Cesare.Caldi
Utente Registrato
Mi sembra una iniziativa interessante che Lazzerini ha portato in Alitalia copiando quanto offre già Emirates con lo stop over gratuito a Dubai.
In essere anche in Etihad con stop over ad Abu Dhabi, mi pare lo faccia anche Qatar con Doha.Mi sembra una iniziativa interessante che Lazzerini ha portato in Alitalia copiando quanto offre già Emirates con lo stop over gratuito a Dubai.
A dirla tutta a SIN e ICN c'è un giro turistico gratuito -- a ICN si può scegliere a seconda del tempo a disposizione che tour fare. Qui di gratuito mi sembra ci sia solo il deposito bagagli, che ad uno che è in coincidenza lunga spesso non serve perché ha bagaglio imbarcato.In essere anche in Etihad con stop over ad Abu Dhabi, mi pare lo faccia anche Qatar con Doha.
Gli hangar non sono di proprietà Alitalia ma di ADR, l' unico hangar che era di proprietà Alitalia LAI era l' Avio 7 più l' officina motori dove operava AMS accanto all' hangar 7 che è rimasto in capo alla vecchia Alitalia LAI in A.S.Buongiorno a tutti. Una domanda di importanza vicino allo zero se non addirittura in ambito negativo. È una pura curiosità mia. Ieri dopo essere tornato a FCO ho notato che le scritte “Alitalia” sono state (forse giá da diverso tempo) tolte dagli hangars di manutenzione. Qualcuno conosce il motivo? Sono state tolte perchè semplicemente oramai datate e “pericolanti” oppure perchè gli hangars sono stati venduti e passati di proprietà?
Questo è un dato interessante, supponendo che nel 2017 Alitalia abbia fatto circa 23 milioni di pax totali di questi solo 1,5 milioni fanno transito a FCO, ovvero meno del 7% del totale, un dato bassissimo. Normalmente un hub carrier ha circa un terzo dei pax totali che sono transiti. In pratica oltre il 90% del traffico di Alitalia è p2p, l'effetto hub di FCO è quasi irrilevante sul totale.L’obiettivo congiunto della compagnia, degli alberghi e della stessa città di Roma è di trattenere in città almeno 90mila del milione e mezzo di passeggeri che ogni anno volano con Alitalia tra 2 paesi del mondo transitando da Fiumicino.
Grazie mille per la risposta esauriente e precisa..tante volte qualcuno ha una planimetria o cartina per capire quali sono gli hangars?Gli hangar non sono di proprietà Alitalia ma di ADR, l' unico hangar che era di proprietà Alitalia LAI era l' Avio 7 più l' officina motori dove operava AMS accanto all' hangar 7 che è rimasto in capo alla vecchia Alitalia LAI in A.S.
Attualmente AZ utilizza solo Avio 1 e Avio 3, più le officine centrali dietro l' Avio 1, mentre l' Avio 2 è stato riconsegnato ad ADR, anche Avio 4 e Avio 5 sono tornati ad ADR insieme alle officine carrelli e macchine utensili dietro il 4 e 5, uno dei due hangar il 4 o il 5 viene usato per tener dentro l' A340 della Repubblica Italiana, mentre l' Avio 6 detto Paint Hagar l' ha preso una società di verniciatura mi sembra la IAC che ultimamente ha riverniciato anche il 747/800 di LH con la nuova livrea.
Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk
In più, le insegne di cui hai chiesto sono state levate parecchi anni fa. L’ultima a resistere era quella sull’Avio7 lungo la Roma-Fiumicino, tolta circa 2 o 3 anni fa.Grazie mille per la risposta esauriente e precisa..tante volte qualcuno ha una planimetria o cartina per capire quali sono gli hangars?
Cesare, non pi pare che sia così. 1,5 mio, da come leggo il comunicato, sono i pax che transitano da FCO non avendo né come origine né come destinazione un aeroporto italiano (in pratica transiti estero su estero, tipo TLV-FCO-JFK per intenderci).Questo è un dato interessante, supponendo che nel 2017 Alitalia abbia fatto circa 23 milioni di pax totali di questi solo 1,5 milioni fanno transito a FCO, ovvero meno del 7% del totale, un dato bassissimo. Normalmente un hub carrier ha circa un terzo dei pax totali che sono transiti. In pratica oltre il 90% del traffico di Alitalia è p2p, l'effetto hub di FCO è quasi irrilevante sul totale.
Anche io leggo in questo modoCesare, non pi pare che sia così. 1,5 mio, da come leggo il comunicato, sono i pax che transitano da FCO non avendo né come origine né come destinazione un aeroporto italiano (in pratica transiti estero su estero, tipo TLV-FCO-JFK per intenderci).
D'accordo che se il 7% fa transito estero su estero non vuol dire che 93% siano p2p, ma comunque FCO rimane la "porta dell'Italia". Un vero effetto hub sarebbe estero su estero e questo ha come limite la rete di AZ.Cesare, non pi pare che sia così. 1,5 mio, da come leggo il comunicato, sono i pax che transitano da FCO non avendo né come origine né come destinazione un aeroporto italiano (in pratica transiti estero su estero, tipo TLV-FCO-JFK per intenderci).
Esatto, anche se fossero solo i transiti estero su estero mi sembra un dato comunque molto basso, vuol dire che in Europa ad esempio Alitalia pesca pochissimi pax, e la quasi totalità dei transiti sono pax con origine o destinazione in Italia.D'accordo che se il 7% fa transito estero su estero non vuol dire che 93% siano p2p, ma comunque FCO rimane la "porta dell'Italia". Un vero effetto hub sarebbe estero su estero e questo ha come limite la rete di AZ.
Qui si fa riferimento esplicito a transiti su voli di lungo raggio, probabilmente in almeno uno dei due voli di un passeggero.L’operazione mira a un potenziale effettivo di 1,5 milioni di passeggeri l’anno in transito su Fiumicino con il lungo raggio Alitalia, con l’obiettivo ragionevolmente stimato di portare per il primo anno circa 90mila ospiti in più alla rete ricettiva di Roma.
Rete che, appunto, è limitata e fortemente sbilanciata sul corto (Italia)/medio (capitali europee), già ampiamente servite dai LCCs tramite P2P. Date le circostanze (network ristretto e diviso tra FCO/LIN+frequenze limitate ecc.), le possibilità di pescare diventano, appunto, limitate. Sarebbe interessante rispolverare qualche dato sui transiti a MXP quando il network era decisamente superiore sia in termini di quantità che ovviamente di frequenze.Un vero effetto hub sarebbe estero su estero e questo ha come limite la rete di AZ.
Dello hub a MXP ricordo due cose il volo da Birmingham arrivava dopo che era partito il volo per Delhi. Rendendo impossibile ogni transiti BHX-India e pubblicita' a Londra per volare AZ verso HKG, JNB, SYD. Mi sembra anche che il volo MXP-SYD fosse operato da un B747 KLMRete che, appunto, è limitata e fortemente sbilanciata sul corto (Italia)/medio (capitali europee), già ampiamente servite dai LCCs tramite P2P. Date le circostanze (network+frequenze limitate ecc.), le possibilità di pescare diventano appunto limitate. Sarebbe interessante rispolverare qualche dato sui transiti a MXP quando il network era decisamente superiore sia in termini di quantità che ovviamente di frequenze.
G
Non ho i numeri per stimare se il 7% sia tanto o poco, anche perché in Europa non ci sono altri mercati con una combinazione dimensioni linea aerea/dimensioni paese paragonabili (a parte forse IB e la Spagna). Certo è che i transiti estero su estero sono di gran lunga il maggiore valore aggiunto strategico di una compagna "di bandiera" in quanto permettono di generare un reddito totalmente aggiuntivo rispetto alle potenzialità di una nazione.D'accordo che se il 7% fa transito estero su estero non vuol dire che 93% siano p2p, ma comunque FCO rimane la "porta dell'Italia". Un vero effetto hub sarebbe estero su estero e questo ha come limite la rete di AZ.
Pero' non puoi dire che sia p2p. Un p2p sarebbe JFK-FCO, chi vola JFK-FCO-VCE, secondo me e' un transito visto che JFK-XXX-VCE potrebbe essere fatto con coincidenze nei maggiori hub europei. I transiti estero su estero non danno tanti passeggeri perche' la rete sia delle destinazioni che dei eeder e' piuttosto scarsa.Esatto, anche se fossero solo i transiti estero su estero mi sembra un dato comunque molto basso, vuol dire che in Europa ad esempio Alitalia pesca pochissimi pax, e la quasi totalità dei transiti sono pax con origine o destinazione in Italia.