Oramai chi ha azioni AZ in mano ci ha già perso quasi tuytto o se ne è liberato per tempo.
Ultimamente le azioni AZ sono un titolo solo speculativo in attesa di un opa che le strapagherebbe rispetto al valore di mercato (anche se io fossi l'acquirente, avendo l'obbligo di lanciare l'opa, ma non avendone la convenienza opererei in modo diverso) perchè di maniere per cosyringere gli azionisti a vendere per un tozzo di pane ce ne sono molti.
Sinceramente io, per il bene del Paese e del trasporto aereo del Paese, mi auguro che AZ sia fatta a pezzi, rimescolata su tutta, con aerei, personale e diritti in mano a qualcuno che faccia girare gli aerei. il resto può pure andare in fanteria.
Ora se la situazione è tale cosa pensate si possa fare per rimettere in sesto i conti? io credo nulla soprattutto se il settore rimane drogato come ora dalla convinzione che aeronautica = soldi a palate, stipendi alti e sprechi che non ha senso limare.
Soprattutto non credo che una società non gestita per fare trasporto, ma obbligata a fare occupazione abbia la possibilità di campare a lungo (e questo non è solo il caso di AZ, ma guardate cosa sono le altre aziende ex IRI, a parte le costruzioni e STM)
Oggi l'economia di sussistenza non va più da nessuna parte, ma soprattutto vorrei fare notare che rendere competitivo non vuole dire perdere posti di lavoro, basti vedere cosa è successo agli stabilimenti siderurgici (oggi riva e lucchini) che fanno $ a palate, all'elettronica (STM divenuta il secondo produttore mondiale di semiconduttori dopo Intel) ed alle costruzioni (Astaldi Ex italstrade e Pavimental ex Cogefar)
L'obiettivo ora deve essere quello di salvare il trasporto aereo nazionale e per farlo si deve guardare prima al cliente e poi al servizio, l'occupazione viene da se! magari qualcuno cambierà regione, ma sarà un piccolo male.
Teniemo presente che gli aerei deve portarli sempre in giro qualcuno quindi i posti di lavoro non sono a rischio, a rischio c'è altro, ci sono gli stipendi gonfiati di qualcuno bravo ad imboscarsi, ci sono le possibilità di darsi malati troppo spesso, ci sono i favori ottenuti da questo o quell'amico, le lenzuola d'oro, i biccchieri di plastica argentati, il portafoglio di chi sottoscrive contratti milionari per vendere un panino rancido ecc... ecc...
A rischio vedo il potere dei sindacati ...
Spero anche che a rischio vi sia la SEA, così la pianterà di stare sopra il piedistallo.
Ultimamente le azioni AZ sono un titolo solo speculativo in attesa di un opa che le strapagherebbe rispetto al valore di mercato (anche se io fossi l'acquirente, avendo l'obbligo di lanciare l'opa, ma non avendone la convenienza opererei in modo diverso) perchè di maniere per cosyringere gli azionisti a vendere per un tozzo di pane ce ne sono molti.
Sinceramente io, per il bene del Paese e del trasporto aereo del Paese, mi auguro che AZ sia fatta a pezzi, rimescolata su tutta, con aerei, personale e diritti in mano a qualcuno che faccia girare gli aerei. il resto può pure andare in fanteria.
Ora se la situazione è tale cosa pensate si possa fare per rimettere in sesto i conti? io credo nulla soprattutto se il settore rimane drogato come ora dalla convinzione che aeronautica = soldi a palate, stipendi alti e sprechi che non ha senso limare.
Soprattutto non credo che una società non gestita per fare trasporto, ma obbligata a fare occupazione abbia la possibilità di campare a lungo (e questo non è solo il caso di AZ, ma guardate cosa sono le altre aziende ex IRI, a parte le costruzioni e STM)
Oggi l'economia di sussistenza non va più da nessuna parte, ma soprattutto vorrei fare notare che rendere competitivo non vuole dire perdere posti di lavoro, basti vedere cosa è successo agli stabilimenti siderurgici (oggi riva e lucchini) che fanno $ a palate, all'elettronica (STM divenuta il secondo produttore mondiale di semiconduttori dopo Intel) ed alle costruzioni (Astaldi Ex italstrade e Pavimental ex Cogefar)
L'obiettivo ora deve essere quello di salvare il trasporto aereo nazionale e per farlo si deve guardare prima al cliente e poi al servizio, l'occupazione viene da se! magari qualcuno cambierà regione, ma sarà un piccolo male.
Teniemo presente che gli aerei deve portarli sempre in giro qualcuno quindi i posti di lavoro non sono a rischio, a rischio c'è altro, ci sono gli stipendi gonfiati di qualcuno bravo ad imboscarsi, ci sono le possibilità di darsi malati troppo spesso, ci sono i favori ottenuti da questo o quell'amico, le lenzuola d'oro, i biccchieri di plastica argentati, il portafoglio di chi sottoscrive contratti milionari per vendere un panino rancido ecc... ecc...
A rischio vedo il potere dei sindacati ...
Spero anche che a rischio vi sia la SEA, così la pianterà di stare sopra il piedistallo.