Il mio post era in generale sull'esasperata necessita di assistenzialismo pretesa dai pax, manco fossimo agli inizi del secolo scorso quando un viaggio aereo era davvero un'avventura.
Il volo è in ritardo di 2 ore e se la compagnia non provvede a fornire acqua e panino non si mangia o beve!!! Stiamo davvero scherzando: dai racconti di questo ed altri episodi simili, pare si sia stati abbandonanti in mezzo al deserto dei Tartari :astonished:
Una rivelazione: in aeroporto ci sono un sacco di bar! Esattamente come in stazione ferroviaria...
Un paio di anni fa, madre natura ha fatto venir giù quasi mezzo metro di neve in una notte mentre con amici ero in un piccolo paesino di montagna valdostano. Lo spazzaneve non è arrivato a pulire la strada fino al primo pomeriggio e pur dovendo noi partire la mattina anziché aspettare al freddo che qualcuno venisse a salvarci, ci siamo rifugiati nell'unico bar/ristorante aperto e pazientemente abbiamo atteso (che arrivasse lo spazzaneve, non qualcuno con i buoni cibo).
Riguardo il caso specifico, mi è subito balzata in mente mia nonna in quanto coetanea della signora. Anche Trenitalia mette a disposizione assistenza per disabili (sedia a rotelle) ma non di meno mai mi fiderei a lasciare che la nonna si affidi a quel servizio. Anche perché in caso di qualsiasi disagio sarei ben conscio che il personale rivolgerebbe la maggior parte delle attenzioni al problema più grande.
In quel caso sono certo che mia nonna preferirebbe di gran lunga sua figlia o un nipote vicino rispetto a qualsiasi altro tipo di assistenza. Specialmente se in un posto dove neppure conosce la lingua!
Il volo è in ritardo di 2 ore e se la compagnia non provvede a fornire acqua e panino non si mangia o beve!!! Stiamo davvero scherzando: dai racconti di questo ed altri episodi simili, pare si sia stati abbandonanti in mezzo al deserto dei Tartari :astonished:
Una rivelazione: in aeroporto ci sono un sacco di bar! Esattamente come in stazione ferroviaria...
Un paio di anni fa, madre natura ha fatto venir giù quasi mezzo metro di neve in una notte mentre con amici ero in un piccolo paesino di montagna valdostano. Lo spazzaneve non è arrivato a pulire la strada fino al primo pomeriggio e pur dovendo noi partire la mattina anziché aspettare al freddo che qualcuno venisse a salvarci, ci siamo rifugiati nell'unico bar/ristorante aperto e pazientemente abbiamo atteso (che arrivasse lo spazzaneve, non qualcuno con i buoni cibo).
Riguardo il caso specifico, mi è subito balzata in mente mia nonna in quanto coetanea della signora. Anche Trenitalia mette a disposizione assistenza per disabili (sedia a rotelle) ma non di meno mai mi fiderei a lasciare che la nonna si affidi a quel servizio. Anche perché in caso di qualsiasi disagio sarei ben conscio che il personale rivolgerebbe la maggior parte delle attenzioni al problema più grande.
In quel caso sono certo che mia nonna preferirebbe di gran lunga sua figlia o un nipote vicino rispetto a qualsiasi altro tipo di assistenza. Specialmente se in un posto dove neppure conosce la lingua!