Meridianafly - Qatar Airways: trovato l'accordo


nicolap

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Ottobre 2015 ad Alghero. Vado da un autonoleggio locale (con la scritta low cost) sul lungomare e mi chiede 200€ per 4 giorni. Vado in aeroporto da Firefly 85€ per 4 giorni. Volevo dare i soldi all'economia locale, ma eventualmente non hanno capito come gira il mondo.
L'intero modello turistico della Sardegna è costruito così, per massimizzare la spennata del feroce continentale nei 45 giorni all'anno in cui ha la malaugurata idea di venire da noi.
 

Cesare.Caldi

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Nel frattempo 7 voli sono stati cancellati da Meridiana per mancanza di personale navigante assente dopo aver inoltrato certificato di malattia.
Personalmente in questo periodo eviterei di prenotare con IG finchè Qatar non avrà preso le redini di comando e ribaltato l'azienda come un calzino :)
Anche per chi deve andare in Sardegna esistono alternative con altre compagnie.
Per tutte le altre rotte non passanti per la Sardegna IG da sempre non la prendo neanche in considerazione, visto che spesso e volentieri cambiano operativi e cancellano rotte. Oltre ad avere una flotta che definire vintage è un complimento... :)
 

Cesare.Caldi

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Comunque tornando all'accordo, forse la cosa migliore come dice Cesare sarebbe di avere un unico marchio visto che comunque il contratto sarà lo stesso per tutto il gruppo evitando la contrapposizione Meridiana - Air Italy
Tra i due sceglierei un terzo nome del tutto nuovo, se invece vorranno mantenerne uno sceglierei Air Italy marchio molto piu' facilmente identificabile all' estero, però rifarei la livrea in modo da mantenere il tricolore ma non facendo una copia di Alitalia.
 

totocrista

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ehmmm già postato?

http://notizie.tiscali.it/economia/articoli/Waterloo-sindacale/

Meridiana, si può guardare la partita al ministero dopo la trattativa che a 400 persone è costato un posto di lavoro?
In quest'aria da dopo lavoro formalmente non c'è nessuna colpa, nessun reato. Ma è il buonsenso che deve dirti cosa non puoi fare

di Luca Telese
Questa foto è una Waterloo sindacale. Questa foto è il simbolo di una disfatta. Si può ridere mentre si mandano a casa le persone? Si può sorridere su Meridiana e sugli esuberi? Si può guardare la partita al ministero dopo la trattativa che a quattrocento persone è costato un posto di lavoro? È normale? È un lavoro ben fatto per un sindacalista? È indifferente se il luogo della mediazione si trasforma in un pub confederale?

Credo proprio di no, e voglio prenderla larga, ricordando il primo precedente che mi è tornato in mente guardando questa foto. Io me lo ricordo quel cartello sulla saracinesca di un negozio, come un pugno nello stomaco: "L'Aquila, ore 3.32. Noi non ridevamo". Era la risposta all'intercettazione dell'infamia, quella che avrebbe reso tristemente celebre l'imprenditore Francesco Maria De Vito Piscicelli. Ve la ricordate? Le scosse, il dialogo con un familiare, le stime sui dieci anni di lavoro, le battute sulla carne di porco... E poi quel ghigno che gli costò assai caro.

Per dire: un tentativo di suicidio, le molotov contro la barca, quella deposizione penosa davanti ai carabinieri che gli facevano riascoltare l'intercettazione: "Gesù, quello non sono io". E subito dopo: "Per carità, sono io che parlo. Ma non sono io che dico quella frase. La dice la persona che era al telefono con me, mio cognato", "I carabinieri devono aver fatto confusione. Ci sarà il nastro no? Lo giuro. È mio cognato. Io ho detto solo "vabbuò", "vabbuò". Sa no, come si dice a Napoli quando si vuole tagliare corto. Guardi ero inorridito anche io quella mattina quando ho sentito quella frase. I-nor-ri-di-to". "Ho detto solo "Vabbuò". Rido di imbarazzo. Si ride anche di imbarazzo, no? E poi che ne so io che è la Ferratella."

Mi immagino già la risposta di questi sindacalisti immortalati mentre al termine della trattativa sugli esuberi della compagnia aerea un tempo sarda guardavano Italia-Spagna. Ma noi cosa c'entriamo? Cosa abbiamo fatto di male? Io credo che l’immagine dei rappresentanti di categoria di Cgil Cisl Uil che subito dopo aver firmato 406 licenziamenti si mettono sorridenti a vedere l’Italia per un sindacalista sono un orrore paragonabile al ghigno di Piscicelli. Perché ti dice una cosa molto semplice: o è falso quel sorriso, oppure è falsa quella trattativa.

Le agenzie - infatti - ci raccontano che a Roma, nella sede de Ministero dello Sviluppo economico, il braccio di ferro si era protratto fino al tardo pomeriggio. Il ministro dei Trasporti, Graziano del Rio, insieme alla vice ministra dello Sviluppo economico, Teresa Bellanova, ha lavorato di fioretto per fare in modo che i sindacati mandassero giù la bozza già inviata ieri a Doha. E le cronache ci dicono anche che l’accordo è stato firmato quasi da tutti (si sono tirati fuori solo Usb e Cobas e i piloti di Apm). Il clima era di pesante ricatto, con un copione ben collaudato. I sindacati hanno accolto la bozza frutto della mediazione, giusto per evitare che Qatar Airways abbandonasse il progetto di salvataggio di Meridiana. E non è finita, perché a questo pallottoliere di vite tritate dai 406 licenziamenti bisogna anche aggiungere le 250 uscite volontarie e il taglio degli stipendi concordato con la compagnia di Doha.

Ora: dopo questa ecatombe, non so come ti possa venire in mente, se fai il sindacalista, di vedere la partita. Ma se proprio ti va, per cancellare un brutto incubo, te la vai a vedere in un bar con gli occhiali da sole, o a casa tua con le finestre chiuse. Formalmente non c'è nessuna colpa, nessun reato, in questa aria da dopo-lavoro. Ma è il buonsenso che deve dirti cosa non puoi fare, per decenza. Questo clima disteso autorizza a dubitare di tutta la trattativa, dello spirito con cui è stata condotta.

Fossi un leader confederale, fossi Susanna Camusso, se venissi a sapere che i miei dirigenti erano davanti a quel televisore, prenderei questa foto e la brucerei in pubblico, dando l'annuncio della decapitazione del gruppo dirigente della mia categoria. Non salverebbe i posti di lavoro persi. Ma la faccia e la dignità di chi ama il sindacato si.



28 giugno 2016

tiscali.it
 

TW 843

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Quasi tutti i voli cancellati sono "guarda caso" operati da MD80 e non da 737 o 767...
Hanno affittato una macchina Albastar e stanno mandando un 767 a fare il nazionale per tentare di tappare i buchi.
 

nicolap

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ehmmm già postato?

http://notizie.tiscali.it/economia/articoli/Waterloo-sindacale/

Meridiana, si può guardare la partita al ministero dopo la trattativa che a 400 persone è costato un posto di lavoro?
In quest'aria da dopo lavoro formalmente non c'è nessuna colpa, nessun reato. Ma è il buonsenso che deve dirti cosa non puoi fare

di Luca Telese
Questa foto è una Waterloo sindacale. Questa foto è il simbolo di una disfatta. Si può ridere mentre si mandano a casa le persone? Si può sorridere su Meridiana e sugli esuberi? Si può guardare la partita al ministero dopo la trattativa che a quattrocento persone è costato un posto di lavoro? È normale? È un lavoro ben fatto per un sindacalista? È indifferente se il luogo della mediazione si trasforma in un pub confederale?

Credo proprio di no, e voglio prenderla larga, ricordando il primo precedente che mi è tornato in mente guardando questa foto. Io me lo ricordo quel cartello sulla saracinesca di un negozio, come un pugno nello stomaco: "L'Aquila, ore 3.32. Noi non ridevamo". Era la risposta all'intercettazione dell'infamia, quella che avrebbe reso tristemente celebre l'imprenditore Francesco Maria De Vito Piscicelli. Ve la ricordate? Le scosse, il dialogo con un familiare, le stime sui dieci anni di lavoro, le battute sulla carne di porco... E poi quel ghigno che gli costò assai caro.

Per dire: un tentativo di suicidio, le molotov contro la barca, quella deposizione penosa davanti ai carabinieri che gli facevano riascoltare l'intercettazione: "Gesù, quello non sono io". E subito dopo: "Per carità, sono io che parlo. Ma non sono io che dico quella frase. La dice la persona che era al telefono con me, mio cognato", "I carabinieri devono aver fatto confusione. Ci sarà il nastro no? Lo giuro. È mio cognato. Io ho detto solo "vabbuò", "vabbuò". Sa no, come si dice a Napoli quando si vuole tagliare corto. Guardi ero inorridito anche io quella mattina quando ho sentito quella frase. I-nor-ri-di-to". "Ho detto solo "Vabbuò". Rido di imbarazzo. Si ride anche di imbarazzo, no? E poi che ne so io che è la Ferratella."

Mi immagino già la risposta di questi sindacalisti immortalati mentre al termine della trattativa sugli esuberi della compagnia aerea un tempo sarda guardavano Italia-Spagna. Ma noi cosa c'entriamo? Cosa abbiamo fatto di male? Io credo che l’immagine dei rappresentanti di categoria di Cgil Cisl Uil che subito dopo aver firmato 406 licenziamenti si mettono sorridenti a vedere l’Italia per un sindacalista sono un orrore paragonabile al ghigno di Piscicelli. Perché ti dice una cosa molto semplice: o è falso quel sorriso, oppure è falsa quella trattativa.

Le agenzie - infatti - ci raccontano che a Roma, nella sede de Ministero dello Sviluppo economico, il braccio di ferro si era protratto fino al tardo pomeriggio. Il ministro dei Trasporti, Graziano del Rio, insieme alla vice ministra dello Sviluppo economico, Teresa Bellanova, ha lavorato di fioretto per fare in modo che i sindacati mandassero giù la bozza già inviata ieri a Doha. E le cronache ci dicono anche che l’accordo è stato firmato quasi da tutti (si sono tirati fuori solo Usb e Cobas e i piloti di Apm). Il clima era di pesante ricatto, con un copione ben collaudato. I sindacati hanno accolto la bozza frutto della mediazione, giusto per evitare che Qatar Airways abbandonasse il progetto di salvataggio di Meridiana. E non è finita, perché a questo pallottoliere di vite tritate dai 406 licenziamenti bisogna anche aggiungere le 250 uscite volontarie e il taglio degli stipendi concordato con la compagnia di Doha.

Ora: dopo questa ecatombe, non so come ti possa venire in mente, se fai il sindacalista, di vedere la partita. Ma se proprio ti va, per cancellare un brutto incubo, te la vai a vedere in un bar con gli occhiali da sole, o a casa tua con le finestre chiuse. Formalmente non c'è nessuna colpa, nessun reato, in questa aria da dopo-lavoro. Ma è il buonsenso che deve dirti cosa non puoi fare, per decenza. Questo clima disteso autorizza a dubitare di tutta la trattativa, dello spirito con cui è stata condotta.

Fossi un leader confederale, fossi Susanna Camusso, se venissi a sapere che i miei dirigenti erano davanti a quel televisore, prenderei questa foto e la brucerei in pubblico, dando l'annuncio della decapitazione del gruppo dirigente della mia categoria. Non salverebbe i posti di lavoro persi. Ma la faccia e la dignità di chi ama il sindacato si.



28 giugno 2016

tiscali.it
chissà chi ha imbeccato questo articolo?
 

MARCO.TO

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Torino
7 cancellati, altri con problemi a completare equipaggi
Ieri sera dopo aver atteso 3 ore in coda in biglietteria in aeroporto a Olbia (dove vi erano 2 soli sportelli aperti e più di 500 persone in fila, ma intanto anche vi fossero stati più sportelli aperti non sarebbe cambiato niente perché era impossibile comunicare con Meridiana) ho poi deciso di tornare a Torino con AZ da Alghero, pur con tutte le scomodità causate da questa variazione di programma soprattutto quando si viaggia con moglie e figlie piccole al seguito, ma almeno stamattina alle 11,30 ero già al lavoro. Dopo aver atteso non poco al call center Meridiana sono almeno riuscito ad ottenere il rimborso integrale dei biglietti.
 

kenyaprince

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20 Giugno 2008
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496
VCE-TSF
Pensate poi solamente alla difficoltà in cui si trovano i dipendenti regolarmente al lavoro che si dovranno gestire centinaia di passeggeri infuriati.
 

MARCO.TO

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13 Gennaio 2015
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Torino
Pensate poi solamente alla difficoltà in cui si trovano i dipendenti regolarmente al lavoro che si dovranno gestire centinaia di passeggeri infuriati.
Ieri sera nelle ore passate in coda sono rimasto particolarmente sorpreso dalla pacatezza della gente in coda ... forse la concomitanza con la partita dell'Italia e il risultato positivo ha evitato il peggio! In ogni caso trovo assolutamente vergognoso il comportamento di questi individui senza scrupoli e trovo altresì vergognoso che non venga preso alcun provvedimento nell'immediato.
 

billy13

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forse la concomitanza con la partita dell'Italia e il risultato positivo ha evitato il peggio!
mi viene in mente quella scena in Full Metal jacket: come fate a fermare 5 negri che stanno sfondando una bianca....gli lanci una palla da basket!"
come fate a calmare il popolo italiano? gli fai vedere una partita di calcio.
 

enrico

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Rapallo, Liguria.
mi viene in mente quella scena in Full Metal jacket: come fate a fermare 5 negri che stanno sfondando una bianca....gli lanci una palla da basket!"
come fate a calmare il popolo italiano? gli fai vedere una partita di calcio.
Mi sa che i 500 in coda avranno avuto qualche difficoltà a gustarsi la partita.:)
 

MARCO.TO

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Mi sa che i 500 in coda avranno avuto qualche difficoltà a gustarsi la partita.:)
Molti la seguivano in streaming ... e i più sfortunati in coda perché in fondo alla coda, avevano comunque la fortuna di essere vicini ad uno schermo in cui era proiettata la partita, per quanto mi riguarda, in quei momenti mi giravano così tanto che della partita non me ne fregava niente!
 

i-ffss

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io nel mio piccolo sono figlio di un doppio accordo sindacale: il primo quello che ha permesso la creazione di un'azienda satellite per lavorare a costi ridotti, il secondo quello che non ci ha fatto licenziare, ma riassorbire a tempo indeterminato dall'azienda "madre" (o matrigna, ma tant'è) per "un pezzo di pane": all'inizio tutti incavolati perché si doveva ricominciare da capo, ma poi, passate l'arrabbiatura ci si consolava di aver mantenuto il posto ed esser finiti almeno sotto un ombrello più grande e più impermeabile. storie simili sono diventate poi la normalità.
nel passato si è avuto un rapporto sindacato-lavoratore-azienda che puntasse ad avere più soldi ma senza pensare a costruire un futuro. il sindacato si beava del fatto di aver spuntato un aumento corposo ma senza mettere sul tavolo obiettivi di lungo periodo. il pochi-maledetti-e-subito.
quando a Torino ci furono le olimpiadi si discuteva, nelle "partecipate", di una sorta di "premio olimpico" per riconoscere gli sforzi maggiori profusi per la buona riuscita dell'evento. Ricordo una riunione con i sindacati, non con le RSU che stettero in disparte, ma con i "regionali" mandati dall'alto col compito di strappare l'accordo. Un collega si alzò arrabbiato dicendo: che ci faccio con 1000€ di premio se poi non ci sono progetti per uno sviluppo del traffico. Il collega fu zittito e subissato dei boooh della claque e preso come "populista" dal sindacalista obeso (di quell'obesità malsana di chi non ha mai fatto un caxxo nella vita). Ecco. questa cosa mi fece pensare che se non si cambiava modo di rapportarsi tra azienda e sindacato la fine sarebbe stata quella di accordi al ribasso comunque per l'incapacità di leggere i momenti contingenti e ragionare per momenti contingenti mettendo sugli accordi impegni formali e reali in cambio di "sacrifici". invece alla fine i "sacrifici" sono senza prospettiva ma fini a se stessi.
 

D960

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io nel mio piccolo sono figlio di un doppio accordo sindacale: il primo quello che ha permesso la creazione di un'azienda satellite per lavorare a costi ridotti, il secondo quello che non ci ha fatto licenziare, ma riassorbire a tempo indeterminato dall'azienda "madre" (o matrigna, ma tant'è) per "un pezzo di pane": all'inizio tutti incavolati perché si doveva ricominciare da capo, ma poi, passate l'arrabbiatura ci si consolava di aver mantenuto il posto ed esser finiti almeno sotto un ombrello più grande e più impermeabile. storie simili sono diventate poi la normalità.
nel passato si è avuto un rapporto sindacato-lavoratore-azienda che puntasse ad avere più soldi ma senza pensare a costruire un futuro. il sindacato si beava del fatto di aver spuntato un aumento corposo ma senza mettere sul tavolo obiettivi di lungo periodo. il pochi-maledetti-e-subito.
quando a Torino ci furono le olimpiadi si discuteva, nelle "partecipate", di una sorta di "premio olimpico" per riconoscere gli sforzi maggiori profusi per la buona riuscita dell'evento. Ricordo una riunione con i sindacati, non con le RSU che stettero in disparte, ma con i "regionali" mandati dall'alto col compito di strappare l'accordo. Un collega si alzò arrabbiato dicendo: che ci faccio con 1000€ di premio se poi non ci sono progetti per uno sviluppo del traffico. Il collega fu zittito e subissato dei boooh della claque e preso come "populista" dal sindacalista obeso (di quell'obesità malsana di chi non ha mai fatto un caxxo nella vita). Ecco. questa cosa mi fece pensare che se non si cambiava modo di rapportarsi tra azienda e sindacato la fine sarebbe stata quella di accordi al ribasso comunque per l'incapacità di leggere i momenti contingenti e ragionare per momenti contingenti mettendo sugli accordi impegni formali e reali in cambio di "sacrifici". invece alla fine i "sacrifici" sono senza prospettiva ma fini a se stessi.
Intervento che vale per qualsiasi ambito - a mio modesto parere. Tagliare tagliare e tagliare non serve e a nulla se non è mirato. Quoto totalmente e capisco i malumori iniziali che ci possono essere ma, se si rivelano producenti, credo valga la pena affrontarli.