Usa: in fiamme 777 British Airways sulla pista di Las Vegas BA2276


Il mensile aziendale Up to Speed ha dedicato un bell'articolo su G-VIIO, purtroppo senza molte foto. Non so esattamente come riportarlo interamente, per cui copio qualche stralcio, piu' qualche nota da parte mia prese sempre dalla stessa fonte.

Dall'articolo si evince che, lo stesso giorno dell'incendio, sono arrivati a Vegas il direttore tecnico di Long Haul per BA (che si trovava a Los Angeles), lo station manager di San Diego e, ovviamente, l'NTSB. Il giorno seguente,

A specialist team from BA Engineering Structures, Powerplant and Long-haul Casualty Maintenance arrived on the first flight from London the following day.
The aircraft was under NTSB control, with specialist investigation parties from the FAA, Boeing and General Electric – and the BA team – invited ‘guests’ on the site, providing technical expertise and supporting the removal of damaged parts as required by the investigation.

L'NTSB ha continuato la sua investigazione per sette giorni, dopodiché l'aereo e' stato ritornato a BA e Boeing.

“At this stage, Boeing carried out a complete nose-to-tail damage survey and we used their expertise to form the basis for our decision to recover the plane, [...] “The specialist team used a number of assessment methods, including what is known as non-destructive testing. They analysed the whole structure of the plane using specialist tests to reveal and map every part where heat damage had occurred.”

Questo video spiega, brevemente, cos'e' una NDT:


Alla fine, questa e' la lista della spesa:

together with the engine, five fuselage skin panels, a lower-wing skin panel and the inboard skin of the left pylon that supports the engine were the major items on the aircraft in need of replacing.

Boeing inizia il lavoro:

...Boeing to carry out the work and the manufacturer drafted in a specialist recovery team to install the new parts, using the same techniques they would use when building a new plane. “The Boeing Aicraft-on-Ground (AOG) recovery team has carried out large recovery operations before,” [...] “They are specialists who, when not doing recoveries, work in the factory building planes. Some of the engineers came from the component workshops and are familiar with how the plane, and individual parts, are built. They bring a phenomenal level of expertise.”

Il lavoro ha comportato qualche adattamento strutturale all'aeroporto:

Four short-haul stands were leased from the airport and the perimeter fence was moved to change the aircraft’s position to one outside the airfield operation. This allowed the engineers to access the plane outside the airport’s normal working hours and without clogging up its airside security checks. To create a mobile hangar, a large tent was erected that allowed the team to work without being exposed to the Nevada desert elements.

Sebbene il lavoro sia stato portato avanti da Boeing, non erano da soli:

The Boeing team worked 24 hours a day, seven days a week and were shadowed by a small team of engineers from the BA Long-haul Casualty unit at Heathrow. On site, their role was to support the Boeing team, observe critical tasks, oversee the work quality and learn by watching the Boeing team in action. With the recovery of the aircraft under way, the BA Engineering team turned its attention to parts unaffected by the incident. “Boeing was focused on damage recovery while we carried out the
scheduled maintenance, continuing airworthiness management and creating a specific package of work, which included tasks that took account of the aircraft being on the ground for an unexpected period of time,”

I lavori iniziarono l'11 gennaio. Dopo sei settimane...

On February 27, a little over six weeks after the recovery operation began, the aircraft took to the skies for an elective maintenance check flight. Piloted by BA Flight Operations Director [...] and [...], Chief Pilot Technical and [...] Flight Manager Technical, the plane took to the skies for testing. The process was similar to a new production aircraft delivery from Seattle, but with additional checks for the work done in Vegas. The plane performed flawlessly and was flown to Victorville, California as planned, where it was repainted in preparation for re-entering service.

Fatto il painting...

It then flew to Cardiff, Wales where a planned seven-day Category C check was completed on schedule at British Airways Maintenance Cardiff (BAMC).
In addition to the maintenance, specific technical reliability and cabin excellence work packages were added to the already challenging work package, to ensure that the plane met the highest possible customer expectations. Following its recovery, G-VIIO returned to commercial operation on March 24.

E questo e' quanto. Il responsabile per l'intera operazione e' il direttore tecnico di Long Haul Engineering, che tra l'altro e' anche main sponsor del progetto su cui lavoro al momento; qualche settimana fa, parlando di VIIO, ci aveva detto che, a dispetto dell'aspetto impressionante del danno, tutto era abbastanza superficiale. Ironicamente, con tutto il downtime che ha avuto, G-VIIO e' probabilmente l'aereo con meno ADD in tutta la flotta di British Airways.
 
Ultima modifica:
L'altra settimana ho rifatto il corso di Airmanship, dopo anni che m'era riuscito di evitarlo. Pur non essendo in alcun modo un navigante, ci hanno mostrato il video creato per sintetizzare le lessons learned derivanti dall'incidente di Vegas, cosa parecchio interessante e un gradito cambiamento dalla solita galleria degli errori che viene propinata a chi lavora in rampa (e a chi, come me, potrebbe - forse - seguire un progetto che ha a che vedere con la rampa).

Il video era una serie di interviste a tutto il crew, cabin e flight, in cui raccontavano le loro esperienze in quei pochi minuti tra l'inizio dell'emergenza e la fine dell'evacuazione. E' stato senza dubbio molto coinvolgente, e veramente emozionante. Vi metto di seguito i punti principali, o che piu' mi hanno colpito; a seguire un paio di cambiamenti alle procedure di bordo messe in atto dalla compagnia di concerto con la CAA.

  • Tutti gli AAVV - 10 - hanno sentito "il botto" del motore di sinistra. Al primo colpo tutti hanno pensato che fosse una ruota, ma poi ce n'e' stato un secondo, ancora - se possibile - piu' forte.
  • Solo due porte - 4L e 1R - sono state usate per l'evacuazione. Almeno altre due porte (4R e 1L, se non erro) vennero aperte ma non furono usate.
  • Una cosa molto interessante e' stata anche la descrizione dell'evento da parte dei piloti. Ne ha parlato pure il referto dell'NTSB: ne' il capitano ne' l'FO sapevano con esattezza cos'era successo. Sapevano di aver perso il motore di sinistra, e hanno abortito il decollo, iniziando la procedura per mettere in sicurezza l'aereo, ma non sapevano di avere la fusoliera, praticamente, in fiamme. L'intervento del terzo pilota - che e' entrato in cabina, facendosi largo tra la gente, ha visto i finestrini della cabina di Club vicino al motore che stavano squagliandosi, ed e' tornato dentro in cockpit e ha detto agli altri che dovevano evacuare. Una cosa che mi ha proprio colpito era quanto ridotta la situational awareness fosse divenuta. I crew dicevano di poter sentire, piuttosto che vedere, i colleghi alla porta al loro fianco, e il cockpit non aveva idea di cosa stesse succedendo gia' solo a meta' aereo.
  • La cosa piu' impressionante, per me, e' stata la descrizione dei passeggeri da parte degli AAVV. Tutti e dieci, nessuno escluso, hanno confermato che i passeggeri, soprattutto quelli nella zona interessata all'incendio, erano in piedi prima che l'aereo potesse fermarsi ed avevano solo un'idea: andarsene (come dargli torto, d'altronde). Uno del crew parlava di isteria collettiva, e credo avesse ragione. Una delle intervistate raccontava di come ha dovuto letteralmente difendere la porta da chi stava cercando di buttarla da parte per aprirla; altre, avendo aperto la loro porta, hanno deciso che la situazione non era sicura (come alla 4R, dove lo scivolo non era perfettamente gonfio e c'era carburante per terra). Hanno dovuto impedire a decine di persone di scendere, tutte estremamente impaurite. Tutti quelli che hanno 'difeso' la loro porta hanno detto "I could only see black outside" e, sentendo piuttosto che vedendo i colleghi, hanno indirizzato i pax alle due porte - 1R e 4L - da cui l'evacuazione ha effettivamente preso atto.
  • Una delle due porte aperte inizialmente era la 1L, la cui slide, pero', non si era gonfiata del tutto. La procedura standard, per BA, fino a quel momento era di aprire la porta e tirare anche il cordino extra, posizionato sul fondo dell'aereo. Nel fare questo la CSD ha dovuto effettivamente piegarsi, lasciando uno spazio aperto. Una delle passeggere l'ha letteralmente spinta fuori, nel vuoto, e se non fosse stata presa da un altro passeggero per il colletto della camicia sarebbe volata di sotto.

Dal punto di vista delle lessons learned, BA ha innanzitutto deciso di eliminare l'obbligo di tirare la linguetta secondaria di apertura degli scivoli, e ha introdotto dei nuovi step nella scaletta dei piloti quando si trovano a dover affrontare emergenze come queste, tra cui un messaggio speciale per gli AAVV per informarli di essere a) ancora in vita e in controllo dell'aereo e b) cercare di ridurre l'eventualita' di un'evacuazione spontanea con i motori ancora in funzione.
 
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Dal punto di vista delle lessons learned, BA ha innanzitutto deciso di eliminare l'obbligo di tirare la linguetta secondaria di apertura degli scivoli, e ha introdotto dei nuovi step nella scaletta dei piloti quando si trovano a dover affrontare emergenze come queste, tra cui un messaggio speciale per gli AAVV per informarli di essere a) ancora in vita e in controllo dell'aereo e b) cercare di ridurre l'eventualita' di un'evacuazione spontanea con i motori ancora in funzione.

Interessante contributo, ma mi permetto di soffermarmi su questo passaggio
E' strano che le procedure non lo prevedessero già, hai qualche dettaglio in più?
 
Grazie 13900.Mi sembra incredibile che in aerei che costano centinaia di milioni, non ci sia una serie di telecamere esterne sopra e sotto l'aereo per avere in tempo reale il quadro della situazione in caso di problemi.
 
Interessante contributo, ma mi permetto di soffermarmi su questo passaggio
E' strano che le procedure non lo prevedessero già, hai qualche dettaglio in più?

Quoto. E aggiungo che la CAA dovrebbe cercare di entrare nel dettaglio delle SOP delle varie compagnie da essa vigilate e "suggerire" le buone pratiche che rileva tra OM delle varie compagnie, anche alle altre.
Io personalmente rimasi esterrefatto quando sono entrato presso l'attuale compagnia per cui lavoro e constatai che i calcoli di prestazione al decollo venivano fatti da un solo laptop (EFB) invece che crosscheckate da ambo i piloti! Come in tutto il resto del mondo, aggiungo. Ci sono voluti svariati eincidenti sfiorati dovuti ad errori anche molto gravi, prima di adottare nuove procedure, vero TNT?
 
Grazie 13900, estremamente interessante.

Grazie 13900.Mi sembra incredibile che in aerei che costano centinaia di milioni, non ci sia una serie di telecamere esterne sopra e sotto l'aereo per avere in tempo reale il quadro della situazione in caso di problemi.

Alcuni aerei ne sono provvisti, esempio A380 in EK. Non conosco esattamente la copertura ma dovrebbero essere praticamente le stesse che sono poi collegate all'IFE.
 
Grazie 13900.Mi sembra incredibile che in aerei che costano centinaia di milioni, non ci sia una serie di telecamere esterne sopra e sotto l'aereo per avere in tempo reale il quadro della situazione in caso di problemi.

Escluso l'A380 di EK che menzionava Andrea, non credo ce ne siano in giro, cosí come non ci sono i "sensori di parcheggio". Perché sia cosí non lo so.

Interessante contributo, ma mi permetto di soffermarmi su questo passaggio
E' strano che le procedure non lo prevedessero già, hai qualche dettaglio in più?

Credo che non ce ne fosse una specifica per questo preciso tipo di evento (decollo abortito), e lo scopo é quello di evitare che l'evacuazione parta troppo presto. la comunicazione é per il crew di raggiungere le loro "stations" e di rimanere in standby.
 
Quoto. E aggiungo che la CAA dovrebbe cercare di entrare nel dettaglio delle SOP delle varie compagnie da essa vigilate e "suggerire" le buone pratiche che rileva tra OM delle varie compagnie, anche alle altre.
Io personalmente rimasi esterrefatto quando sono entrato presso l'attuale compagnia per cui lavoro e constatai che i calcoli di prestazione al decollo venivano fatti da un solo laptop (EFB) invece che crosscheckate da ambo i piloti! Come in tutto il resto del mondo, aggiungo. Ci sono voluti svariati eincidenti sfiorati dovuti ad errori anche molto gravi, prima di adottare nuove procedure, vero TNT?

Di recente la CAA m'é crollata. Ho implementato un progetto che ha comportato una modifica dell'MOE e rivisitazione di parecchie Work Instructions/SOPs; abbiamo mandato tutta la documentazione infarcita di strafalcioni (scritti da inglesi, eh) e la CAA ce li ha ritornati con ancor piú crimini contro la lingua. E fosse solo quello!
 
Escluso l'A380 di EK che menzionava Andrea, non credo ce ne siano in giro, cosí come non ci sono i "sensori di parcheggio". Perché sia cosí non lo so.



Credo che non ce ne fosse una specifica per questo preciso tipo di evento (decollo abortito), e lo scopo é quello di evitare che l'evacuazione parta troppo presto. la comunicazione é per il crew di raggiungere le loro "stations" e di rimanere in standby.
Nonostante le telecamere, il 380 EK ha recentemente tranciato l'ala di un 787...(faccina che ti guarda dicendo "ma de che stamo a parlà!)

Rimane comunque sempre in seno all'equipaggio di cabina di poter iniziare un'evaquazione di propria sponte in caso di fuoco e fumo (unmanageable), fusoliera spezzata, caduta in acqua (per quest'ultimo punto, normalmente non si attende nessun segnale dal cockpit).

Ti ringrazio anche io per il tuo continuo e professionale contributo a questo forum. ;-)
 
Nonostante le telecamere, il 380 EK ha recentemente tranciato l'ala di un 787...(faccina che ti guarda dicendo "ma de che stamo a parlà!)

Rimane comunque sempre in seno all'equipaggio di cabina di poter iniziare un'evaquazione di propria sponte in caso di fuoco e fumo (unmanageable), fusoliera spezzata, caduta in acqua (per quest'ultimo punto, normalmente non si attende nessun segnale dal cockpit).

Ti ringrazio anche io per il tuo continuo e professionale contributo a questo forum. ;-)

Qualche tempo fa si scherzava che potremmo brevettare dei sensori di parcheggio e taxiing da montare sul leading edge, ottimizzati particolarmente per la flotta 747 e per la rotta Londra-Jo'burg :D

Quoto il grassettato. Infatti, e mi rendo conto di essermi spiegato coi piedi, la lesson learned per BA e' che c'e' stato un momento di incertezza - durato una ventina di secondi massimo - in cui dal cockpit non erano giunte notizie in cabina. Questa comunicazione serve a spiegare ai CC che il flight deck crew e' vivo e vigile e sta lavorando affinche' l'evacuazione possa partire in condizioni di (relativa) sicurezza. E' pacifico che, se necessario, l'evac possa e debba partire spontaneamente, ma quello che la review ha trovato e' un'area 'grigia' in cui una evac spontanea avrebbe potuto creare piu' rischi che rimanere a bordo (tipo aprire una porta col motore ancora in funzione).

Grazie del complimento e altrettanto :-)

Ricordati una frase di My Fair Lady "..Her English is too good, he said, which clearly indicates that she is foreign..." (Faccina ironica)

Giusto! Pero' leggere "them operator's" in un documento officiale m'ha fatto accapponare la pelle.
 
Credo che non ce ne fosse una specifica per questo preciso tipo di evento (decollo abortito), e lo scopo é quello di evitare che l'evacuazione parta troppo presto. la comunicazione é per il crew di raggiungere le loro "stations" e di rimanere in standby.
Capito! Mi sembava strano perchè in tutte le compagnie dove ho lavorato c'era una cosa del genere
Una domanda: hanno avuto un avviso di engine fire?


Quoto. E aggiungo che la CAA dovrebbe cercare di entrare nel dettaglio delle SOP delle varie compagnie da essa vigilate e "suggerire" le buone pratiche che rileva tra OM delle varie compagnie, anche alle altre.
Io personalmente rimasi esterrefatto quando sono entrato presso l'attuale compagnia per cui lavoro e constatai che i calcoli di prestazione al decollo venivano fatti da un solo laptop (EFB) invece che crosscheckate da ambo i piloti! Come in tutto il resto del mondo, aggiungo. Ci sono voluti svariati eincidenti sfiorati dovuti ad errori anche molto gravi, prima di adottare nuove procedure, vero TNT?
Sappiamo che la CAA dovrebbe il molti casi guardare con più attenzione... ma in questo caso, più che alle procedure, dovrebbero prestare attenzione al software...
 
A proposito di telecamere, anche i 332 di AZ le hanno (sono 3 se non ricordo male), così come i 359 di AY. Non credo sia un'esclusiva della flotta di 380 di EK