Volare prima delle low-cost


gbon

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21 Agosto 2013
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A, A
In questi giorni si fa un gran parlare di Ryanair, della carenza di piloti, di come l'equipaggio si debba comprare l'acqua a bordo se vuole bere, e di tante altre amenità di questa compagnia low-cost. Tutto vero, ma forse non a tutti, per semplici motivi anagrafici, è chiaro come Ryanair ha cambiato il nostro modo di volare. Ho quindi pensato di scrivere un breve post su come le low-cost, Ryanair in primis, abbiano cambiato il mio modo di volare, o più in generale l'aviazione civile in Europa e nel mondo.

Prima delle low-cost volare era molto più caro di oggi. Esistevano sostanzialmente solo le grande compagnie di bandiera e poche altre, che si mettevano d'accordo nel tenere i prezzi controllati e le condizioni tariffarie artificiosamente alte.

Il trucco era molto semplice: sulla rotta Roma-Parigi, ad esempio, volavano solo Alitalia ed Air France, e i prezzi delle due compagnie erano molto simili, se non del tutto uguali. Le tariffe Y (economica piena) e C (business) erano identiche. Inoltre venivano penalizzati coloro che viaggiavano per lavoro, e avevano bisogno di una andata e ritorno in settimana. Una tratta Roma-Bruxelles e ritorno, ad esempio, costava 1,5 – 2 milioni di lire (sì avete capito bene, 1.000 Euro di oggi) se si andava e rientrava in settimana. C'era poi la tariffa APEX, in cui un'andata e ritorno costavano molto meno se erano inframezzati da un sabato (ad esempio ad esempio 400-500.000 lire per la stessa Roma-Bruxelles). Una APEX costava meno della metà di una tariffa intera. Non di rado si compravo due biglietti APEX andata e ritorno (un FCO-BXL-FCO e un BXL-FCO-BXL) di cui poi per entrambi non si utilizzava la seconda tratta

Queste tariffe altissime, oggi del tutto impensabili, facevano sì che spostarsi in aereo fosse una cosa da ricchi o da gente che si spostava per lavoro, e cambiavano anche il modo di lavorare e di spostarsi. Per molti progetti su cui ero impegnato si organizzavano riunioni che iniziavano il sabato pomeriggio, continuavano la domenica e finivano il lunedì, proprio per usufruire della APEX. Il biglietto singolo (solo andata o solo ritorno) o non era acquistabile e costava quanto un'andata e ritorno.

Aggiungo che le scelte di volo erano molto limitate. Ad esempio da Bruxelles a Roma o si andava su Sabena o Alitalia, oppure si poteva prendere, solo in alcuni giorni, un volo di Singapore Airlines che caricava passeggeri a Bruxelles e a Roma, e vendeva a poche lire la tratta interna in Europa.

Si spendeva molto, ma in compenso si viaggiava meglio. Gli accordi fra compagnie consentivano di cambiare volo in corso (ad esempio partire con Sabena tornare con Alitalia, che tanto avevano accordi di compensazione e comunque i prezzi erano identici). Anche sui voli europei c'era un primo passaggio di aperitivo e salatini e poi un buon pasto. Le miglia per ogni volo erano tantissime, con un paio di intercontinentali si facevano miglia sufficienti per un volo nazionale.

Con le low-cost è cambiato tutto. Provo ad elencare i cambiamenti, molti dei quali dovuti alla genialità di MOL:
  • utilizzo di aeroporti secondari
  • prezzi bassi (ovvio)
  • acquisti online, saltando le agenzie
  • possibilità di prenotare singole tratte, solo andata o solo ritorno (ecco il vero colpo di genio)
  • si paga solo il bagaglio che si mette in stiva
  • check-in card fatta dal passeggero
  • servizi a bordo minimi e a pagamento
  • rotazioni velocissime in aeroporto


In questo modo Ryanair e altri hanno rivoluzionato il modo di volare, consentendo a tanti, giovanissimi e non, di girare per l'Europa , a destinazioni e a prezzi che un tempo erano impensabili.

Aggiungo che il mio primo volo low-cost non fu con Ryanair. Fu un Roma-Bruxelles con Virgin-express da Ciampino. Era, credo, il 1991. L'agenzia che mi vendette, a circa 250.000 lire, il biglietto (allora si andava in agenzia di viaggi), mi consigliò di andare 2 ore prima in aeroporto. Arrivai in un Ciampino deserto, con solo un paio di gate, entrambi chiusi. Mi chiedevo se la compagnia e l'aereo esistessero, e in arrivo da Bruxelles vidi scendere una trentina di persone. Salii a bordo, ed iniziò per me la nuova era low-cost.
 
In realtà Rayanair non ha inventato nulla, ha "semplicemente" importato in Europa il modello Southwest..
 
Inoltre venivano penalizzati coloro che viaggiavano per lavoro, e avevano bisogno di una andata e ritorno in settimana. Una tratta Roma-Bruxelles e ritorno, ad esempio, costava 1,5 – 2 milioni di lire (sì avete capito bene, 1.000 Euro di oggi) se si andava e rientrava in settimana. C'era poi la tariffa APEX, in cui un'andata e ritorno costavano molto meno se erano inframezzati da un sabato (ad esempio ad esempio 400-500.000 lire per la stessa Roma-Bruxelles).

Con molte compagnie è ancora così, almeno per le relazioni su cui non hanno una low cost in concorrenza - ad esempio sui voli Lufthansa da Torino.
 
Avendo purtroppo cominciato a volare un bel po' di tempo fa, ho anch'io dei ricordi ante low cost. Parliamo in generale di viaggiare prima della globalizzazione: tutte le comunicazioni tra paesi e popoli lontani erano più difficili. Essere in Africa, scrivere alla famiglia una lettera e ricevere la risposta un mese dopo. Non era l'800, erano i primi anni novanta dove l'internet non c'era ancora.

Si volava meno, su certe cose peggio (per es. IFE), su altre meglio (cibo, attenzione a bordo). Sicuramente si era meno stressati e più coccolati: c'erano anche più persone a prendersi cura del passeggero.

Sul prezzo dei biglietti sono state fatte varie considerazioni. C'erano tratte dove si esagerava con l'esosità ed altre dove probabilmente i prezzi non erano troppo differenti da ora (sulle legacy; gli orari e gli aeroporti delle low cost spesso non sono compatibili con impegni di lavoro). Non so perché, ma ho l'impressione che le tariffe a prezzo pieno fossero ed ancora siano determinate dalla IATA, almeno a certi fini (es. prezzo bagaglio in eccesso al chilo). Chi sa di più mi corregga.

Una cosa che è cambiata moltissimo è l'aeroporto, che prima era il posto dove decollavano ed atterravano gli aerei ed adesso è un centro commerciale a prezzi doppi del normale, dove si approfitta anche delle perdite di tempo create dalla necessità di prevenire atti terroristici e altre infamie simili. Ora i negozi stanno al gate come le slot machine ai bagni nei casino di Las Vegas. Il passeggero è un misero pollo da spennare: prima non era cosí.

Devo finire dicendo che ho avuto la sfortuna di iniziare a viaggiare quando il sindacalismo imperava in Italia: aquila selvaggia, aquila malata ecc. Tutto ciò non ha lasciato un buon ricordo in me ed in tanti altri. Credo anche che fosse fondamentalmente inutile, anzi dannoso per AZ, ma ovviamente utilissimo per alcuni e in qualche modo di beneficio per tanti. Come sempre, nessuno se ne è preso la responsabilità, ed il conto è andato al contribuente.

PS: voli LH TRN - VIE si trovano normalmente sui 300 euro: se il paragone è FR, non ci siamo (ma mi sa che non siamo tanto lontani). Ma non mi sembra neanche un prezzo esagerato se si confronta con il costo di un viaggio in auto, che è anche più caro (se si viaggia da soli) grazie ai prezzi esorbitanti delle autostrade italiane, o in treno.
 
Prima dell'avvento delle varie Centralwings, Ryanair e WizzAir, Alitalia e LOT volavano a/da Varsavia (fine anni 90, inizi 00) in code-sharing (2 voli giornalieri) con prezzi che, rispetto alle 9.99 di oggi, farebbero gridare allo scandalo.

G
 
E' giusto così!

Il grande merito delle low-cost è stato quello di capire che per un passeggero prendere un aereo significa solo spostarsi nel modo più veloce dal punto A al punto B ad un prezzo ragionevole. Viaggiare deve essere alla portata di tutte le tasche e volare oggi non è più una cosa straordinaria (come era 50 anni fa o più...).

Ho viaggiato tantissimo prima delle low-cost ed altrettanto dopo l'avvento delle low-cost: infinitamente meglio adesso.

Per quanto mi riguarda non ho mai sentito la mancanza di tutti quei servizi a terra e in volo che dovevano giustificare i prezzi esorbitanti di una volta.

PS - le emozioni che provo come passeggero quando guardo fuori dal finestrino non sono diverse ora quando volo con Ryanair rispetto a quando volavo in first class con Delta negli anni 90.... l'extra spazio per le gambe, lo champagne a bordo o l'assistente di volo che ti coccola e ti chiama per nome sono tutte fisime mentali per businessman annoiati (ne so qualcosa...)
 
Io ho iniziato a volare prima delle LLC, e se sceglievi bene i periodi riuscivi a pagare un A/R ITA N.America sulle 700'000 lire.... cioè i 350 euro di adesso... direi che sul LR non c'è poi così grande differenza... considerando che i voli in connessione erano quasi gratis... ho volato AZ, TWA, AF, KL e tante altre in quel periodo e lo spazio in più, quei piccoli servizi in più non erano così male. La menata di andare in agenzia, avere un pacchetto di biglietti IATA (chi se li ricorda i biglietti in un sacco di copie?) fare i check in ai banchi (i chioschi non c'erano), contrattare con chi ti imbarcava il bagaglio per non pagare supplementi etc etc... in USA sono riuscito a pagare (per 2 posti) un LAX/CDG/FLR con AF 80 dollari nel 1998... direi non male... volo con 747-200 Combi e connessione con F70 sempre AF...

ciauz sky3boy
 
A me sembra ci siano due discorsi diversi. Come ha detto gbon, le low cost hanno permesso a tutta una serie di persone di muoversi di più ed a minor costo (anche se questa storia dei biglietti a 10 euro mi sembra stia finendo), in linea con le dinamiche della globalizzazione ed, in particolare, del movimento di persone.

Questo ha avuto un effetto anche sulle compagnie legacy. C'è chi dice che l'effetto sia stato positivo, visto che si sono persi servizi costosi ed inutili; c'è chi dice che l'effetto non sia stato cosí positivo, visto che la qualità dei servizi al passeggero è crollata ed i biglietti a prezzi economici non sono disponibili sempre ed ovunque.

Ciò detto, mi rendo conto che per me un biglietto a/r europeo che costa sui 300 euro è "economico", ma per un altro 150 euro è "eccessivo". Anche di questo se ne è parlato.

Però non ho sentito spesso di gente che vola regolarmente con le low cost per lavoro, se si può permettere altro. Orari, puntualità, ecc. fanno ancora la differenza IMHO.
 
In realtà Rayanair non ha inventato nulla, ha "semplicemente" importato in Europa il modello Southwest..

Mmmm diciamo che southwest è un pochino meglio, ogni passeggero ha due bagagli registrati gratuiti, ninte problemi con il bagaglio a mano e pure servizio di bevande gratuito! Altro che ryanair.....
 
Certo, perchè normalmente chi viaggia per lavoro non paga il biglietto :D

Vero ma...

C'è chi è professionista, lavoratore autonomo, o socio in una piccola impresa: si fa i conti in tasca.

C'è chi non ha diritto a J o Y+ causa policy aziendale, e considera il comprarsi un upgrade di tasca propria.

C'è chi riceve il biglietto dal cliente, e può essere interessato all'upgrade.

Anche qui direi che lo cose sono cambiate negli ultimi anni.
 
In ogni caso 700.000 di lire di venti anni fa possono essere paragonati a 700-800 € di adesso, almeno come potere di acquisto. Intendiamoci è sempre poco per il volo.
Come dire che uno stipendio di 3 milioni del '97 sia pari ad uno di 1500 € di adesso.

Io ho iniziato a volare prima delle LLC, e se sceglievi bene i periodi riuscivi a pagare un A/R ITA N.America sulle 700'000 lire.... cioè i 350 euro di adesso... direi che sul LR non c'è poi così grande differenza... considerando che i voli in connessione erano quasi gratis...
 
A me sembra ci siano due discorsi diversi. Come ha detto gbon, le low cost hanno permesso a tutta una serie di persone di muoversi di più ed a minor costo (anche se questa storia dei biglietti a 10 euro mi sembra stia finendo), in linea con le dinamiche della globalizzazione ed, in particolare, del movimento di persone.

Questo ha avuto un effetto anche sulle compagnie legacy. C'è chi dice che l'effetto sia stato positivo, visto che si sono persi servizi costosi ed inutili; c'è chi dice che l'effetto non sia stato cosí positivo, visto che la qualità dei servizi al passeggero è crollata ed i biglietti a prezzi economici non sono disponibili sempre ed ovunque.

Ciò detto, mi rendo conto che per me un biglietto a/r europeo che costa sui 300 euro è "economico", ma per un altro 150 euro è "eccessivo". Anche di questo se ne è parlato.

Però non ho sentito spesso di gente che vola regolarmente con le low cost per lavoro, se si può permettere altro. Orari, puntualità, ecc. fanno ancora la differenza IMHO.

Ci sono aeroporti in Europa (vedi per esempio GVA) dove le low cost hanno una grossissima percentuale di voli e ci sono tratte dove la durata del volo non da problemi di servizio. Vivendo a Londra io incontro regolarmente persone che vengono da AMS o GVA con U2 o da DUB con FR.

Servizio di bordo e bagaglio a parte, ritengo che la piu' grossa differenza sia la mancanza di flessibilita'. Una volta le APEX erano le uniche tariffe dove non potevi cambiare nulla, ora le tariffe che ti consentono cambiamenti sono piu' alte. Ti puoi trovare anche con un biglietto in F che non ti consente cambiamenti.
 
Per non parlare dei rimborsi. Oramai quasi nulla ha il rimborso integrale. Le F o le J/C ed anche economic ed escursionistiche avevi tempo un anno per il refund totale.Solo con pex o apex avevi penali che variavano tra il 20 o 50% con tasse totalmente restituite. Adesso se rinunci al viaggio ti ritorna ben poca roba.
 
Non per minimizzare la perdita di qualità (di alcuni servizi) ma da 15 anni a questa parte sono diventate sostenibili una pluralità di relazioni che - in precedenza - erano semplicemente impensabili.
Lavorare in una capitale e rientrare il WE, visitare o ricevere flussi da Paesi non a distanza di automobile, etc...
In una parola, la mobilità come mai prima d'ora, con il risvolto negativo di qualche frills in meno. Quanti di noi tornerebbero indietro?
 
Io in europa volo sempre easyJet perché sostanzialmente devo andare sempre a Gatwick. In verità è più una faccenda di comodità che di prezzo visto che i biglietti a/r possono costare più di 300 euro, e comunque di norma sto poco sotto i 200. Cosa cambia rispetto ad una compagnia tradizionale col suo snack, bicchiere d'aranciata e bagaglio a stiva che non ho? Su un volo di due ore, nulla.
Lato tariffe, le LC hanno fatto emergere un dato di fatto: il trasporto aereo è sempre di più una commodity, nonostante si tentino i salti mortali per differenziare l'offerta. Il dubbio che ho è che con i vari B787 e A350 che consentono più economie e collegamenti p2p, questo non possa che rafforzarsi.
Certo si sta sempre più stretti e questo lo sopporto sempre di meno
 
A mio avviso l'ascesa delle low cost deve essere correlata con il deflagrante cambiamento tecnologico che ha modificato la nostra società nella seconda parte degli anni '90 del secolo scorso: internet.
Le low cost hanno cambiato la vita di molti cittadini del mondo, ed aiutato tanti studenti a muoversi e poter mettere nel proprio bagaglio di 'giovane pischello' chi una lingua, chi un'esperienza lavorativa, chi un amore, chi una crescita personale o culturale.

Questo è quello che di positivo hanno portato le low cost.
Io personalmente non le amo molto, e meno le utilizzo. Ma ci tengo a legare il loro successo in Europa ad un cambiamento epocale che abbiamo avuto la fortuna di vivere come protagonisti.
 
Le low cost hanno cambiato la vita di molti cittadini del mondo, ed aiutato tanti studenti a muoversi e poter mettere nel proprio bagaglio di 'giovane pischello' chi una lingua, chi un'esperienza lavorativa, chi un amore, chi una crescita personale o culturale.

Questo è quello che di positivo hanno portato le low cost.
Io personalmente non le amo molto, e meno le utilizzo. Ma ci tengo a legare il loro successo in Europa ad un cambiamento epocale che abbiamo avuto la fortuna di vivere come protagonisti.

Mai commento fu più sensato
 
Ci sono aeroporti in Europa (vedi per esempio GVA) dove le low cost hanno una grossissima percentuale di voli e ci sono tratte dove la durata del volo non da problemi di servizio. Vivendo a Londra io incontro regolarmente persone che vengono da AMS o GVA con U2 o da DUB con FR.

Servizio di bordo e bagaglio a parte, ritengo che la piu' grossa differenza sia la mancanza di flessibilita'. Una volta le APEX erano le uniche tariffe dove non potevi cambiare nulla, ora le tariffe che ti consentono cambiamenti sono piu' alte. Ti puoi trovare anche con un biglietto in F che non ti consente cambiamenti.

Dipende. Come ho scritto prima, vengo a Londra spesso e sempre con squeezyJet. Talmente spesso che squeezy mi ha incluso nel Flight Club; cambio prenotazione come e quando voglio fino a due ore dalla partenza, inclusa la destinazione finale, eventualmente integrando il prezzo del biglietto. Altra prova che la differenza fra Low e Hi cost va sfumando sempre di piu'