USA e prescreening passeggeri


Nonno Salt

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4 Febbraio 2007
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Interessante articolo letto sulla rivista di divulgazione scientifica Sapere.

Negli USA è stato sviluppato un sistema di prescreening delle liste passeggeri che, sostanzialmente, incrocia i dati di alcuni importanti database, allo scopo di aumentare i livelli di sicurezza.

Dalla analisi approfondita di tale sistema si rileverebbe che:
- è costato una cosa spaventosa;
- fa acqua da tutte le parti;
- è completamente fuori legge dal punto di vista della riservatezza;
- è causa di incredibili disagi;
- per migliorarlo servirebbe un'altra montagna di dollari.

Ne sapete niente?
 
Interessante articolo letto sulla rivista di divulgazione scientifica Sapere.

Negli USA è stato sviluppato un sistema di prescreening delle liste passeggeri che, sostanzialmente, incrocia i dati di alcuni importanti database, allo scopo di aumentare i livelli di sicurezza.

Dalla analisi approfondita di tale sistema si rileverebbe che:
- è costato una cosa spaventosa;
- fa acqua da tutte le parti;
- è completamente fuori legge dal punto di vista della riservatezza;
- è causa di incredibili disagi;
- per migliorarlo servirebbe un'altra montagna di dollari.

Ne sapete niente?


Del sistema se ne era a conoscenza da qualche anno, infatti credo sia OBBLIGATORIO comunicare in anticipo i dati del passaporto ed ogni dato utile prima di partire proprio per questo controllo.

sul problema privacy non saprei.
Ormai ogni DB è pubblico....
 
Ma cosa vuol dire la privacy a riguardo...la stess aprocedura di ricevere i dati prima dell'arrivo la usa anche la spagna per i passeggeri provenienti da origini non schengen. Il che anche se io, italiano con passaporto italiano, mi reco in spagna dall'UK devo dare i dati della carta/passaporto prima di entrare nel paese. Non capisco però perchè tale procedura per la spagna viene usata solo per i voli aerei e non la pretende anche per i porti con navi originate da spazi non schengen.
 
Ultima modifica:
Ma cosa vuol dire la privacy a riguardo...la stess aprocedura di ricevere i dati prima dell'arrivo la usa anche la spagna per i passeggeri provenienti da origini non schengen. Il che anche se io, italiano con passaporto italiano, mi reco in spagna dall'UK devo dare i dati della carta/passaporto prima di entrare nel paese. Non capisco però perchè tale procedura per la spagna viene usata solo per i voli aerei e non la pretende anche per i porti con navi originate da spazi non schengen.

Scusa, ma perchè quoti me?
Cosa ho detto?
 
Interessante articolo letto sulla rivista di divulgazione scientifica Sapere.

Negli USA è stato sviluppato un sistema di prescreening delle liste passeggeri che, sostanzialmente, incrocia i dati di alcuni importanti database, allo scopo di aumentare i livelli di sicurezza.

Dalla analisi approfondita di tale sistema si rileverebbe che:
- è costato una cosa spaventosa;
- fa acqua da tutte le parti;
- è completamente fuori legge dal punto di vista della riservatezza;
- è causa di incredibili disagi;
- per migliorarlo servirebbe un'altra montagna di dollari.

Ne sapete niente?

Il sistema di prescreening da te citato rappresenta, fondamentalmente, la destinazione finale dei dati raccolti con la procedura APIS, oramai in uso da diverso tempo...
 
E' sicuramente una gran perdita di tempo e di soldi. L'ultima volta volo vce-jfk alle domande prima del check-in mi hanno chiesto se negli ultimi giorno avevo fatto riparare il cellulare. Da scemo ho risposto di si (lo avevo ritirato il giorno prima all'assistenza). Sono entrati tutti in paranoia. Alla fine mi hanno chiesto di non portarmi il cellulare. Temevano forse che qualcuno ci avesse messo dentro una bomba???? Se avessi risposto che non lo avevo fatto riparare invece non sarebbe successo nulla.
 
E' sicuramente una gran perdita di tempo e di soldi. L'ultima volta volo vce-jfk alle domande prima del check-in mi hanno chiesto se negli ultimi giorno avevo fatto riparare il cellulare. Da scemo ho risposto di si (lo avevo ritirato il giorno prima all'assistenza). Sono entrati tutti in paranoia. Alla fine mi hanno chiesto di non portarmi il cellulare. Temevano forse che qualcuno ci avesse messo dentro una bomba???? Se avessi risposto che non lo avevo fatto riparare invece non sarebbe successo nulla.

Io non l'avrei lasciato...ma scherziamo?
 
E' sicuramente una gran perdita di tempo e di soldi. L'ultima volta volo vce-jfk alle domande prima del check-in mi hanno chiesto se negli ultimi giorno avevo fatto riparare il cellulare. Da scemo ho risposto di si (lo avevo ritirato il giorno prima all'assistenza). Sono entrati tutti in paranoia. Alla fine mi hanno chiesto di non portarmi il cellulare. Temevano forse che qualcuno ci avesse messo dentro una bomba???? Se avessi risposto che non lo avevo fatto riparare invece non sarebbe successo nulla.

perchè immagino pensano che ogni buon riparatore di cellulari abbia un modulo dove annota accuratemente le prossime destinazioni aeree dei propri clienti e comportarsi di conseguenza...
Dopotutto sono sempre "loro" che ti chiedono se sei mai stato iscritto a certi partiti e se se ai stato condannato per droga e simili... e se durante la II Guerra Mondiale..ecc ecc..

E' uscito recentemente un articolo di stampa dove indicavano che le loro liste "nere" si arricchiscono di ca. 20.000 nomi a settimana e c'è pure stato il Sen Ted Kennedy...
 
Io sono a conoscenza dei casi di un ricercatore italiano sequestrato in aereoporto dalla polizia francese per oltre 24 ore, e di famiglie di turisti italiani per la cui liberazione è stata chiesta ed ottenuta -dalle autorità della ex iugoslavia- un riscatto di quasi 50mila euro.
Purtroppo non posso citare casi in cui siano coinvolti gli USA, maledizione a questa realtà che si ostina a non piegarsi ad alcune volontà.. complottiste.
 
perchè immagino pensano che ogni buon riparatore di cellulari abbia un modulo dove annota accuratemente le prossime destinazioni aeree dei propri clienti e comportarsi di conseguenza...
Dopotutto sono sempre "loro" che ti chiedono se sei mai stato iscritto a certi partiti e se se ai stato condannato per droga e simili... e se durante la II Guerra Mondiale..ecc ecc..

E' uscito recentemente un articolo di stampa dove indicavano che le loro liste "nere" si arricchiscono di ca. 20.000 nomi a settimana e c'è pure stato il Sen Ted Kennedy...


la piu' divertente e' quella che chiede se hai intenzione di svolgere atti criminosi negli stati uniti !!!!!!!!!!!!
 
la piu' divertente e' quella che chiede se hai intenzione di svolgere atti criminosi negli stati uniti !!!!!!!!!!!!

Fanno bene..perchè se gli rispondi di sì, almeno si sanno regolare e allertano un presidio di polizia e ambulanze per dimostrare efficienza del "dopo atto criminoso"...:)))
 
Io sono a conoscenza dei casi di un ricercatore italiano sequestrato in aereoporto dalla polizia francese per oltre 24 ore, e di famiglie di turisti italiani per la cui liberazione è stata chiesta ed ottenuta -dalle autorità della ex iugoslavia- un riscatto di quasi 50mila euro.
Purtroppo non posso citare casi in cui siano coinvolti gli USA, maledizione a questa realtà che si ostina a non piegarsi ad alcune volontà.. complottiste.

C'è stato un caso recente di un italiano "trattenuto" un paio di setimane: un po' sospetto perchè era andato negli USA 4-5 volte nell'ultimo anno (a trovare la ragazza).
Credo abbia denunciato anche il nostro Ministero degli Esteri per omissioni varie. E' stato sui giornali alcuni giorni fà
 
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Dalla analisi approfondita di tale sistema si rileverebbe che:
- è costato una cosa spaventosa;
- fa acqua da tutte le parti;
- è completamente fuori legge dal punto di vista della riservatezza;
- è causa di incredibili disagi;
- per migliorarlo servirebbe un'altra montagna di dollari.

Ne sapete niente?

Ma quando si parla di costi bisogna confrontare con la seconda migliore scelta. Questi signori fanno qualche proposta positiva o fanno il facile lavoro di criticare e giudicare sempre gli altri?
Pensate che ogni giorno i passeggeri spendono milliardi di dollari in controlli di sicurezza, un costo spaventoso, ma quale sarebbe l'alternativa? Azzerare i controlli, risparmiando, ma a sua volta dovremmo accettare altri Pan Am 103.

Io ogni volta che vado negli USA a trovare la mia famiglia non ho nessun problema con i controlli preliminari di passaporto e richiesta di indirizzo, perche capisco la ragione di fondo. Sono stato persino fermato per la secondary inspection due volte perdendo un sacco di tempo. Ma so di essere in regola quindi non ho niente di cui aver paura. Invece le persone non per bene certo che hanno da aver paura.
 
Io ogni volta che vado negli USA a trovare la mia famiglia non ho nessun problema con i controlli preliminari di passaporto e richiesta di indirizzo, perche capisco la ragione di fondo. Sono stato persino fermato per la secondary inspection due volte perdendo un sacco di tempo. Ma so di essere in regola quindi non ho niente di cui aver paura. Invece le persone non per bene certo che hanno da aver paura.

Il fatto è che la frequente arroganza dei funzionari dell'INS americano, unita al fatto che non tutti i pax possono avere nè un inglese colloquiale, è fatta ad arte per provocare il pax e metterlo alla prova.
Alla ricerca di chissà che o di una banale contraddizione.
Tanto che non è infrequente che apostrofino il viaggiatore un po' titubante o non chiar onelle sue spiegazioni (che tentano di dare logiche risposte a non logiche domande) con frasi tipo "mi sta facendo perdere 15 minuti del mio prezioso tempo".
Quindi anche le persone per bene e molto per bene possono avere delle indecisioni che non sono affatto stati di colpevolezza.

Non è questione di alternativa, ma di aver avviato un'operazione dai risultati piuttosto dubbi in merito alla sua efficacia, e di cui vi è comunque una certezza. Il fatturato salito in modo esponenziale per le aziende fornitrici di tali macchinari. E che erano in pronta consegna.
Visto che questi macchinari per stessa ammissione di chi li usa hanno scarsi margini di attendibilità, vuol dire che non siamo lontani dall'avere delle scatole vuote piene di lucine... (esagero volutamante).

e ora andando un po' OT vorrei evidenziare che in merito all'11/9 non ho mai capito come nello spazio di pochi giorni fossero già disponibili dei dossier spessi come volumi di pagine gialle metropolitane con tutti i movimenti registrati e ben raccolti degli autori.
Non c'era stato neppure il tempo per fotocopiare il tutto...eppure era tutto lì, documentato rapidissimamente.
 
Ma certo che capitano funzionari arroganti, ma resta da dimostrare che siano in maggior proporzione che in altri posti di lavoro statali. In ogni modo non discuto che ci siano degli aspetti da migliorare a cominciare con eliminare le solite carte inutili da compilare.
I passeggeri che non parlano inglese viene chiamato un traduttore, l'ultima volta ad Atlanta mi è capitato di sentire richiesta di traduttori in otto diverse lingue. Personalmente da dieci anni capitano sempre le stesse (logiche) domande: Cosa viene a fare? Chi ha pagato il suo biglietto? Quando tempo starà nel nostro paese? magari l'Unione Europea facesse le stesse cose...

Io penso che valutare le alternative sia chiave per risolvere i problemi. Altrimenti cosa si fa? Dopo 11/9 si sono trovati ad avere paura in casa loro, e quando uno si sente insicuro non vive in libertà. Hanno reagito così, spendendo anche miliardi perche l'america non deva più vivere nella paura.
 
e ora andando un po' OT vorrei evidenziare che in merito all'11/9 non ho mai capito come nello spazio di pochi giorni fossero già disponibili dei dossier spessi come volumi di pagine gialle metropolitane con tutti i movimenti registrati e ben raccolti degli autori.
Non c'era stato neppure il tempo per fotocopiare il tutto...eppure era tutto lì, documentato rapidissimamente.

Penso che questa tua ultima insinuazione risponda in modo esaustivo alla gran parte delle critiche espresse in questo 3ad. Il dato di fondo è un crescente antiamericanismo, al quale non si sanno dare contenuti granchè concreti tendendo a spaziare sui temi più generali. Un qualcosa di meramente ideologico secondo me, con poca sostanza nei contenuti e soprattutto nella conoscenza di un paese dove si e no la gran parte di noi è andata solo in vacanza per qualche giorno.
Secondo te è stato un complotto (perchè è questo quello che si evince dalla tua insinuazione)? Bene! Dimostraci come, dato che in 7 anni nessuno è riuscito a farlo, fornendo invece versioni che nulla hanno da invidiare alle scie chimiche.

Viene da ridere a leggere le domande sul foglio del visto (la domanda sul partito comunista non c'è più da anni)? A qualcuno è mai venuto in mente dopo il minuto di ironia di andare ad indagare se ci siano delle ragioni per svilupparle in tal modo? Una anche veloce consultazione di internet fornirebbe risposte abbastanza ampie. Ma si sa, siamo tutti cardiochirurghi col paziente in sala operatoria, e non abbaimo tempo da perdere nel documentarci!

La gran parte delle persone si straccia le vesti per la lettura delle impronte digitali e della retina negli USA, mentre torna compiaciuta dalla vacanza a Cuba o a Caracas. Lì si che non ci controllano la retina, come nelle grandi democrazie!
 
Penso che questa tua ultima insinuazione risponda in modo esaustivo alla gran parte delle critiche espresse in questo 3ad. Il dato di fondo è un crescente antiamericanismo, al quale non si sanno dare contenuti granchè concreti tendendo a spaziare sui temi più generali. Un qualcosa di meramente ideologico secondo me, con poca sostanza nei contenuti e soprattutto nella conoscenza di un paese dove si e no la gran parte di noi è andata solo in vacanza per qualche giorno.
Secondo te è stato un complotto (perchè è questo quello che si evince dalla tua insinuazione)? Bene! Dimostraci come, dato che in 7 anni nessuno è riuscito a farlo, fornendo invece versioni che nulla hanno da invidiare alle scie chimiche.

Viene da ridere a leggere le domande sul foglio del visto (la domanda sul partito comunista non c'è più da anni)? A qualcuno è mai venuto in mente dopo il minuto di ironia di andare ad indagare se ci siano delle ragioni per svilupparle in tal modo? Una anche veloce consultazione di internet fornirebbe risposte abbastanza ampie. Ma si sa, siamo tutti cardiochirurghi col paziente in sala operatoria, e non abbaimo tempo da perdere nel documentarci!

La gran parte delle persone si straccia le vesti per la lettura delle impronte digitali e della retina negli USA, mentre torna compiaciuta dalla vacanza a Cuba o a Caracas. Lì si che non ci controllano la retina, come nelle grandi democrazie!
utilizzare il controllo della retina e delle impronte, controllare scrupolosamente i passaporti all'arrivo e registrarne tutti i passaggi non è un dramma. Anzi venisse fatto anche il Italia forse avremmo meno problemi. Qui quello che si critica è la sceneggiata dell'intervista pre imbarco. Visto che il mio passaporto è rilasciato da un paese democratico e che mi reco in uno che si definisce altrettanto non vedo l'esigenza di chiedermi se trasporto una bomba in valigia e perchè ci vado. In fondo vado solo per portargli soldi (e credimi ormai ne hanno più bisogno di noi europei). Mi pare anche ovvio che chi deciderà di portargli una bomba nucleare sceglierà altri metodi. Altrettanto offensivo è il totale menefreghismo verso chi dagli USA se ne va. Quando te ne riparti per tornare in Europa non passi più nemmeno il controllo passaporti (come invece accade in qualsiasi paese civile). L'operatore del gate ti ritira la carta verde ed arrivederci a tutti. Questo perlomeno quanto accade al terminal Delta del JFK che nella situazione in cui si trova (piove pure dentro) rispecchia perfettamente lo stato dell'america di oggi: una finta super-potenza.
 
La "farsa" dei controlli risponde ad una precisa specifica della Homeland Security. Ad ogni passeggero viene specificamente chiesto un certo set di informazioni (non certo se trasporta una bomba, questo non l'hanno mai chiesto a me) come quelle relative alla certezza del fatto che il bagaglio sia stato da noi e solo noi controllato a chiuso, e la certezza che non siano contenuti oggetti pericolosi. L'utilità di questa - ed altre - domanda risiede nel fatto di ritenerti corresponsabile in caso di eventi imprevisti, per i quali è richiesta dalla legge una tua specifica forma di collaborazione. Così come le domande sui crimini possono dare la possibilità di arrestarti per falsa testimonianza nel caso in cui tu venga individuato sul territorio federale. Se tu hai risposto negativamente alle domande ed invece viene accertato che sei ricercato per quei crimini - e soprattutto nel caso in cui questi non siano direttamente perseguibili in uno degli Stati dell'Unione - le autorità hanno un'arma in più per evitare di lasciarti a spasso.
Con questo sistema venne arrestato all'epoca Al Capone, che da buon mafioso si era creato mille alibi e coperture, ma venne incastrato per falsa testimonianza sulle tasse.

Sul fatto del mancato controllo all'uscita, mi sembra evidente che non si tratti di menefreghismo ma, anzi di una procedura assai snella e veloce che prevede il trasferimento del controllo sul front desk. E' quindi molto più snella nella procedura, e veloce (se avessero fatto il contrario ci sarebbero state lamentele lo stesso, ne sono sicuro), restando invece ben accurata nello screening dei bagagli.

Non entro invece nel merito sulla stato dell'economia USA. Ognuno ha le sue idee e teorie, e io ci metterei un paio di firme per avere la loro.