Tanto per essere pignolo, le EU OPS riportano sempre Wet Lease, ACMI è più gergale anche se alla fine viene usato nei contratti...Ufficialmente si chiama Wet Lease...
Mea culpa, allora!
Tanto per essere pignolo, le EU OPS riportano sempre Wet Lease, ACMI è più gergale anche se alla fine viene usato nei contratti...Ufficialmente si chiama Wet Lease...
kanadams... a me non è difficile credere (e per fortuna che è cosi) che il "potere" e la struttura permetta tutto questo a AirCanada o altre "big"... 300 aerei.. 240 destinazioni...
Una Mistral, una Myair, una xxxxxxxx..... forse possono avere qualche problema in piu a strutturarsi cosi...
io "qualche problema in piu' a strutturarsi" lo leggo come "certi tipi di realta sono difficili da "copiare" per alcune aziende"...
Non puoi paragonare la struttura di vendita e assitenza del gruppo General Motors a quella della DR5...
Tecnicamente e giuridicamente non c'è nessuna differenza tra major e piccola realtà.questo no..ma i casi sono due
O
le majors come nel caso citato di Air Canada hanno una o due marce in più e operano molto al di sopra degli standard dell'industria e, guarda caso, quell loro livello operativo è quanto si aspetta il pax medio, visto l'indice di soddisfazione manifestato qui (e non solo qui) e che è anche un indice di aspettativa.
e quindi le medie-piccole, Myair o GJ, per la pura esemplificazione, operano nello standard minimo delle'industria, che però non è visto come indice minimo di soddisfazione del cliente.
OPPURE
il livello di Air Canada (usata come esemplificazione) è normale, standard per l'industria che sa di dover rispondere in un certo modo "minimo" al cliente e di conseguenza le altre...sono sotto quel limite e livello.
QUINDI
il loro modo di strutturarsi per la gestione dei problemi non è adeguato (non dico che siano una ranca di imbecilli e scansafatiche! si badi bene)
Se ho un bus cittadino e posso andare da Milano a Bari con lo stesso, caricando solo quanti posti a sedere ci sono..tutti viagigano seduti, quindi.
Ma non posso dire di essere strutturato per i trasporti in pulmann sulle lunghe distanze come uno che ha i pulmann con comodi sediloi,l reclinabili, toilette a bordo e 2 schermi tv...
Infine, si ripete spesso che la manutenzione è adeguata, la sicurezza è ad altissimi livelli, seconda a nessuno (battuta: tutti primi della classe...ma per eser primi serve anche che ci siano dei secondi e dei terzi, altrimenti non si è primi rispetto al nulla dietro di te), non si pregiudica la sicurezza a favore del volo a tutti costi ecc ecc
Tutte sante parole e obiettivamente gli aerei non cadono (troppo, il che è già un sollievo, un successo,, ma anche un minimo che ci si aspetta!)
e va bene!
Ma com'è che pur facendo manutenzione C check D check Z check dove li fanno le majors, avere tecnici qualificati con AAAAAAAAA (invento una super qualifica), solo certe compagnie hanno questi alti tassi di rotture (non pericolose, per carità!), di "inconvenienti tecnici" ecc ecc. e che lasciano a terra glia erei e i passeggeri spesso e (mal)volentieri?
Qualcosa di differenza ci dovrà pur essere, vero?
solo certe compagnie hanno questi alti tassi di rotture (non pericolose, per carità!), di "inconvenienti tecnici" ecc ecc. e che lasciano a terra glia erei e i passeggeri spesso e (mal)volentieri?
Riprotezione sul primo volo utile? Molto "splendida" come soluzione: tutto il personale di terra ne sarebbe deliziato, ne sono convinto, insieme con i passeggeri; non sono sicuro che il CFO la vedrebbe nello stesso modo.
ma quanti posti deve avere liberi il primo volo utile?Dunque confermi che è questione di volontà: l'azienda non vuole riproteggere per motivi economici, non è impossibilitata per motivi logistichi.
ma quanti posti deve avere liberi il primo volo utile?
ah mò ho capito cosa genera il casino: "attenzione, stiamo riproteggendo sul primo volo utile. diteci voi chi dei 157 sarà quello che vuole partire".Mai nemmeno un posto per un passeggero?
ah mò ho capito cosa genera il casino: "attenzione, stiamo riproteggendo sul primo volo utile. diteci voi chi dei 157 sarà quello che vuole partire".
E se invece di BA si fosse trattato delle stesse riprotezioni fatte da una XYZ qualunque, e la gente si fosse inalberata, cosa diresti oggi? "eeehh con BA è tutta 'natra cosa...".Mi è capitato di essere fra i primi a essere riprotetto a seguito di un annullamento di BA (un 767 sulla LHR-FCO). Nell'estate 2005, per un guasto a un centro radar, avevano annullato diverse decine di voli a LHR. Io fui uno dei pochi a finire sul primo volo successivo disponibile (un A319 con pochi posti liberi), molti degli altri passeggeri per Roma dovettero accontentarsi di un volo in serata con AZ, molti altri addirittura partirono il giorno dopo. Nessuno mi ha linciato. Nessuno ha linciato il personale BA. Peraltro era finito da poco uno sciopero del personale del catering a LHR, per cui molti dei voli erano anche a secco di generi alimentari (ma la cosa era stata gestita molto bene, devo dire).
... cosi' la discussione rischia di sfilacciarsi.E se invece di BA si fosse trattato delle stesse riprotezioni fatte da una XYZ qualunque, e la gente si fosse inalberata, cosa diresti oggi? "eeehh con BA è tutta 'natra cosa...".
ammetterai che riproteggere su una Londra/Roma per BA è più semplice che su una Milano/Bari, per una piccolina qualsiasi, o da Malindi o Timbuctù per quasi tutti, no?... cosi' la discussione rischia di sfilacciarsi.![]()
si. ma non cambia la sostanza sulla quale giriamo attorno senza fermarci.ammetterai che riproteggere su una Londra/Roma per BA è più semplice che su una Milano/Bari, per una piccolina qualsiasi, o da Malindi o Timbuctù per quasi tutti, no?
ammetterai che riproteggere su una Londra/Roma per BA è più semplice che su una Milano/Bari, per una piccolina qualsiasi, o da Malindi o Timbuctù per quasi tutti, no?
non riesco a spiegarmi il motivo della difficolta´che si riscontra a convergere su un principio cosi´ "semplice" come quello contenuto nell´ultimo capoverso.LHR-FCO in un pomeriggio/sera in cui l'operatività a LHR fu compromessa di almeno il 40% non è poi così semplice. Malindi-Bujumpura sarebbe un riavviamento decisamente più difficile. Milano-Bari non mi pare un'impresa campale.
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Il punto è che 72 ore sono un notevole ritardo: il guasto è un evento di forza maggiore, il fatto che la linea aerea cerchi la soluzione più economica anziché la più celere e non assolva al proprio obbligo di informare i passeggeri è piuttosto difficile da giustificare.
non riesco a spiegarmi il motivo della difficolta´che si riscontra a convergere su un principio cosi´ "semplice" come quello contenuto nell´ultimo capoverso.
Questo è indubbio e conferma che, volente o nolente, non fosse altro che per dimensione e diffusione, gestiscono queste cose quasi con noncuranza.Non so se sia vero che gli aerei si guastano più spesso. Sicuramente se ne sente parlare molto più spesso. E forse una percentuale più alta di guasti c'è. Ma io sospetto che il problema sia un altro: non si sente parlare dei guasti di LH, BA, AF perché un guasto, per loro, ha spesso conseguenze poco critiche per i passeggeri fra riprotezioni e macchine di back-up.
Il problema, immagino, è che le conseguenze di un guasto per una linea aerea piccola sono maggiori e finiscono per avere anche ribalta mediatica.
Quando LH mi ha annullato un volo serale con un 333 nuovissimo, ho preso il primo volo del giorno dopo di SQ. Nessuno ne ha sentito parlare. Quando con AC, nel caso che ho già descritto, il volo è stato dirottato per un guasto, la vicenda non è stata degna di notizia. Lo stesso vale per altri voli annullati o ritardati per guasti tecnici con le major. In aeroporto, a volte, si vedono: al TG mai. Perché non ci vogliono mai tre giorni a riavviare i passeggeri alla destinazione finale.
Dunque confermi che è questione di volontà: l'azienda non vuole riproteggere per motivi economici, non è impossibilitata per motivi logistichi.