Wizzair chiude le rotte su Forlì e l'aeroporto chiude ai voli di linea

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Firmiamo subito una petizione per far tornare i voli commerciali!

Ci credono ancora!!! Ahahaha!!! Già erano senza carburante perché ENI ha salutato l'aeroporto a fine marzo, poi lo stop ai voli, quindi hanno chiesto a SAB di assumere dei lavoratori e non ne è uscito nulla! Ora credono che Lupi abbia la bacchetta magica! Ahahaha!!!
 
Disagi alle scuole di volo forlivesi, pronta un'interpellanza per mobilitare l'ente provinciale

Mar, 25/06/2013 - 17:05
Zanoni (Lega) “Politica locale assente, tutelare il Polo Tecnologico dell'Aeroporto Ridolfi!”

FORLI' - “Il Polo Tecnologico Aeronautico di Forlì è un'eccellenza territoriale che va tutelata nonostante il fallimento della Società SEAF: per questo chiediamo alla Giunta Provinciale i motivi dei disagi degli ultimi mesi e soprattutto in che tempi la politica intende attivarsi per evitare l'ennesima emergenza procurata alla città.”

Così i Consiglieri della Lega Nord Romagna della Provincia di Forlì-Cesena motivano, per voce del Capogruppo Gianluca Zanoni, un'interpellanza presentata alla Giunta provinciale per ottenere informazioni e, soprattutto, per mobilitare l'ente pubblico a difesa delle scuole di volo forlivesi:

“Il blocco delle piste disposto da ENAC costringe gli studenti delle scuole e degli istituti di volo di Forlì a spostarsi nel ravennate per svolgere le attività pratiche previste. Ci meravigliamo della superficialità con la quale il Sindaco Balzani sta affrontando la questione, ignorando le ripercussioni negative per il Polo Tecnologico: proprio lui che, provenendo dall'ambiente accademico, dovrebbe dimostrare massima attenzione alla problematica.

Allo stesso modo desidereremmo conoscere quali progetti ha intenzione di attuare la Regione che, dopo aver sacrificato il Ridolfi alle logiche di partito interne al PD, deve essere chiamata in causa con forza per garantire la salvaguardia delle infrastrutture e di attività altamente qualificate cresciute nei decenni grazie ai soldi pubblici dei nostri cittadini.” Infine, l'iniziativa del Gruppo del Carroccio, si conclude con un appello accorato: “Auspichiamo che la Provincia si faccia promotrice di questa istanza, sollecitando i rappresentanti della politica locale e regionale affinché, al di là delle solite chiacchiere, vengano attuate con urgenza tutte le azioni utili a tutelare l'attività di alta formazione collegata all'aeroporto cittadino, oltre a pianificare un futuro possibile per questo scalo tecnologicamente avanzato che la politica del PD finora non ha saputo gestire nell'interesse dell'economia locale e del servizio alla comunità.”

http://m.forli24ore.it/news/forli/0...onta-uninterpellanza-mobilitare-lente-provinc
 
Ieri il ministro cosa ha promesso? La riapertura del Ridolfi con una compagnia aerea che opererà voli anche per JFK come voleva fare Windjet? Forlì indispensabile per il sistema aeroportuale della nazione?
 
http://m.forlitoday.it/economia/aeroporto-incontro-ministro-lupi-balzani-rondoni-di-maio.html

Anzi, qualcosa c'è! Non ha promesso il volo per New York, ma comunque un interessamento!
Banale e inconsistente la tesi sostenuta da chi di Forlì riporta che Bologna ha difficoltà nell'ottica di ritornare a pensare alla rete aeroportuale. Non credo che con i risultati attuali Bologna abbia necessità di aiuti visto che con quasi 6 milioni di passeggeri, il +9,5 % di passeggeri in maggio, i bilanci in attivo, difficoltà proprio non le vedo.
 
Attenzione a ben 550, leggasi quasi seicento, firme!

Petizione per salvare l'aeroporto, la raccolta firme continua fino al 10 settembre

Sarà chiusa il 10 settembre, in occasione della ripresa del Consiglio Comunale, la petizione"Aeroporto per un futuro possibile". Lo annuncia Luis Diaz, ex impiegato Seaf, spiegando che ha ricevuto molte richieste affinchè l'iniziativa non si concludesse venerdì. Al momento sono state raccolte quasi 600 firme, precisamente 550 alle 19 di venerdì. "Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa iniziativa simbolica facendola propria, auspicando con questo messaggio che una prospettiva concreta ed efficace venga messa in atto al più presto per il nostro aeroporto di Forlì", afferma Diaz.

"Ringrazio in primo luogo il "Comitato per la difesa e lo sviluppo del Ridolfi” che fin da subito ha fatto propria l’iniziativa. Già in precedenza il Comitato stesso nelle piazze del territorio forlivese aveva raccolto circa 5000 firme a favore di un sviluppo certo per il nostro Aeroporto, (oggi la loro pagina facebook è seguita da più di 1700 persone) - continua Diaz -. Sono state molte le persone del territorio che hanno dato il loro contributo in questi giorni valorizzandola ulteriormente ed ognuno con la propria storia personale ha contribuito ulteriormente arrichendola".

"Tante anche le personalità pubbliche, sindaci del comprensorio, consiglieri comunali d'ogni appartenenza politica, dal Presidente Del Consiglio Comunale Paolo Ragazzini, uno dei primi ad aderire con entusiasmo all’iniziativa, Antonio Nervegna del Pdl, Paola Casara, capo Gruppo Lega Nord in cons. comunale, gli ex Assessori Lodovico Buffadini e Elvio Galassi, solo per citarne alcuni - chiosa Diaz -. Altrettanti sono stati i passeggeri affezionati ad aderire, piloti di compagnie aeree, tanti e tanti altri, ciascuno lasciando con la propria adesione un messaggio chiaro e forte: Una risorsa come il nostro Aeroporto si merita un’altra occasione,un rilancio forte e duraturo che porti nel tempo benefici per l’intera collettività. Poi il messaggio intrinseco nella petizione: Le risorse della collettività devono essere gestite tutelando in ogni momento l’interesse di tutti".

Nel frattempo venerdì pomeriggio si è svolto al Meeting di Rimini un presidio dei lavoratori del sito aeroportuale di Forlì organizzato da Cgil, Cisl e Uil di Forlì, insieme alle categorie dei trasporti e del commercio, in occasione del convegno “Infrastrutture e trasporti: rinnovate opportunità per uscire dalla crisi”, che si svolgerà al Meeting di Rimini, che ha visto come relatori il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi e Massimo Gambini, Amministratore unico di Enav

http://www.forlitoday.it/economia/p...olta-firme-continua-fino-al-10-settembre.html
 
Si riaccendono i riflettori dei magistrati sull’aeroporto di Forlì. In aprile il gip aveva archiviato, su richiesta della Procura, le posizioni dell’ex presidente della società di gestione Seaf nel frattempo liquidata, Franco Rusticali, e dell’ex direttore, Rodolfo Vezzelli, per ipotesi di reato sul buco milionario del periodo 2008-2010 (al 31 dicembre 2012 il debito verso le banche era di quasi 8 milioni di euro). Ora sta decollando una nuova inchiesta, che fra l’altro potrebbe portare a rivedere alcune delle posizioni degli amministratori di vertice di quegli anni.

Mercoledì 28 agosto, la Polizia di frontiera su incarico del procuratore capo di Forlì Sergio Sottani si è recata negli uffici di Seaf, gestiti da maggio dal curatore fallimentare Enrica Erani, e ha prelevato diversi documenti. Nel mirino c’è l’ultima amministrazione, dalla fine del 2009 al fallimento della scorsa primavera. Per il momento vige il segreto istruttorio, ma ci sarebbero già diversi soggetti pubblici e privati iscritti nel registro degli indagati. I pm vogliono saperne di più sulla regolarità della concessione Enac assegnata allo scalo “Ridolfi”, in particolare dal punto di vista dei servizi di terra- smistamento dei bagagli e pulizie dei velivoli- necessari ai fini delle certificazioni aeroportuali.

Nel febbraio del 2010 la gara per i servizi in questione venne vinta a Forlì dalla Giacchieri sas, un gruppo attivo e noto da anni nel settore in Emilia-Romagna (all’aeroporto di Bologna è subentrato qualche anno fa- non senza problemi coi sindacati- al consorzio Doro Group, finito nella bufera per non aver pagato stipendi e contributi ai lavoratori). La Procura vuole verificare se, alla luce della recente gestione a dir poco in affanno del “Ridolfi”, che comunque ha operato secondo certificazione Enac fino al fallimento, non siano state commesse irregolarità o leggerezze nei servizi.

Al di là di Giacchieri sarebbero altri gli appalti Seaf sotto osservazione, così come alcune altre presunte ‘disattenzioni’ sulla gestione generale dello scalo. Le indagini, in ogni caso, procedono spedite anche se non potranno avvalersi più a breve dell’apporto degli uomini della Polizia di frontiera, destinata a lasciare Forlì dopo il suo declassamento.

Inchieste a parte, per l’aeroporto forlivese non si sblocca il piano di rilancio dell’Enav mirato a riqualificare il polo aeronautico formativo, l’unica potenzialità di sviluppo dell’infrastruttura in attesa, magari, che qualche investitore privato voglia rilanciarne le attività commerciali (i bandi andati deserti degli ultimi anni non fanno di certo ben sperare). Il dossier Enac resta sul tavolo del ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, che la settimana scorsa al Meeting di Cl ha incontrato lavoratori e sindacati senza però, di nuovo, poter offrire garanzie.

Spostandosi proprio a Rimini, al “Fellini” si sta tentando una lenta risalita. Ieri l’assemblea dei soci ha insediato il nuovo Cda, che dovrà accompagnare la società di gestione Aeradria verso la chiusura della procedura di concordato di continuità (il 23 ottobre c’è l’assemblea dei creditori) dopo il primo via libera del tribunale a fine luglio. L’uomo nuovo cui affidare le chiavi dell’aeroporto è il ‘tecnico’ Maurizio Tucci: è presidente dal 2010 di Ams, Alitalia Maintenance System spa, e in precedenza era stato amministratore delegato di Selex Communications e di Alenia Spazio del gruppo Finmeccanica (costruzione aerei e sistemi di difesa). Tucci è stato indicato sulla base di un accordo tra i vecchi soci pubblici (gli enti locali) e i privati (Banca Carim in testa) che, grazie alla conversione crediti-azioni prevista nel concordato, in prospettiva controlleranno ‘aeroporto.

Tucci riceve il testimone da Massimo Masini, il presidente in sella ininterrottamente dal 2005 che quest’anno, quello più difficile per Aeradria, è comunque riuscito a portare al “Fellini” 600 mila passeggeri. Ora il rilancio deve tradursi in nuovo traffico: gli obiettivi dei prossimi mesi sono un volo quotidiano Rimini-Mosca con l’obiettivo di operare tratte in tutta l’Asia a partire dalla Cina. Sarà servito dal vettore russo Transaero, concorrente di Aeroflot che è attivo a Bologna. In vista a Rimini anche una nuova serie di tratte per l’Europa del nord, quelle che serviva Wind Jet.
 
Inviato da R1 il Mar, 10/29/2013 - 17:17
Lettera aperta di una ex dipendente Seaf

29 ottobre 2013 | Forlì | Economia & Lavoro | Politica | Società | HomePage Forli |
Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera inviataci da una ex dipendente Seaf

Sono stanca. Stanca di sentir sparlare del perché si sia chiuso l’aeroporto di Forlì, stanca di interrogazioni consiliari alla ricerca del presunto colpevole, stanca delle chiacchiere da bar della qualunque e di chi, dopo mesi di promesse e di fiato speso a vanvera, oggi si vanta borioso del non-risultato ottenuto.
Sono una dei tanti ex dipendenti di SEAF, la società di gestione dell’aeroporto, come gli altri e come tanti altri oggigiorno rimasta senza lavoro e senza speranze.
E fin qui nulla di nuovo.
Ma se proprio vogliamo sviscerare la questione fino in fondo diciamola proprio tutta, senza pudori e senza troppe reticenze. Tanto, cosa possono farci? Lasciarci a casa? Spiacente, già fatto.

Noi dipendenti SEAF siamo a casa in cassa integrazione – teoricamente, visto che non abbiamo visto un solo centesimo né della prima, né della seconda cassa integrazione – dal 16 maggio scorso. “State buoni, non è il caso di fare troppo baccano, bisogna avere pazienza, teniamo un profilo basso, ci sono buone speranze, vedrete…” ci rassicuravano i sindacati, fino a quel 16 maggio pressoché inesistenti e miracolosamente apparsi solo quando con i cartelli in mano ci siamo presentati davanti al Comune o abbiamo organizzato pacifiche dimostrazioni in aeroporto. “Se avete ottenuto la cassa integrazione è solo per merito nostro” ci hanno detto tre settimane fa, all’ultima riunione. Peccato che alla domanda: “ma a che punto è la nostra pratica?” nessuno abbia saputo darci una risposta plausibile. “Stiamo sollecitando il Ministero tutti i giorni…” ci hanno rassicurato. Con scarsi risultati, mi permetto di commentare, visto che fino ad oggi non abbiamo incassato un euro. E sì che parliamo di una cassa integrazione straordinaria datata 13 dicembre 2012, la cui domanda è stata presentata in ritardo di oltre due mesi e mezzo dallo studio bolognese incaricato dal liquidatore dell’azienda. Bolognese anche lui, guarda caso. Ma l’aeroporto in questione non è quello di Forlì? Bah....

L’autorizzazione al pagamento della prima CIGS è arrivata a fine agosto. Peccato però che il monteore pronte ad essere erogate dall’INPS fosse destinato non ai dipendenti ma a SEAF, nel frattempo fallita e quindi oggigiorno inesistente.

“Piccolo” inceppo burocratico, ancora non risolto, che ad oggi, 29 ottobre, non ci permette di ricevere né quella CIGS né quella successiva, ad ore zero, che ci farebbe, per così dire, “sbarcare il lunario” in attesa di tempi migliori.

Bello e molto mediatico leggere le parole rassicuranti dell’assessore Denis Merloni in un’intervista del 21 ottobre scorso: è vero infatti che quattro risorse hanno trovato un impiego all’aeroporto di Bologna, ma è stato solo grazie alla loro iniziativa personale. Sono stati loro stessi ad inviare il proprio curriculum alle aziende, che li hanno assunti a tempo determinato perché persone capaci e di esperienza.

Provincia, Comune, Sindacati e tantomeno la Regione hanno il benché minimo merito, anzi. All’ultima riunione abbiamo appreso con rammarico che i nostri curriculum, raccolti a fine maggio, sono stati riassunti in un mero e riduttivo elenco Excel di nomi e mansioni, peraltro per qualcuno sbagliate. Altro che ricollocazione!
Ora: in questo periodo di forte crisi economica nessuno pretende che dal cilindro magico esca un impiego ad hoc per tutti. Ma il rispetto sì. Da quello non si transige.

Nessuno dà colpe a nessuno. Anzi, i primi colpevoli siamo forse noi dipendenti: abbiamo permesso che ci disgregassero, ci dividessero, ci prendessero in giro, ci illudessero e poi disilludessero.

Cari politici, in questi anni avete fatto di tutto per chiuderlo, questo aeroporto. Avete preparato meticolosamente la bara e scavato la fossa. Allora abbiate almeno oggi la coerenza e la decenza di restare in silenzio mentre richiudete gli occhi del defunto e sollevate il telo bianco. Perché finalmente riposi in pace. Amen.

Claudia Guerrini
http://www.forli24ore.it/news/forli/0032374-lettera-aperta-una-ex-dipendente-seaf
 
Ridolfi, spuntano investitori americani. Enac apre nuovo bando

Ieri il vertice dal ministro Lupi, che verificherà l’interesse manifestato da due fondi internazionali. Il nuovo bando si potrebbe costruire anche in un paio di settimane per poi tenerlo aperto 60-80 giorni

20/novembre/2013 - h. 10.03

FORLI' - Ci sarà un nuovo bando, con meno barriere all'entrata rispetto ai precedenti, per capire se davvero ci sono investitori americani interessati (si parla di due fondi internazionali) a rilanciare l'aeroporto di Forlì, chiuso dalla scorsa primavera ai voli commerciali alla luce del fallimento della vecchia società pubblica di gestione (Seaf). Il tutto, però, andrà incrociato con il nuovo piano nazionale di settore, atteso entro novembre-inizio dicembre. Questa la proposta discussa ieri dalle 12 negli uffici del ministro per le Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, che ha riunito le parti dopo mesi di stallo, e di annunci, per tirare le somme.

Il ministro e i suoi tecnici hanno incontrato a Roma il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, il suo assessore ai Trasporti Alfredo Peri, il presidente della provincia di Forlì-Cesena Massimo Bulbi e il sindaco di Forlì Roberto Balzani oltre ai vertici di Enac ed Enav. "Il ministro, a fronte della manifestazione di interessi per la gestione dell'aeroporto da parte di soggetti privati, si è impegnato a verificarla eventualmente tramite procedura di evidenza pubblica. La sostenibilità delle proposte private verrà valutata nel contesto del piano aeroporti nazionale e nell'integrazione dello scalo di Forlì del sistema aeroportuale regionale", si legge in una nota inviata dal ministero. Secondo i più ottimisti, ci sono due fondi d'investimento internazionali da tempo potenzialmente interessati al "Ridolfi": per capirne di più, un nuovo bando Enac si potrebbe costruire anche in un paio di settimane per poi tenerlo aperto 60-80 giorni.

La procedura ad evidenza pubblica sarebbe meno vincolante rispetto alle precedenti per i nuovi investitori, tanto che tra gli addetti ai lavori si parla già di aeroporto "regalato": nel caso si arrivasse ad un nuovo nulla di fatto si tenterebbe coi privati la via dell'ormai celebre piano Enav, il cui presidente Massimo Garbini si e' incontrato più volte con Balzani in questi mesi. Certo, in questo senso bisogna ricordarsi di un particolare non da poco: Enav per statuto non può gestire aeroporti. Non è ancora chiaro se il bando uscirà prima o dopo il piano nazionale: se dopo, e declassanbo Forlì e Parma a scali regionali, come si teme, la preoccupazione dei forlivesi è che ciò possa penalizzare oltremodo il "Ridolfi". Parlando all'agenzia Dire, Peri pesa le parole di fronte al 'nuovo' contesto: "Non darei scadenze definite sulla procedura, potrebbero servire anche più di 15 giorni. Siamo nel demanio di Enac, che potrà valutare le eventuali manifestazioni d'interesse attraverso, appunto, un bando pubblico per ottenere riscontri formali. Il tutto andrà comunque incrociato con il nuovo piano nazionale degli aeroporti, che ancora non conosciamo. Enav come 'piano b'? Nessuno ci ha fatto vedere alcun piano, ricordo comunque che per statuto loro non possono gestire gli scali".

L'assessore mira a smentire poi le voci che circolano in queste ore, ovvero che gli esponenti della Regione non fossero entusiasti della proposta illustrata al ministero, condivisa alla fine solo grazie ad una decisa presa di posizione di Balzani: "Si tratta di interpretazioni e ricostruzioni destituite di ogni fondamento", taglia corto Peri. Restano alla finestra i lavoratori che aspettano la cassa integrazione e i sindacati, decisi a chiedere presto un nuovo incontro con tutti gli attori.

http://www.romagnanoi.it/news/home/1196201/Ridolfi--spuntano-investitori-americani-.html