Vrn: i nodi vengono al pettine...


rinco59

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31 Marzo 2006
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verona, Veneto.
www.digitaltuning.ch
Un paio di anni fa, in questo forum, riportai alcuni dati relativi ai contributi di comarketing che le società di gestione aeroportuale versano alle compagnie aeree, soprattutto low cost.
Riportai, per primo, l' assurda politica commerciale della Catullo SPA, che, per spostare i voli dal suo aeroporto di Brescia, dove pagava 6 euro a passeggero a Fr, a Verona, arrivo' ad offrirne 17.
Ancora la magistratura non ha messo il naso in queste vicende, ma qualcosa si smuove.
Io ritengo ci siano, trattandosi di soldi pubblici, tutti gli estremi per una seria indagine, ma a quanto pare ancora i tempi non sono maturi (magari si aspettano tempi più consoni ad ipotesi di prescrizione).
Di certo pero' l aria sta cambiando e questo articolo pubblicato su "l 'arena" ieri, inquadra bene la vicenda..
Manca solo un aspetto, pero': le vicende ivi raccontate non sono messe in relazione con lo scempio fatto su Vbs.
Se le cose vengono messe in relazione, il quadro generale e' completo.
Buona lettura
http://www.larena.it/stories/Home/392727_catullo_il_caso_ryanair_finisce_davanti_allue/?refresh_ce
 
cambiano le facce ma le decisioni (a dir poco discutibili) che vanno contro ogni logica di mercato, crescita e servizio sono sempre quelle...
Purtroppo non imparano nulla dagli sbagli del passato...
 
In questo caso, Ryanair fa bene a battere cassa, eccome!
Da quello che ho capito (Veronesi e Bresciani in caso correggetemi) VRN ha fatto di tutto per portare via da Brescia RYR accettando queste condizioni.
Ora non va più bene? Chi ha firmato il contratto?
E' Ryanair a essere cattiva o un management aeroportuale (come si dice dalle mie parti) buono solo a far asfalto?
La Catullo è una società pubblica, il problema sta solo in questo: vengono usati soldi pubblici.
Ryanair dal canto suo fa bene, ha trovato la gallina da spennare.
 
...chissà come mai in francia ryan nn attecchisce... mi piacerebbe vedere i nostri aeroporti gestiti dai vari manager francesi, sicuramente succederebbe qualcosa di interessante...
 
...chissà come mai in francia ryan nn attecchisce... mi piacerebbe vedere i nostri aeroporti gestiti dai vari manager francesi, sicuramente succederebbe qualcosa di interessante...

Si ma non è che Ryanair non sia arrivata in Francia.. Anzi forse è la nazione dove ha più destinazioni.. Parigi-Beauvais, Bordeaux, Marsiglia, La Rochelle, Limoges, Bergerac, Biarritz, Carcassone, Beziers sono aeroporti francesi dove FR opera da 5 destinazioni in su, e non penso che questi aeroporti siano esenti dal pagamento..
 
Che tutti gli aeroporti favoriscano economicamente il low cost, questo è risaputo. Che Verona abbia sottoscritto dei contratti capestro dopo che per anni ha pensato di snobbare le maggiori compagnie low cost, per favorire, assurdamente, air italy è una vergogna. A Brescia Ryan aveva solo un volo su Londra, pertanto si è trattato di indurla ad un network assolutamente nuovo e il costo è stato salato. Mi meraviglia che i politici responsabili della scelta dei vecchi gestori ora se ne lavino le mani non riconoscendo le proprie malefatte. Sul Catullo, tra lavori e contratti si è giocato a tutti i giochi e su molti fronti ( aree limitrofe comprese) i responsabili non sono solo gli incapaci amministratori della società, ma tutta le gestione politica di Verona.
 
Si ma non è che Ryanair non sia arrivata in Francia.. Anzi forse è la nazione dove ha più destinazioni.. Parigi-Beauvais, Bordeaux, Marsiglia, La Rochelle, Limoges, Bergerac, Biarritz, Carcassone, Beziers sono aeroporti francesi dove FR opera da 5 destinazioni in su, e non penso che questi aeroporti siano esenti dal pagamento..

quel che scrivi è giustissimo, però nn credo che questi aeroporti elargiscono fondi tipo aeroporti di puglia ecc ecc. Una base avevano e l'hanno chiusa, un motivo ci sarà, e non è molto difficile da capire....
 
Non ha nessuna base in Francia e il governo francese ha fatto in modo che Ryanair rispettasse i contratti per i lavoratori in Francia. E di conseguenza Ryanair ha tolto la base di Nizza.

...forse intendevi Marsiglia :cool: figuriamoci se la costa azzurra ha bisogno di ryanair :D
 
Si ma non è che Ryanair non sia arrivata in Francia.. Anzi forse è la nazione dove ha più destinazioni.. Parigi-Beauvais, Bordeaux, Marsiglia, La Rochelle, Limoges, Bergerac, Biarritz, Carcassone, Beziers sono aeroporti francesi dove FR opera da 5 destinazioni in su, e non penso che questi aeroporti siano esenti dal pagamento..
Non ha nessuna base in Francia e il governo francese ha fatto in modo che Ryanair rispettasse i contratti per i lavoratori in Francia. E di conseguenza Ryanair ha tolto la base di Marsiglia.
 
Caso Ryanair, ricorso di Meridiana alla Ue

AEROPORTI. La compagnia, che intende svilupparsi a Verona, è stata spinta fuori dal mercato: «Cè chi riceve contributi di 24 euro a passeggero, è concorrenza sleale». Denuncia alla Commissione europea per aiuti di Stato da parte del Catullo agli irlandesi: «Vogliamo lavorare a armi pari»

03/08/2012
Concorrenza sleale. Non c'è solo l'iniziativa politica dell'eurodeputato Lorenzo Fontana sul caso dei maxi incentivi che la società aeroportuale Catullo eroga al colosso del low cost Ryanair: è già stato depositato all'Unione europea anche un ricorso da parte di almeno una compagnia concorrente che si sente danneggiata dalle sovvenzioni che vengono assicurati agli irlandesi e che, come ha spiegato nei giorni scorsi su queste pagine il direttore generale Carmine Bassetti, stanno spingendo fuori mercato compagnie aeree che storicamente operano a Verona.* Il caso Ryanair è arrivato dunque sui tavoli del commissario garante per il mercato e la concorrenza Joaquin Almunia sia per iniziativa politica, sia per un vero e proprio ricorso per concorrenza sleale che chiama in causa le decisioni prese dall'aeroporto negli anni precedenti, quando con la compagnia di O'Leary venne stipulato un contratto quinquennale blindato che ha destabilizzato, per dirla con i manager del Catullo, le casse dell'aeroporto. Le compagnie chiedono, in sostanza, condizioni uguali per tutti. A rivelare la notizia è lo stesso direttore finanziario e commerciale del Gruppo Meridianafly-Air Italia, Alessandro Notari, dopo aver appreso dell'iniziativa politica dell'eurodputato Fontana. «Valutiamo positivamente l'iniziativa dell'onorevole Fontana», spiega Muntari «che si affianca alla nostra denuncia alla Commissione Europea, al fine dell'accertamento di condizioni di concorrenza sleale presso l'aeroporto di Verona. La concorrenza è un bene pubblico perchè porta vantaggi a tutti i cittadini, ma per poterlo fare la concorrenza deve essere trasparente e leale». Emerge, come ha spiegato l'altro giorno il dg Carmine Bassetti, che voi state cancellando moltissimi voli e che il traffico domestico è in sofferenza. Ma voi non avevate previsto di svilupparvi a Verona? Esatto. Abbiamo sviluppato nuove destinazioni intercontinentali, quali Havana, Houlguin, Mauritius, ma abbiamo ridotto la programmazione domestica su quelle rotte dove la precedente gestione dell'Aeroporto Catullo ha creato condizioni competitive falsate e distorte.* Per questo già nel 2010 avevamo comunicato in maniera chiara all'ex dg Soppani, quando venne in visita presso i nostri uffici, che avremmo ridotto in maniera drastica la programmazione qualora avessero erogato forti incentivazioni ad altro vettore per competere su rotte sviluppate e consolidate dal Gruppo Meridianafly - Air Italy negli anni senza alcun sostegno economico. Il concetto è semplice: siamo nati per competere e non ci preoccupa la competizione, purchè sia ad armi pari. Sulla base di quali informazioni potete sostenere che c'è concorrenza sleale? Dalle nostre analisi Ryanair riceve un contributo compessivo di 24,7 euro per passeggero partente, sommando il valore della riduzione dei diritti aeroportuali (4,5 euro corrispondenti alla esenzione della tassa comunale, e 3,37 euro corrispondente alla differenza tra il costo di handling sostenuto da Ryanair e quello sostenuto dagli altri vettori) e del contributo commerciale (16,83 euro per passeggero trasportato).* Lo sa di chi sono questi fondi? Le ipotesi sono due: o derivano dai guadagni sui vettori tradizionali (quale il nostro, che opera regolarmente senza ottenere alcun sostegno) o provengono dagli azionisti della Valerio Catullo, che essendo enti o società pubbliche, sono in ultima istanza soldi dei cittadini. Ora, lei rimarrebbe ad operare sapendo che le sue perdite vanno a finanziare lo sviluppo di un concorrente? Quindi i prezzi stracciati di certi voli sono possibili perché in realtà tutti i cittadini, attraverso l'aeroporto, pagano gli incentivi? Esatto. Ma lei, come cittadino, è consapevole che sta finanziando un vettore aereo, alla stregua di come avveniva in passato per Alitalia? Perchè tali condizioni non sono state offerte anche a noi? Tutto ciò comporta che quando Ryanair offre con largo anticipo tariffe scontate, ad esempio nell'ordine dei 25 euro, il nostro Gruppo dovrebbe vendere a 50 euro (25+24,7 pari ai contributi di Ryanair) per potersi assicurare lo stesso provento netto. Come possiamo competere in questo modo? In tal caso dovremmo vendere anche noi a 25 euro, il che equivarrebbe sostanzialmente a 0 euro di provento netto. Lei continuerebbe ad operare e perdere soldi in tale contesto? Come pensate di intervenire? Con il presidente Arena ed il dg Bassetti abbiamo instaurato un buon dialogo: siamo partner e l'obiettivo è crescere insieme. A Verona, Meridiana è presente dal 1995 ed Air Italy dal 2005, abbiamo qui la base e nell'hangar facciamo la manutenzione degli aeromobili. Compagnia e aeroporto devono lavorare insieme. Meridianafly-Air Italy attualmente coprono il 25% del traffico totale dello scalo, quindi siamo per l'aeroporto un interlocutore di primaria importanza.* Nel 2010 Meridiana fly e Air Italy coprivano il 45% del traffico dell'aeroporto di Verona, che significa che quasi un volo su due che partiva da Verona era nostro. Un ridimensionamento del nostro gruppo, significa un ridimensionamento anche dell'aeroporto. Il Gruppo è pronto a rilanciare la propria presenza sull'aeroporto anche sulle tratte domestiche, purchè vengano ristabilite regole comuni di competizione». Un esempio? Il caso del collegamento Verona-Bari è emblematico: il Gruppo operava una doppia coppia di collegamenti mattina sera al giorno (28 voli a settimana) che permetteva di servire il traffico in giornata sui due bacini e di generare un effetto hub importante per tutte le prosecuzioni intercontinentali del Gruppo da Verona; tale operazione generava provento per l'aeroporto. Ebbene oggi tale servizio è stato cancellato dal Gruppo e sostituito da quattro frequenze a settimana di Ryanair che producono una perdita per l'aeroporto per via degli incentivi erogati. Abbiamo pertanto manifestato la nostra forte perplessità sulla regolarità del contratto con Ryanair a cui la Catullo riconosce alti incentivi, per le stesse rotte su cui noi operiamo da anni senza la stessa politica di incentivazione. Non sono incentivi per sostenere lo start up di rotte nuove, sono incentivi su rotte già esistenti che quindi viziano il mercato. Per questo abbiamo presentato denuncia alla Commissione Europea ai sensi dell'articolo 20 (2) del Regolamento n. 659/1999 in materia di aiuti di Stato da parte delle autorità italiane, in favore della compagnia aerea Ryanair».* A questo punto che cosa vi aspettate dalla Ue? La commissione europea ha aperto molti filoni d'indagine che interessano la modalità di operare di Ryanair. Ognuno ha il suo modello di business e ogni compagnia aerea sviluppa un proprio profilo e si caratterizza per tipologia e modalità di servizio. Questo fa parte delle dinamiche del libero mercato. Ma il mercato non deve essere viziato. E' corretto che esistano politiche di incentivazione normate che consentano a aeroporti e compagnie aeree di condividere il rischio di nuove operazioni, compresi i contributi marketing che servono a promuovere i nuovi voli e sostenerli perché l'utente finale sia informato della nuova opportunità. Ma gli incentivi devono essere equamente distribuiti tra chi opera sullo stesso segmento di mercato. Per questo chiediamo che, se si sono create situazioni anomale nel passato, queste vengano rimosse. Anche come sistema Paese le vicende degli ultimi anni del trasporto aereo non sono più sostenibili». /L’ARENA
*
Maurizio Battista

CIAO
_goa
 
Meridiana vuole lavorare ad armi pari sul mercato nazionale?
Benissimo: rinunci con effetto immediato ai contributi pubblici per l'assurda continuità territoriale sulle rotte dalla Sardegna.
 
in ogni caso questo inverno ci sarà una bella sforbiciata sulle frequenze e destinazioni Ryanair dallo scalo Veronese:

Alghero 3x
Bari 4x
Beauvais 2x
Brindisi 4x
Bruxelles CRL non opera
Dublino non opera
Edimburgo non opera
Londra STN 3x
Madrid non opera
Palermo non in vendita
Trapani 3x

Alcune sono rotte stagionali, altre sono state ridotte di frequenza (vedi Beauvais), altre sospese (vedi Madrid) e altre non ancora in vendita/sospese (vedi Palermo).

CIAO
_goa
 
L'arrivo di FR a VRN sembrava dovesse portare all'apertura di una base nel giro di pochi mesi, salvo poi impelagarsi con una gestione non proprio oculata delle rotte: voli in concorrenza diretta con easyJet, Air Lingus, IG/I9, invece di puntare a coprire rotte scoperte di peso tipo Barcellona.
 
Mi sembra che Meridiana sappia solo lamentarsi: a Verona c'è il problema di Ryanair, a Firenze c'è il problema della pista, etc etc
Forse il problema è Meridiana o non gli aeroporti...
 
Cominciano a volare gli stracci...
Una cosa e' certa. Il mercato viene drogato ed e' giusto richiedere condizioni, almeno in partenza, uguali per tutti.
Poi, se una compagnia decide di investire su un territorio, ci stanno anche gli accordi di comarketing.
Ricordo che in sede di trattativa per il passaggio di Fr da Brescia a Verona, fu fatto presente alla dirigenza del Catullo che offrendo ad Fr 8 euro a passeggero (ne prendeva 6) questa avrebbe aperto, non solo stn, bensì 5 ulteriori destinazioni.
Ora mi chiedo, cosa si aspetta a chiederne conto. Quello che mi stupisce e' il silenzio delle provincie autonome, solo Bolzano pare rinunciare alla propria quota di aumento di capitale.
Ad abundantiam, e' passato sotto silenzio anche qui, che sono stati decapitati i vertici della D' Annunzio, la società che gestisce Vbs. Ancora non so cosa c' e' sotto, ma di certo il pesce puzza dalla testa
Questo contribuisce a chiarire quali siano gli interessi in gioco.
http://corrieredelveneto.corriere.i...nnunzio-catullo-azzera-cda-201807439614.shtml
E' evidente che la partita si gioca sulla concessione 40ennale, e che volutamente BRESCIA e' tenuta a stecchetto.
Conviene tenerla così per far passare l idea che non renda.
Certamente pero' o la concessione si da, ed in fretta, o , in tempi rapidi e visti i costi sociali sostenuti finora, la si metta a bando europeo.
Se ne vedrebbero delle belle
 
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