Via libera al Decreto Delrio, che “apre” Linate e minaccia Malpensa
Via libera dalla Commissione Europea alla liberalizzazione del traffico sull'aeroporto dentro ai confini di Milano
La Commissione Europea dà il via libera al Decreto Delrio sulla liberalizzazione delle rotte su Linate. Del Decreto si discute da gennaio scorso, nel nostro territorio con un occhio particolare al destino di Malpensa, lo scalo internazionale che da anni soffre della “cannibalizzazione” del traffico da parte dell’aeroporto nei confini del Comune di Milano.
L’obiettivo dichiarato del Decreto è di migliorare la fruizione dell’aeroporto all’interno della città di Milano, mentre a Malpensa sarà riservato il ruolo di gate intercontinentale (con rafforzamento del ruolo merci).
La preoccupazione è legata in particolare alle future mosse dei vettori internazionali, a partire da quelli che hanno una presenza pesante sullo scalo di Malpensa e che potrebbero riposizionarsi su Linate. Una mossa che – temono molte voci, varesine e non solo – sarebbe una pietra tombale sulle prospettive di ripresa dello scalo internazionale di Milano e sotrarrebbe traffico internazionale diretto dall’Italia, a favore degli hub stranieri.
Decreto Delrio, il commento dell’Unione Industriali
«Etihad ottiene quello che aveva chiesto per l’acquisto delle quote di Alitalia, ossia il superamento dei limiti alla crescita di Linate che poneva giustamente il Decreto Bersani» ha detto Riccardo Comerio, presidente dell’Unione Industriali della provincia di Varese. «L’auspicio ora è quello che incassata questa vittoria nessuno pensi di innalzare ulteriormente l’asticella aprendo Linate ai voli intercontinentali». Qui la posizione completa di Univa.
Decreto Delrio, “c’è poco da festeggiare”
Il commento del Presidente degli industriali varesini, Riccardo Comerio, al via libera Ue al provvedimento sulla liberalizzazione di Linate
«C’è poco da festeggiare». Alla sede dell’Unione Industriali di Varese c’è grande preoccupazione per le conseguenze del Decreto Delrio, che riguarda Linate ma a cui è legato a doppio filo il destino dell’aeroporto di Malpensa.
«Il via libera dell’Unione Europea al decreto Delrio sulla maggiore liberalizzazione del traffico sull’aeroporto di Linate in concreto non cambia nulla per Malpensa e per la situazione aeroportuale lombarda che si era venuta a creare con il decreto Lupi pre-Expo che aveva aperto lo scalo milanese a tutte le destinazione europee, eliminando dunque il vincolo di poter volare solo sulle capitali» ragiona Riccardo Comerio, presidente dell’Unione Industriali.
«In sostanza la Ue ha rimosso semplicemente il vizio formale del primo decreto, che era stato emanato senza preventivamente sentire le compagnie aeree. Per il resto, ripetiamo, nulla cambia. Il testo presentato a Bruxelles dal Ministro Delrio è nei contenuti pressoché uguale a quello del suo predecessore. Se l’avvallo europeo al nuovo Decreto non è una brutta notizia per Malpensa, dunque, esso non può nemmeno rappresentare un motivo per festeggiare. Alla fine, infatti, il risultato è che Etihad ottiene quello che aveva chiesto per l’acquisto delle quote di Alitalia, ossia il superamento dei limiti alla crescita di Linate che poneva giustamente il Decreto Bersani. L’auspicio ora è quello che incassata questa vittoria nessuno pensi di innalzare ulteriormente l’asticella aprendo Linate ai voli intercontinentali. Di questo, ad onor del vero, nel decreto Delrio non c’è traccia. Dunque – conclude Comerio – ci aspettiamo che, dove si dice, nella nota del Ministero, che “lo scalo di Milano Malpensa sarà aperto al traffico intercontinentale ed extra europeo operato da vettori europei ed extra europei, senza limiti di tipologie di aeromobili o destinazioni, mentre Milano Linate sarà aperto unicamente al traffico intra-Ue”, ci si riferisca ad un dato acquisito da non mettere più in discussione. Almeno questo, a Malpensa, venga concesso».
varesenews
Via libera dalla Commissione Europea alla liberalizzazione del traffico sull'aeroporto dentro ai confini di Milano
L’obiettivo dichiarato del Decreto è di migliorare la fruizione dell’aeroporto all’interno della città di Milano, mentre a Malpensa sarà riservato il ruolo di gate intercontinentale (con rafforzamento del ruolo merci).
La preoccupazione è legata in particolare alle future mosse dei vettori internazionali, a partire da quelli che hanno una presenza pesante sullo scalo di Malpensa e che potrebbero riposizionarsi su Linate. Una mossa che – temono molte voci, varesine e non solo – sarebbe una pietra tombale sulle prospettive di ripresa dello scalo internazionale di Milano e sotrarrebbe traffico internazionale diretto dall’Italia, a favore degli hub stranieri.
Decreto Delrio, il commento dell’Unione Industriali
«Etihad ottiene quello che aveva chiesto per l’acquisto delle quote di Alitalia, ossia il superamento dei limiti alla crescita di Linate che poneva giustamente il Decreto Bersani» ha detto Riccardo Comerio, presidente dell’Unione Industriali della provincia di Varese. «L’auspicio ora è quello che incassata questa vittoria nessuno pensi di innalzare ulteriormente l’asticella aprendo Linate ai voli intercontinentali». Qui la posizione completa di Univa.
Decreto Delrio, “c’è poco da festeggiare”
Il commento del Presidente degli industriali varesini, Riccardo Comerio, al via libera Ue al provvedimento sulla liberalizzazione di Linate
«C’è poco da festeggiare». Alla sede dell’Unione Industriali di Varese c’è grande preoccupazione per le conseguenze del Decreto Delrio, che riguarda Linate ma a cui è legato a doppio filo il destino dell’aeroporto di Malpensa.
«Il via libera dell’Unione Europea al decreto Delrio sulla maggiore liberalizzazione del traffico sull’aeroporto di Linate in concreto non cambia nulla per Malpensa e per la situazione aeroportuale lombarda che si era venuta a creare con il decreto Lupi pre-Expo che aveva aperto lo scalo milanese a tutte le destinazione europee, eliminando dunque il vincolo di poter volare solo sulle capitali» ragiona Riccardo Comerio, presidente dell’Unione Industriali.
«In sostanza la Ue ha rimosso semplicemente il vizio formale del primo decreto, che era stato emanato senza preventivamente sentire le compagnie aeree. Per il resto, ripetiamo, nulla cambia. Il testo presentato a Bruxelles dal Ministro Delrio è nei contenuti pressoché uguale a quello del suo predecessore. Se l’avvallo europeo al nuovo Decreto non è una brutta notizia per Malpensa, dunque, esso non può nemmeno rappresentare un motivo per festeggiare. Alla fine, infatti, il risultato è che Etihad ottiene quello che aveva chiesto per l’acquisto delle quote di Alitalia, ossia il superamento dei limiti alla crescita di Linate che poneva giustamente il Decreto Bersani. L’auspicio ora è quello che incassata questa vittoria nessuno pensi di innalzare ulteriormente l’asticella aprendo Linate ai voli intercontinentali. Di questo, ad onor del vero, nel decreto Delrio non c’è traccia. Dunque – conclude Comerio – ci aspettiamo che, dove si dice, nella nota del Ministero, che “lo scalo di Milano Malpensa sarà aperto al traffico intercontinentale ed extra europeo operato da vettori europei ed extra europei, senza limiti di tipologie di aeromobili o destinazioni, mentre Milano Linate sarà aperto unicamente al traffico intra-Ue”, ci si riferisca ad un dato acquisito da non mettere più in discussione. Almeno questo, a Malpensa, venga concesso».
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