Thread Alitalia Etihad III : l'accordo


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falco108

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8 Novembre 2012
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Re: Thread Alitalia / Etihad - Parte II

Le macchine totali saranno 115.
Poi ci sarà l'ingresso di 6 wb e se verranno i risultati ne saranno aggiunti ulteriori 2 (info appena giunta)
Grazie della info. 115 machine, vuol dire 20 EMB, 10 777, 12 330 e 73 A32X. Calcolando che i 32X erano ben 100, vuol dire che il numero finale di quelli messi sul prato saranno 27....
 

kenyaprince

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Re: Thread Alitalia / Etihad - Parte II

Grazie della info. 115 machine, vuol dire 20 EMB, 10 777, 12 330 e 73 A32X. Calcolando che i 32X erano ben 100, vuol dire che il numero finale di quelli messi sul prato saranno 27....
adesso compresa AP sono 92 per cui i numeri tornano
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Ma basta con questa pantomima dei risparmiatori depauperati dei soldi investiti in LAI.
I privati hanno deciso di speculare finanziariamente con azioni ad alto rischio? Affari loro, potevano pensarci due volte, considerato che i rischi correlati all'investimento in azioni è noto a chiunque è ribaditi nel prospetto illustrativo che viene consegnato al momento dell'acquisto di titoli.
Odisseo torna in azione?
 

madmind

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23 Agosto 2012
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Alitalia: Viola (Mps), debiti non possono essere trattati tutti allo stesso modo

Milano, 12 giu. (Adnkronos) - All'incontro di oggi tra Alitalia e le banche creditrici "parteciperanno i tecnici. La soluzione deve conciliare l'interesse della società con la necessità che i debiti bancari devono essere trattati in funzione dei diversi profili di rischio che hanno. Non si può trattare un debito bancario autoliquidante come un debito di cassa non garantito". Lo sottolinea l'amministratore delegato di Banca Mps, Fabrizio Viola, a margine di un convegno a Milano. "E in genere, nella maggior parte delle ristrutturazioni che abbiamo gestito come sistema - continua il manager - quando si chiede di ridurre in modo consistente il debito bancario, c'è la componente capitale che deve essere considerata. Dopodiché l'auspicio è che gli amministratori e i manager di Alitalia sappiano trovare una soluzione. Quello che non va dimenticato - sottolinea infine - è che gli amministratori di una banca devono rispettare i principi di sana e prudente gestione, pena assumersi delle improprie responsabilità nei confronti delle autorità di vigilanza e degli azionisti".
MPS, come del resto Unicredit e (soprattutto) Intesa, è pure finanziatrice di gran parte dei 'capitani coraggiosi'; a garanzia sono state date le stesse azioni il cui valore effettivo è assai più basso dell'esposizione. Nel caso di escussione della garanzia le banche si ritroverebbero con un sacco di carta senza valore.
Adesso è però troppo tardi per le banche, la speranza è che gli si conceda (a torto) qualcosa quando oramai la frittata è fatta.
E i principali attori, quelli che hanno cucinato la frittata, sono ormai lontani
 

mauro.

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26 Maggio 2010
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Alitalia: Viola (Mps), debiti non possono essere trattati tutti allo stesso modo

Milano, 12 giu. (Adnkronos) - All'incontro di oggi tra Alitalia e le banche creditrici "parteciperanno i tecnici. La soluzione deve conciliare l'interesse della società con la necessità che i debiti bancari devono essere trattati in funzione dei diversi profili di rischio che hanno. Non si può trattare un debito bancario autoliquidante come un debito di cassa non garantito". Lo sottolinea l'amministratore delegato di Banca Mps, Fabrizio Viola, a margine di un convegno a Milano. "E in genere, nella maggior parte delle ristrutturazioni che abbiamo gestito come sistema - continua il manager - quando si chiede di ridurre in modo consistente il debito bancario, c'è la componente capitale che deve essere considerata. Dopodiché l'auspicio è che gli amministratori e i manager di Alitalia sappiano trovare una soluzione. Quello che non va dimenticato - sottolinea infine - è che gli amministratori di una banca devono rispettare i principi di sana e prudente gestione, pena assumersi delle improprie responsabilità nei confronti delle autorità di vigilanza e degli azionisti".
Da che pulpito...
 

Luca82

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2 Dicembre 2012
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Ammettiamo, per semplificare, che a LIN non cambi nulla come scrivi (anche se non è proprio così): AZ anziché imbarcare e sbarcare passeggeri da e per FCO li sposta su altre destinazioni. Per Malpensa invece il danno ci sarebbe eccome.
Infatti AZ inizierà ad eliminare i pochi voli di medio raggio che ha a Malpensa spostandoli su LIN. E già qui hai una prima batosta su MXP. In secondo luogo, nell'aprire le destinazioni di medio raggio che ieri abbiamo commentato, AZ aspirerà passeggeri a tutte quelle compagnie che oggi operano a Malpensa quelle destinazioni sia direttamente, sia con scalo nei propri hub. Questo anche mantenedo a 18 i movimenti orari. Se poi essi venissero aumentati, il danno per MXP crescerebbe esponenzialmente.
Non mi fraintendere, se fosse per me chiuderei LIN domani mattina. Qualsiasi liberalizzazione per LIN sarebbe dannosa per MXP solo che quella delle destinazioni sarebbe meno dannosa rispetto a quella con l'aumento dei movimenti orari.
Per assurdo il Ministero potrebbe limitare la liberalizzazione solo alle città UE non concedendo la Russia, il nord Africa e Israele per non penalizzare troppo MXP.
Poi è ovvio che se ad es. AZ aprisse DUS quel volo sarebbe in concorrenza diretta con AB e LH a MXP.
 

falco108

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8 Novembre 2012
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Prima o poi lo saranno, a fine piano nel 2018 andranno per la maggiore età. Già sapere il numero di macchine previste dal piano è un passo in avanti. Basta avere pazienza.
Beh....a queste supposizioni, ormai non ci credo più. Nel 2008 il piano fenice prevedeva 164 macchine a dicembre 2014. Ora stiamo leggendo che ce ne saranno 115.Possono dire tutto quello che vogliono.....purtroppo la verità la sapremo solo nel 2018.
 

kenyaprince

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Beh....a queste supposizioni, ormai non ci credo più. Nel 2008 il piano fenice prevedeva 164 macchine a dicembre 2014. Ora stiamo leggendo che ce ne saranno 115.Possono dire tutto quello che vogliono.....purtroppo la verità la sapremo solo nel 2018.

Questo mi pare ovvio. Se notate dove arriva Etihad non c'è sviluppo immediato anzi c'è una razionalizzazione , un taglio di macchine e poi eventualmente una fase di crescita. Credo che già vedere 6+2 macchine in più di lungo al momento attuale sia il massimo a cui si possa aspirare visto che evidentemente serviranno per aprire qualche destinazione in più.
 

falco108

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8 Novembre 2012
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Questo mi pare ovvio. Se notate dove arriva Etihad non c'è sviluppo immediato anzi c'è una razionalizzazione , un taglio di macchine e poi eventualmente una fase di crescita. Credo che già vedere 6+2 macchine in più di lungo al momento attuale sia il massimo a cui si possa aspirare.
A dire il vero, a differenza del 2008, questa volta i presupposti perchè possa realizzarsi il piano ci sono.....speriamo sia la volta buona
 

kenyaprince

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Non sono partite il 12 giugno le lettere per i licenziamenti collettivi di Alitalia. Lo ha detto l'amministratore delegato Gabriele Del Torchio prima dell'incontro con i sindacati sugli esuberi.
«Oggi parliamo e presentiamo il piano», ha spiegato, «e cominciamo a capire come affrontare i problemi».
I 2.250 esuberi «sono una condizione necessaria perché l'azienda possa avere una dimensione efficiente e competitiva», ha comunque puntualizzato Del Torchio dopo l'incontro con i sindacati, spiegando che «il clima è preoccupato su quello che deve avvenire, ma ci si rende conto che creare l'alleanza con Etihad è l'unica opportunità».
«Intorno al nodo degli esuberi stiamo dialogando e lavorando con i sindacati», ha spiegato Del Torchio. «È iniziato il confronto, abbiamo precisato la nostra posizione e preso atto della posizione dei sindacati e abbiamo deciso di rivederci lunedì (16 giugno, ndr)». «Tutti abbiamo l'interesse a trovare una soluzione», ha aggiunto il numero uno di Alitalia, puntualizzando che «la trattativa è a tutto tondo, da una parte c'è il tema dei numeri degli esuberi e dall'altra le modalità di gestione».
I SINDACATI: «SITUAZIONE DIFFICILE». La situazione è «complicata» e «difficile» e serve una soluzione affinché nessuno alla fine resti senza lavoro, è stato il commeneto dei sindacati al termine dell'incontro. L'obiettivo dei sindacati trattare fino in fondo per evitare licenziamenti.
«È stato un incontro teso, abbiamo chiesto approfondimenti, la situazione è complessa», ha detto il segretario generale della Fit Cisl Giovanni Luciano, aggiungendo che il 16 giugno «ci rivediamo per approfondire meglio, siamo ancora in una fase in cui cerchiamo di capire come nascono questi esuberi. Da lunedì - ha aggiunto - inizia la no stop e noi pretendiamo una trattativa seria con l'obiettivo di tutelare tutti, il nostro obiettivo è disoccupazione zero».
«Ci sono 2.251 unità di lavoro che secondo il Piano sono in esubero: è una trattativa che parte, c'è molto lavoro da fare, ma non ci pare sia quello il punto d'arrivo», ha spiegato il numero uno della Filt Cgil Franco Nasso.
«È una situazione molto complessa, difficile, che dovrà avere dei tempi adeguati per trovare le migliori soluzioni per tutti», ha detto anche il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi. «I 2.251 esuberi sono stati confermati dall'azienda e vanno trovate soluzioni affinché alla fine nessuno resti senza lavoro», ha aggiunto.
 

kenyaprince

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Roma, 12 giu. (TMNews) - E' appena partito ma appare già chiuso in un vicolo cieco il confronto tra Alitalia e sindacati sull'alleanza con Etihad, che prevede ben 2.251 esuberi. Esuberi che a detta dell'Ad della compagnia italiana, Gabriele Del Torchio, sono "una condizione necessaria per avere una dimensione efficiente e competitiva".


Parlando a margine del primo incontro di giovedì, che ha dato il via al confronto, Del Torchio ha provato a rassicurare la controparte: intorno al nodo esuberi, ha detto, "stiamo lavorando e dialogando con i sindacati. E' iniziato il confronto. E' una trattativa a tutto tondo, abbiamo presentato le nostre posizioni, preso atto di quelle dei sindacati e abbiamo deciso di rivederci lunedì".


Nonostante le rassicurazioni i leader dei sindacati del trasporto aereo non nascondono però le loro preoccupazioni e si dicono pronti a dare battaglia. Sarà una "trattativa molto difficile" in un "clima teso", hanno detto al termine del primo incontro.


Alla ripresa della trattativa, lunedì prossimo, i segretari generali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti puntano a ridurre al massimo gli esuberi, pronti a portare avanti il negoziato fino a quando sarà necessario, anche oltre la data del 15 luglio indicata dal ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi.


L'incontro con Alitalia, ha affermato il segretario generale della Fit-Cisl, Giovanni Luciano, si è svolto "in un clima teso. La situazione è complicata, i numeri sono quelli che sono stati resi noti negli ultimi giorni. Ci rivedremo lunedì per una no-stop, siamo nella fase di capire da dove nascono questi esuberi".


"Pretendiamo una trattativa seria - ha aggiunto Luciano - con l'obiettivo di tutelare tutti. Sarà una trattativa complicata, ma con l'appoggio che il governo ci ha garantito possiamo uscirne al meglio. Non ci sono stati posti degli aut aut e in ogni caso non ne accetteremo".


"E' una trattativa che parte - ha sottolineato a sua volta il leader della Filt-Cgil, Franco Nasso - e c'è molto da fare". I 2.251 esuberi (tra cui 122 piloti e 258 assistenti di volo) "non mi pare siano il punto di arrivo. Noi siamo perché ci sia continuità. Bisogna fare in fretta - secondo Nasso - ma non è una settimana in più o in meno (rispetto al 15 luglio, ndr) che sarà determinante".


Sulla stessa linea il segretario generale della Uilt, Claudio Tarlazzi. "La situazione è molto difficile e complessa - ha affermato Tarlazzi - e richiede tempi adeguati per trovare la soluzione migliore per tutti. Il nostro punto di partenza è che nessuno rimanga senza lavoro e bisogna trovare la soluzione all'interno del perimetro aziendale".
 

kenyaprince

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20 Giugno 2008
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La situazione è “tesa e complicata” e la trattativa sul piano industriale di Etihad si presenta tutta in salita. A riferirlo sono i sindacati al termine dell’incontro con l’ad di Alitalia, Gabriele Del Torchio, che ha confermato i 2.250 esuberi. “Non accettiamo aut aut ma bisogna arrivare a una soluzione che tuteli l’occupazione”, dicono all’unisono i sindacati.


Come hanno riferito i sindacati, l’incontro di oggi, durata circa tre ore e mezza, si è svolto in un clima di grande tensione: “Del Torchio ha confermato i 2.251 esuberi, indicati ieri nel corso dell’incontro con il governo, ma non ha esplicitato il fatto, come aveva detto lunedì scorso, che questi lavoratori dovranno uscire fuori dall’azienda”. Si è, infatti, trattato di un primo incontro, ha spiegato il segretario generale della Fit Cisl, Giovanni Luciano, “per incominciare a capire come affrontare i problemi” e non si è parlato, dunque, del nodo relativo alla gestione di queste eccedenze di personale. Dopo il primo step di oggi, la trattativa entrerà nel vivo a partire da lunedì prossimo e i sindacati intendono prendere tutto il tempo che serve, nonostante la deadline del 15 luglio indicata ieri dal ministro delle Infratrustrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, per arrivare a una soluzione che salvaguardi l’occupazione della compagnia. “E’ stato un incontro molto teso - ha detto Luciano - ci sono stati confermati i numeri che tutti voi conoscete. la situazione è estremamente complicata, abbiamo chiesto approfondimenti perchè vogliamo capire perchè ci sono questi esuberi. Da lunedì ripartirà il confronto con una no stop. Noi pretendiamo una trattativa seria, anche se sappiamo fin d’ora che sarà complicata. Noi -ha messo in chiaro Luciano- non accetteremo aut aut ne’, a dire il vero, oggi ci sono stati posti. Non vogliamo un prendere e lasciare ma vogliamo approfondire tutte le questioni e come si arriva al numero degli esuberi. Il nostro obiettivo è disoccupazione zero e confidiamo, per questo, dell’appoggio che ci ha assicurato il governo e pensiamo cosi’ di uscirne al meglio”.


”La trattativa parte, c’è molto da fare”, ha detto il segretario generale della Filt-Cgil, Franco Nasso, puntualizzando che oggi non si è parlato di gestione degli esuberi. “Gli strumenti non mancano -ha detto- ma non siamo arrivati fin lì. L’obiettivo è che 2250 rimangano in continuità di rapporto di lavoro”. E anche Nasso ha chiarito che “la trattativa parte e non c’è un prendere o lasciare” e che la volontà è sicuramente di “fare in fretta ma non sarà la settimana in più o in meno a essere determinante”.


Anche per il segretario generale della Uil trasporti, Claudio Tarlazzi, “la situazione è molto complessa e difficile e la trattativa dovrà avere tempi adeguati per arrivare alla soluzione migliore”. L’azienda ha confermato gli esuberi, ha riferito Tarlazzi e “all’interno del perimetro aziendale vanno trovate soluzioni affinchè nessuno rimanga senza lavoro”.
 

Fox

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30 Luglio 2007
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KLIA
Piacerebbe a tutti noi vedere un incremento massiccio di macchine LR, forse si pretende ad EY quello che non puo' nemmeno sostenere. Non ci dimentichiamo che gli arabi devono risollevare le sorti di una compagnia fallimentare, che ha generato solamente perdite colossali per almeno 20 anni. E' gia' un miracolo che si parli di utili e di Iinvestimenti, anche se sulla lunga distanza. E noi che stiamo ancora a discutere malpensa vs linate!
 
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