Il 2 luglio volavo in coincidenza su AF 1238 CDG-VIE. Alla mattina mi arriva una notifica che il decollo è ritardato di 20 minuti, cosa che fa sempre pensare al peggio visto l'anticipo con cui si viene avvisati ma anche il ritardo tutto sommato irrisorio ma presagio di ben altri problemi. Tant'è.
Arriva il momento del presunto imbarco ed inizia la solita dissociazione spazio-temporale per cui sui monitor tutto va bene ma nella realtà nessuno imbarca, anzi l'agente al gate annuncia di attendere notizie con noi dall'equipaggio. Intorno, a parte una prima cancellazione del volo per Firenze che -- mi scuseranno gli amici fiorentini -- non fa testo viste le limitazioni di quell'aeroporto, si diffonde a macchia d'olio un sentimento di smarrimento simile su vari voli.
E qui succede qualcosa che non ho visto prima e su cui vorrei il vostro parere. Appare il comandante e spiega, prima in francese e poi in inglese, che ci sono limitazioni ATC a causa di un fronte temporalesco sull'Europa centrale, e che il nostro slot è confermato alle 00.42 (il decollo, già ritardato, era previsto alle 21.15, e l'annuncio viene fatto più o meno a quell'ora). Sottolinea che VIE è aperto h24 e lui ci andrà stanotte. Aggiunge che è possibile decidere di restare a Parigi (sottinteso, a spese proprie e non di AF) ma che per i due giorni seguenti ci sarà sciopero ATC in Francia, e che un volo per Vienna del giorno successivo è già stato cancellato, e gli altri tre sono full: dunque, chi decide di restare non ha certezza del giorno di partenza. Gli altri dovranno imbarcarsi a breve per essere pronti in caso di slot anticipato.
A questo punto, il miracolo: invece di una litania di dovete fallireh, i vecchi soffrono, i bambini soffrono di più, la mamma mi aspetta, la zia mi ha fatto la torta di quando ero piccolo ecc., ci si è guardati intorno sorpresi e si è cercato di commentare civilmente. Tutti i passeggeri al gate che non capivano nè l'inglese nè il francese, o che non avevano seguito l'annuncio, hanno chiesto spiegazioni a chi lo aveva seguito, e chi aveva dettagli da aggiungere lo faceva. Tutti (così almeno ci è stato detto a bordo) hanno deciso di imbarcarsi.
Imbarcando, ho fatto i complimenti alla capo cabina per la professionalità e la sincerità nella comunicazione. Ne era grata e felice.
Siamo decollati verso le 22.30, arrivati a mezzanotte, volo allegro a causa dello scampato pericolo e ridotto a 1h24m, quasi un record. Fiducia nell'umanità un poco rafforzata. Unica nota stonata un ritardo di 40 minuti per la consegna bagagli, ma verso quell'ora arrivano gli ultimi voli ed è comprensibile che le squadre di handling (che per AF è AAS, già di solito un po' più lenta di Austrian) siano ridotte.
A voi è successa un'esperienza simile? Se siete membri dell'equipaggio, fareste così o ci sono controindicazioni? (O addirittura è vietato, non so per esempio se le golfare lo permetterebbero).
Grazie a chi vorrà contribuire.
Arriva il momento del presunto imbarco ed inizia la solita dissociazione spazio-temporale per cui sui monitor tutto va bene ma nella realtà nessuno imbarca, anzi l'agente al gate annuncia di attendere notizie con noi dall'equipaggio. Intorno, a parte una prima cancellazione del volo per Firenze che -- mi scuseranno gli amici fiorentini -- non fa testo viste le limitazioni di quell'aeroporto, si diffonde a macchia d'olio un sentimento di smarrimento simile su vari voli.
E qui succede qualcosa che non ho visto prima e su cui vorrei il vostro parere. Appare il comandante e spiega, prima in francese e poi in inglese, che ci sono limitazioni ATC a causa di un fronte temporalesco sull'Europa centrale, e che il nostro slot è confermato alle 00.42 (il decollo, già ritardato, era previsto alle 21.15, e l'annuncio viene fatto più o meno a quell'ora). Sottolinea che VIE è aperto h24 e lui ci andrà stanotte. Aggiunge che è possibile decidere di restare a Parigi (sottinteso, a spese proprie e non di AF) ma che per i due giorni seguenti ci sarà sciopero ATC in Francia, e che un volo per Vienna del giorno successivo è già stato cancellato, e gli altri tre sono full: dunque, chi decide di restare non ha certezza del giorno di partenza. Gli altri dovranno imbarcarsi a breve per essere pronti in caso di slot anticipato.
A questo punto, il miracolo: invece di una litania di dovete fallireh, i vecchi soffrono, i bambini soffrono di più, la mamma mi aspetta, la zia mi ha fatto la torta di quando ero piccolo ecc., ci si è guardati intorno sorpresi e si è cercato di commentare civilmente. Tutti i passeggeri al gate che non capivano nè l'inglese nè il francese, o che non avevano seguito l'annuncio, hanno chiesto spiegazioni a chi lo aveva seguito, e chi aveva dettagli da aggiungere lo faceva. Tutti (così almeno ci è stato detto a bordo) hanno deciso di imbarcarsi.
Imbarcando, ho fatto i complimenti alla capo cabina per la professionalità e la sincerità nella comunicazione. Ne era grata e felice.
Siamo decollati verso le 22.30, arrivati a mezzanotte, volo allegro a causa dello scampato pericolo e ridotto a 1h24m, quasi un record. Fiducia nell'umanità un poco rafforzata. Unica nota stonata un ritardo di 40 minuti per la consegna bagagli, ma verso quell'ora arrivano gli ultimi voli ed è comprensibile che le squadre di handling (che per AF è AAS, già di solito un po' più lenta di Austrian) siano ridotte.
A voi è successa un'esperienza simile? Se siete membri dell'equipaggio, fareste così o ci sono controindicazioni? (O addirittura è vietato, non so per esempio se le golfare lo permetterebbero).
Grazie a chi vorrà contribuire.