Vertici Sagat in Comune a Torino su CAI e Ryanair


Michele-TRN

Bannato
7 Novembre 2005
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Torino
Si è svolta stamattina un’audizione dei vertici Sagat in Comune a Torino, davanti alla commissione sulle Partecipate del Comune, per chiarire quali sono le azioni in corso da parte di Sagat su due fronti:
- potenziamento base Alitalia
- avvio base Ryanair

Alitalia: Sagat ha confermato l’apertura del tavolo tecnico per la definizione degli operativi sulle 4 nuove rotte internazionali che AZ intenderebbe aprire a TRN dalla winter: Amsterdam, Mosca, Berlino, Istambul (destinazioni individuate da Sagat tra quelle più battute dai torinesi per mezzo di voli con scalo), per le quali sarà previsto un nuovo B737 AP basato a Caselle. L’operazione è ovviamente vincolata ad un sostegno degli enti pubblici per attività di comarketing e promozione turistica di Torino nei paesi interessati, il flusso di passeggeri stimati con questi nuovi voli sarebbe di 108 Kpax/anno. Nessuna indiscrezione sulle cifre chieste da Colaninno per i nuovi voli, ed è stato anche dato ampio risalto ai continui e pesanti disservizi nei voli da TRN (ritardi fino a 5 ore la scorsa settimana). Proteste da parte dei Capigruppo di PD e Sinistra Democratica, che hanno sottolineato come i nodi della porcata nazionale CAI stanno venendo al pettine, e si sono dichiarati contrari a qualsiasi tipo di sovvenzione pubblica a favore di Alitalia.

Ryanair. Il Vice Sindaco Tom Dealessandri ha dichiarato la posizione del Comune formalizzata anche al CDA di Sagat: fare tutti gli sforzi necessari per portare la base Ryanair a TRN dal prossimo inverno, proposta che ha raccolto il parere positivo di tutti i capigruppo, da Michele Coppola (PDL) richiedente dell’audizione odierna, fino a tutti i consiglieri del Centro-Sinistra. Sagat da parte sua ha confermato di aver consegnato a FR ad Aprile un memorandum of understanding, su cui si aprirà un tavolo tecnico a metà Giugno. Sagat ha poi ribadito la propria posizione: la base è un “plus” ma non è fondamentale, riuscire a collegare TRN a tutte le altre basi Ryan porterebbe già ad avere migliaia di voli aggiuntivi rispetto agli attuali.

Ennesima puntata della base Ryan a Torino. Unica novità di rilievo rispetto alle puntate precedenti è stata la presa di posizione ufficiale del Comune a favore della base low cost, elemento di novità importante, anche si tratta di proclami fatti in campagna elettorale... Personalmente non sono particolarmente fiducioso sull’apertura di una base operativa, vedo piuttosto più probabile l’apertura di nuove rotte provenienti da altre basi (il che sarebbe comunque ottima cosa).
 
Il comunicato di Michele Coppola (Pdl), vicepresidente del Consiglio Comunale:
Esprimo tutta la mia soddisfazione per l’impegno preso dal Vicesindaco quest’oggi, durante l’audizione dei vertici Sagat in I Commissione, “a fare tutti gli sforzi necessari” per concludere favorevolmente e in tempi brevi la trattativa con Ryanair, per l’apertura di una base all’Aeroporto di Torino. E’ doveroso che il primo azionista – la Città di Torino possiede il 38% delle azioni di Sagat – esprima in maniera inequivocabile un indirizzo vincolante per il management in merito agli indirizzi strategici ed al piano industriale. I patti parasociali, che delegano al socio privato la gestione dell’Aeroporto, rappresentano una scelta e non sono obbligatori: qualora non ci fosse più unità di intenti, andrebbero significativamente riconsiderati. Esiste totale sintonia con la posizione espressa dal Vicesindaco Dealessandri in merito al vettore irlandese ed, anche, alla definizione dell’accordo con Cai per l’implementazione delle nuove direzioni internazionali da Caselle. La crescita del numero dei passeggeri e l’incremento di personale rappresentano la diretta conseguenza della tanto auspicata nuova base di Ryanair a Torino. Rimaniamo pertanto in attesa dell’esito della riunione programmata per il 16 e 17 giugno p.v., che auspichiamo essere risolutiva per la definizione dell’accordo.Sagat e l’Aeroporto Sandro Pertini, e non solo perché è previsto all’art. 3 dello Statuto, devono continuare ad essere motore di sviluppo economico e turistico per il nostro territorio, a fianco delle imprese ma anche a supporto della promozione culturale e ricettiva della nostra comunità.

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L'intervento di Monica Cerutti e Francesco Salinas, Sinistra Democratica.
Più che di TAV parliamo dell'accessibilità internazionale di Caselle
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L'audizione di oggi dei vertici Sagat ha evidenziato sempre di più l'urgenza di una maggiore convergenza di indirizzo dei suoi azionisti pubblici e privati.
Se gli azionisti privati hanno come principale interesse l'utile, i pubblici dovrebbero far convergere tutti i propri sforzi al superamento dei limiti, denunciati in questi giorni dai media, che identificano in Caselle uno dei punti di debolezza del sistema Torino.
Forse più che concentrarsi sulla TAV, sarebbe di immediato vantaggio risolvere il problema dell'accessibilità internazionale del proprio areoporto, come peraltro stanno facendo altre città italiane, a partire da Bologna. In questo senso, auspichiamo che le trattative con Ryanair vadano a buon fine.
Non sappiamo però se queste siano integrative o sostitutive del bando low cost, più volte annunciato, che non vede ancora la luce. Può essere corretto avere deciso di percorrere altre strade, ma non risultano ancora chiare. E il nostro timore è che le risorse pubbliche vadano invece dirottate su Cai, che ha richiesto agli enti pubblici un sostegno.
Se la logica perseguita con Cai è quella della privatizzazione, ci chiediamo perchè soldi pubblici debbano sostenerla. Ben vengano le quattro nuove destinazioni da parte di Cai, ma altra cosa è una vera politica di sviluppo del low cost.
Tanto più che i recenti disservizi a Caselle sono da attribuire alla scelta di Cai di risparmiare sul personale e quindi sugli equipaggi disponibili, e non sono da attribuire a Sagat.
E a proposito di disservizi, forse è necessario una volta per tutte affrontare anche la questione del collegamento dell'areoporto alla città, che risulta ancora non particolarmente agevole.
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Dichiarazione di Stefano Lo Russo (Coordinatore Segreteria Regionale PD).
L’audizione di quest’oggi al Comune di Torino dei vertici Sagat ha messo chiaramente in evidenza, semmai ce ne fosse ancora bisogno, gli effetti del disinteresse che l’attuale Governo e la sua maggioranza di centro-destra nutrono nei confronti del Piemonte. Stanno venendo al pettine tutti i nodi della sciagurata operazione Cai-Alitalia che, oltre ad essere stata realizzata per favorire una cordata di imprenditori ‘amici’ del Governo scaricandone tutti i costi sui cittadini contribuenti, ora rischia di penalizzare Torino e il suo scalo, a vantaggio dell’asse Milano-Roma.
Non solo in occasione della trattativa tra Fiat e Opel l’assenza di Berlusconi e dei suoi Ministri è risultata imbarazzante, ma su tutte le questioni strategiche che riguardano il territorio piemontese (dalla Rai alle celebrazioni per l’Unità d’Italia fino ai fondi per le imprese alluvionate) il Governo si conferma nella migliore delle ipotesi distratto e gli esponenti locali del centro-destra totalmente inefficaci nel tutelare i nostri interessi.
Forse non è un caso che il Premier abbia disertato il Piemonte per la campagna elettorale e che l’unica volta in cui si è occupato di cose piemontesi l’abbia fatto minacciando (da Roma!) l’invio dell’esercito in Valle di Susa, calpestando con una sola dichiarazione anni di proficuo lavoro condotto dall’Osservatorio Tav e dagli enti locali.
Il Nord non può continuare ad essere penalizzato dalla debolezza infrastrutturale e il PD considera indispensabile la realizzazione di un sistema aeroportuale moderno ed efficiente, mettendo al centro dello sviluppo dell’area del Nord Ovest lo scalo di Torino Caselle, che non può continuare a subire gli effetti negativi delle scelte compiute a livello centrale.

[fonte: www.lastampa.it/caselle]

Il comunicato di FlyTorino da cui è scaturita l'audizione odierna:
http://www.flytorino.it/public/press_release/cs_baseLowCost_090529.pdf
 
Proteste da parte dei Capigruppo di PD e Sinistra Democratica, che hanno sottolineato come i nodi della porcata nazionale CAI stanno venendo al pettine, e si sono dichiarati contrari a qualsiasi tipo di sovvenzione pubblica

Ma cosa sta venendo al pettine???????
Ma perchè si devono sempre sparare cavolate immense quando un anno fa proprio loro non sapevano come gestire la situazione Alitalia???
Ora che è risolta trovano mille scuse per dire che è andata male!!
 
PAULECH. No, sostengono solo che, dopo tutti i soldi che abbiamo tirato fuori, ora Az ne vuole altri....
 
Ora che è risolta trovano mille scuse per dire che è andata male!!

Non stanno dicendo che è andata male! Stanno soltanto mostrando l'evidenza dei fatti e cercando di impedire che del denaro pubblico venga riversato su una azienda ormai privata!

Come fai a dire che è risolta la situaizone di una azienda dove i ritardi e le cancellazioni sono all'ordine del giorno ed il personale viene sottoposto a stress incredibili perchè l'organico è sotto dimensionato?
Poi facile risolvere la situazione con i soldi degli altri!
 
Ricca rassegna stampa quest'oggi sull'audizione di ieri, attenzione dei media alle stelle.

La Stampa: “Bene Colaninno ma meglio Ryanair”
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE TORINO/06/95392756.pdf

Repubblica: “Voli low cost, è braccio di ferro”
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE TORINO/06/95392681.pdf

Repubblica: “Ryanair: le condizioni per lo sbarco”
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE TORINO/06/95392738.pdf

Repubblica, intervista a Michele Coppola: “Contributi pubblici? Niente di scandaloso”
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE TORINO/06/95392705.pdf

Cronaca di torino: “Scontri ai vertici Sagat per la base Ryanair”
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE TORINO/06/95401670.pdf

Il Giornale: “Caselle-Ryanair, base low cost a Torino”
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE TORINO/06/95400991.pdf