Violini a bordo: pagano 1.620 euro
Ryanair chiede extra a tre musicisti
Tre violinisti, in partenza da Francoforte alla volta di Londra, hanno dovuto pagare un biglietto aereo extra, da 1.620 euro, per portare a bordo i propri strumenti. La compagnia aerea Ryanair ha infatti contestato ai tre uomini le dimensioni dei violini, superiori a quelle standard fissate per il bagaglio a mano e così, per evitare danni agli strumenti è stato necessario pagare il biglietto e assicurare un posto a sedere anche per i violini.
L'associazione benefica che ha ospitato a Londra i tre musicisti contesta alla compagnia aerea di aver violato il contratto. Norfolk Concert infatti sostiene che la compagnia aerea avesse accettato di non far pagare i violini al momento dell'emissione dei biglietti per poi cambiare idea tre giorni prima della partenza.
"Ovviamente non si può mandare uno Stradivari o un Guarnerius nella stiva a causa del freddo, per non parlare del rischio di danni", ha sottolineato al Daily Mail il direttore esecutivo dell'associazione, Douglas Gowan. Da parte sua, il portavoce della Ryanair, Stephen McNamara, ha dichiarato: "Sono due anni che adottiamo le stesse regole, in cui si spiega chiaramente che gli strumenti musicali devono avere un secondo posto. Spetta al singolo passeggero essere a conoscenza delle regole prima di prenotare il volo. Non ci possono essere eccezioni per nessuno".
tgcom.it
Ryanair chiede extra a tre musicisti
Tre violinisti, in partenza da Francoforte alla volta di Londra, hanno dovuto pagare un biglietto aereo extra, da 1.620 euro, per portare a bordo i propri strumenti. La compagnia aerea Ryanair ha infatti contestato ai tre uomini le dimensioni dei violini, superiori a quelle standard fissate per il bagaglio a mano e così, per evitare danni agli strumenti è stato necessario pagare il biglietto e assicurare un posto a sedere anche per i violini.
L'associazione benefica che ha ospitato a Londra i tre musicisti contesta alla compagnia aerea di aver violato il contratto. Norfolk Concert infatti sostiene che la compagnia aerea avesse accettato di non far pagare i violini al momento dell'emissione dei biglietti per poi cambiare idea tre giorni prima della partenza.
"Ovviamente non si può mandare uno Stradivari o un Guarnerius nella stiva a causa del freddo, per non parlare del rischio di danni", ha sottolineato al Daily Mail il direttore esecutivo dell'associazione, Douglas Gowan. Da parte sua, il portavoce della Ryanair, Stephen McNamara, ha dichiarato: "Sono due anni che adottiamo le stesse regole, in cui si spiega chiaramente che gli strumenti musicali devono avere un secondo posto. Spetta al singolo passeggero essere a conoscenza delle regole prima di prenotare il volo. Non ci possono essere eccezioni per nessuno".
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