L’intera faccenda é una gara di virtuosismi fatta da peccatori seriali. Boeing ha ricevuto importanti sussidi dallo stato di Washington, da quello della South Carolina e, indirettamente, dal Giappone per le 3 heavies (Mitsubishi, Kawasaki e Fuji Heavy) per il 787. Aggiungiamoci poi anche i sussidi di fatto derivanti dai programmi per la difesa e il gioco è fatto.
Airbus ha ovviamente fatto lo stesso ma trovatemi un OEM che s’è tirato in piedi senza un centesimo pubblico.
Boeing avrebbe potuto lasciar perdere, ma - come sempre succede quando gli americani scoprono che il libero mercato funziona anche in senso inverso, ossia che altri possono vendere a loro - eccoli strepitare. Certo, hanno vinto una battaglia; ma nel frattempo il WTO deve ancora giudicare il caso, se non sbaglio iniziato dopo quello di Boeing sul 380, sul 787; e inoltre Airbus ha comprato l’A220 e creato una FAL a Mobile. Invece di spender soldi in avvocati Boeing avrebbe fatto meglio in investire in nuovi aerei...