In quale paese?La gente che finge la malattia deve essere presa a calci in cu@o con le scarpe chiodate e sbattuta in mezzo ad una strada seduta stante, questo è pacifico
In quale paese?La gente che finge la malattia deve essere presa a calci in cu@o con le scarpe chiodate e sbattuta in mezzo ad una strada seduta stante, questo è pacifico
In casi come questo, quando i disagi sono sostanzialmente prevedibili, ENAC dovrebbe imporre alla compagnia di organizzarsi di conseguenza allertando tutto il personale, noleggiando aerei (con equipaggio) e avvertendo preventivamente i pax dei possibili disagi.Ma ti rendi conto che questi arrivano in aeroporto e dichiarano di "sentirsi male"? Cosa puoi fare a quel punto, se non cercare di fare i salti mortali con riprotezioni ed organizzazione di voli extra (con i dipendenti attivi che ti rimangono, calcolando di non farli andare fuori ore)?
Io capisco le incazzature, lo sdegno e tutto il cucuzzaro solito, ma non si può generalizzare invocando l'intervento di ENAC in casi come questi. La gente che finge la malattia deve essere presa a calci in cu@o con le scarpe chiodate e sbattuta in mezzo ad una strada seduta stante, questo è pacifico, ma questo non rientra nei compiti dell'ente di controllo.
Scusa, qua si parla di equipaggi interi che arrivano in aeroporto e dichiarano di non stare bene. Il tutto è partito 3 giorni fa. Tu avresti previsto un'ondata di malattie così? Non voglio difendere nessuno, ma onestamente puoi dire che IG non stia facendo nulla e che stia gestendo la cosa alla viva il parroco? Io cerco di essere realista e razionale, va bene la pancia e la protesta verso qualunque cosa e per qualunque cosa, però a tutto credo ci sia un limite, salvo non volere entrare a piè pari nella pletora di quelli che "Vergogna11!!!11 dovete fallire".In casi come questo, quando i disagi sono sostanzialmente prevedibili, ENAC ...
mi sta bene il tuo discorso; il principio è giusto, ma un'azione forte, a fronte di un Vettore in evidente difficoltà potrebbe essere quello di imporre uno stop alle vendite fino a che la situazione non sia chiara e stabilita: non entro nel "vergogna" da social network, ma essendo operatore professionista del settore vorrei vedere anche i miei diritti di fornitore di servizi salvaguardati perché con la scusa del non interrompere un pubblico servizio io devo erogare assistenza ad un potenziale cadavere; il caso Wind Jet è emblematico e il caso AZ-LAI pure. Ora vista l'acquisizione di IG da parte di QR magari non è il caso; però...Scusa, qua si parla di equipaggi interi che arrivano in aeroporto e dichiarano di non stare bene. Il tutto è partito 3 giorni fa. Tu avresti previsto un'ondata di malattie così? Non voglio difendere nessuno, ma onestamente puoi dire che IG non stia facendo nulla e che stia gestendo la cosa alla viva il parroco? Io cerco di essere realista e razionale, va bene la pancia e la protesta verso qualunque cosa e per qualunque cosa, però a tutto credo ci sia un limite, salvo non volere entrare a piè pari nella pletora di quelli che "Vergogna11!!!11 dovete fallire".
Era prevedibilissimo. IG sapeva che il piano industriale prevedeva alcune centinaia di esuberi, ed era prevedibile che una volta ufficializzati si sarebbero incaxxati parecchio cercando in ogni modo di "farla pagare" alla compagnia.Scusa, qua si parla di equipaggi interi che arrivano in aeroporto e dichiarano di non stare bene. Il tutto è partito 3 giorni fa. Tu avresti previsto un'ondata di malattie così? Non voglio difendere nessuno, ma onestamente puoi dire che IG non stia facendo nulla e che stia gestendo la cosa alla viva il parroco? Io cerco di essere realista e razionale, va bene la pancia e la protesta verso qualunque cosa e per qualunque cosa, però a tutto credo ci sia un limite, salvo non volere entrare a piè pari nella pletora di quelli che "Vergogna11!!!11 dovete fallire".
Mi sembra una vittoria per tutte le parti in causa.Un riassunto di tutta la vicenda Meridiana sulla pagina USB.
https://www.facebook.com/Usb.AssistentiDiVolo/posts/637049043127642
....i passeggeri....Mi sembra una vittoria per tutte le parti in causa.
Gli unici ad uscire sconfitti sonoramente sono stati....
mi sta bene il tuo discorso; il principio è giusto, ma un'azione forte, a fronte di un Vettore in evidente difficoltà potrebbe essere quello di imporre uno stop alle vendite fino a che la situazione non sia chiara e stabilita: non entro nel "vergogna" da social network, ma essendo operatore professionista del settore vorrei vedere anche i miei diritti di fornitore di servizi salvaguardati perché con la scusa del non interrompere un pubblico servizio io devo erogare assistenza ad un potenziale cadavere; il caso Wind Jet è emblematico e il caso AZ-LAI pure. Ora vista l'acquisizione di IG da parte di QR magari non è il caso; però...
Personalmente la vedo come Dancrane, e per una volta (è rarissimo che accada!) non sono d’accordo con Belumosi.Era prevedibilissimo. IG sapeva che il piano industriale prevedeva alcune centinaia di esuberi, ed era prevedibile che una volta ufficializzati si sarebbero incaxxati parecchio cercando in ogni modo di "farla pagare" alla compagnia.
Andavano predisposte alternative (che ovviamente avrebbero avuto un costo), ed andavano preventivamente informati i pax della trattativa in corso in questi giorni con i possibili disagi, permettendo a chi lo avesse desiderato di annullare seduta stante il viaggio con IG per potersi organizzare diversamente. E anche questo avrebbe avuto un costo per l'azienda. Ma si sarebbero salvaguardati gli interessi dei pax, dei quali notoriamente non si ricorda nessuno, ENAC in testa. Tranne quando è ora di aumentare le tasse...
Concordo in pieno.Potenzialmente le opportunità ci sono. Il problema della Sardegna è strettamente connesso a quello dei suoi amministratori politici, in media di bassissimo livello e molto populisti, cui si devono alti e bassi e frequenti cambi di passo, che solitamente spaventano gli investitori.
Le "magliette rosse" non sono un caso a sé stante. Rappresentano uno dei modi in cui la politica locale concepisce la difesa dei propri interessi di bottega, a danno della collettività.
La politica di tutela del territorio è stata sempre utilizzata in modo strumentale alla narrativa politica dell'una o dell'altra parte, senza che in realtà si sia mai fatto nulla per valorizzarlo e proteggerlo in modo concreto.
Se è vero che manca un piano per Meridiana, è altrettanto vero che manca un piano complessivo di sviluppo per la Sardegna, che ne tuteli attentamente il territorio ma che la tolga anche dalle grinfie di pochi cavernicoli che da decenni perseguono piccoli interessi di partito.
Il risultato odierno è quello di uno scempio infrastrutturale (piccolo, ma pur sempre scempio) e di una politica di valorizzazione del territorio sempre più connessa alla stagionalità estiva.
Ergo, benvenuto Qatar!
Non saprei cosa altro aggiungere.Personalmente la vedo come Dancrane, e per una volta (è rarissimo che accada!) non sono d’accordo con Belumosi.
Relativamente al primo post quotato, non vedo perché IG dovrebbe imporre uno stop alle vendite. E di quali tratte peraltro? Forniamogli almeno la palla di vetro per individuare a priori quali voli siano affetti da malattia del personale e debbano essere cancellati.
Sul secondo post: IG ha ingaggiato, come possiamo leggere in questo stesso TR, altri operatori per operare alcuni voli. Mi sembra un ottimo segnale di attenzione verso i propri Clienti.
Sul fatto che i pax andavano preventivamente informati della trattativa in atto: da un lato mi viene da scrivere ‘ma anche no’; dall’altro assicuro che in Sardegna tutti i media stanno coprendo in modo più che esaustivo gli accadimenti. Sono tutti informati, credetemi.
Io vedo le cose da un altro punto di vista: è mai possibile che in uno Stato di diritto non si riesca ad accertare se colui che si mette in malattia sia effettivamente indisposto, oppure stia facendo melina e debba essere colpito ed abbattuto in quanto sfrutta in modo vergognoso i sacrosanti diritti del walfare e lucra sulle tasse pagate da ogni singolo contribuente onesto? E, si badi bene, tale domanda me la pongo da anni vedendo le malattie dichiarate nell’Azienda per cui lavoro.
Per quanto possa sembrare filosofia, il problema vero è che uno Stato di diritto ha REGOLE chiare che consentono di discriminare la melina ed il dolo dalla effettiva indisposizione dovuta a reale patimento o patologia.
La verità è che i medici fiscali devono fare il loro dovere: si visita il paziente, lo si ausculta, lo si manda al volo in ospedale a fare un elettrocardiogramma o le analisi d’uopo se serve, e poi lo si SPEDISCE A LAVORARE. Questo è quanto deve accadere in uno Stato di diritto. Punto.
Il problema è che noi viviamo in uno stato di ……
Sono anni che affronto il problema; purtroppo è proprio in uno Stato di diritto che il problema è irrisolvibile: se il lavoratore ha un dolore insopportabile all'addome, un mal di testa violento, o (a causa della separazione in corso, del figlio che si droga, del mutuo non più sostenibile, della morte di un caro etc.) si trova in stato depressivo, il medico "di famiglia" interpellato non potrà far altro che prescrivere - magari dopo una visita accurata (ma spesso ciò non è possibile) - una cura ed un periodo di prognosi. La visita fiscale potrà essere anche immediata, ma con patologie simili non c'è altra soluzione che confermare la prescrizione. Immaginiamoci il medico fiscale che dichiara non malato chi ha invece una emicrania insopportabile, o chi è davvero in depressione etc., sarebbe obiettivamente una violazione di diritti, in questo Stato di diritto....
Io vedo le cose da un altro punto di vista: è mai possibile che in uno Stato di diritto non si riesca ad accertare se colui che si mette in malattia sia effettivamente indisposto, oppure stia facendo melina e debba essere colpito ed abbattuto in quanto sfrutta in modo vergognoso i sacrosanti diritti del walfare e lucra sulle tasse pagate da ogni singolo contribuente onesto? E, si badi bene, tale domanda me la pongo da anni vedendo le malattie dichiarate nell’Azienda per cui lavoro.
Per quanto possa sembrare filosofia, il problema vero è che uno Stato di diritto ha REGOLE chiare che consentono di discriminare la melina ed il dolo dalla effettiva indisposizione dovuta a reale patimento o patologia.
La verità è che i medici fiscali devono fare il loro dovere: si visita il paziente, lo si ausculta, lo si manda al volo in ospedale a fare un elettrocardiogramma o le analisi d’uopo se serve, e poi lo si SPEDISCE A LAVORARE. Questo è quanto deve accadere in uno Stato di diritto. Punto.
Il problema è che noi viviamo in uno stato di ……
Quando il dolore insopportabile all'addome, o il mal di testa violento o lo stato di apparente depressione colpisce d'improvviso e contemporaneamente un numero così elevato di persone, dopo una visita accurata presso le strutture cliniche che effettueranno tutti gli esami specialistici, il medico li deve far tornare tutti a lavorare seduta stante. Io la vedo così.Sono anni che affronto il problema; purtroppo è proprio in uno Stato di diritto che il problema è irrisolvibile: se il lavoratore ha un dolore insopportabile all'addome, un mal di testa violento, o (a causa della separazione in corso, del figlio che si droga, del mutuo non più sostenibile, della morte di un caro etc.) si trova in stato depressivo, il medico "di famiglia" interpellato non potrà far altro che prescrivere - magari dopo una visita accurata (ma spesso ciò non è possibile) - una cura ed un periodo di prognosi. La visita fiscale potrà essere anche immediata, ma con patologie simili non c'è altra soluzione che confermare la prescrizione. Immaginiamoci il medico fiscale che dichiara non malato chi ha invece una emicrania insopportabile, o chi è davvero in depressione etc., sarebbe obiettivamente una violazione di diritti, in questo Stato di diritto.
La soluzione o è quella di dichiarare per legge non giustificate le assenze per determinate patologie che difficilmente possono avere un rapido e concreto riscontro medico, oppure rimanere nella situazione in cui siamo, che purtroppo resta la più giusta con gli strumenti che sono a disposizione.
Ci vorrebbe la macchina della verità.
Il miglior specialista per la verifica di queste patologie secondo me non è il medico ma il magistrato.Quando il dolore insopportabile all'addome, o il mal di testa violento o lo stato di apparente depressione colpisce d'improvviso e contemporaneamente un numero così elevato di persone, dopo una visita accurata presso le strutture cliniche che effettueranno tutti gli esami specialistici, il medico li deve far tornare tutti a lavorare seduta stante. Io la vedo così.
Sarei molto curioso di conoscere un MMG (Medico di Medicina Generale) capace di fare diagnosi di disturbo depressivo maggiore, considerato che non ha le competenze, non ha gli strumenti di valutazione e approfondimento clinico e non può avanzare che un sospetto diagnostico, da confermare in seguito a visita psichiatrica.Sono anni che affronto il problema; purtroppo è proprio in uno Stato di diritto che il problema è irrisolvibile: se il lavoratore ha un dolore insopportabile all'addome, un mal di testa violento, o (a causa della separazione in corso, del figlio che si droga, del mutuo non più sostenibile, della morte di un caro etc.) si trova in stato depressivo, il medico "di famiglia" interpellato non potrà far altro che prescrivere - magari dopo una visita accurata (ma spesso ciò non è possibile) - una cura ed un periodo di prognosi.