Volo AZ1385 per Genova rientra a Fiumicino per un bagaglio


ho letto che la procedura è cambiata da qualche mese: ora sui voli AZ, oltre al conteggio delle teste a bordo, c'è il controllo del talloncino da parte degli AAVV

il controllo del talloncino si, è da qualche mese che è in vigore la procedura, e lo fanno all'ingresso dell'aereomobile. il conteggio dei pax a bordo invece non mi risulta, a meno che non sia cambiato qualcosa neglu ultimissimi giorni direi di no, su az non lo fanno.
Ed è questa una cosa che in effetti mi ha sempre incuriosito molto.... sicurezza sicurezza e poi non si contano i pax a bordo. d'accordo che tecnicamente tra il gate (presidiato dal personale di imbarco) e l'aereo non dovrebbe esserci possibilità di interferenze di sorta, ma appunto, si parla di "tecnicamente", la realtà è che gli errori umani esistono e si commettono frequentemente, molto più di quanto si possa pensare. Il gate non è una scienza esatta a quanto pare.
Il conteggio a bordo, per quanto riguarda la mia esperienza lavorativa, rappresenta un controllo fondamentale, tant'è vero che sono molti i vettori che lo fanno.
British airways per esempio è un'altra compagnia che non lo fa, anche qui grosso punto di domanda! tanta paranoia per la sicurezza e poi non conti i pax a bordo?
boh... per quanto riguarda il caso specifico del volo AZ vorrei invece sentire se c'è un cpt AZ in grado di illustrarci le procedure di sicurezza della compagnia per casi come questi.
Senza voler accusare nessuno e con nessuna polemica, posso senz'altro dire questo: da FCO ho personalmente visto arrivare un gran numero di voli con un numero di bags diverso da quanto dichiarato dal sistema di compagnia e sui documenti ufficiali.
Solitamente, anzi, al 99 % dei casi, si tratta di bags in meno, quindi sostanzialmente un concetto diverso di "mancata sicurezza", tant'è è capitato anche il contrario, bag in più, o magari bags che semplicemente dovevano andare altrove, che so, linate, firenze, pisa, e invece sono finiti a genova, e decisamente no, non c'era il passeggero a bordo.
 
AEREO FA DIETROFRONT
ARRIVA LA MULTA AD ALITALIA


Mamma, ho perso l’aereo. Con il bagaglio sopra. L’Alitalia - ora sotto inchiesta dell’Enac - se ne accorge soltanto quando l’uomo si presenta all’imbarco. Ad aereo già abbondantemente decollato. A quel punto, dopo venti minuti tra le nuvole - ormai a metà strada tra la Capitale e la Liguria - il volo AZ 1385 fa retromarcia. Richiamato dalla torre di controllo. Non per recuperare il passeggero, ma per scaricare il bagaglio. Come esige la prassi del “riconcilio”, per questioni di sicurezza. Che prevede: un bagaglio, un passeggero. Impossibile sapere per quale motivo il marocchino partito da Casablanca - e diretto a Genova, dopo lo scalo a Roma - abbia perso l’aereo, mercoledì sera. Ma è certo il caos che ha provocato: il volo, già in ritardo di oltre un’ora sul decollo, ne ha accumulato un’altra mezza, per il rientro obbligato a Fiumicino. Con attesa di atterraggio - poca, fortunatamente, data l’ora - e sbarco del bagaglio del passeggero nordafricano.

Di solito, al “Lost & found” si recuperano le valigie. Stavolta, un passeggero. Che s’è presentato serenamente al gate d’imbarco, quando l’aereo era già alto nei cieli. Soltanto in quel momento - e anche per questo, in un rimpallo di responsabilità è scattata l’indagine - è emersa l’anomalia. Ovvero: bagaglio senza legittimo proprietario.

Di solito, per prevenire simili evenienze, avviene un duplice conteggio. A terra, quando le carte d’imbarco vengono inserite nel lettore ottico, al di lasciare l’aeroporto. E poi a bordo, quando il personale controlla le cinture di sicurezza. Se i numeri non coincidono, qualcosa non funziona.

In questo caso, c’è stato un corto circuito fra i due controlli. Entrambi svolti da personali Alitalia. Che s’è accorto dello svarione soltanto quando il passeggero partito da Casablanca s’è finalmente presentato all’imbarco. «Nei suoi confronti - precisa Vitaliano Turrà, direttore Enac di Roma - non ci sarà nessuna sanzione, prevista invece per Alitalia». Di quanto sarà la multa? «Si vedrà, ora è importante chiarire che cosa non ha funzionato. Anche se la sicurezza non è mai stata messa in discussione».

A questo proposito, Franco Pronzato, consigliere dell’Enac - a bordo del volo partito da Roma mercoledì sera - è netto: «Gli aeroporti italiani hanno un controllo bagagli non soltanto sicuro. Ma tra i più sicuri d’Europa. Tra Raggi X e altri sofisticati macchinari, pericoli non se ne corrono». Soltanto la legge vetusta, sembrerebbe di capire, ha obbligato al dietrofront per scaricare il bagaglio. E a bordo? «Più infuriati per il ritardo già accumulato e preoccupati per le partite» racconta l’avvocato Alfredo Biondi. «Si discuteva di Eduardo, ma anche un sampdoriano aveva i suoi problemi...». Meno sportivo anche l’ex sindaco Giuseppe Pericu: «Il comandante ha avvisato del bagaglio in più, spiegando che il passeggero era già stato identificato e non si correva pericolo. No, nessuna scena di panico. Proprio, no. Forse già troppo stremati dal ritardo...».

PATRIZIA ALBANESE
Il Secolo XIX


CIAO
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Di solito, per prevenire simili evenienze, avviene un duplice conteggio. A terra, quando le carte d’imbarco vengono inserite nel lettore ottico, al di lasciare l’aeroporto. E poi a bordo, quando il personale controlla le cinture di sicurezza. Se i numeri non coincidono, qualcosa non funziona.


tutti a domandarsi del perchè, del come sia potuto accadere un episodio simile e di chi è la colpa: in queste poche righe il giornalista ha spiegato efficacemente il motivo. Punto.

Delle due l'una:

1) o il personale di volo AZ è così tanto figo da non potersi abbassare a contare le teste a bordo e fare così il riscontro tra gli accettati e gli imbarcati

2) oppure qualcuno che lavora in rampa, al check-in, agli imbarchi o in cabina (fate vobis) ha cannato alla grande.

Propendo per la uno, dal momento che il problema si sarebbe immediatamente evidenziato