rispetto al passato. Il tempo consuma, ma non esaurisce. Non c’è alcun problema di continuità. Il prestito ponte (prorogato al 30 giugno, ndr) è un’operazione di mercato nel rispetto delle regole europee.
[/URL]
 

ripps

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Una domanda spontanea: ma AF e' azienda pubblica o privata?

Se l'articolo di Dragoni corrispondesse al vero, vale a dire che il NO all'ingresso di Air France KLM in Alitalia sia dipeso da questioni puramente politiche, ci ritroveremmo davanti ad una ingerenza statale in una azienda che ha nello stato, fino a prova contraria, un socio di minoranza e non uno di maggioranza.

AF KLM sta dialogando con AZ per una potenziale e sottolineo POTENZIALE acquisizione di una certa quota di capitale della compagnia italiana e dovrebbe poter dire SI o NO alla sua acquisizione per mere ragioni economico finanziarie e non per rispondere al diktat del suo governo.

Lo chiedo perché allora la questione sarebbe decisamente controversa: cioe' quando AF deve ragionare come player industriale nel contesto del mercato viene addidata come societa' privata mentre invece quando questo non conviene il suo controllo viene fatto sottostare all'esercizio pubblico.

Insomma in poche parole in AF le decisioni vengono prese al quartier generale dell'aeroporto De Gaulle o all'Eliseo?

Ma non era l'Italia il paese in cui l'ingerenza pubblica soffoca la libera iniziativa imprenditoriale?

Se AF non ha alcun interesse nell'operazione Alitalia dica NO liberamente ma indipendentemente e siano i suoi vertici a decretare la non fattibilita' dell'operazione e non Macron ed i suoi collaboratori.
 

TW 843

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Una domanda spontanea: ma AF e' azienda pubblica o privata?

Se l'articolo di Dragoni corrispondesse al vero, vale a dire che il NO all'ingresso di Air France KLM in Alitalia sia dipeso da questioni puramente politiche, ci ritroveremmo davanti ad una ingerenza statale in una azienda che ha nello stato, fino a prova contraria, un socio di minoranza e non uno di maggioranza.

AF KLM sta dialogando con AZ per una potenziale e sottolineo POTENZIALE acquisizione di una certa quota di capitale della compagnia italiana e dovrebbe poter dire SI o NO alla sua acquisizione per mere ragioni economico finanziarie e non per rispondere al diktat del suo governo.

Lo chiedo perché allora la questione sarebbe decisamente controversa: cioe' quando AF deve ragionare come player industriale nel contesto del mercato viene addidata come societa' privata mentre invece quando questo non conviene il suo controllo viene fatto sottostare all'esercizio pubblico.

Insomma in poche parole in AF le decisioni vengono prese al quartier generale dell'aeroporto De Gaulle o all'Eliseo?

Ma non era l'Italia il paese in cui l'ingerenza pubblica soffoca la libera iniziativa imprenditoriale?

Se AF non ha alcun interesse nell'operazione Alitalia dica NO liberamente ma indipendentemente e siano i suoi vertici a decretare la non fattibilita' dell'operazione e non Macron ed i suoi collaboratori.
Buongiorno, eh?

Vedi a fare battutine del caxxo sui Franchi CFA e su chi cavolo vada a Lione poi cosa succede…
 

ripps

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AdnKronos) - Sul dossier Alitalia, spiegano all'Adnkronos fonti vicine alla compagnia francese, non c'e' stata ancora una formalizzazione della eventuale decisione di intervenire nell'operazione. E' Delta Air Lines che sta conducendo le trattative e ha chiesto ad Air France-Klm di scendere in campo entrando nel capitale. Da parte del gruppo franco-olandese, sottolineano le stesse fonti, c'e' una scarsa propensione all'investimento e il suo sarebbe un intervento nelle retrovie. C'è, invece, l'interesse che Alitalia rimanga nell'alleanza Skyteam e nella joint venture transatlantica ed è sulla base di questo presupposto che Air France-Klm valuta le modalità di un sostegno a Delta.
 

Farfallina

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AdnKronos) - Sul dossier Alitalia, spiegano all'Adnkronos fonti vicine alla compagnia francese, non c'e' stata ancora una formalizzazione della eventuale decisione di intervenire nell'operazione. E' Delta Air Lines che sta conducendo le trattative e ha chiesto ad Air France-Klm di scendere in campo entrando nel capitale. Da parte del gruppo franco-olandese, sottolineano le stesse fonti, c'e' una scarsa propensione all'investimento e il suo sarebbe un intervento nelle retrovie. C'è, invece, l'interesse che Alitalia rimanga nell'alleanza Skyteam e nella joint venture transatlantica ed è sulla base di questo presupposto che Air France-Klm valuta le modalità di un sostegno a Delta.
Quindi smentita di AF-KL a valutazioni politiche.
In ogni caso la questione politica estera del m5s e in particolare di giggino e dibba è qualcosa di penoso e deleterio per il Paese.
 

Amsicora

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Appena giunta ultima dichiarazione di Di Maio: “l’entusiasmo di Air France non si è raffreddato”. Ora addirittura sono entusiasti tutti qua!
 

13900

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Una domanda spontanea: ma AF e' azienda pubblica o privata?

Se l'articolo di Dragoni corrispondesse al vero, vale a dire che il NO all'ingresso di Air France KLM in Alitalia sia dipeso da questioni puramente politiche, ci ritroveremmo davanti ad una ingerenza statale in una azienda che ha nello stato, fino a prova contraria, un socio di minoranza e non uno di maggioranza.

AF KLM sta dialogando con AZ per una potenziale e sottolineo POTENZIALE acquisizione di una certa quota di capitale della compagnia italiana e dovrebbe poter dire SI o NO alla sua acquisizione per mere ragioni economico finanziarie e non per rispondere al diktat del suo governo.

Lo chiedo perché allora la questione sarebbe decisamente controversa: cioe' quando AF deve ragionare come player industriale nel contesto del mercato viene addidata come societa' privata mentre invece quando questo non conviene il suo controllo viene fatto sottostare all'esercizio pubblico.

Insomma in poche parole in AF le decisioni vengono prese al quartier generale dell'aeroporto De Gaulle o all'Eliseo?

Ma non era l'Italia il paese in cui l'ingerenza pubblica soffoca la libera iniziativa imprenditoriale?

Se AF non ha alcun interesse nell'operazione Alitalia dica NO liberamente ma indipendentemente e siano i suoi vertici a decretare la non fattibilita' dell'operazione e non Macron ed i suoi collaboratori.
Lo stato ha una quota in AF-KL pari al 16%. Se non erro e' il piu' grosso investitore 'singolo' in AF-KL.

Ovviamente solo menti finissime della politica estera, come i nostri governanti, potrebbero mettersi a far battaglia con Macron per i legami con due ciabattari giallovestiti quando, allo stesso tempo, stanno cercando di rifilargli "U' giuiell".
 

ploncito

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Ovviamente solo menti finissime della politica estera, come i nostri governanti, potrebbero mettersi a far battaglia con Macron per i legami con due ciabattari giallovestiti quando, allo stesso tempo, stanno cercando di rifilargli "U' giuiell".
Si chiama pensiero strategico, roba che noi poveri mortali non possiamo comprendere.
Tanto sappiamo tutti qui dentro che prima o poi arriverá qualche DL salvaAlitalia. Sicuramente lo chiameranno spazzaQualcosa o tagliaQualcosaltro, ormai nomi brevettati apposta per l'analfabeta funzionale che sará cosí contento per la propaganda che non baderá al portafoglio allegerito o alla sovrattassa creata ad hoc.
 

TW 843

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Cabaret a livelli inarrivabili...

Laura Naka Antonelli
8 febbraio 2019 - 16:03

MILANO (Finanza.com)
"Il dossier Alitalia è a buon punto. Marzo potrebbe essere un buon mese per questo dossier. Sono sicuro che se lo faremo, nessuno ci dirà bravi perché quando facciamo le cose bene dicono che è scontato". Così il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, commenta le indiscrezioni riportate da Il Sole 24 Ore secondo cui Air France sarebbe pronta a mollare Alitalia, dopo la decisione del ministero francese degli Esteri di richiamare l'ambasciatore in Italia.

"Ereditiamo un ventennio malgestito. (Alitalia) è stata tenuta in piedi con miliardi di soldi pubblici. La faremo tornare un vettore nazionale molto importante e profittevole".
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
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2 Febbraio 2012
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Cabaret a livelli inarrivabili...

Laura Naka Antonelli
8 febbraio 2019 - 16:03

MILANO (Finanza.com)
"Il dossier Alitalia è a buon punto. Marzo potrebbe essere un buon mese per questo dossier. Sono sicuro che se lo faremo, nessuno ci dirà bravi perché quando facciamo le cose bene dicono che è scontato". Così il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, commenta le indiscrezioni riportate da Il Sole 24 Ore secondo cui Air France sarebbe pronta a mollare Alitalia, dopo la decisione del ministero francese degli Esteri di richiamare l'ambasciatore in Italia.

"Ereditiamo un ventennio malgestito. (Alitalia) è stata tenuta in piedi con miliardi di soldi pubblici. La faremo tornare un vettore nazionale molto importante e profittevole".
E' una macchietta, non un ministro
 

panick

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16 Febbraio 2009
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Lo stato ha una quota in AF-KL pari al 16%. Se non erro e' il piu' grosso investitore 'singolo' in AF-KL.

Ovviamente solo menti finissime della politica estera, come i nostri governanti, potrebbero mettersi a far battaglia con Macron per i legami con due ciabattari giallovestiti quando, allo stesso tempo, stanno cercando di rifilargli "U' giuiell".
la natura strategica sul piano delle compagnie aeree solo in Italia e per ragioni politiche viene messa in discussione, ma, detto questo, tutto ciò che viene detto ora è fumo, AF deciderà sul piano strategico e non per reazione politica del momento, lo capisce chiunque, e se farà risultare o annuncerà di essersi sfilata io non credo affatto che sarà così se la cosa le converrà, troveranno il modo di star dietro Delta senza risultare, e del resto è Delta la capofila e la più forte nella trattativa, tutto ciò che viene fuori ora sui giornali è commedia politica per persone che non hanno adeguati strumenti di lettura
 
Stato
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