Un po' di chiarezza sulla riprotezione dei passeggeri


'Azz Vipero... non sarai mica uno di quelli che stampava direttamente le mail dagli uffici operativi per le autorizzazioni ai pasti!!! Cosi poi i pax avevano sto bel foglio con i numeri dell'operativo nella firma e cominciavano a chiamare in operativo intasando le linee e impedendoci di lavorare!!!

Non penso tu sia uno di quelli..... ma è successo...
no, per fortuna no.

ma qualche volta avrei messo volentieri qualche numero di telefono che so io... ;)
 
Allora, senza polemica, la stragrande maggioranza delle persone non ha idea delle tempistiche che comportano una riprotezione in caso di avaria all'aeromobile:
Prendiamo il caso X Aeromobile rotto fuori base durante il week-end periodo di rientro dalle feste.
Il CPT chiama l’operativo (o ufficio Dispatch) comunicando l’avaria dell’aeromobile, secondo lui e’ un no-go. Per verificare il problema bisogna mandare un tecnico certificato sottobordo l’aeromobile. Nel caso di un Airbus o di un Boing e’ abbastanza facile trovarlo per un CRJ inizia a diventare piu’ complicato. Facciamo finta che lo troviamo nel giro di 30 minuti (e sono veramente ottimista) la compagnia x deve autorizzare il tecnico della compagnia y a metterci le mani.

Fin qui tutto bene.

Naturalmente il tutto deve essere fatto dai capoccia delle rispettive compagnie che non lavorano il week-end.

I capoccia dell'azienda nella quale lavoro io - operativa 24 su 24 tutto l'anno in un settore dove se si rompe un server si possono perdere migliaia di dollari al minuto - sono disponibili durante il weekend in caso di emergenza per approvazioni e/o firme. Quando non sono disponibili c'è sempre un processo che consente a chi tipicamente non ha la responsabilità ultima di prendere decisioni nei casi improrogabili. Siccome le linee aeree sono pienamente operative nei fine settimana, mi sembra improponibile e ingiustificabile l'esistenza di processi che dipendano da persone non reperibili.

Facciamo finta che nel giro di un ora abbiamo tutti i pezzi di carta e il tecnico inizia a lavorare sull’a/m. Facciamo finta che nel giro di un ora il tecnico sentenzia che l’a/m e’ definitivamente morto. Sono passate gia’ 2 ore e mezza solo per confermare che l’aereo e’ AOG (Aircraft on Ground). Nel frattempo si sono mandate le autorizazioni al refresh per i pax (che parte appena si confermano le 2 ore di ritardo) e si e’ data un stimata partenza dopo 3 ore. Spesso e volentieri l’informazione per dare da mangiare ai passeggeri si perde per strada (sopratutto per i grandi aeroporti) in quanto l’operativo della compagnia deve mandare le autorizazioni e tutto il resto all’operativo dell’aeroporto che a sua volta deve rigirarlo all’aerea partenze.

Le informazioni si perdono per strada se si gestiscono male. Se un flusso di informazioni è gestito bene le info non si perdono. Siccome il guasto di un aereo è imprevisto, ma il fatto che talvolta gli aerei si guastino è prevedibile, strutturare un processo di informazione efficiente non è roba da premi nobel. Il processo sarà più o meno sempre il solito, non è che ogni volta si debba reinventare tutta la procedura e testarla.

Bene ora bisogna trovare il modo di riproteggere i pax. Prima cosa si cerca di trovare repro con aerei propi. Si cerca ricicciando gli schedulati (facendo diventare un ritardo indefinito un ritardo di 5/6 ore sull’aereo incriminato e spalmare il resto sulle altre macchine) di portare a casa la situazione. L’uffico dispatch butta giu’ un possibile operativo (tenendo conto anche delle chiusure notturne dei vari aeroporti), lo passa all’ufficio turni (che deve verificare che tutti gli equipaggi rimangano entro i limiti di servizio) e all’ufficio tecnico (che deve verificare che i vari check giornalieri degli a/m non scadano con gli aerei in giro per il mondo).

L'ufficio dispatch fa la sua parte, ma poi i dati vengono incrociano manualmente? Non esistono applicazioni in grado di incrociare un paio di dati mantenuti in uno/due database? Con la tecnologia di oggi non credo che l'ufficio turni e quello tecnico debbano sfogliare migliaia di pagine. Semmai il problema sarebbe comprensibile nel caso ci sia da contattare le riserve, o se non vi sono equipaggi di riserva rimasti disponibili. Ma i controlli incrociati dovrebbero essere fattibili premendo un tasto.

Nel frattempo i pax smontano l’aeroporto perche’ vogliono tornare a casa immediatamente. Se non diamo informazioni i pax si incazzano , se si danno informazioni sbagliate si incazzano il doppio e si rischia di „confondere“ gli scali (che ricevuta la green light dalla compagnia dovranno riorganizzare tutto). Personalemnte preferivo non dare informazioni sbagliate avvisando lo scalo di darci tempo per trovare una soluzione.

I passeggeri smontano l'aeroporto perché nessuno dice loro niente. Mille volta mi sono capitati voli annullati, ritardati, dirottati: le uniche volte che fra i passeggeri (compreso il sottoscritto, a volte) ho riscontrato rabbia anziché rassegnazione è stato quando c'è stata grave mancanza di informazione. Quando un mio cliente è condizionato da un problema nostro io lo chiamo subito, gli rispondo subito, lo informo subito. Altrimenti rischio che se ne vada da un altro fornitore. 10 minuti investiti per informare bene i passeggeri della situazione e della sua fluidità e incertezza sarebbero ampiamente sufficienti a placare gli animi (salvo nei casi di certi elementi socialmente e civilmente irrecuperabili).

Moltiplicate quanto ho detto per tutti gli scali interessati dall’ AOG. E si e’ persa un altra ora solo per fare il nuovo piano e farlo autorizzare dai vari dipartimenti.Poi bisogna rifare i piani di volo, mandare i refresh e i pranzi avvisare tutti gli scali mandando l’operativo aggiornato. E diciamo che la giornataccia sei riuscito a portarla a casa magari con 7/8 ore di ritardo sul volo incriminato e 2/3 ore sugli altri voli. Se sei stato bravo e hai avuto fortuna che tutto e’ filato liscio e magari riparano l’a/m sei riuscito a fare tutto senza intaccare il giorno dopo.
Se per un qualsiasi motivo l’auto-riprtotezione non si puo’ fare bisogna cercare di rproteggere con altri vettori. Questa scelta non viene mai presa come prima soluzione non per un motivo economico (come la stragrande maggioranza delle persone pensa) ma perche’e’ veramente difficile mettere in piedi questo tipo di piano: bisogna vedere se le altre compagnie operano la tratta interessata,

ci vuole mezzo minuto a scoprire quale linee aeree operano da un certo scalo per una certa destinazione - non-stop o con scalo.

se no bisogna vedere dagli a/p a portata di bus, se trovi qualcuno devi vedere se hanno posto (e nel periodo di rientri e’ quasi impossibile), poi devi vedere se ci cedono i posti, poi bisogna vedere come vogliono essere pagati (alcuni vogliono la carta di credito fisicamente), devi vedere se puoi riproteggere i pax dall’altra parte (non puoi mettere a posto l’andata e non il ritorno). E sopratutto devi essere sicuro di riproteggere tutti i pax in quanto non puoi andare al gate e dire tu si tu no tu si tu no, o quasi tutti o nessuno (se si dovessere presentare un occasione del genere si da sempre la precedenza a donne,bambini,malati e nuclei famigliari).

Non è che tutti i mesi vengano inventati nuovi mezzi di pagamento. Bonifico, carta di credito, che altro c'è? Non mi sembrano mille variabili da prendere in considerazione. Se io voglio prenotare un volo ci metto cinque/dieci minuti con Expedia. 200 passeggeri sono tanti, ma i GDS servono anche a questo.Ci saranno un bel po' di scartoffie (cartacee o digitali) da compilare per i pagamenti, ma anche qui direi che i processi saranno sempre più o meno i soliti. Non credo sia impossibile programmare una procedura da adottare in queste situazioni.

Ultima soluzione e’ cercare un aereo di una altro vettore italiano o estero. Non sto a divagare su tutte le decine di cose che bisogna fare per poterlo fare, ma se sei veramente ma veramente fortunato dal momento in cui trovi l’aereo al momento in cui l’aereo puo’ partire per posizionarsi ci vogliono dalle 3 alle 4 ore. Naturalmente nei periodi festivi e’ piu’ facile trovare una mosca bianca poggiata sopra un quadrifoglio piuttosto di trovare una macchina disponibile con la capacita’ dei posti che ti serve (sia in Italia che in Europa).
Quanto sopra nelle compagnie medio/piccole viene gestito da 2-3 persone che spesso e volentieri si sbattono per 13/14 ore di fila non avendo manco il tempo di andare in bagno (figurarsi mangiare), e dovendo comunque mandare avanti gli altri a/m che non hanno probelemi.

D'accordissimo su questa parte. Un aereo sostitutivo non si trova con facilità. Il fatto che vi siano 2-3 persone a gestire una crisi non è propriamente un'attenuante (se dicessi io una cosa del genere a un cliente quello mi risponderebbe che se ne va da chi ha 4-5 persone per risolvere gli imprevisti). E' sicuramente un problema per le 2-3 persone, però, che devono gestirsi la crisi.

In linea di massima mi sembra che questa descrizione sia un po' troppo apologetica. Come ho scritto, un'azienda deve avere processi efficienti per gestire queste situazioni. Sicuramente ciascuna situazione avrà le sue particolarità, ma un metodo generale ci deve essere, deve essere testato (Eurofly ha avuto molte occasioni di far pratica negli ultimi anni). E' impossibile prevedere quando un aereo si romperà, ma che un aereo si romperà è una certezza. Dunque bisogna essere preparati. Se i processi sono macchinosi, bisogna capire se sia per necessità (per fare una verifica tecnica su un aereo ci vuole tempo ed è bene non mettere fretta) o per inefficienza.
 
nibbio 4 president!
grazie della spiegazione veramente interessante...

ps: ho capito tutti i problemi che avete...ma il pasto caldo quando me lo date?:D
 
Domanda:
solo nel caso dei charter verso destinazioni poco "agevoli" sarebbe possibile in fase di pianificazione del volo pensare anche a come risolvere un eventuale stop dell'a/m?
come nel piano di volo si ipotizza che l'apt di destinazione non sia disponibile o raggiungibile e si stabiliscono i vari alternati così si potrebbe pensare anche a "come facciamo se l'aereo ci si pianta a timbuctu?"
 
Fin qui tutto bene

Quello che dici tu è teoricamente tutto corretto.
C'è solo una piccola annotazione da fare: tutte quelle azioni vanno intraprese nel miglior modo possibile, nella maniera più economica e meno stressante per i passeggeri contemporaneamente, con la massima sinergia tra i vari settori e, sopratutto, le decisioni vanno prese possibilmente in meno di mezzo minuto perchè il minuto successivo potrebbe già essere vitale per evadere altre mansioni e in questo ambiente il tempo è d'oro.
 
In linea di massima mi sembra che questa descrizione sia un po' troppo apologetica.
Quoto, come il resto del post. D'altronde che i disagi di Myair ai passeggeri siano molto maggiori degli altri vettori, che in caso di problemi affrontano le stesse difficoltà di Nibbio e colleghi, non è né percezione superficiale né frutto di un complotto mediatico.
 
Ultima modifica:
Fin qui tutto bene.



I capoccia dell'azienda nella quale lavoro io - operativa 24 su 24 tutto l'anno in un settore dove se si rompe un server si possono perdere migliaia di dollari al minuto - sono disponibili durante il weekend in caso di emergenza per approvazioni e/o firme. Quando non sono disponibili c'è sempre un processo che consente a chi tipicamente non ha la responsabilità ultima di prendere decisioni nei casi improrogabili. Siccome le linee aeree sono pienamente operative nei fine settimana, mi sembra improponibile e ingiustificabile l'esistenza di processi che dipendano da persone non reperibili.



Le informazioni si perdono per strada se si gestiscono male. Se un flusso di informazioni è gestito bene le info non si perdono. Siccome il guasto di un aereo è imprevisto, ma il fatto che talvolta gli aerei si guastino è prevedibile, strutturare un processo di informazione efficiente non è roba da premi nobel. Il processo sarà più o meno sempre il solito, non è che ogni volta si debba reinventare tutta la procedura e testarla.



L'ufficio dispatch fa la sua parte, ma poi i dati vengono incrociano manualmente? Non esistono applicazioni in grado di incrociare un paio di dati mantenuti in uno/due database? Con la tecnologia di oggi non credo che l'ufficio turni e quello tecnico debbano sfogliare migliaia di pagine. Semmai il problema sarebbe comprensibile nel caso ci sia da contattare le riserve, o se non vi sono equipaggi di riserva rimasti disponibili. Ma i controlli incrociati dovrebbero essere fattibili premendo un tasto.



I passeggeri smontano l'aeroporto perché nessuno dice loro niente. Mille volta mi sono capitati voli annullati, ritardati, dirottati: le uniche volte che fra i passeggeri (compreso il sottoscritto, a volte) ho riscontrato rabbia anziché rassegnazione è stato quando c'è stata grave mancanza di informazione. Quando un mio cliente è condizionato da un problema nostro io lo chiamo subito, gli rispondo subito, lo informo subito. Altrimenti rischio che se ne vada da un altro fornitore. 10 minuti investiti per informare bene i passeggeri della situazione e della sua fluidità e incertezza sarebbero ampiamente sufficienti a placare gli animi (salvo nei casi di certi elementi socialmente e civilmente irrecuperabili).



ci vuole mezzo minuto a scoprire quale linee aeree operano da un certo scalo per una certa destinazione - non-stop o con scalo.



Non è che tutti i mesi vengano inventati nuovi mezzi di pagamento. Bonifico, carta di credito, che altro c'è? Non mi sembrano mille variabili da prendere in considerazione. Se io voglio prenotare un volo ci metto cinque/dieci minuti con Expedia. 200 passeggeri sono tanti, ma i GDS servono anche a questo.Ci saranno un bel po' di scartoffie (cartacee o digitali) da compilare per i pagamenti, ma anche qui direi che i processi saranno sempre più o meno i soliti. Non credo sia impossibile programmare una procedura da adottare in queste situazioni.



D'accordissimo su questa parte. Un aereo sostitutivo non si trova con facilità. Il fatto che vi siano 2-3 persone a gestire una crisi non è propriamente un'attenuante (se dicessi io una cosa del genere a un cliente quello mi risponderebbe che se ne va da chi ha 4-5 persone per risolvere gli imprevisti). E' sicuramente un problema per le 2-3 persone, però, che devono gestirsi la crisi.

In linea di massima mi sembra che questa descrizione sia un po' troppo apologetica. Come ho scritto, un'azienda deve avere processi efficienti per gestire queste situazioni. Sicuramente ciascuna situazione avrà le sue particolarità, ma un metodo generale ci deve essere, deve essere testato (Eurofly ha avuto molte occasioni di far pratica negli ultimi anni). E' impossibile prevedere quando un aereo si romperà, ma che un aereo si romperà è una certezza. Dunque bisogna essere preparati. Se i processi sono macchinosi, bisogna capire se sia per necessità (per fare una verifica tecnica su un aereo ci vuole tempo ed è bene non mettere fretta) o per inefficienza.

Queste sono le procedure che hanno la maggior parte di compagnie piccole,e' ovvio che chi ha 10 aerei non ha le stesse procedure e gli stessi mezzi di chi ne ha 20. Quello che ho descritto e' un caso "da manuale" in quanto nella realta' ci sono altre 2000 cose da tenere in considerazione. E fino adesso l'unica compagnia che ho visto utilizzare un sistema che "suggerisce" come far girare le macchine in caso di ritardo l'ho visto solo all'american Eagles (parte City liner di american airlines con piu' o meno 300 aerei!).Per quanto riguarda la reperibilita' il fatto di perdere un ora per avere le scartoffie non e' imputabile solo alla compagnia, in quanto chi e' reperibile manda la carta firmata anche da casa nel giro di 10/15 minuti bisogna vedere in quanto tempo l'altro risponde.Ma comunque capisco che puo' essere difficile da capire per chi non lavora nel campo aeronautico!
 
Domanda:
come nel piano di volo si ipotizza che l'apt di destinazione non sia disponibile o raggiungibile e si stabiliscono i vari alternati così si potrebbe pensare anche a "come facciamo se l'aereo ci si pianta a timbuctu?"

Sia quando ci sono charter ad hoc che catene di charter ogni dipartimento controlla quando di competenza..

Operativo/uff navigazione : morfologia dell'aeroporto, tabelle di pista, ecc
Uff. Tecnico : eventuali maintenance center/ altre compagnie con stesse macchine che operano in loco
Uff. Ground/Uff. Fuel : se serve carburante, questo è disponibile? abbiamo contratti? possiamo usare le fuel card? serve avvisare con un certo preavviso? se si quanto?

EccEcc..

Quello che dici tu è teoricamente tutto corretto.
C'è solo una piccola annotazione da fare: tutte quelle azioni vanno intraprese nel miglior modo possibile, nella maniera più economica e meno stressante per i passeggeri contemporaneamente, con la massima sinergia tra i vari settori e, sopratutto, le decisioni vanno prese possibilmente in meno di mezzo minuto perchè il minuto successivo potrebbe già essere vitale per evadere altre mansioni e in questo ambiente il tempo è d'oro.

quoto.
Tra la teoria e la pratica c'è di mezzo.... uff... non saprei cosa puo rendere il paragone...
 
certo, Ma ogni settore ha le sue problematiche specifiche.

e all'interno di ogni settore esistono altri mille "sotto-casi"...

La logistica ha i suoi casi settoriali. Ma la logica è universale.
- Faccio fatica ad accettare le rivendicazioni in base alle quali - nell'era delle email e dei blackberry - la reperibilità di un capoccia viene definita problematica.
- Faccio fatica a comprendere, nell'era di internet, di Expedia, di ITA software, la difficoltà di scoprire quali linee aeree possano essere candidate a una riprotezione.
- Anche se fosse impossibile scoprire in tempo reale le opportunità di riprotezione, farei fatica a comprendere come una linea aerea che opera regolarmente una tratta di linea o charter sia incapace di raccogliere preventivamente le informazioni sulle opportunità di riprotezione dei passeggeri.
- Faccio fatica a credere che una linea aerea responsabile di gestire un patrimonio di risorse tecnologiche di alto livello come un aereo moderno, sia incapace di far arrivare in modo immediato ed efficace un'informazione dall'area del responsabile di scalo all'area partenze (mica useranno piccioni viaggiatori?).
- Infine, vista, saggiata, testata e comprovata l'indisponibilità di certi vettori a riproteggere i passeggeri su altre linee anche quando la cancellazione avviene tre settimane prima del volo, faccio fatica a credere che il tentativo di evitare la riprotezione su altre linee sia a legato alle difficoltà logistiche nei momenti di urgenza. Sospetto sia questione di volontà.
 
Ultima modifica:
Non sarebbe un'idea malvagia ma al passeggero che deve partire per le vacanze non credo che gliene freghi niente...
anzi... non ne vuole sentire parlare di problemi prima delle vacanze... getterebbe subito via il libercolo perchè le mani sarebbero occupate a "toccarsi per gli scongiuri".
Quando un pax mi chiede di scambiare il posto (che con cura e attenzione mi sono prenotato) con il suo, uso spesso una frase d'effetto per dissuaderlo: "potrebbero esserci problemi di assicurazione in caso di incidente e riconoscimento di chi occupava il posto" :p:p
Vedessi la faccia!
 
Nibbio, Rantax, avete fatto 30..fate 31::D :cool:
cosa implica far arrivare un aereo non di compagnia su una destinazione che magari questa non opera, con un crew non preparato per quell'aeroporto. oltre ad eventuali problemi specifici, ci sono anche problematiche legate ai diritti di sorvolo e via dicendo? O la conpagnia XY opera con nr di volo di quella in panne?
Mi riferisco, ad es al caso Mombasa....:)
 
Nibbio, Rantax, avete fatto 30..fate 31::D :cool:
cosa implica far arrivare un aereo non di compagnia su una destinazione che magari questa non opera, con un crew non preparato per quell'aeroporto. oltre ad eventuali problemi specifici, ci sono anche problematiche legate ai diritti di sorvolo e via dicendo? O la conpagnia XY opera con nr di volo di quella in panne?
Mi riferisco, ad es al caso Mombasa....:)
Se gradisci ti rispondo io, visto che lavoravo con loro (traditori :-) )Allora sostanzialmente quando si prende un aereo da un'altra compagnia (chiamiamola Y) si dice in gergo ACMI (Aircraft Crew Maintenance Insurance). La compagnia che opera l'aereo di cui sopra pertanto ti "presta" quanto scritto nelle parentesi ad un prezzo che nei periodi "caldi" arriva in media a 3500 € all'ora (puoi trovare a più quanto a meno eh, è un prezzo medio diciamo). Sta poi alla compagnia che è nei casini (chiamiamola compagnia X) provvedere a pagare carburante, handling ecc... L'aereo inoltre opera con numero di volo della compagnia X, con diritti di sorvolo della medesima ecc. I crew che operano diciamo che fondamentalmente sono pronti ad andare in aeroporti nuovi, sono addestrati per farlo.
Spero di essere stato sufficientemente esplicativo e conciso, se qualcuno ha delle altre domande o delle precisazioni da fare faccia pure!!!