Windjet: dal raddoppio del capitale ai voli in Africa


Calò

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28 Giugno 2010
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Fine anno scoppiettante per Wind Jet. Dopo un 2011 difficile, la compagnia siciliana infatti sta per annunciare il raddoppio del capitale sociale e il debutto in Borsa. Inoltre, prevede di lanciare entro il 2013 i collegamenti da Catania verso l'Africa centro-settentrionale. In arrivo, infine, nel 2012 un altro nuovo Airbus A319 dopo quello acquisito quest'anno. In un momento storico in cui il 2011 ha rappresentato il terzo anno consecutivo di pesante crisi dell'industria del trasporto aereo, la compagnia si conferma oggi il terzo vettore italiano dopo Cai (Alitalia e Air One), e dopo il gruppo Meridiana fly-Air Italy con oltre 3 milioni di passeggeri trasportati. Tutti gli approfondimenti nella newsletter di domani con l'intervista a Massimo Polimeni, direttore comemrciale di Wind Jet.

Fonte: http://sicilia.travelnostop.com/
 
Tempo fa erano uscite notizie sul presunto ingresso di Windjet sul LR poi rivelatesi una bufala. Adesso siamo ai voli verso il centro africa da Catania, vediamo se stavolta ci sarà qualcosa di vero o è l'ennesima notizia farlocca.
 
Tempo fa erano uscite notizie sul presunto ingresso di Windjet sul LR poi rivelatesi una bufala. Adesso siamo ai voli verso il centro africa da Catania, vediamo se stavolta ci sarà qualcosa di vero o è l'ennesima notizia farlocca.

Il punto non è quello, basta un volo su Sharm, Luxor, Tunisi e CMN e sei bello e servito. Un nuovo A319 potrebbe invece completare il quadro dei nazionali (Napoli e Genova) e magari colmare qualche buco che si è venuto a creare (BRU)
 
Il punto non è quello, basta un volo su Sharm, Luxor, Tunisi e CMN e sei bello e servito. Un nuovo A319 potrebbe invece completare il quadro dei nazionali (Napoli e Genova) e magari colmare qualche buco che si è venuto a creare (BRU)
Sempre che quel A319 non sostituisca on A320... Genova e Napoli sono davvero due scelte obbligate per completare il network nazionale.

CIAO
_goa
 
se fosse un annuncio di EasyJet tutti ad applaudire, siccome si tratta di WindJet tutti contro.
p.s. : non mi occupo di questo settore
 
se fosse un annuncio di EasyJet tutti ad applaudire, siccome si tratta di WindJet tutti contro.
p.s. : non mi occupo di questo settore

Purtroppo molte volte in passato agli annunci non sono succeduti fatti: quindi bene un nuovo aereo in flotta, bene un nuovo socio, bene per i pax in crescita. Credo sia necessario chiudere il loop sul nazionale: l'apertura di Napoli (tratta anche breve) è improcastinabile e Genova completerebbe il quadro. Tergiversare nelle trattative potrebbe comportare all'esclusione da tratte collaudate e di successo: Gatwick, passata ad U2, e Bari, a BV, sono 2 esempi recenti.
 
Purtroppo molte volte in passato agli annunci non sono succeduti fatti: quindi bene un nuovo aereo in flotta, bene un nuovo socio, bene per i pax in crescita. Credo sia necessario chiudere il loop sul nazionale: l'apertura di Napoli (tratta anche breve) è improcastinabile e Genova completerebbe il quadro. Tergiversare nelle trattative potrebbe comportare all'esclusione da tratte collaudate e di successo: Gatwick, passata ad U2, e Bari, a BV, sono 2 esempi recenti.

Dove hai letto di un nuovo socio?
 
Tempo fa erano uscite notizie sul presunto ingresso di Windjet sul LR poi rivelatesi una bufala. Adesso siamo ai voli verso il centro africa da Catania, vediamo se stavolta ci sarà qualcosa di vero o è l'ennesima notizia farlocca.

Le notizie sul LR erano molto sulle nuvole anche perchè bisogna considerare che avendo come base CTA, questo implicava anche adattamenti dello scalo, di cui si era anche discusso. Insomma un cambiamento su molti fronti importanti, visto che colpiva anche un intera struttura aeroportuale.
Obiettivamente non credo ad oggi, sia possibile far operare un 330 o un 767 (ad es.) a CTA pieni zeppi di carburante e passeggeri, insomma a pieno carico.
Ci sono movimenti effettutati con 767 ma non per coprire lunghe distanze.
In definitiva, lasciamo crescere la compagnia pian piano (come sembra stia facendo) sperando anche in una crescita dello scalo siciliano.
 
Nonostante la crisi degli ultimi anni che ha colpito duramente il trasporto aereo e che ha portato al fallimento di decine di compagnie aeree in tutto il mondo, Wind Jet continua comunque a svilupparsi. "Il primo step - annuncia Massimo Polimeni, direttore commerciale della low cost siciliana - è il raddoppio del capitale sociale da 20 a 40 mln di euro. E' un impegno importante nella direzione della salvaguardia dei posti di lavoro non solo per i dipendenti della compagnia ma per tutti i lavoratori dell'indotto, in primis quelli dell'aeroporto di Catania. Ma è anche un segno di fiducia nella capacità di sviluppo dell'azienda. Il prossimo passo, nell'ambito del quale sono state effettuate tutte le iniziative propedeutiche previste, sarà invece la quotazione in Borsa, programmata per il 2012".
Polimeni non dimentica gli eventi straordinari dell'ultimo anno. "In primis - osserva - l'incidente di Punta Raisi del settembre 2010 che certamente ha determinato come conseguenza una serie di problemi operativi alla compagnia. A questo devono aggiungersi le ripetute chiusure per cenere vulcanica dell'aeroporto di Catania, base di armamento della compagnia, che provocano ritardi e disagi per i nostri passeggeri per almeno le successive 24-36 ore".
Nata nel 2003, oggi Wind Jet è il terzo vettore italiano dopo Cai (Alitalia e Airone), e dopo il gruppo Meridiana fly - Air Italy. Quest'anno, la compagnia siciliana sfonderà il tetto di 300 milioni di fatturato e di tre milioni di passeggeri trasportati con il 78% circa di load factor. "Sono dati ancora più significativi - sottolinea Massimo Polimeni, direttore comemrciale di Wind Jet - perché in controtendenza rispetto a quanto sta vivendo tutto il comparto del trasporto aereo. Su questa scia si inserisce l'ingresso in flotta del nuovo Airbus A319 mentre un altro sarà acquisito nel 2012. I prossimi passi saranno l'inizio delle operazioni verso l'Africa, nel 2013, il continente dove maggiormente si svilupperà l'economia mondiale, trascinata dai forti investimenti dei paesi più industrializzati. E Catania rappresenta l'hub ideale per l'Africa centro-settentrionale. I piani dell'azienda prevedevano l'avvio delle operazioni già dal prossimo anno con l'acquisizione di ulteriori aeromobili di medio raggio ma la situazione socio-politica attuale ha determinato il rinvio dello start-up di 12 mesi. Altro piano che attende tempi migliori - conclude Polimeni - ma che è più che un sogno nel cassetto, è il lancio delle operazioni intercontinentali, anche qui con hub su Catania. Il piano è già stato presentato lo scorso anno al cda della Sac. Lo stesso piano, certificato negli aspetti operativi anche da Airbus, sarà attuato allorquando il mercato tornerà ad essere favorevole".
Wind Jet rappresenta una scommessa vinta per la Sicilia in termini industriali ed occupazionali. Parola di Massimo Polimeni, direttore commerciale della low cost nata nel 2003. "Quasi un terzo di tutto il traffico che si sviluppa sull'aeroporto di Catania - commenta - è rappresentato da Wind Jet. Un dato in continua crescita visto che lo share di traffico su Fontanarossa è cresciuto di oltre un punto sull'anno precedente. Si tenga presente che mentre l'aeroporto di Catania denuncia una crescita del traffico di linea pari all'8,7% (gennaio/settembre 2011 su anno precedente), Wind Jet cresce del 14,5%. Inoltre, il trasporto aereo è industria di alta tecnologia che presuppone specifiche competenze tecniche. I tecnici e gli assistenti di volo vengono formati da Wind Jet che rappresenta una vera scuola nello specifico del trasporto aereo. La compagnia prepara anche i piloti al passaggio a comandante. Il training center di Wind Jet è certificato dalle autorità aeronautiche internazionali. In ultimo, ma non meno importante, la presenza di Wind Jet sui maggiori collegamenti italiani e internazionali - conclude Polimeni - ha prodotto un effetto-calmiere sulle tariffe tale da consentire un abbattimento medio dei prezzi di oltre il 40%".
travelnostop
 
Uno dei successi di Wind Jet è nei collegamenti con la Russia: oggi la compagnia collega sette città italiane con la Russia, dove vola su Mosca, San Pietroburgo e Samara. L'incremento del traffico sulla Russia, ad ottobre è stato del 71% rispetto allo stesso mese del 2010, con un load factor medio dell'83%. Si tratta di una leadership in termini di collegamenti Italia-Russia così importante - osserva Polimeni - che un grande vettore russo sta attualmente trattando uno sviluppo congiunto delle rotte tra i due paesi in regime di code-share. Abbiamo compiuto un percorso importante che ha comportato anche forti investimenti: ad oggi oltre 20 milioni di euro".
 
Uno dei successi di Wind Jet è nei collegamenti con la Russia: oggi la compagnia collega sette città italiane con la Russia, dove vola su Mosca, San Pietroburgo e Samara. L'incremento del traffico sulla Russia, ad ottobre è stato del 71% rispetto allo stesso mese del 2010, con un load factor medio dell'83%. Si tratta di una leadership in termini di collegamenti Italia-Russia così importante - osserva Polimeni - che un grande vettore russo sta attualmente trattando uno sviluppo congiunto delle rotte tra i due paesi in regime di code-share. Abbiamo compiuto un percorso importante che ha comportato anche forti investimenti: ad oggi oltre 20 milioni di euro".

Questo c/s sarebbe interessante..
 
Altro piano che attende tempi migliori - conclude Polimeni - ma che è più che un sogno nel cassetto, è il lancio delle operazioni intercontinentali, anche qui con hub su Catania. Il piano è già stato presentato lo scorso anno al cda della Sac. Lo stesso piano, certificato negli aspetti operativi anche da Airbus, sarà attuato allorquando il mercato tornerà ad essere favorevole

Più che un sogno nel cassetto è qualcosa nascosto sotto una mattonella ben attaccata col cemento. Un intercontinentale? A CTA? E con quale pista? Attualmente solo PMO è in grado di ospitare un volo simile. Ma non sia mai un'onta simile.
 
È una battuta? Almeno la mia è un'osservazione reale.

Circa Air Transat: su un a310? Diretto? Mi sembra impossibile non abbiano fatto scalo tecnico. Hanno fatto ammaraggio o la frenata è stata così delicata che i passeggeri sono volati fuori?