Alitalia, Veltroni a Berlusconi:
«Ecco le proposte del Pd» Lettera al premier del segretario Pd: «Pronti a collaborare».
Ancora lontana dalla soluzione la crisi Alitalia (LaPresse)ROMA - Walter Veltroni scrive una lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sulla vicenda Alitalia. Nella lettera (leggi il testo completo) si indicano una serie di proposte del Partito Democratico per affrontare la situazione di grave crisi della compagnia di bandiera. Secondo il segretario del Pd, il governo «può e deve superare lo stallo» che sta portando Alitalia al fallimento. Veltroni chiede che l'esecutivo «convochi immediatamente le parti e determini un fatto nuovo: senza accettare né veti né soluzioni preconfezionate». «Di fronte all'incombere del fallimento - scrive Veltroni - il governo non può dire di avere già fatto tutto quello che poteva, perché non è vero». D'altra parte, «il tempo è pochissimo. Troppo ne è stato sprecato da marzo ad oggi, fino ad arrivare al limite temporale delle possibilità di sopravvivenza dell'azienda. Tuttavia noi - sottolinea il leader democratico - senza sconti sulle responsabilità politiche di questi anni, faremo quanto è possibile per aiutare tutte le parti a modificare, almeno in parte, le proprie posizioni. Ma il governo deve favorire con una sua iniziativa urgente il ri-posizionamento di tutti gli attori». Veltroni indica «tre strade possibili»: primo, «che la Cai faccia un passo avanti verso le posizioni espresse dai sindacati, come le indubbie condizioni di vantaggio ad essa offerte dal decreto del governo consentono e richiedono»; secondo, «che ci si attivi per riprendere i fili di quei negoziati con soggetti esteri, che, da soli o con Cai, potrebbero acquisire, rispondendo al bando tardivamente pubblicato dal commissario, un ruolo rilevante nella salvezza e nello sviluppo di Alitalia»; terzo, «che il commissario, in rappresentanza di Alitalia, e su preciso mandato del governo, concluda immediatamente e positivamente una intesa con tutti i sindacati consentendo così poi a Cai e/o a compagnie aeree straniere di acquisire Alitalia, garantendone la sopravvivenza».
corriere.it
«Ecco le proposte del Pd» Lettera al premier del segretario Pd: «Pronti a collaborare».
Ancora lontana dalla soluzione la crisi Alitalia (LaPresse)ROMA - Walter Veltroni scrive una lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sulla vicenda Alitalia. Nella lettera (leggi il testo completo) si indicano una serie di proposte del Partito Democratico per affrontare la situazione di grave crisi della compagnia di bandiera. Secondo il segretario del Pd, il governo «può e deve superare lo stallo» che sta portando Alitalia al fallimento. Veltroni chiede che l'esecutivo «convochi immediatamente le parti e determini un fatto nuovo: senza accettare né veti né soluzioni preconfezionate». «Di fronte all'incombere del fallimento - scrive Veltroni - il governo non può dire di avere già fatto tutto quello che poteva, perché non è vero». D'altra parte, «il tempo è pochissimo. Troppo ne è stato sprecato da marzo ad oggi, fino ad arrivare al limite temporale delle possibilità di sopravvivenza dell'azienda. Tuttavia noi - sottolinea il leader democratico - senza sconti sulle responsabilità politiche di questi anni, faremo quanto è possibile per aiutare tutte le parti a modificare, almeno in parte, le proprie posizioni. Ma il governo deve favorire con una sua iniziativa urgente il ri-posizionamento di tutti gli attori». Veltroni indica «tre strade possibili»: primo, «che la Cai faccia un passo avanti verso le posizioni espresse dai sindacati, come le indubbie condizioni di vantaggio ad essa offerte dal decreto del governo consentono e richiedono»; secondo, «che ci si attivi per riprendere i fili di quei negoziati con soggetti esteri, che, da soli o con Cai, potrebbero acquisire, rispondendo al bando tardivamente pubblicato dal commissario, un ruolo rilevante nella salvezza e nello sviluppo di Alitalia»; terzo, «che il commissario, in rappresentanza di Alitalia, e su preciso mandato del governo, concluda immediatamente e positivamente una intesa con tutti i sindacati consentendo così poi a Cai e/o a compagnie aeree straniere di acquisire Alitalia, garantendone la sopravvivenza».
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